29.10.1921: Il Milite Ignoto
tratto da http://www.itinerarigrandeguerra.it/code/32113/Il-Milite-Ignoto
foto gruppo facebook Comunità Militare
29 OTTOBRE 1921 ORE 08.00 DA AQUILEIA INIZIA UN VIAGGIO IN TRENO CHE ENTRERÀ NELLA STORIA DELLA NAZIONE, LA NOSTRA. E’ IL VIAGGIO DEL MILITE IGNOTO VERSO L’ALTARE DELLA PATRIA. L’ITALIA ONESTA DI ALLORA E DI OGGI SI INCHINA.
“Una pagina di storia che più di tante altre testimonia quell’amor di Patria che unisce tutti i cittadini italiani”. Alle 8 del mattino del 29 ottobre 1921 partì dalla stazione ferroviaria di Aquileia un treno che entrò nella storia d’Italia. Si trattava del convoglio che, in cinque giorni, portò la salma del Milite Ignoto a Roma per essere tumulata all’interno del Vittoriano il 4 novembre. Un viaggio emozionante attraverso 5 regioni e 120 stazioni dove centinaia di migliaia di persone lungo i binari resero omaggio a questo corpo senza nome, simbolo del sacrificio per amore della Patria. Un viaggio accolto con entusiasmo e partecipazione, paragonabile a “un nuovo giro d’Italia, certo meno gioioso ma immensamente più solenne di quello dei ciclisti, e più importante per cementare il senso dell’unità nazionale sotto il segno del lutto collettivo”.
Il viaggio del Milite Ignoto
1^ tappa: 29 ottobre
Partenza ore 8.00 da Aquileia; Udine; Treviso; Mestre; Venezia Santa Lucia con arrivo in serata e sosta notturna.
2^ tappa: 30 ottobre
Partenza ore 8.00 da Venezia Santa Lucia; Padova Centrale, Rovigo, Ferrara, Bologna Centrale con arrivo in serata e sosta notturna.
3^ tappa: 31 ottobre
Partenza ore 6.24 da Bologna Centrale; Pracchia; Pistoia; Prato; Firenze Santa Maria Novella; Arezzo con arrivo in tarda serata e sosta notturna.
4^ tappa: 1° novembre
Partenza ore 9.45 da Arezzo; Chiusi; Orvieto; Orte; Roma Portonaccio con arrivo in serata e sosta notturna.
5^ tappa: 2 novembre
Partenza ore 8.43 da Roma Portonaccio; Roma Termini con arrivo alle ore 9.00. Trasferimento presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli.
6 commenti
Egidio Alberti
Bella rievocazione
EZIO VINCIGUERRA
Buonasera Ammiraglio mi avete fatto un bel regalo col dott. Paglia. Grazie e un abbraccio grande come il mare ma anche come il vostro cuore.
Fiorenzo Belliardo
condivido
Giovanni Novelli
Un pensiero, condivisibile o meno, che mi tiene sveglio contro le mia naturale inclinazione ad un salutare riposo.
Voglio condividere il mio totale dissenso per la riforma costituzionale. Dissenso che non dovrei esprimere né far va io bensì chi occupa posizioni tali da permettergli di incidere su tale scempio se non, come sarebbe doveroso, perseguire gli artefici con le opportune analisi storico giuridiche, ivi in inclusa le riforme normative mirate a ridurre i rischi derivanti da una sovversione dell’ordine costituito dall’interno delle Istituzioni.
La Costituzione è la chiave di volta di quell’edificio denominato Italia, oltre che il terreno su cui vivono gli Italiani, una grande casa per quanto volutamente trascurata e malandata.
Se acconsenti a sovvertire l’edificio rimuovendone la chiave di volta non lamentarti poi.
Un tempo sarebbe stato un attentato all’ordine costituzionale, oggi si auspica ciò senza voler pensare alle conseguenze e senza aver pacificamente ragionato sulle cause. Le cause sono le medesime che hanno predisposto tale demolizione controllata.
Demolizione controllata o meno, l’edificio crolla e poi non c’è più niente da fare; quel tetto per quanto sgangherato è la democrazia che fino ad oggi forse non hai saputo apprezzare, cioè quell’insieme di diritti e di doveri, primo fra tutti il dovere di difendere (quelli che erano) i tuoi diritti ed i tuoi doveri.
Maria Lombardi
grazie
Francesco De Palo
condivido