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19.1.1911, a Pescia nasceva Gino Birindelli

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra



Banca della memoria - www.lavocedelmarinaio.com

Quest’articolo è dedicato a colui che verrà ricordato dagli equipaggi per aver difeso, in ogni occasione, il personale della Marina Militare. Racconteremo ai posteri di quando, nel 1970, in qualità di Comandante in Capo della Squadra, in occasione della visita a bordo di Nave Garibaldi dei parlamentari dell’allora Commissione Difesa, dopo averli ricevuti con i dovuti onori li suddividesti per le varie navi (alla fonda nel porto di Cagliari) impartendo l’ordine ai Comandanti di tenerli prevalentemente nei locali macchine e caldaie.

Oggi carissimo Ammiraglio di una volta e signore dei mari ,a così breve distanza dalla tua ultima missione, le “pagine ufficiali” si sono già dimenticate di te…forse da toscanaccio come eri dicevi le verità in faccia e non eri gradito. Non hanno avuto mai il coraggio di dedicarti una nave (ai tuoi amici tutti lo hanno fatto) ma solo una misera targhetta in un luogo nascosto ai più…

Del resto Qualcuno disse: “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua” (Matteo 13,54-58)




La signora Birindelli attorniata da marinai di carta - www.lavocedelmarinaio.com

Questi “…signori” dopo quattro ore di navigazione con mare forza 2/3 furono riportati su nave Garibaldi per la conferenza stampa di rito. All’arrivo dell’Ammiraglio Birindelli si inalberarono tutti per il trattamento ricevuto. L’Ammiraglio, di rimando, rispose: “queste sono le migliori condizioni in cui voi Parlamentari fate vivere i Militari in particolare i Marinai.” Da quel momento ci furono una serie di adeguamenti economici e, soprattutto, il riconoscimento di un lavoro particolare a cui bisognava e bisogna riconoscere un trattamento diverso dai pubblici dipendenti (…intelligenti pauca!).



GINO BIRINDELLI
Gino Birindelli (www.lavocedelmarinaio.com)Nasce a Pescia (Pistoia) il 19 gennaio 1911. Nel 1925, appena quattordicenne, lascia il Collegio degli Scolopi di Firenze ed entra nella Regia Accademia Navale di Livorno, da cui esce con il grado di Guardiamarina del Corpo di Stato Maggiore nel 1930. Inizia così una lunga e brillante carriera che lo porta ad essere imbarcato su varie unità di superficie e sommergibili della Regia Marina, tra cui si ricordano l’incrociatore “Ancona”, la corazzata “Andrea Doria”, i cacciatorpedinieri “Quintino Sella”, “Confienza”, “Monzambano” e “Giovanni Nicotera” e i sommergibili “Santarosa”, “Naiade”, “Foca” e “Domenico Millelire”. Promosso Sottotenente di Vascello nel 1931 e Tenente di Vascello nel 1935 assunse successivamente, nel 1939, il comando dei sommergibili “Dessié” prima e “Rubino” poi. L’intensa attività conseguente ai propri impegni marinari non gli impedisce di dedicarsi comunque allo studio: nel 1937, infatti, si laurea in Ingegneria Civile presso l’Università di Pisa. Nel settembre 1939 viene destinato a La Spezia alla Squadriglia MAS per iniziare l’addestramento sui mezzi d’assalto insieme ad altri famosi personaggi quali Teseo Tesei, Elios Toschi e Luigi Durand de la Penne, tanto per citarne alcuni. Inizia così a manifestarsi quella tempra eccezionale di uomo e combattente che lo ha contraddistinto per l’intero arco della sua vita fino a fargli assumere i contorni dell’eroe. L’intensa attività portata avanti alla Bocca del Serchio, luogo deputato a tale tipo di operazioni, gli causa anche problemi fisici: l’ossiggeno dei respiratori gli brucia infatti un polmone nel corso degli allenamenti, ragion per cui viene ricoverato nell’ospedale di Massa, da dove peraltro scappa per rientrare subito a Bocca del Serchio, riuscendo a convincere il Comandante, Ajmone di Savoia, a mantenerlo in servizio. Prende parte attivamente alla prima spedizione dei Mezzi d’Assalto contro la base inglese di Alessandria (Operazione G.A.B1) nella quale viene decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare “sul campo” per il comportamento dimostrato a bordo del sommergibile “Iride” sottoposto ad attacco aereo nel Golfo di Bomba.
Nell’occasione si tuffava per cinque volte consecutive per portare in salvo un marinaio di leva dell’equipaggio del sommergibile intrappolato nel battello in fase di affondamento. Rientrato in Patria prende parte alla prima e alla seconda spedizione dei Mezzi d’Assalto contro la base inglese di Gibilterra (Operazioni B.G. 1 e B.G. 2); nel corso della seconda spedizione, a causa dell’avaria al proprio mezzo, è costretto ad affondarlo, venendo successivamente catturato e fatto prigioniero dagli inglesi. Per questa azione viene decorato Medaglia d’Oro al Valor Militare. Nei venti mesi successivi rimane prigioniero negli ospedali inglesi ed americani finché, alla fine del 1943, dopo l’armistizio, il Governo Italiano di Badoglio lo fa rimpatriare.
Birindelli Gino Ammiraglio e Signore dei mari - www.lavocedelmarinaio.comNel 1944 viene promosso Capitano di Fregata ed assume l’incarico di Sottocapo di Stato Maggiore dell’Ispettorato Generale MAS, partecipando alla Guerra di Liberazione con mezzi di superficie lungo le coste albanesi ed jugoslave. Le proprie condizioni di salute, però, lo costringono nuovamente ad un lungo ricovero in ospedale. Al termine delle ostilità assume il Comando del Battaglione San Marco e, successivamente, gli viene assegnato l’incarico di Comandante in Seconda della corazzata “Italia”, durante il periodo di internamento ai Laghi Amari in Egitto. Successivamente viene assegnato al Centro Subacquei, gruppo composto per la massima parte da sommozzatori già facenti parte dei mezzi d’assalto, con l’incarico di procedere allo sminamento dell’Alto Adriatico. Proseguendo in carriera frequenta l’Istituto di Guerra Marittima e successivamente assume il Comando prima della 3^ Squadriglia Corvette poi della 3^ Squadriglia Torpediniere. Promosso Capitano di Vascello nel 1952 assume incarichi prestigiosi, tra i quali si ricordano il Comando del Centro Subacquei ed Incursori del Varignano a La Spezia ed il Comando dell’incrociatore Raimondo Montecuccoli con il quale, dal settembre 1956 al marzo 1957, effettua una crociera di circumnavigazione del globo che lo porta a toccare 34 porti di quattro continenti. Viene promosso Contrammiraglio nel 1959, nel cui grado viene prima destinato presso il Centro Alti Studi Militari, assumendo poi nel tempo gli incarichi di Capo di Stato Maggiore Aggiunto del Comando della Squadra Navale e di rappresentante del Comando delle Forze Alleate del Mediterraneo presso il Comando delle Forze Aeree Terrestri del Sud Europa, venendo infine destinato presso lo Stato Maggiore della Difesa. Nel 1962 viene promosso Ammiraglio di Divisione, nel cui grado comanda la 1^ Divisione Navale, nel 1966, promosso Ammiraglio di Squadra, viene chiamato a ricoprire i prestigiosi incarichi di Direttore Generale del Personale della Marina, di Comandante in Capo della Squadra Navale ed infine di Comandante Navale Alleato del Sud Europa, prima a Malta e poi a Napoli. Viene eletto Deputato al Parlamento nella VI Legislatura, dal 1972 al 1976, ed il 15 dicembre 1973 si congeda dalla Marina, circondato dall’affetto e dall’ammirazione di tanta gente, ma soprattutto di coloro, in Marina, per i quali si è sempre battuto. Gli vengono attribuiti riconoscimenti prestigiosi tra i quali, recentemente, l’intitolazione alla sua persona di un padiglione al Museo di Eden Camp, in Inghilterra, ove è posto un esemplare di “Siluro a lenta corsa”, quel maiale con il quale aveva tanto combattuto e tanto si era distinto proprio contro gli inglesi nella Seconda Guerra Mondiale. E’ Morto al policlinico militare del Celio, a Roma, il 2 agosto 2008.
I funerali si sono svolti, presso la caserma Grazioli Lante, il 5 agosto 2008.

