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Malia mi assale (Carlo Sorgia)

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Anche in questa quarta raccolta di poesie Carlo Sorgia (*) utilizza il sentimento dell’amore nelle sue varie forme e sfaccettature. Da quello carnale a quello nutrito nei confronti dei membri della famiglia e in particolare dei piccoli nipoti, a cui è molto legato
Un ruolo importante è detenuto dal ricordo dei suoi genitori.
La natura ha un posto importante nel podio come se il poeta ne fosse pazzamente innamorato.
In realtà è proprio così, molte liriche le sono dedicate: un’alba, una giornata uggiosa o ridente, la sponda d’un fiume, il volo dei fenicotteri e il sole che chiude il sipario della giornata. Per non parlare della luna da cui è stregato.
Da tutto questo Carlo prende l’ispirazione, nella costante ricerca di voler condividere il più possibile le gioie e le cose belle con i suoi lettori.
Anche il vissuto ha un posto in prima fila, e la processione dei ricordi è vasta e gonfia l’anima.
Una silloge da leggere d’un fiato per poi tornarci più volte per centellinare e rivisitare i contenuti e godere delle dolci melodie e dei silenti versi che trasudano amore.

Titolo: Malia mi assale
Autore: Carlo Sorgia
Editore: Libreria Editrice Urso
Pagine: 56
Anno: 2017
ISBN: 978-88-6954-141-4
Prezzo: € 10.00

(*) Carlo Sorgia nasce a Cagliari, classe 1949, poeta e scrittore. Ha pubblicato:
– A cavallo della Vita (romanzo) – Ed. Booksrpint;
– Il sangue è solo liquido? Storia di una famiglia ritrovata (romanzo) – Ed. Cima;
– Delitto a Bosa (romanzo)- Ed. Di Buono;
– Dove il sole incontra il mare (silloge di poesie) – Ed. Urso;
– Mentre vibra l’anima (silloge di poesie) – Ed. Urso;
– Oltre la finestra (silloge di poesie) – Ed. Urso;
– Malia mi assale (silloge di poesie) – Ed. Urso.

MALIA M’ASSALE
Malia m’assale ammirando il cristallino corso
amor carnale mi ricorda
che prende e soffia
poi s’infiamma
e dal profondo scuote l’anima.
Parole dolci sussurrate appena
e tenere carezze dispensate a sfioro
perché l’amore fosse lieve
ma il sentimento ardeva.
Poi silenzio.
Magiche notti senza fine
in compagnia delle cicale
e le stelle come tetto.
Gli anni passano
ma tra le nebbie dei ricordi belli
questo fiume è ancora qui
testimon silente di fugaci amori.
Maledetto il tempo che non si ferma mai
e con l’oblio cancella i sogni
dei perduti amanti.

4 commenti

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao carissimo e stimatissimo Carlo Sorgia, grazie per questa silloge di poesie intensissime che ti portano direttamente in quel magnifico paradiso che l’Altissimo ha posto nel Mare Nostrum (quello trasparente e sincero che nessuno, per nessun motivo, potrà inquinarci) dell’arte.
    Le ho trovate tutte solari, una in particolare “fiaba di fine estate”…li hai catturato per un attimo il tempo, l’attimo fuggente 🙂
    Ti giunga un abbraccio grande come il mare e anche come il tuo cuore misericordioso da questo petulante marinaio emigrante di poppa.

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