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30.9.1940, Luigi Longobardi e il regio sommergibile Gondar


di Antonio Cimmino

 e A.N.M.I. Stabia

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Elettricista imbarcato sul sommergibile Gondar, attaccato con bombe di profondità da tre navi ed un aereo avversari per dodici ore consecutive, si prodigava instancabilmente nell’espletare, con bravura e decisione, i compiti affidatigli.

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Determinatesi la necessità di emergere ed autoaffondare il sommergibile ormai reso inoperante dalle esplosione delle bombe, dava prova di eccezionale coraggio e profondo senso del dovere, restando al proprio posto di manovra fino alle estreme possibilità onde contribuire alla salvezza dell’unità.

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Lanciatosi in mare negli ultimi istanti, restava investito dallo scoppio di bombe lanciate da aereo ed immolava la giovane vita per un estremo ideale di Patria che lo aveva trattenuto sulla sua nave oltre il dovere.
Mediterraneo Orientale, 30 settembre 1940

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Il foglio d’ordine n. 75 del 31.12.1945 – D.V.M. – del Ministero della Marina Italiana recita così:
Elettricista di un Sommergibile che, gravemente avariato, non poteva più immergersi né combattere ed era stretto da forze avversarie; si offriva spontaneamente, con la sicurezza di dare la vita, per restare sul Sommergibile ed affondarlo, e impedire così che, riparata la sua nave, potesse divenire nelle mani del nemico strumento di offesa e di morte contro le nostre navi e i nostri marinai. Davanti a questo atto di Eroismo Supremo anche il nemico piegava il capo ammirato”.

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