Lungo fiume Gino Birindelli a Pescia - www.lavocedelmarinaio.com

ONORIFICENZE

Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al “Merito della Repubblica Italiana”;
Medaglia d’Oro al Valor Militare;
Medaglia d’Argento al Valor Militare;
Croce al merito di Guerra;
Campagna di Guerra 1940-44 e 1945;
Medaglia Commemorativa per i volontari della seconda guerra mondiale;
Nastrino di Guerra 1940/43 con numero uno stelletta;
Nastrino di Guerra 1943/45 con numero due stellette;
Ufficiale dell’Ordine della “Corona d’Italia”;
Medaglia Mauriziana al “Merito di dieci lustri di carriera militare”;
Medaglia d’Oro per “Lunga Navigazione nella Marina Militare” (20 anni);
Croce d’Oro con stelletta per “Anzianità di servizio” (40 anni);
Commandeur dell’Ordine di Dannebrog conferitagli da S.M. il Re di Danimarca;
Distintivo per il personale dei Reparti d’Assalto;
Distintivo d’Onore per il personale già destinato presso COMSUBIN;
Distintivo d’onore di ferito in Guerra.

IL SUO TESTAMENTO SPIRITUALE
Il giorno dei funerali di Gino Birindelli - www.lavocedelmarinaio.comPrima e più che da un volo in altri cieli. L’immortalità dell’anima è costituita dalla risonanza che, a somiglianza delle onde create dalla pietra gettata nell’acqua ferma del lago, “l’elevato sentire” genera e che, a differenza di quelle, dura sempre. A me che fui il primo diretto comandante di quel pugno di uomini, e che presi parte alle tante discussioni, non risulta difficile indicarne i punti salienti:
- Lo scopo della vita è creare, fare, dare. L’azione è gioia dello spirito.

– Non chiedere mai alcunché ad alcuno se non a te stesso. Chiedi al tuo Dio solo e sempre la forza di “non chiedere”, ma ringrazialo continuamente per ciò che sei stato capace di fare.

- La forza più grande dell’uomo è la volontà, quella che permette di “strappare le stelle dal cielo”, di porre “il cielo come solo limite alle proprie capacità ed aspirazioni”, quella che spinge l’handicappato a cimentarsi nell’agone sportivo, a rendersi autosufficiente con il lavoro.

– Assisiti senza fine chi si impegna con perseverante sacrificio all’elevazione materiale e spirituale propria ed altrui. Ogni atto di solidarietà che proponi sia, prima di tutto ed in buona misura, a tuo carico.

– Una più grande Famiglia donataci da Dio. Questa è la patria e ad essa – come tale – si devono dedizione e devozione assolute.

– La Civiltà è il rispetto si se stessi, degli altri, delle altrui opinioni. La Cultura ha lo scopo precipuo di incrementare il grado di Civiltà degli individui.

