Il cimitero dei Marinai della Regia Marina a La Maddalena
di Giovanni Presutti (*)
Questo racconto tratto dal mio libro “Dai monti al mare tra i loro segreti incanti” è dedicato all’ammiraglio Carlo Bergamini, ai Marinai della regia corazzate Roma e del regio incrociatore Trieste, ai Marinai che non fecero rientro alla base e al Capo di 1^ classe “scelto” Carmine Trigilio (superstite della regia nave Roma).
Per gentile concessione a www.lavocedelmarinaio.com (vietata ogni duplicazione di immagini e dello scritto, anche parziale, senza la necessaria autorizzazione).
Il cimitero, che da uno dei rilievi più alti dell’isola accoglie tutti i venti dell’arcipelago, potrebbe essere definito il “cimitero dei marinai”. In esso hanno trovato sepoltura non soltanto i marinai locali ma di ogni parte d’Italia, deceduti in quest’isola o nelle sue acque. E quello della Maddalena é sempre stato un popolo di marinai.
La natura già da millenni aveva concepito l’arcipelago, oggi invidiato da mezzo mondo, bello e seducente. Mi piace pensare per questo, molti morti del regio incrociatore pesante Trieste, affondato il 10 aprile 1943 nelle acque tra Palau e La Maddalena, finirono galleggiando col vento di ponente sui nostri scogli di Padule e Nido d’Aquila: vollero tornare a bordo di quest’isola.nave, per udire ancora l’urlo del maestrale e del mare in perpetuo con quell’alto cimitero dei marinai. Camposanto che, a guisa di sentinella delle acque dell’Arcipelago, respira i venti che impregnati di “scavicciu” (elicriso), di lentisco, d’erica in fiore e di gioiose ginestre, portano fin lassù il sapore della salsedine. La notte sembra unire i marinai isolani, periti in mari lontani, a quelli morti sulle nostre navi da guerra in queste acque e rimasti senza un fiore in fondo al mare. Ora, da morti, tutti presenti, tornano a navigare in eterno a bordo di questa nave che la natura ha incastonato tra le scogliere granitiche del mare di Sardegna.
Così, ogni sera quando il frastuono dei vivi cessa, pare udirsi ancora dal megafono di bordo la voce del comandante: Prora, salpa! Poppa molla!, mentre il nostromo incalza nelle svelte manovre di disormeggio.
Allora, sembra vedersi srotolare nel cielo delle Bocche di Bonifacio, la dolorosa pergamena con le toccanti parole dell’ammiraglio Carlo Bergamini ai suoi marinai, quando dovette partire da La Spezia per consegnare la sua flotta agli Alleati. Ma, fedele al giuramento fatto alla Patria, deviò invece per La Maddalena, trovando la morte con 1254 uomini a bordo della regia corazzata Roma, colpita da aerei tedeschi e colata a picco nelle acque dell’Asinara.
Cosicché, al tramonto, quando di solito certi fenomeni atmosferici si placano, con la bonaccia, nelle acque dell’affondamento pare percepirsi l’incessante riecheggiare della parte finale di quel proclama:
“ …ciò che conta nella storia dei popoli, non sono i sogni e le speranze e le negazioni della realtà, ma la coscienza del dovere compiuto fino in fondo, costi quel che costi”.
E i gabbiani candidi, leggeri e alti nel cielo, cessano i loro acuti gridi per dare risalto a queste parole che si affidano a tutti i venti del quadrante per essere ripetute in perpetuo. Solidale con i gabbiani, le imbarcazioni a vela a decine silenziosamente sciamano dalle isole minori dell’arcipelago per far ritorno alla Maddalena.
Isola superba e ammaliatrice, ha sviluppato e trafitto di dolcezza il cuore di tutti i marinai che vi hanno posto piede. Basta una sferzata di vento, un odore di mirto o di rosmarino selvatico, perché si ritrovino tutti con gli occhi lucidi di commozione, che rispecchiano le straordinarie trasparenze di questo mare e i delicati riflessi dorati quasi metallici di alcune calette di sabbia rosa.
