11.12.1916, affondamento della regia nave Regina Margherita
a cura Antonio Cimmino e Carlo Di Nitto
11 dicembre 1916,
la regia corazzata Regina Margherita viene affondata da mine nella Baia di Valona. I sopravvissuti furono 126. Il motto della nave era “per l’onore dell’Italia” …per non dimenticare, mai.
REGIA NAVE DA BATTAGLIA REGINA MARGHERITA
Nave da Battaglia di 1a. classe, classe omonima, dislocamento 14574 tonn., varata nei Cantieri dell’Arsenale Marina Militare di La Spezia nel 1901, entrò in servizio nel 1904. Affondò l’11 dicembre 1916 per urto contro mina nei pressi di Valona (Albania). Nell’affondamento perirono 674 uomini di equipaggio.
Una bella foto della prua della nave da battaglia di 1a. classe Regina Margherita, eseguita (come recita la didascalia originale scritta a mano) durante la Rivista Navale tenutasi a Napoli il 29 aprile 1904.
Questa unità, classe omonima, dislocava 14574 tonnellate.
Regia nave Regina Margherita
di Carlo di Nitto
La regia nave da battaglia di 1a. classe (corazzata) “Regina Margherita), classe omonima, dislocamento 14574 tonnellate a pieno carico, fu ideata dal grande progettista Benedetto Brin.
Varata nei Cantieri dell’Arsenale Marina Militare di La Spezia il 30/05/1901, entrò in servizio il 14/04/1904.
L’11 maggio successivo ricevette a La Spezia la Bandiera di Combattimento, offerta dalla Regina madre Margherita.
Nei primi anni fu intensamente impegnata in esercitazioni, crociere e servizi di ordine pubblico. Nel gennaio 1909 partecipò alle operazioni di soccorso alle popolazioni calabro – sicule colpite dal disastroso terremoto di Messina del 28 dicembre 1908.
A causa di lavori alle caldaie, non partecipò al primo ciclo di operazioni nel conflitto italo – turco. Successivamente venne destinata nel mar Egeo in azioni contro il naviglio ottomano e, con i propri reparti da sbarco, alle azioni per l’occupazione di Rodi e contro le coste della Marmarica. Nei primi mesi del 1913, dopo un ciclo di lavori fu inviata nuovamente in Egeo per sorvegliare i territori occupati. Nell’aprile 1914 venne dislocata a Messina per motivi di ordine pubblico.
Dopo lo scoppio del Primo conflitto Mondiale, dislocata a Taranto, effettuò diverse uscite di vigilanza nel Basso Adriatico. Nell’aprile 1916 raggiunse Valona, in Albania.
Il giorno 11 dicembre ricevette l’ordine di partire da Valona ma a causa delle cattive condizioni del mare e di una scarsissima visibilità, usci fuori dalle rotte di sicurezza e scarrocciò verso un campo minato. Qui, alle ore 21.34, venne colpita dall’esplosione di due mine che ne provocarono il rapido affondamento.
Nell’affondamento perirono 675 uomini di equipaggio.
Amministrativamente venne considerata radiata il 4 febbraio 1917.
Il suo motto fu: “Per l’onore d’Italia”
ONORE AI CADUTI!
foto e omaggio a Beltrame per le sue bellissime copertine.
3 commenti
Raffaele Ponticelli
Il libro emigrante di poppa parla anche dell’affondamento della nave Regina Margherita? Mio zio era sulla Regina Margherita e non si è salvato.Mio telefono cellulare 3386785882
Ezio Vinciguerra
Buonasera signor Raffale Ponticelli, è un romanzo che parla
di un emigrante di poppa proveniente dal sud Italia in cerca
di realizzare il sogno della sua vita.
Se desidera ricevere notizie più dettagliate (richiesta estratto matricolare) su suo Zio provi a
contattare la Direzione Generale per il Personale Militare (PERSOMIL) Roma.
Cordialità Pancrazio “Ezio”
Calogero
GIUSEPPE CAMMARATA ,mio zio di cui porto il secondo nome,vi morì, aveva 19 anni!