– La Libertà e la Pace sono – solo e sempre – il prodotto dell’impegno duro, indefesso, doloroso degli uomini di buona volontà. La costruzione umana su cui si poggia la Pace ha, come chiave di volta, la Giustizia; quella su cui poggia la Libertà ha il Coraggio.

– Il coraggio vero, quello che conta, è il Coraggio Morale. Esso deriva dall’onestà, dal senso del dovere, dall’impegno con se stesso a tutelare i diritti umani di tutti.

– La forza dell’Amore è immensa ed immensamente benefica se ogni suo atto è ispirato e strettamente legato al rispetto della Legge degli uomini onde esso non degeneri in mollezza o, addirittura, in acquiescenza alla sua violazione. Tutto ciò che, nell’empito di Amore, viene dato a qualcuno in termini di tolleranza o perdono è, infatti, sottratto surrettiziamente e definitivamente alla cogenza della norma su cui si basa l’ordinata convivenza della società civile.

– “In medio stat virtus” è saggia norma di vita ma la realizzazione della “medianità virtuosa” si deve ottenere solo e sempre attraverso la pratica del precetto si-si/no-no, del confronto con l’opposto, della competizione, mai con il compromesso. La competizione leale consente infatti di evitare lo scontro crudele; impedisce che la Pace degradi nel nirvana.

Solo là dove ogni atto è ispirato a vivo senso di responsabilità ci può essere ordine e democrazia.

Ma quando sarà dedicata una nave a Gino Birindelli?
di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Mi sono sempre chiesto e chiedo anche a Voi che leggete: perché a Gino Birindelli non è stata mai dedicata una nave della flotta della nostra Marina Militare?
Chissà se risponderete e, soprattutto, se risponderanno i responsabili dello Stato Maggiore Marina a questo quesito…
A molti di noi marinai piacerebbe leggere il nome “Birindelli” sul fianco della nave, Lui è fra i Marinai leggendari che non può e non deve essere sottaciuto per le sue eroiche imprese, per l’intensa attività svolta, per la volontà, per la dedizione e l’attaccamento alla Patria (anche dopo la sua collocazione a riposo) e non per ultimo per la ricostruzione della Marina stessa dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Fregata-FREMMMolti altri eroi Marinai (pluridecorati e non) sono stati onorati con la titolazione della nave per esempio Luigi Rizzo con una fregata rimasta storica per essere stata la prima ad imbarcare un nucleo elicotteri e quindi dando la nascita all’aviazione di marina e gli stessi Durand de la Penne, Mimbelli, Martellotta, Rossetti e Paolucci hanno avuto titolato unità navali che riportano rispettivamente i loro nomi. Nave Birindelli perché no?

A-Gino-Birindelli-Ezio-Pancrazio-Vinciguerra-per-www.lavocedelmarinaio.com_

A proposito di Gino Birindelli
di Claudio53 e Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

…riceviamo e pubblichiamo. Se avete cose da aggiungere noi, per adesso, siamo qui.

Nulla da dire sull’Ufficiale di Marina e sull’Eroe ma dobbiamo evidenziare che sicuramente era un uomo con un carattere difficile, toscanaccio ed irruento, sulla cui carriera finale – nonostante i meriti di Guerra – ha influito il caso sollevato dal governo maltese quando lo dichiarò “persona non gradita” a seguito della sua nomina a COMNAVSOUTH (il Comando fu successivamente spostato da Malta a Napoli).
Se si tiene conto che erano gli anni 70 periodo delle stragi, del terrorismo ovvero anni drammatici, appare evidente che all’epoca il personaggio fosse scomodo, non tanto per i militari quanto per i politici (anche del suo stesso partito, il M.S.I., che lasciò dopo circa due anni dopo aver ricoperto la carica di Presidente). Peraltro la sua appartenenza alla P2 (da lui stesso confermata) complicò notevolmente le cose.
Per quanto riguarda l’episodio del febbraio 1970 con cui denunciò lo stato di malessere della Marina ritengo utile, senza togliere nulla alla sua meritoria azione, ricordare che gli aumenti furono opera “diplomatica” dell’Ammiraglio Spigai, Capo di Stato Maggiore della Marina, a cui le esternazioni di Birindelli furono sicuramente utili. Visto che ho citato Spigai evidenzio anche che fu lui ad iniziare a parlare e scrivere della necessità di una legge navale, poi continuò Rosselli Lorenzini ma fu l’abilità dall’Ammiraglio Gino De Giorgi a dare i risultati sperati con la pubblicazione anche del famoso “Libro Bianco”.
Comunque i tempi sono cambiati e forse dare il suo nome ad una futura nave non sarebbe cosa impossibile.
Distinti saluti
Claudio53

Buongiorno Claudio53, grazie per questa sua disamina come dire pacata e allo stesso tempo molto esaustiva.