Quasi ogni giorno al vespero, un maddalenino, militare o borghese, pianta una nuova croce in quell’aereo cimitero e mentalmente ripete commosso le suggestive note del silenzio fuori ordinanza, mentre il vento porta fin lassù il fischio del nocchiere che annuncia l’ammainabandiera in tutti gli edifici militari dell’Isola.
Al tramonto, sulle navi in navigazione, raccolta la bandiera tra le braccia di un marinaio, il più giovane ufficiale legge la Preghiera del Marinaio, la cui parte finale, nel pensiero di ognuno di bordo, viene affidata all’amico vento per essere trasportata alla famiglia di ciascuno di loro:
“… Benedici, o Signore, le nostre case lontane, le care genti. Benedici nella cadente notte il riposo del popolo, benedici noi che per esso vegliamo in armi sul mare!” .
Ma domani è un nuovo giorno ed é bello porgere l’orecchio al vento che, dopo il fischio dell’alzabandiera, reca le toccanti note dell’inno dei sommergibilisti. E nell’isola riprende la vita di sempre, mentre i forti venti tornano alla loro consueta, incessante opera di scolpire nel tempo i macigni dell’arcipelago in fantasmagoriche figure.
Tratto dal libro Dai Monti al Mare tra i loro segreti incanti di Giovanni Presutti (Longo S.p.A Bolzano maggio 2016).
Il libro è un tributo d’amore al paese d’origine dell’autore, Campo di Giove, “Cuore Verde d’Abruzzo” e a quello in cui vive da diversi decenni, La Maddalena, splendida isola del mare di Sardegna
Testi e foto di Giovanni Presutti per gentile concessione a www.lavocedelmarinaio.com (diritti riservati dell’autore).
(*) Giovanni Presutti, nato a Campo di Giove, vi trascorre la prima giovinezza fino ai venti anni quando si arruola nella Marina Militare con la specializzazione di segretario.
Ogni anno in agosto ritorna per un breve periodo alla sua casa paterna.
Nel corso di circa quarant’anni di servizio , tra diverse destinazioni a terra e imbarchi, approda nell’isola sarda di La Maddalena, dove crea la sua nuova famiglia e vi risiede.
In Marina frequenta corsi professionali negli Istituti militari, uno a Venezia e due a La Maddalena. Raggiunge il massimo grado di sottufficiale.
Dedica il suo tempo libero all’approfondimento culturale e all’innata passione per le lettere. Diviene giornalista pubblicista. Ha collaborato per due anni alla pagina culturale del quotidiano “L’Isola” e a diverse riviste specializzate con articoli di critica artistica e letteraria. E’ inserito su svariate antologie e su alcuni libri di scrittori delle epopee garibaldine, del brigantaggio postunitario e di specifici episodi della Seconda Guerra Mondiale. Ha pubblicato quattordici libri. E’ Membro dell’Istituto Internazionale di Studi “G. Garibaldi”, sezione regionale Sardegna. Ha ottenuto diversi riconoscimenti e lusinghiere citazioni su quotidiani, riviste e libri. E’ stato nominato Accademico di Merito “ad honorem” dal “Centro Cultural, Literario, e Artistico” de “O Jornal de Felgueiras” (Portogallo). Nominato Accademico di Merito per meriti acquisiti nel campo delle lettere, dall’Accademia Culturale d’Europa, sezione italiana di Viterbo.
74 commenti
Umberto Maglione
Non sono riuscito ad interrompere la lettura dellarticolo prima di averlo letto per intero. Molto bello ed avvincente.
Davide Brandano
Bellisimo post, poche settimane fa sono stato a Maddalena e sono andato a salutare, al cimitero protagonista di quest’ articolo, mia nonna Adele e mio nonno Antonio Brandano, Sottufficiale sommergibilista della Regia Marina, caduto in battaglia il 25 Aprile 1943. Posso capire, per averle provate, le emozioni descritte dal Signor Presutti. Un caro saluto.
