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10.9.1943, Ciro Faella e il regio cacciatorpediniere Ugolino Vivaldi

di Antonio Cimmino

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PER GRAZIA RICEVUTA

antonio-cimmino-per-www-lavocedelmarinaio-com_1Nato a Teano il 28.8.1920, marinaio di carriera, all’inizio della guerra fu imbarcato come Sottocapo Furiere sul regio cacciatorpediniere Ugolino Vivaldi partecipando alla “Battaglia di Pantelleria” il 9.5.1943 contro formazioni della Mediterranean Fleet, guadagnandosi una onorificenza per essersi comportato “con onore”. 
Era imbarcato sulla stessa unità quando, dopo la proclamazione dell’armistizio, il cacciatorpediniere ricevette l’ordine di dirigersi a Civitavecchia per imbarcare Vittorio Emanuele II.

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Scappando da Roma il Re decise però di imbarcarsi a Pescara per Brindisi, per cui il 9 settembre 1943 al cacciatorpediniere fu ordinato di dirigersi verso La Maddalena per unirsi alla Squadra Navale.
Nelle Bocche di Bonifacio, unitamente al cacciatorpediniere Da Noli, si scontrarono con motovedette e motozattere tedesche affondandone alcune, ma furono cannoneggiati da batterie tedesche presenti sulle coste della Corsica.
Il Da Noli, dopo essere stato colpito, affondò urtando contro una mina (218 morti e 39 sopravvissuti), mentre il Vivaldi fu ripetutamente colpito e danneggiato da bombardieri tedeschi, alcuni dei quali usavano bombe radioguidate tipo Henschel Hs 293. Navigando in precarie condizioni, nei pressi dell’Asinara, fu dato l’ordine di abbandonare la nave ormai appruata per i danni subiti. 1-8-sommergibile-oswald-ugolino-vivaldi-copia-www-lavocedelmarinaio-com

Il capitano di corvetta Alessandro Cavriani ed il capo meccanico Virginio Fasan, tornarono a bordo per accelerarne la fine, ma scomparvero entrambi con la nave che colava a picco. 
Era il 10 settembre 1943. I naufraghi rimasero diversi giorni in mare (alcuni fino al 16), recuperati da idrovolanti e motovedette tedesche e dal sommergibile britannico HMS Sportman.
I morti del Vivaldi furono 58 e 240 i sopravvissuti.

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Ciro Faella fu testimone di quella tragedia e, alla fine della guerra, fu destinato presso la Capitaneria di Porto di Castellammare di Stabia dove raggiunse il grado apicale di Capo di 1^classe.

Salpò per l’ultima missione il 7.5.1983 e adesso riposa in pace fra i flutti dell’Altissimo.

12 commenti

  • Claudio53

    Secondo l’Albo d’Oro della Marina Militare i morti del Vivaldi durante tutto il conflitto furono 59 così suddivisi:
    – 1 il 13/12/42 Mediterraneo centrale;
    – 9 il 15/06/42 Mediterraneo centrale (battaglia di mezzo giugno)
    – 1 il 16/06/42 Mediterraneo centrale (è il 10° morto della battaglia di mezzo giugno)
    – 1 il 20/02/43 Territorio metropolitano (coinvolto in incidente insieme a quello deceduto il 20?)
    – 1 l’11/07/43 Mediterraneo centrale
    – 1 il 12/07/43 Mediterraneo centrale(coinvolto in incidente a bordo insieme a quello deceduto dell’11?)
    – 1 il 23/08/43 Mediterraneo centrale
    – 28 il 09/09/43 Mediterraneo centrale (azione Vivaldi – Da noli)
    – 16 il 10/09/43 Mediterraneo centrale(azione Vivaldi – Da noli)
    – 1 il 15/09/43 Mediterraneo centrale(azione Vivaldi – Da noli)
    – 1 il 22/02/44 Territorio metropolitano (forse uno dei supestiti o era rimasto a terra nell’azione Vivaldi – Da Noli)
    – 1 il 15/01/45 fronte tedesco in prigionia(forse fatto prigioniero nell’azione Vivaldi – Da Noli)
    Per quanto sopra nell’azione dell’affondamento secondo il mio parere si devono contare 45 caduti (quelli del 9 del 10 ed il ferito morto il 15)deceduti. Io comprenderei anche quello morto in prigionia.
    Purtroppo dopo 73 anni ancora non c’è nessuno chiarezza sui nostri caduti. Far tornare i conti, si sa, è sempre stato un problema in Marina.