Col suo consenso la pubblicherei a forma di articolo per spronare tutti i Marinai a quell’unità, tanto evocata quanto vituperata, che può sensibilizzare gli attuali vertici della Marina, in particolare dell’ammiraglio De Giorgi figlio, in vista di quelle prospettive e orientamenti di massima della nostra amata Forza Armata. Se buon sangue non mente (ma è un banale modo di dire) l’attuale Capo di adesso e speriamo il prossimo (profondo conoscitore dei meandri dai tempi di Ulisse) possono raddrizzare la rotta lievemente sotto l’allineamento.
Concordo con Lei che i tempi erano altri (’70 e 80) e qualche volta il politico di turno nazionale è stato anche lungimirante.
Nelle “scelte” che per noi Marinai e Militi sono tradotti in “ordini” (giuste o sbagliate dei politici e anche degli alti consiglieri al comando) siamo esecutori e parzialmente responsabili mentre i mandanti risponderanno alla loro coscienza (Dio) e anche ai posteri (Cesare).
Per questo reitero e ribadisco quell’unità (oggi forse più allargata…).
“Soli si perde”
Questa è la storia di quattro persone chiamate Ognuno, Qualcuno, Chiunque e Nessuno (proprio come le FF.AA.).
C’era un importante lavoro da fare e OGNUNO era sicuro che QUALCUNO l’avrebbe fatto!
CHIUNQUE avrebbe potuto farlo ma NESSUNO lo fece.
Qualcuno si arrabbiò perché era compito di OGNUNO.
OGNUNO pensò che CHIUNQUE poteva farlo.
Andò a finire che OGNUNO incolpò QUALCUNO quando NESSUNO fece ciò che CHIUNQUE avrebbe potuto fare.
Ergo, il tiro al piccione agli ammiragli, alle carriere, ai 2 marò, ai combattenti visibili ed invisibili, ecc. ecc. che hanno eseguito ma non sono mai stati giustiziati (colpevoli o innocenti) da qualcuno preposto alla giustizia ma dai media, da noi …non proprio come la Sua divina storia che fu invece lapidato dai cattivi “Consigliori” che non erano neanche al Potere.
LA FORZA E’ NEL GRUPPO (che non è un opuscolo di testo del compianto ammiraglio Mario Lucidi o edito per gli istituti di formazione) E UN POPOLO CHE NON ARROSSISCE ALLA VERGOGNA E’ DESTINATO A SOCCOMBERE.
Mi perdoni se inconsapevolmente lo abbia turbato ma è il mio modus vivendi.
P.s. Non mi risulta che ci sia stata una “Norimberga italiana” e neanche processi che abbiano stabilito almeno la verità processuale in chi, consapevolmente o inconsapevolmente, ha sbagliato dal 9 settembre 1943 ad oggi (eccezion fatta per Bettino Craxi).
Sono certo che comprenderà lo sfogo di questo suo subalterno che ancora oggi si ostina a credere in Patria e Onore e che è convinto che bisognerebbe invece Giurare, con le medesime modalità, per l’Europa prima (ma non c’è ancora un esercito europeo) e forse, ancor prima e di più per la NATO … a tutti coloro che decidono di intraprendere questa navigazione.
Un abbraccio grande come il mare e il cuore dei Marinai dentro…
Ezio

Buongiorno sig. Ezio, puoi pubblicare tutto quello che vuoi nella forma da te ritenuta più utile. Non vorrei passare per estremo difensore della categoria degli Ammiragli ma i coloro che hanno caratteri difficili o le mele marce (o le pecore nere) si trovano a tutti i livelli.
La stragrande maggioranza dei marinai è sempre stata corretta e disciplinata, senza che questo vuol dire subire passivamente.
Claudio53

115 commenti

  • Giovanni Presutti

    Grazie infinite, Ezio! Durante il servizio militare non ho avuto la fortuna di conoscere di persona l’ammiraglio Gino BIRINDELLI. Le vicissitudini della vita non mi hanno consentito di documentarmi con specifiche biografie di questo mio stimatissimo Ammiraglio. Finalmente, leggendo questo tuo eccellente articolo sono venuto a conoscenza di molte cose che ignoravo. Confesso che mi sono più volte commosso, caro Ezio. Ancora grazie!

  • catervo raucci

    io c’ero a Cagliari ho avuto la fortuna di conoscere UN GRANDE MARINAIO,UN GRANDE UOMO.UN GRANDE AMMIRAGLIO,ci ha dato quella dignità professionale sconosciuta ai politici di allora e altrettanto sconosciuta a quelli di oggi.Capo !^classe scelto Elt/E Raucci Catervo corso 1957

  • Augusta-Framacamo

    Oggi carissimo Ammiraglio di una volta e signore dei mari, a così breve
    distanza dalla tua ultima missione, le “pagine ufficiali” si sono già dimenticate di te…

  • Giovanni Venditti

    chi può dimenticare questa persona che per i militari dava l’ anima , fu la persona che fece lievitare gli stipendi ai militari insieme ad ALMIRANTE.Persona onesta e seria nella sua professione un ottimo AMMIRAGLIO che riposi in pace.

  • Francesco Carriglio

    Sarà sempre nel cuore dei marinai che hanno preso il tuo esempio di onestà e lealtà verso la nostra Marina. E’ stato un onore averlo conosciuto. R.I.P.

