25.7.1937, varo regia corazzata da battaglia Vittorio Veneto
di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
La regia nave Vittorio Veneto, assieme alle gemelle Littorio, Roma e Impero costituiva la classe “Littorio”. Impostata nel 1934, fu varata a Trieste e completata nel 1940. Progettata dal Generale Pugliese e considerata insieme alle altre della stessa classe, fra le migliore unità in dotazione.
Fra le numerose operazioni di guerra alle quali partecipò la regia nave Vittorio Veneto sono da ricordare:
– scontro di Capo Teulada del 27 novembre 1940;
– intercettazione delle Forze navali Britanniche, che proveniente da Gibilterra aveva bombardato Genova l’8 febbraio 1941;
– scontro di Gaudo del 28 marzo 1941, ove combatté, prendendo sotto il suo tiro, i quattro incrociatori britannici provenienti dal Pireo che tentavano di attrarre le forze navali italiane verso la flotta del Mediterraneo, forte di tre corazzate e di una portaerei provenienti da Alessandria. Al tramonto del 28, attaccata dai bombardieri e dagli aerei siluranti della portaerei, la regia nave Vittorio Veneto, a ponente di Creta, fu colpita a poppa da un siluro e imbarco 4.000 tonnellate d’acqua. Tuttavia poté raggiungere Taranto con i propri mezzi navigando a 19 nodi e conservando la piena efficienza bellica di tutti i servizi;
– operazione mezzo giugno dal (da 14 al 16 del 1942) nel Mediterraneo Orientale.
La regia nave Vittorio Veneto nel secondo conflitto mondiale partecipò a ben 56 missioni e percorse 18.000 miglia.
Dopo l’armistizio del settembre 1943, dopo una breve sosta a Malta, fu internata nei Laghi Amari in Egitto dove rimase fino al febbraio 1937 con l’augurio di un successivo reimpiego che non avvenne mai perché l’unità, in base al trattato di pace, fu assegnata alla Gran Bretagna che considerò i costi della sua demolizione altissimi, rinunciandone l’assegnazione.
Rientrò in Italia e fu disarmata, radiata e demolita a La Spezia il 3 gennaio 1948.
Le lettere di ottone che componevano il nome scritto sulla poppa, sono adesso in mostra presso il Museo navale di Venezia.
Dello stesso argomento sul blog
https://www.lavocedelmarinaio.com/2016/01/3-1-1948-la-regia-nave-vittorio-veneto%e2%80%a8-viene-posta-in-disarmo/
Caratteristiche tecniche
Cantieri: C.R.D.A. Trieste
Impostazione: 1934
Varo: 25.7.1937
Completamento: 1940
Radiazione: 1948
Dislocamento: – Normale: 43.835 t – Pieno carico: 45.963 t
Lunghezza: 237,8 ( f.t.) – 224,5 ( pp.) m
Larghezza: 32,9 m
Immersione: 10,5 m
Apparato motore: 8 caldaie – 4 turbine – 4 eliche
Potenza: 140.000 HP
Velocità: 30 nodi
Combustibile: 4.000 t di nafta
Autonomia: 3.920 a 20 nodi
Protezione: – Verticale: 350 mm. – Orizzontale: 207 mm.
Artiglierie: 350 mm.
Torrione: 260 mm.
Armamento: – 10 pezzi da 381/50 mm. – 12 pezzi da 152/55 mm. – 4 pezzi da 120/40 mm. – 12 pezzi da 90/50 mm. – 20 pezzi da 37/54 mm. – 30 pezzi da 20/65 mm. – 3 aeroplani
Equipaggio: 1920.
21 commenti
Giuseppe Sciuto
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Gino Lanzara
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Domenico Durante
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Ugo Conte
Che magnifica unità. ..!!
Marinaio di Lago
concordo e condivido al 100%
Francesco Di Roma
Buondi Ezio, piacere di averti tra i miei fratelli di mare di una volta. Si è vero marianio una volta marinaio per sempre. Sono stato su nave Andromeda e poi sul V.Veneto. Un abbraccio
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Francesco vedrai che sarà un bellissima navigazione.
Marco Intrieri
Grazie!
Raffaele Napolitana
Una superfortezza sul.mare. PECCATO……..
Salvo Campo
Comandi! Spero solo che Turco non si arrabbi … a volte i ricordi si intrecciano e anche a me capita di sbagliare. Grazie
Alfredo Di Salvo
condivido
Giangiacomo Graglia
Grazie Ezio Pancrazio Vinciguerra un abbraccio
Andy Holyred
condivido
Donato Calabrese
Grazie
Cogotti Alessandro
grazie d cuore
Eduardo Varriale
grazie ezio
Gennaro Re
L’ancora, se non ricordo male, è conservata al lato del portone di ingresso dell’ Accademia Navale, con quella dell’ Italia (Littorio) all’altro lato
Guglielmo Massaretto
L’orgoglio dell’Ingegneria cantieristica Navale Italiana.non dimenticatelo Mai.
Rocco Iarlori
grandissime navi ma non gemelle e non solo come linea di costruzione ma anche come dislocamento si differenziavano non poco
Edoardo Faggioni
condivido
Guglielmo Massaretto
emelle nel preventivo loro originale progetto,ma nel divenire tutto è possibile, perchè nessun progetto nell’atto della sua stesura, vi può essere l’assoluta perfezzione.