  • Claudio53

    (versione corretta)
    Secondo l’Albo d’Oro della Marina Militare i morti del Vivaldi durante tutto il conflitto furono 59 così suddivisi:
    – 1 il 13/12/42 Mediterraneo centrale;
    – 9 il 15/06/42 Mediterraneo centrale (battaglia di mezzo giugno)
    – 1 il 16/06/42 Mediterraneo centrale (è il 10° morto della battaglia di mezzo giugno)
    – 1 il 20/02/43 Territorio metropolitano
    – 1 il 21/02/43(coinvolto in incidente insieme a quello deceduto il 20?)
    – 1 l’11/07/43 Mediterraneo centrale
    – 1 il 12/07/43 Mediterraneo centrale(coinvolto in incidente a bordo insieme a quello deceduto dell’11?)
    – 1 il 23/08/43 Mediterraneo centrale
    – 28 il 09/09/43 Mediterraneo centrale (azione Vivaldi – Da noli)
    – 16 il 10/09/43 Mediterraneo centrale(azione Vivaldi – Da noli)
    – 1 il 15/09/43 Mediterraneo centrale(azione Vivaldi – Da noli)
    – 1 il 22/02/44 Territorio metropolitano (forse uno dei supestiti o era rimasto a terra per licenza nell’azione Vivaldi- Da Noli)
    – 1 il 15/01/45 fronte tedesco in prigionia(forse fatto prigioniero nell’azione Vivaldi – Da Noli)
    Per quanto sopra nell’azione dell’affondamento secondo il mio parere si devono contare 45 caduti (quelli del 9 del 10 ed il ferito morto il 15). Io comprenderei anche quello morto in prigionia.
    Purtroppo dopo 73 anni ancora non c’è nessuno chiarezza sui nostri caduti. Far tornare i conti, si sa, è sempre stato un problema in Marina.

  • Claudio53

    (2 versione corretta)
    Far tornare i conti, si sa, è sempre stato un problema in Marina.Ed ecco la seconda correzione.
    Secondo l’Albo d’Oro della Marina Militare i morti del Vivaldi durante tutto il conflitto furono 64 così suddivisi:
    – 1 il 13/12/42 Mediterraneo centrale;
    – 9 il 15/06/42 Mediterraneo centrale (battaglia di mezzo giugno)
    – 1 il 16/06/42 Mediterraneo centrale (è il 10° morto della battaglia di mezzo giugno)
    – 1 il 20/02/43 Territorio metropolitano
    – 1 il 21/02/43(coinvolto in incidente insieme a quello deceduto il 20?)
    – 1 l’11/07/43 Mediterraneo centrale
    – 2 il 12/07/43 Mediterraneo centrale (coinvolti in incidente a bordo insieme a quello deceduto dell’11?)
    – 1 il 23/08/43 Mediterraneo centrale
    – 28 il 09/09/43 Mediterraneo centrale (azione Vivaldi – Da noli)
    – 16 il 10/09/43 Mediterraneo centrale (azione Vivaldi – Da noli)
    – 1 il 15/09/43 Mediterraneo centrale (azione Vivaldi – Da noli)
    – 1 il 22/02/44 Territorio metropolitano (forse uno dei superstiti o era rimasto a terra per licenza nell’azione Vivaldi- Da Noli)
    – 1 il 15/01/45 fronte tedesco in prigionia (forse fatto prigioniero nell’azione Vivaldi – Da Noli)
    Per quanto sopra nell’azione dell’affondamento secondo il mio parere si devono contare 45 caduti (quelli del 9 del 10 ed il ferito morto il 15). Io comprenderei anche quello morto in prigionia.
    Purtroppo dopo 73 anni ancora non c’è nessuno chiarezza sui nostri caduti.

  • dipaola francesco paolo

    buona sera esiste da qualche parte l’elenco dei nominativi morti del Vivaldi grazie io cerco il nome del ferito che mori il 15 come cita claudio 53

  • Ezio Vinciguerra

    Buongiorno signor Francesco Paolo di Paola,
    mi dia il nome e cognome che iniziamo la ricerca
    Cordialità
    Ezio Vinciguerra

  • dipaola francesco paolo

    Buon giorno Sig Ezio Vinciguerra il nominativo che cerco è DI PAOLA Francesco Paolo mostromo del U. VIVALDI ferito sulla nave in combattimento il 9 sett 43 alla deriva su una scialuppa moriva per le ferite riportate 1l 15 sett 43 questo è riportato in una lettera che il comandante della nave scriveva alla madre del marinaio Chiedo scusa se mi allungo un po ma di fatto nell ANMI della mia città Barletta rifiuta il riconoscimento di mio zio come vittima di querra e stentano a mettere una sua foto nell’albo insieme ad altri caduti morti lo stesso giorno ma facente parte della corazzata roma. grazie e spero di trovare una soluzione a questo problema il mio n tel 3278521138 email
    francescobat49@libero .it volevo ancora dire che il marinaio fu insignito di medaglia di bronzo grazie