  • Profilo fb EZIO VINCIGUERRA

    Ezio Pancrazio Vinciguerra Riposa in pace noi non ti abbiamo mai dimenticato
    Salvatore Cirlincione R.I.P.
    Leonardo Calamonici R.I.P. grande Ammiraglio
    Salvatore Chiaramida Grandissimo , R. I. P.
    Marco Ximenes Onori……R.I.P.
    Pietro Monfreda Riposa in pace Ammiraglio e con tutti gli onori che questa Nazione ti deve
    Luigi Degeraldis de Simone Grande Ammiraglio
    Luigi Laveneziana GRANDE ammiraglio e persona R.I.P.
    Pasquale Pierangelini Gino, Birindelli, grandissimo,uomo e MARINAIO, con il grado di Ammiraglio,dal significato ” SIGNORE DEL MARE”Onorato di essere stato alle tue dipendenze!!! R.I.P
    Angelo Rum R.I.P.
    Alberto Chinaglia Grande Uomo e Grande Ammiraglio che ho avuto l’onore ed il piacere di conoscerlo personalmente.
    Franco Vetturini R.I.P.
    Roberto Lugato R.i.p
    Pasquale Esposito R. I. P
    Tommaso Antonelli Grande Ammiraglio R.I.P.
    Alessio Anselmi Grande
    Amedeo Pedicini R.I.P.
    Paolo Salvati Noi gli dobbiamo tanto
    Riccardo Chen Lazzeri Grande come pochi
    Vincenzo Curulli Onori all’Ammiraglio Birindelli
    Vincenzo Curulli Che RIP ️
    Sergio Cesaretti Un grande uomo R.I.P. Grande marinaio.
    Francesco Venticinque Riposa in pace grande Ammiraglio. La M.M. ti deve tanto !
    Emiliano Buralli Ginaccio!!! Quanto mi manchi!!!
    Mia figlia nata a Pescia in tuo onore
    Quel 2 agosto molto figli hanno perso un padre!!!
    E per te
    Per il tuo centenario ho visto tuoi ragazzi della X* alzarsi dalla sedia a rotelle e finire a piedi il percorso con le lacrime agli occhi!!!
    Francesco Venticinque La vera M.M. ! L’orgoglio d’aver indossato quella divisa in doppio petto non è gratuito entusiasmo , è amore e dove il sacrificio non è sofferenza ma dedizione.
    Giuseppe Pantile Uno dei pochi Ammiragli che aveva a cuore i suoi equipaggi.
    L’Eterno riposo a Lui.
    Clara Funiciello Mio padre lo adorava!
    Salvatore Rizzo ONORI
    Salvatore Puglionisi Riposa in pace
    Francesco Carriglio Sara sempre nel cuore dei marinai che hanno preso il tuo esempio di onestà e lealtà verso la nostra Marina. E’ stato un onore averlo conosciuto. R.I.P.
    Enea Remo il ricordo più bello del periodo in Marina …..avergli stretto la mano , N. G. garibaldi, giugno 68
    Pieropaolo Pellegrini Orgoglio nostro di tutti i marinai pesciatini e tutta la marina riposa in pace ammiraglio
    Flavio Cerfolli Riposa in pace
    non si può dimenticare chi ha fatto la storia
    Ciro Laccetto Ho Avuto l’onore di conoscerlo!
    Corrado Feudo ONORI
    Giancarlo Leandri R.I.P. grande uomo e grandissimo Ammiraglio.
    Enea Remo un monumento Pugliese …..in ONORE di un MONUMENTO DELLA MARINA
    Antonio Bressan ONORI…OTTO ALLA BANDA.
    Giancarlo Leandri Grande Ammiraglio, grandissimo uomo…R.I.P.
    Ferdinando Napoletano Un gran Signore del mare!
    Antonio Osvaldo Monsellato R.I.P ad un grande uomo prima che grande ufficiale!
    Mattia Citro Anno 1958 ero imbarcato su nave Impetuoso e l’ammiraglio BIRINDELLI era il Comandante della Divisione. R. I. P.
    Egidio Alberti ONORI AD UN GRANDE UOMO E GRANDE MILITARE…R.I.P.
    Giovanni Linardon R.I .P
    Antonio Sambiasi Grande Uomo.
    Giacomo De Martino Rip grande uomo di mare!
    Vincenzo Leone R.p.i.un grande uòmo
    Francesco Ortega Falcone R.I.P.
    Girolamo Trombetta Ricordo molto bene quel periodo anni 64,65,66,. Eravamo orgoglioso! Riposa In Pace, non dimentichiamo mai.
    Sergio Biffi R.I.P.
    Francesco Di Palma Ho avuto il privilegio di conoscerlo, incrociatore Garibaldi 1969
    Tore Masia R.i.p
    Pino Amara Grande uomo da non dimenticare mai. Riposa in pace Ammiraglio!
    Mario Passaretti R.i.P.
    Raimondo Restivo R.I.P. TVB
    Domenico Corrao Un Grande Uomo ed un Grande Ammiragli. A memoria non ricordo
    Domenico Corrao Nessuno che abbia dato alla Marina quanto ha dato Lui.
    Giuseppe De Cillis R.I.P. MARINAIO.
    Luigi Buonocore Ho avuto l’onore di essere stato alle sue dipendenze. Un grande
    Pietro Rossi ho l’onore ed il privilegio di avergli stretto la mano…..
    Umberto Falcone Grandissima persona, la perla degli uomini onesto e sincero. Difficile da incontrare un suo simile. R.I.P.
    Giovanni Causarano R.I.P.ONORE ALL’AMMIRAGLIO BIRINDELLI.UNA LEGGENDA.
    Luciano Landi E’strano per non dire assurdo che laMarina non gli abbia intitolato una Unita’ in suo onore.Un uomo che durante l’ultimo conflitto ha dato lustro alla Marina con le sue gesta insieme ad altri eroi.
    Paolo Pompili Sarà stato un buon ammirabile ma a me quando ho terminato la mia ferma volontaria lui era capo di stato maggiore della marina , lui firmo per il ministro della difesa un richiamo alle armi per 12 mesi io mimmo anselmi Marinelli ed altri due miei compagni. Tale richiamo poteva essere firmato solo dal capo dello stato. Fu l’episodio che mi fece rabbrividire
    Paolo Pompili Ormai pace all’anima sua
    Paolo Pompili Non fu perquesibile a livello penale in quanto immune parlamentare
    Pietro La Grotta Era un massone
    Claudio Mazzola Grande UOMO di mare e chi lo potrà mai dimenticare… Ha reso uomini rispettabili anche noi Continua a R. I. P. che ci ritroveremo tutti…
    Luigi Nastro IO NE HO SENTITO PARLARE, MOLTO BENE NEL PERIODO CHE MI TROVAVO A VENEZIA X IL CORSO NOCCHIERI DI PORTO NEL 1956. LO RICORDAVANO COME COMANDANTE DELLE MOTOSILURANTE”” I DIAVOLI DI MINBELLI”” RIFERENDOSI ALLE SUE IMPRESE CON LE MOTOSILURANTI. MI DISPIACE
    Nicola Faino Alcuni colleghi mi raccontavano della sua conferenza stampa a Cagliari, dire onori a quest’uomo ai tempi attuali e troppo poco, nessun ammiraglio attuale e’ “degno” di portargli nemmeno le scarpe da buttare nella spazzatura, tutti nessun escluso sono solo dei “lacche” della classe politica attuale, come esempio basta soltanto la sceneggiata dei due maro’ consegnati al “nemico” e di qualche alto Ufficiale che con tale consegna si e’ “guadagnato” l’encomio x la promozione al grado superiore, Vergogna !!!!

