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26 novembre 1982, quella mattina salpammo con il rimorchiatore Miseno


di Umberto Cascella su segnalazione di Carlo Di Nitto



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relitto-rimorchiatore-miseno-copiaQuella mattina del 26 novembre 1982, salpammo dal porto dell’arsenale della Maddalena verso le otto e trenta circa per dirigerci verso il porto di Napoli. Sembrava una splendida giornata e così è stato fino a notte, ma verso le sei del mattino successivo di quel novembre traditore, il tempo si era fatto minaccioso e le nuvole si addensavano sempre di più sulle nostre teste.
Verso le dieci il mare urlava paurosamente e la nave dondolava sulle onde come un giocattolo.
A mezzogiorno, quando ormai eravamo giunti a largo di Ischia, la situazione andava sempre peggiorando e il rimorchiatore Miseno, in balia delle onde forza 6 in aumento, ha cominciato ad imbarcare acqua.
Da quel momento il panico si era impadronito di tutto l’equipaggio e anche se il disastro sembrava inevitabile, abbiamo fatto tutto quanto si poteva fare per salvare la nave. Quando ci siamo accorti che il rimorchiatore si era inclinato a destra di prua, allora solo allora, il comandante senza porre altro spazio in mezzo ha immediatamente radunato il personale a poppa (il gruppo della foto) e ha comandato l’abbandono nave.
Da quel momento i marinai, uno ad uno si sono tuffati in quell’acqua nera e minacciosa, battuta dal vento e dalle onde. Uno dei marinai era estremamente impaurito, sembrava non saper gestire col nuoto delle onde così forti, allora il comandante decise di tuffarsi con lui per incoraggiarlo ed aiutarlo. Io, mi tuffai per ultimo, ma no per eroismo, ero semplicemente terrorizzato all’idea di tuffarmi in quel mare imbestialito. Alla fine, però, trovai il coraggio, mi sedetti sulla base metallica di poppa e mi lanciai in acqua a candela, prendendo lentamente le distanze dalla nave.

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Ormai distanti dal Miseno a misura di sicurezza, mentre vere montagne d’acqua ci portavano su e giù, tutti abbiamo visto il lento ma inesorabile affondamento del rimorchiatore.
Fummo tutti tirati in salvo da alcune navi della Marina Militare e di altre imbarcazioni che accorsero in nostro aiuto.
Sono trascorsi trent’ anni e molte vicende non le ricordo bene, ma dal punto di vista emotivo mi sembra che sia accaduto ieri. Non vidi più nessuno dell’equipaggio del Miseno, furono tutti smistati. Due anni dopo il disastro mi giunse la triste notizia della morte del comandante (alla mia destra nella foto).
Capo di 1^ classe Umberto Cascella (persona non in divisa nella foto), ultimo Direttore di macchina del rimorchiatore Miseno.

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Notizie tecniche
Il Miseno era un rimorchiatore costiero della Marina Militare (ex americano S.T. 795) costruito e varato nel 1943. Acquistato dalla Marina Italiana nel 1948, è affondato in prossimità di Ischia il 26 novembre 1982. 
Dislocamento: 268 tonnellate – Lunghezza metri 25,9 – Larghezza metri. 6,9 – Immersione metri 3,0 – Apparato motore diesel GM di 700 hp – Velocità 9 nodi – Scorta combustibile 65 t. gasolio per un’autonomia di 5310 mg. – Armamento 2 mitragliere da 20 mm.(rimosse alla fine del 2°conflitto mondiale).

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Tra leggenda, storia e ricordi
Capo Miseno è la punta estrema della penisola flegrea, nelle immediate vicinanze del porto di Miseno, nel comune di Bacoli. Il nome Miseno è da secoli legato alla storia della marineria italiana. Secondo la leggenda tramandata da Virgilio nell’Eneide, Miseno, figlio di Eolo, era il trombettiere di Enea capace, come nessun altro, di incitare al combattimento i suoi amici. Avendo sfidato Tritone nel suono della tromba e suscitata la sua gelosia, era stato da questi precipitato in mare dove era miseramente annegato. Enea, trovato il suo corpo gettato dalle onde sulla spiaggia, ne approntò il rogo, quindi lo seppellì sotto un immenso tumulo (il Capo Miseno per l’appunto), quasi una grandiosa tomba a perenne memoria dell’eroico compagno.

