Il comandante dell’Andrea Doria capitano di lungo corso di fregata Piero Calamai pagò per tutti per quel disastro e gli fu troncata la carriera e il governo di allora non lo protesse mentre il comandante dello Stockcolm che sperono’ la passeggeri italiana ed era andato a dormire ebbe altri incarichi vergogna……
L’autorevolissimo Com.te Sup. Piero CALAMAI, era un Capitano Superiore di Lungo Corso, con grado onorifico di “Comandante Superiore”. Gradi civili, previsti dal Codice della Navigazione e da disposizioni ministeriali. Egli era un Ufficiale Superiore in “Regolamento Organico”, appartenente al “Ruolo Unificato” del personale di Stato Maggiore della “Italia” di Navigazione SpA, appartenente alla Flotta di Stato !
Fu un autorevolissimo Comandante, Primo Comandante Superiore della “Italian Line “, passato alla storia per il drammatico affondamento della T/n ANDREA DORIA, all’epoca ammiraglia della Marina Mercantile Italiana.
Durante la “a Guerra Mondiale aveva servito in Marina Militare quale Ufficiale di complemento, ma nulla lo legava più alle sue
vicende belliche, nel mentre quale Capitano Superiore al Comando dell’ANDREA DORIA avvenne la drammatica collisione.
I fatti spiegati da autorevolissimi studiosi in materia di sinistri marittimi chiarirono quanto accaduto nel corso di quella fatidica notte tra il 25 ed il 26 Luglio 1956, restituendo al Comandante Superiore Piero CALAMAI, gloria, onore e ragione ! Rimane nella mente di quanti lo conobbero e di quanti sentirono parlare di lui, un gigantesco esempio in termini di umane virtù e di altissima cultura marinara.
Con orgoglio,
Colleghi Comandanti della “Italian Line” !
13 commenti
Stefano Bellantuono
uomini che hanno fatto grande la marineria Italiana …….onori
Francesco Ortega
altro che schettino
Francesco Ortega
altri tempi altre navi e sopratutto altri marinai
Carlo Gaetani
Grande comandante. ..
Lavinio Saltini
Il comandante dell’Andrea Doria capitano di lungo corso di fregata Piero Calamai pagò per tutti per quel disastro e gli fu troncata la carriera e il governo di allora non lo protesse mentre il comandante dello Stockcolm che sperono’ la passeggeri italiana ed era andato a dormire ebbe altri incarichi vergogna……
Letterio Emilio Prestia
Le INGIUSTIZIE,sono sempre esistite (e sempre lo saranno).-
Nunzio Caprioli
CE’ SOLO UNA GIUSTIZIA,QUELLA DI DIO
Fabio De Chiara
Grande Comandante,grande uomo
Mauri Giardini
Dopo le ingiustizie in vita, la gloria da defunto ! Mah !!
Guido De Gregorio
Dalle cronache di quel tempo , non se le passata tanto bene , al contrario di schettino ………………sono cambiati i tempi
Salvo Valentino
E’ stato lapidato ma sempre con signorilità e discrezione, senza andare a rilasciare interviste e sceneggiate napoletane…..
Marinaio Leccese
Concordo è stato lapidato
ITALIAN LINE GENOVA
L’autorevolissimo Com.te Sup. Piero CALAMAI, era un Capitano Superiore di Lungo Corso, con grado onorifico di “Comandante Superiore”. Gradi civili, previsti dal Codice della Navigazione e da disposizioni ministeriali. Egli era un Ufficiale Superiore in “Regolamento Organico”, appartenente al “Ruolo Unificato” del personale di Stato Maggiore della “Italia” di Navigazione SpA, appartenente alla Flotta di Stato !
Fu un autorevolissimo Comandante, Primo Comandante Superiore della “Italian Line “, passato alla storia per il drammatico affondamento della T/n ANDREA DORIA, all’epoca ammiraglia della Marina Mercantile Italiana.
Durante la “a Guerra Mondiale aveva servito in Marina Militare quale Ufficiale di complemento, ma nulla lo legava più alle sue
vicende belliche, nel mentre quale Capitano Superiore al Comando dell’ANDREA DORIA avvenne la drammatica collisione.
I fatti spiegati da autorevolissimi studiosi in materia di sinistri marittimi chiarirono quanto accaduto nel corso di quella fatidica notte tra il 25 ed il 26 Luglio 1956, restituendo al Comandante Superiore Piero CALAMAI, gloria, onore e ragione ! Rimane nella mente di quanti lo conobbero e di quanti sentirono parlare di lui, un gigantesco esempio in termini di umane virtù e di altissima cultura marinara.
Con orgoglio,
Colleghi Comandanti della “Italian Line” !