  • Evandro Venditti

    rande Uomo di mare.Unico in Marina ad aver intuito i malumori dei sottufficiali ed aver contribuito a cambiare la loro carriera. Suggerisco ai giovani marinai di leggere il suo libro”VITA DI MARINAIO” pubblicato ne 1991. Insignito di Medaglia d’oro al valor militare con questa motivazione. ” Ufficiale ardito ed entusiasta, pur gravemente menimato nel fisico da un lungo e pericoloso addestramentoquale operatore di mezzo d’assalto subacqueo, con altissimo spirito aggressivo chiedeva ed otteneva di partecipare a due audaci tentativi, nei quali rifulgevano le sue ammirevoli doti di abnegazione e di coraggio. Animato da incontrollabile decisione, guidava una terza spedizione e penetrava in una delle più potenti e difese basi navali nemiche, iniziando la serie gloriosa dei violatori deim porti con nuovi mezzi. Sopravvenuta una avaria all’apparecchio a poche decine di metri dalla nave da battaglia che era il suo obiettivo, sentiva affondare irreparabilmente lo strumento. Incurante degli effetti che lo sforzo sovrumano compiuto in immersione avrebbe prodotto sul suo organismo, non si arrendeva al fato avversoe, riunendo tutte le sue energie, tentava disperatamente di trascinare sul fondo l’apparecchio e portarlo sotto l’obiettivo ormai vicino. Dopo mezz’ora di fatica estenuante, solo quando sentiva prossima la sua fine, desistevadall’impresa, non senza aver proceduto all’autodistruzione dell’apparecchio. Tanto eroismo, il fermo contegno da lui tenuto nell’avversa fortuna e nella successiva prigionia, gli valevano il diritto alla riconoscenza della Patria ed il rispetto dell’avversario; ma, non pagò di ciò, una volta restituito alla Marina dopo l’armistizio, anzichè provvedere alle sue condizioni di salute, offriva nuovamente se stesso per la preparazione e l’esecuzione di altre operazioni, sublime esempio di spirito di sacrificio, di strenuo coraggio e di illimitato namor di Patria. Sull’attenti ed onori ad un Grande Marinaio.
    Nella notte del 30 ottobre 1940 il Tenente di Vascello Gino Birindelli primo ed unico a violare la munitissima base navale inglese di Gibilterra, dava inizio a quella seri di azioni dei mezzi d’assalto che dovevano portare tanto lustro alla nostra Marina. Entrato in Accademia Navale nel 1925 dopo una carriera prestigiosa nel 1972 partecipa come indipendente alle elezioni politiche e viene eletto con oltre 300.000 preferenze. Eletto presidente del MSI-DN esce dal partito nel 1974 per divergenza con il Segretario Nazionale Giorgio Almirante. Nel 1991 è stato Presidente della Consulta dei Senatori del Regno essendo stato convinto fautore dell’Istituto Monarchico.

  • Nicola Guida

    Io ebbi modo di conoscerlo nel 1971 ad un convegno dentro L’arsenale di Taranto.Grande Uomo degno di Lode.R:I:P:

  • Francesco Caianello

    Indimenticabile, il coraggio che l’ha contraddistinto in guerra ne ha dato seguito anche contro i politici, memorabile l’intervista ai giornali l’episodio di Cagliari.Grande Uomo e grande Militare.Grazie ancora pet quello che ha fatto per noi.RIP

  • Luigi Forgione

    Non l’ho conosciuto direttamente, però se ne parlava spesso e, se ancora se ne parla, vuol dire che è stato un uomo che ha fatto storia. R.I.P.

  • Piero Vatteroni

    Onore !! Grandissimo “ marinaio “ Ammiraglio. Uno dei pochi esempi di persona di una cultura enorme con un senso del dovere e di appartenenza alla sua Patria Italia unici.

  • Michele Martella

    Ne avevo sentito parlare ma quest’articolo non lascia niente al caso.
    Onori Ammiraglio.

  • Giorgio Ramperti

    Ho avuto l’onore di servirlo quando era Comandante in Capo della Squadra Navale Italiana!!!

  • LUIGI NASTRO

    IO NE HO SENTITO PARLARE QUANDO ERO A VENEZIA, COME IL COMANDANTE DEI “”DIAVOLI DI MIMBELLI”” RIFERENDOSI ALLE SUE IMPRESE CON LE MOTOSILURANTI. ERA SICURAMENTE UN VALOROSO COMANDANTE. MI DISPIACE DI NON ESSERE STATO IMBARCATO SU UNA DELLE NAVI DA LUI COMANDATA. R.I.P.

  • Antonio Petrelli

    birindelliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiil signor edel mareeeeeeeeeeeeeeeeeeee

  • Giancarlo Leandri

    Io l’ho conosciuto bene a Taranto. Uomo di grande spessore umano e deciso “dove ci voleva” Chi lo ricorda: dovevamo andare in crociera, non ci davano la pittura per rinfrescare lo scafo. Dall’ammiragliato non si moveva nessuno dicevano che non avevano scorte di pittura. L’ammiraglio dette l’ordine di uscire dal ponte girevole, e quando si accorsero che la rinfrescata c’era stata ma con tutti colori giacenti nella stiva, arrivò l’ordine di rientrare, perchè in banchina nel frattempo la benedetta pittura è uscita..