Renato Simonetta
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Ciro Laccetto
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Romanino Bonton
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Sandro Saccheri
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Massimiliano Baccanti
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Sebastiano Lavecchia
Furono Arditi e rimarranno EROI per SEMPRE.Onori e Gloria a tutti I CADUTI.
Iachino Portelli
R.I.P.
Salvatore Cirlincione
R.I.P.
Luca Ghersi
Il deferente ricordo dei Marinai Savonesi ⭐️
Sauro Signoretto
R.I.P.
Francesco Ortega
riposate in pace nel paradiso degli eroi
Enzo Ciulla
ONORE AI CADUTI
Sgobba Pietro
R.i.p
Giuliano Boggian
r.i.p.
Francesco Vanni
Dopo un riverente omaggio ai caduti vorrei congratularmi con l’autore Giovanni Presutti
Sergio Quinzani
Ci hanno preceduto nella storia e le loro gesta eroiche rimangono a perenne ricordo di chi crede nei valori della patria. Oggi dire patria con questi invertebrati diventa un insulto.
Fiorella Vivi
R.I.P. :
Pasquale Pellicoro
R.I.P.
Ciro Scala
R I P
Roberto Tento
riposate in pace
Sergio Biffi
R.I.P.
Davide Brandano
Bellisimo post; poche settimane fa sono stato a Maddalena e sono andato a salutare, al cimitero protagonista di quest’ articolo, mia nonna Adele ed il mio nonno Antonio Brandano, Sottufficiale sommergibilista della Regia Marina, caduto in battaglia il 25 Aprile 1943, papà del mio papà Giovanni Brandano, Orfano di Guerra. Posso capire, per averle provate, le emozioni descritte dal Signor Presutti, tutto vero…Riporto la foto della lapide che a ricordo pose il mio papà nel Camposanto di La Maddalena, dove riposano i Militari Caduti della Regia Marina. Un caro saluto.
Giorgio Castellano
Buona giornata!!
Carlo Gianotti
Sono stato alle dipendenze di capo Carmine Trigilio nel 1983/84, Marisardegna La Maddalena e ne conservo un caro e affettuoso ricordo. Un secondo padre ….
EZIO VINCIGUERRA
Buongiorno Giovanni Presutti, bentornato nell’isola del vento. Questa è una testimonianza che mi ha commosso. Spero di averti fatto cosa gradita.
P.s. Marinai di una volta, marinai per sempre!
Giovanni Presutti
Ottimo servizio. Grazie mille e abbracci.
Bruno Cav Tino
Giovanni sei grande un grosso abbraccio
Giovanni Presutti
Grazie, caro Bruno. Spero tu sia riuscito a leggere tutte le cose scritte sul mio conto dal bravo Ezio Pancrazio Vinciguerra. Ti abbraccio con affetto.
EZIO VINCIGUERRA
Buongiorno carissimo e stimatissimo Giovanni, spesso, molto spesso, le storie di noi marinai di una volta si incrociano nella rotta dell’amore che Lui ci ha donato. Le nostre storie si assomigliano tantissimo: montanari e marinai 🙂
Tu che scegli l’isola e io che lascio l’isola …ma scelgo l’Abruzzo come esilio dorato, ambedue furieri, e ancora, e ancora…
E’ un omaggio a questa bellissima isola che mi auguro i maddalenini natii abbiano gradito, io tantissimo e ti ringrazio con un abbraccio grande, profondo, sincero e trasparente come il nostro mare, quello dei Marinai di una volta, quello che nessuno mai, per nessun motivo potrà inquinarci.
Gilberto la Cioppa
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Guido Bartalini
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Lavinio Saltini
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Marco Carboni
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Gigi Ferrara
RIP FRATELLI
Giulio Meloni
R.I.P FRATELLI
Salvatore Rizzottolo
Onore a questi marinai morti
Mauro Petruzzella
r.tutti i.p.