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32 commenti

  • Giovanni Crovella

    E’ STATA LA MIA NAVE X 24 MESI IMBARCAI SUBITO DOPO IL PRONTO IMPIEGO ALLA MADDALENA, QUANDO L’HO SAPUTO MI HA QUASI PRESO UN COLPO, UNA PARTE MOLTO GRANE DEL MIO CUORE E’ RIMASTO A BORDO ANCHE DOPO LO SBARCO AVVANUTO IL 1° MAGGIO 1959.

  • Armando De Biase

    Ho conosciuto di persona Capo Cascella Umberto, le armi del rimorchiatore Miseno (10 MAB e 5 Pistole Mod. 51) mi furono date in consegna quando facevo il Consegnatario con debito di custodia presso Maridist Napoli.

  • Egidio Aberti

    Non conoscevo la storia di questo sinistro marittimo, comunque finito bene per l’ equipaggio a cui va il più cordiale apprezzamento per questa tragica esperienza. ONORI al comandante morto due anni dopo l’ affondamento di Nave Miseno (R.I.P. )

  • giuseppe Orlando

    Purtroppo tra le tante avventure belle da ricordare della vita -vi sono giorni tristi da raccontare – in questo caso per fortuna l’equipaggio ha avuto la meglio e possono raccontare. Un caro saluto

  • Domenico Fazzone

    Ne avevo sentito parlare di questa tragedia . Appena sbarcato dal duilio e destinato alla sezione velica di napoli. 1982.

  • Carlo Di Nitto

    Il caro “vecchio” Miseno mi ha donato i mesi più belli della mia gioventù; per questo lo preferisco in fondo al mare piuttosto che saperlo demolito e trasformato in lamette da barba o scatolette di tonno. Oggi gli fanno compagnia tante altre bellissime forme di vita: non è e non sarà più solo e con loro ci sarà sempre il pezzo del mio cuore che ci ho lasciato.

  • Rimorchiatore Miseno

    Agghiacciante e commovente. Provo dentro una tristezza lacerante. Grazie a chi l’ha pubblicata.

  • Zio Leonardo Varchetta

    Foto mai vista prima .. non capisco chi l’ha pubblicata perché scriviamo tutti come “Rimorchiatore Miseno” ma, GRAZIE di Cuore .. Spero ne saltino fuori delle altre ..

  • Giovanni Crovella

    Se ci fosse qualcuno che si ricorda di quel periodo mi farebbe piacere avere sue notizie, Gnazio ti ricori di me?

  • Rimorchiatore Miseno

    Ciao MARIANO .. Dovrebbe averla pubblicata il Sig. EZIO .. Titolare della pagina ” la voce del marinaio” .. Non so da quando ma anche Lui amministratore di questa paginetta .. così mi sembra .. Dammi conferma .. CIAO SALUTI @ Zio Leonardo Varchetta

  • Mariano Porta

    Ok Leo… ho letto anch’io che la pubblicazione è di sig. Ezio Pancrazio Vinciguerra che mi sento di ringraziare con profondo affetto!!!

  • Carlo Di Nitto

    Caro Ezio Pancrazio Vinciguerra, gli amici ti ringraziano per questa struggente fotografia. Per noi che ci siamo stati imbarcati, il Miseno era un amico con una propria vita ed una propria anima.

  • Carlo Di Nitto

    Caro Luciano, anche se palombaro, come aggregato hai fatto parte anche tu dei ruoli dell’equipaggio del Miseno !

  • Rimorchiatore Miseno

    La verità?
    E se fosse una?
    Come possiamo coinvolgere le nostre emozioni in un’unica verità?
    La verità è solo un mezzo di esplorazione universale, dove risiede l’assoluto silenzio, infatti le nostre scelte sono dovute dalla nostra stessa bugia ecco perché la distrazione ci rende casuali.

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