  • Pagina fb LA VOCE DEL MARINAI

    Ezio Pancrazio Vinciguerra Riposa in pace. Quelli come noi, che non hanno peli sulla lingua, non ti dimentichiamo
    Giovanni Patane RIPOSA IN PACE
    Ennio Boragine R.I.P.!!!
    Antonio Palumbo Grande,grandissimo,immenso uomo e marinaio!! R.I.P.
    Mimmo Russo Gran bella persona, un Signore con la “S” maiuscola, un Ufficiale che è difficile ritrovare simili.
    R.I.P.
    Marco Ximenes Onori……R.I.P.
    Raffaele Anatilopan Non l’ho conosciuta Ammiraglio. Ho sentito molto di Lei Ammiraglio. Tutti i Suoi discepoli La ringraziano. R.I
    P.
    Edo Mosso R.I.P.
    Ugo Conte GRANDEE IMMENSO FULGIDO EROE. . R.I.P
    Giuseppe Carlo Gino r i p
    Antonio Bernardini Grnd Ammiraglio.
    Franco Alessi Indiscutibilmente il migliore. Ezio Pancrazio Vinciguerra , suggerirei avviamento petizione on-line estesa ai vari gruppi,per intitolazione Vera-Nave-Ammiraglia a questo indimenticabile Eroe..!
    Sante Zennaro Grande Ammiraglio.
    R.I.P
    Umberto Carbone Grande uomo e nel contempo grande Marinaio,che ha portato la Marina ai grandi vertici.
    Vincenzo Martuscelli Rip
    Vincenzo Magistro R.I.P.
    Amedeo Pedicini Un Grande…R.I.P.
    Franco Vetturini R.I.P.
    Pasquale Esposito È stato anche il mio Ammiraglio a Cincnav
    Enzo Pilutti Grande Toscanaccio,sempre dalla parte dei suoi uomini.
    Vittorio N Guillot grandissimo uomo!
    Pieropaolo Pellegrini R.i.p. in pace ammiraglio sarai sempre nei nostri cuori!!
    Pino Amara Grande Ammiraglio e bravissima persona. R.I.P.
    Marisella Virdis R I P
    Luigi Gargiulo Onori Ammiraglio! Rest in Peace….
    Domenico Papale Non ci saranno più uomini come il grande BIRINDELLI.
    Giuseppe Regazzoni Mio comandante di squadra sul garibaldi 1969 che uomo fantastico graxie ammiraglio

  • Giuseppe Esposito

    ….carissimo Ammiraglio, i suoi marinai non la dimenticheranno mai. Sempre Onore a lei….ed ancora grazie.

  • Giuseppe Di Lorenzo

    Per me un ottimo ricordo,l’ho conosciuto quando ricopriva l’incarico di Comandante in Capo della Squadra Navale. Un uomo dall’aspetto burbero, schivo, ma di grande umanità.

  • Gigi Carparelli

    Purtroppo ai buoni propositi non sempre succedono buone azioni vedasi, a discapito di chi ha sempre sostenuto il benessere del personale TUTTO, il continuo e incontrastato, aimè, disinteresse per l’allineamento delle posizioni (economici e giuridici) dei graduati e sott.li italiani, a quelli degli altri paesi europei. Di fatto resteranno sempre un passo indietro a tutti gli altri

  • Armando Marfella

    Ero imbarcato su nave Canopo, ricordo bene questo episodio ed il grande marinaio Gino Birindelli, ancora oggi racconto quanto accaduto a Cagliari. Se le pagine ufficiali si sono dimenticate di questo grande marinaio, chi ha avuto l’onore di conoscerlo, anche se indirettamente, lo ricorda con grande stima e orgoglio. R.I.P. grande GINO.

  • Giuseppe Carlo Gino

    Bravi, avete dimostrato competenza, e amore per la nostra Marina Militare.Complimenti.

