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31.12.2014, Salvatore Bartucci e il pio ammiraglio Telemaco che aveva ascoltato tutta la vita

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

banca-della-memoria-www-lavocedelmarinaio-com

ezio-pancrazio-vinciguerra-www-lavocedelmarinaio-com_10Quando pubblicai a suo tempo questo articolo, sia su questo blog che sul Giornale dei Marinai, compresi che dovevo perseverare, senza ogni dubbio, a dare voce ai marinai di buona volontà.
Il peccato più ricorrente, in questo periodo del nostro tempo, è quello di “non sapere ascoltare col cuore”.
Salvatore Bartucci, è salpato via per l’ultima missione lo scorso anno, ma con la soddisfazione di imbarcare sulla sua nave terrena, nave Duilio, prima di imbarcarsi per raggiungere l’attracco del porto della Gerusalemme Divina. Quel giorno, seppi che ci furono vari vicissitudini prima di farlo imbarcare e farlo sedere sul palco delle cosiddette autorità (…sic!) nonostante tutti i permessi.
Dopo l’esperienza di Salvatore Bartocci, stessa sorte accadde a Trieste per i marinai reduci di Nave Fasan che, dalla Sicilia, volevano imbarcare per il varo di una nuova nave, la loro nave…
Anche in quest’occasione qualcuno non “ha saputo ascoltare”.
Ci sono voluti due anni, e l’intercessione di un “Pio Ammiraglio che non fecero Capo di Stato Maggiore della Marina proprio perché aveva ascoltato per tutta la sua carriera”, per far si che i cosiddetti reduci venissero “ascoltati e quindi ancora accolti nell’ormai piccolissima famiglia dei marinai italiani” (è successo per il varo della nuova nave Luigi Rizzo dove sono stati “accolti”, “ascoltati” e “coccolati”).
Ora che il “Pio Ammiraglio” Telemaco, figlio di nome in codice Ulisse, è andato in pensione, ci sarà ancora qualcuno a sapere ascoltare con la voce del cuore, anche dei Proci?
Intelligenti pauca (a buon intenditor…).

articolo-su-salvatore-bartucci-pubblicato-da-ezio-vinciguerra-su-giornalino-a-n-m-i-www-lavocedelmarinaio-com

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