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Il giro dell’Africa in 80 giorni ed altre storie di Igino Isian Ripai

di Vittorio N Guillot

Questo libro racconta la vicenda bellica di un mio zio acquisito, ufficiale di rotta sul regio sommergibilecostiero Perla che, alla caduta dell’Africa Orientale, per sfuggire agli inglesi, fece il periplo dell’Africa ed arrivò a Bordeaux (BETASOM).

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Successivamente, entrato in Mediterraneo, il “Perla” fu catturato dagli inglesi al largo di Beirut. Mio zio fu fatto prigioniero e trasportato nel campo di Dera Duhn, ai piedi dell’Himalaya.
aspirante-guardiamarina-biagio-ripai-foto-vittorio-n-guillot-www-lavocedelmarinaio-comPrigioniero NON cooperatore e fortemente incavolato col re e Badoglio a causa dell’infame armistizio, fu ospite di sua maestà britannica fino al luglio del ’46, quando fuggì con un compagno di prigionia e raggiunse Napoli imbarcandosi clandestinamente su una nave mercantile.

Biagio, classe 1918, nato a Torre Annunziata, diplomato nautico, nell’ottobre del ’38 fu ammesso alla frequenza del 34° corso allievi ufficiali di complemento presso l’accademia navale di Livorno.
Nel giugno del 1939, nominato aspirante guardiamarina di complemento imbarca sul regio sommergibile Tazzoli, e nel gennaio 1940, come ufficiale di rotta, è destinato sul regio sommergibile Perla che, poco dopo, viene inviato a Massaua, in Eritrea.
Nel febbraio 1941, allo scadere della ferma di leva, è trattenuto in servizio per esigenze di carattere eccezionale (l’Italia è in guerra).
Biagio segue la sorte del “Perla”; partecipa al periplo dell’Africa ed alle missioni del sommergibile, fino alla cattura, davanti a Beirut, nel luglio 1942.

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Inizia così il lungo periodo di prigionia in India, durato ben quattro anni, prima del rientro in Patria, ad agosto del 1946.

Facemmo il nostro dovere perché le circostanze lo richiedevano, vedemmo cadere o scoparire in mare tanti amici con i quali avevamo diviso gioie e ansie della giovinezza. Agimmo senza esaltazioni, e anche senza recriminazioni. Quelli che, dopo di noi, fossero chiamati a prove analoghe, cosa che certo non mi augurom si comporterebbero esattamente come noi, come noi ci siamo comportati come quelli che ci hanno preceduto.
E’ una certezza , non una speranza. Biagio”.

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Un commento

  • Roberto Bajano

    Stiamo parlando del bravo Biagio Gallo, vero? Tanto amico del a me caro Elio Sandroni (ai tempi dei fatti ufficiale di rotta guardiamarina gn).
    Non sono stato in grado di trovare sul presente articolo i riferimenti e la reperibilità della pubblicazione di cui si parla: è possibile saperne di più?
    Grazie

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