  • Pagina fb MARINA MILITARE ITALIANA

    Ezio Pancrazio Vinciguerra Riposa in pace. Quelli come noi, che non hanno peli sulla lingua, che non scendono a compromessi, che non si curano dei bassi profili, che non tradiscono gli ideali…non ti dimentichiamo!
    Giovanni Rapelli Grandissimo Ammiraglio
    Francesco Ortega Falcone R.I.P.
    Saro Capozzoli Aveva anche un grande figlio, prematuramente scomparso a 56 anni….. bravissimo avvocato.
    Maria Grazia Campana Grande Signore del Mare
    Raffaele Anatilopan Un grande Marinaio. Non esistevano mezze misure.Il Suo motto :MACCHINE AVANTI TUTTA. Riposa in pace Ammiraglio
    Giovanni Greco Onori alla memoria di un Signore dei Mari.
    Soddu Roberto Ufficiali Ammiragli di altri tempi.
    Giuseppe Musso R.I.P.
    Rocco Secli BEN FATTO, …
    ONORE E RISPETTO ALLAMMIRAGLIO R.I.P…..
    Giuseppe Laudisa R. I. P. Sempre dritto senza farsi corrompere ma scegliendo la lotta
    Vincenzo Iannuso Ben fatto. Onori all’Amm. BIRINDELLI.
    Roberto Libè Onore , conosciuto nel1967.
    Andrea de Maria Bravi.Era ora che si rendessero gli Onori ad un Grande Uomo e Marinaio.
    Antonio Ter sono stato alle sue dipendenze ed ho seguito tutto il periodo in cui questo grande uomo ha fatto tanto per tutti i militari. ONORE E GLORIA NEI SECOLI
    Giuseppe Bocchino Grandissimo eroe, uomo ed Ammiraglio. L’italia di oggi avrebbe bisogno di persone come lui. R.I.P. insieme a tutti gli altri eroi del mare. Patria e onore.
    Umberto Leocata Questa è l’Italia che mi piace!!!!
    Gianni Grieco Oltre a quanto fatto durante gli eventi bellici che gli valsero la Medaglia d’oro al valore militare va tenuto conto che prima legge navale la si deve a lui
    Umberto Leocata Grande uomo!! Ancorché marinaio!!
    Alberto Mezzett Ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente e stringerGli la mano. Grande Uomo
    Domenico Cicco a lui si deve pure l’indennità operativa.
    Alessandro Achille Burla Non grande…immenso…ne avessimo, al giorno d’oggi…
    Giuseppe Orrù mi ricordo quand’era comandante della squadra navale.
    Bruno Palermo Grandissimo Amm, Birindelli! Ho avuto l’onore di conoscerlo!
    Carmine Albanese Onorato di essere stato alle sue dipendenze Ammiragliato Ancona anni 1968.
    Giorgio Cusati E’ stato il nostro padrino al giuramento del 62 corso AUCD. R.I.P. Ammiraglio. Patria e Onore !
    Gigi Ferrara Onore e Gloria Ammiraglio

  • Nicola Faino

    Sara’stato anche MASSONE come dite, pero’ il personale non se lo VENDEVA al nemico, come la vicenda dei MARO’ dati all’INDIA.

  • Lucio Camapana

    Nessuna nave ha mai portato il suo nome. Era un personaggio scomodo per i politici del tempo.

  • Giosuè Palpati

    Era il febbraio del 70 ed io a Santa Rosa mi trovai alla telescrivente ad inoltrare a Cincnav un messaggio della madre dell’ammiraglio, proveniente da Roma Poste San Giovanni, dal testo:
    SONO ORGOGLIOSA DI TE. MAMMA.

  • Gian Paolo Bartolini

    Tante persone che lo hanno conosciuto lo sperano ma ho dei dubbi che mai ci sarà una nave che porterà il suo nome.

  • Vincenzo De Fanis

    Il suo nome ad una Unità della MMI disturberebbe la politica, questo pensano i cavalier serventi. A suo tempo in qualità di coordinatore del requisito operativo del Cavour proposi in una riunione il nome di Giulio Cesare conosciuto in tutto il mondo. Anche il motto sarebbe stato pronto :Veni, Vidi, Vici. Mi fu risposto che tale nome avrebbe ricordato il “ventennio”! Cavalier serventi!

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buonasera Vincenzo De Fanis nel concordare al 100% con quanto da Lei evidenziato ho la netta sensazione che la differenza sia da individuare su: “il basso profilo per fare carriera e la vocazione (voce + azione)”. Nei primi a cui faccio riferimento c’è l’egoismo (che cela il peccato della superbia) nei secondi, anche se peccatori, quella voce e azione del “credere”.
    Quanto precede l’ho vissuto, sulle mie spalle, in servizio attivo e lo vivo nella quotidianeità della vita di tutti i giorni pregando e perdonando i “primi”. Intelligenti pauca (a buon intenditor), agere non qui (fatti non parole) …quelle parole che ci hanno portato ad essere così come siamo geopoliticamente parlando.

  • Umberto Trombetta

    rande Uomo e Grande Ammiraglio. Anche io facevo parte della squadra Navale all epoca, imbarcato sul caccia AVIERE.

  • Raffaele Napolitana

    Sig. Umberto, le spiace dirmi in che anno è stato imbarcato sul C.T. AVIERE? La ringrazio e la saluto

  • Gianni Grieco

    Una unità navale della Marina gli andrebbe intestata, ma non lo faranno, siamo in Italia…

  • Cosimo Anaclerio

    Onori a questo grande Ammiraglio che ha svolto un grande ruolo nelle Istituzioni della Marina Militare Italiana⚓⚓

  • Silvio Paolo

    Grande Ufficiale e grande uomo. Sono onorato di aver servito sotto il suo comando quando nei primi anni ‘70, egli era il CINC su Nave Garibaldi a Cagliari ed il mio sommergibile era ormeggiato accanto. In una conferenza stampa rappresentò il fatto che i militari erano stanchi di essere considerati cittadini di serie B e di conseguenza fu prelevato da bordo con un elicottero e portato a Roma presumibilmente per essere destituito. Vi fu una levata di scudi di una grandissima parte di Ufficiali e Sottufficiale, che espressero mediante una valanga di telegrammi, la propria concordanza con le parole del CINC. In seguito a quanto sopra Fu riportato subito a bordo a Cagliari senza ulteriori problemi. Grazie Ammiraglio.
    CA Silvio Zotti Martelli

  • Sergio Bisiani

    Sempre aspettando che la Marina Militare Italiana dia il Suo nome ad una delle nostre unita’ navali!

  • Giancarlo Olimbo

    La M.M.deve a Lui una svolta significativa in termini di modernizzazione, maggiore sensibilizzazione verso le esigenze del personale e professionalità, allontanandosi dagli inutili orpelli del passato senza tuttavia dimenticarne le tradizioni.

  • Antonino Cusmano

    Grande uomo : Grande marinaio ed Eroe : Ho avuto l ‘onore di conoscerlo e seguirlo nella sua scesa in politica :con la sua grande personalità era entrato nei cuori di tanti persone civile e militare con un consenso di l

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