Franco Lucky
Per chi ne volesse sapere di più vi indico alcuni siti NDB – Corrazzata ROMA
https://www.youtube.com/watch?v=g4rxpxlSB8o (Prima parte)
https://www.youtube.com/watch?v=OQTW8JRHflk (seconda parte)
https://www.youtube.com/watch?v=snSoDdPaqsY (caratteristiche)
https://www.youtube.com/watch?v=lq3jX-45aTM (inferno di fuoco. Affondamento))
https://www.youtube.com/watch?v=snSoDdPaqsY (fotografie interne ed esterne)
https://www.youtube.com/watch?v=XjGrRFm6w5s (porta a Porta ,il ritrovamento )
https://www.youtube.com/watch?v=tcl2YgaCxI (1938,rivista navale di Napoli )
Cosimo Anaclerio
Orgoglio ed Eroi della nostra Marina. Che riposino in pace
Ernesto Venditto
Ogni qualvolta vado trovare i defunti di mia moglie, dedico cinque minuti del mio tempo per contemplare le lapide di tutti i marinai di tutti i tempi.
Massimo Talini
Bravo! Almeno la loro memoria sia conservata. In un Paese che sembra non avere passato e purtroppo dal futuro incerto.
Sergio Pagni
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Marco Alfredo Secci
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Adriano Simula
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Nico Rivano
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Idamo Rossi
più che eroi vittime di uno scellerato sistema politico con a capo Mussolini…
Vincenzo Curulli
ONORI A QUESTI CADUTI X LA PATRIA
Gianfranco Santi
Sia lode al loro e che R.I.P
Marinaio Leccese
R.I.P.
Francesco De Paolo
ONORI R.I.P.
Salvatore Di Donna
R.i.p.
Pino Filippini
onore e rispetto
Carlo Silanos
Ho prestato servizio a La Maddalena…. Stazione Segnali.. Guardia Vecchia, e per un’attimo ho “annusato” quei profumi, ho rivisto in primavera una moltitudine di fiori viola e gialli coprire l’isola…. ho riascoltato fischiare il maestrale…… ho riprovato quel senso di solitudine e di pace che resta quando tutti i turisti sono ripartiti… per un attimo , il tempo di leggere questo articolo, ho ritrovato i volti e le voci dei miei commilitoni… ho ritrovato i miei vent’anni…. grazie….
Filippo Parroni
che R.I.P.
Marco Spina
Provate a paragonare lo stato di queste lapidi rispetto a quelle dei caduti “alleati” e fate una riflessione: noi italiani ci ricordiamo di chi ha sacrificato la vita per la patria?
Luigi Beccaria
Se avessero potuto sapere a chi avrebbero lasciato l Italia per chi si sarebbero sacrificati.col Cazzo che lo rifarebbero.Renzi BOLDRINI ma ci pensate sono morti anche x loro mannaggia.Comunque onori a uomini caduti per noi tutti.
Girolamo Trombetta
Qualche notizia del libro più esaustiva per favore. Grazie
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Presidente Girolamo Trombetta contatta Giovanni Presutti direttamente su fb
Alessandro Milani
Onori e gloria per coloro che si imolarono per la Patria.
Tommaso Antonelli
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Gisvelto Mele
Io ho dedicato un basso rilievo a quel nefasto evento; detto lavoro trovasi al Comune di Massa-Fiscaglia(FERRARA).Un caro saluto, Gisvelto Mele.
Salvatore Atzori
Grazie, Ezio. Il cimitero dei marinai ospita anche marinai più giovani, del periodo repubblicano.
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Salvatore grazie dell’informazione. Un abbraccio grande come il nostro mare
Franco Gaias
condivido
Girolamo Trombetta
Grazie Ezio
Alessandro Canetta
Onori e gloria per coloro che si imolarono per la Patria.
Salvatore Atzori
Grazie, Ezio, un abbraccio anche a Te.
Domenico Anastasi
Nel cimitero di Senigallia c’è un monumento con i resti dei naufraghi del pontone armato Cappellini della 1^ guerra.
Egidio Lombardi
Onori
Sauro Cardoni
CHE RIPOSINO IN PACE
Paolo Baroni
R.I.P.
Nicola Cosimo Olivieri
Onore ai caduti.riposa in pace.