  • Giuseppe Alibrandi

    Anche mio suocero è stato sul glorioso Vivaldi, lui era del ’19 è stato ferito alla fronte da una scheggia, era cannoniere e ha partecipato anche alla battaglia di Pantelleria, x la quale ha avuto delle onorificenze che conserviamo gelosamente. E’ vissuto 92 anni. Evitava sempre di raccontare quei momenti tristi, ma quando ne aveva voglia diceva di essere rimasto x 60 ore in acqua dopo l’affondamento, per essere poi recuperato dal sommergibile inglese che li portò in africa. Quello che posso testimoniare è che fino alla morte lui al mare si bagnava solo i piedi, non ha fatto mai più il bagno, pur abitando a Messina , magnifica città di mare

  • Giorgio Gragnaniello

    Giuseppe Giugliano, classe 1919, napoletano, mio zio, era aiuto mitragliere sul Vivaldi e si ritrovò’ su una delle scialuppe di salvataggio alle Bocche di Bonifacio. Sulla barca, stracarica e con feriti,l’ acqua fini’ subito e per la scarsità’ di carburante il motore fu riacceso solo in vista della costa catalana: era la sera del 17 settembre; questa data era riferita da lui con esattezza!Solo per la pietà’ di una anziana nobildonna locale, furono dissetati e curati, dopo una terribile agonia di sete,giacché’ le autorità’ locali li ignorarono: circostanza politicamente interessante e sicuramente dipesa dalla mutata situazione dopo l’ 8 settembre e pertanto dall’ imbarazzo di Franco nei confronti dei Tedeschi occupanti le coste francesi vicine.Mio zio trascorse poi mesi a Caldes de Maravilla, presso una famiglia di osti ( cantina) fino al rimpatrio, non casualmente accordato dopo il ritiro tedesco dalla vicina Francia.Ho scritto all’ Alcade della cittadina ( in catalano, grazie a mia nuora barcelloneta) pochi mesi fa,chiedendo notizie di archivio ma senza risposta.

  • Ezio Vinciguerra

    Buonasera signor Gragnaniello,
    grazie per la testimonianza rilasciata sul blog.
    Per quanto concerne la sua richiesta si rivolga per foto e materiale storico (libri, ecc. ecc.): – Ufficio Storico della Marina che ha sede in Roma, presso il comprensorio militare della Caserma “Angelo Paolucci”, sito in Via Taormina n. 4. – Telefono/Fax: 06-3680-7220 oppure all’indirizzo e-mail: ufficiostorico@marina.difesa.itL‘Ufficio Storico, come tutti gli istituti dello Stato in possesso d’archivi, non effettua ricerche per conto terzi.L’Ufficio Storico, per la consultazione di tutta la documentazione, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì previo appuntamento telefonico ai nr. 06/36807233 oppure 06/36807227 (per l’Archivio Storico) – 06/36807234 (per l’Archivio Fotografico).
    Per le informazioni relative al passato militare di una persona, le richieste vanno inoltrate alla:Direzione Generale del Personale Militare5° Reparto – 11ª Divisione – 2ªSezione (Ufficiali), tel. 06/5170501735° Reparto – 11ª Divisione – 4ªSezione (Sottufficiali e Truppa), tel. 06/517050187Gli uffici si trovano in Viale dell’Esercito, 186 – (00143) ROMAUn abbraccio grande come il mare della Misericordia.
    Ezio Vinciguerra

  • Claudio Cortese

    Mio padre, Carlo Cortese, era marinaio o sul De Noli o sul Vivaldi. Si salvo e finì in manicomio a Mantova o a Verona. Non ha mai detto una parola sugli avvenimenti in Sardegna e conservava un pezzo d’acciaio fuso. Credo abbia passato anni nello sforzo di dimenticare. Chiedo: ci furono altri marinai ricoverati nei manicomi?

  • Bruno De Marchi

    Bongiorno! Un commento indirizzato al Sig. Gragnaniello che aveva provato di chiedere informazioni su suo zio al Comune di Caldes de Malavella (non Maravilla, come scrive). Dalle mie ricerche sui naufraghi della corazzata Roma posso dirle che non c’è niente su suo zio, però c`è qualcosa su altri Archivi spagnoli, veramente poca cosa, anche un pò difficile di contrastare per il fatto che casualmente un naufrago della corazzata aveva lo stesso nome. Quello della corazzata era di Genova. Il mio mail, in caso che mi voglia contattare: bdmarin@gmail.com

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