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Il Vespucci riprende il mare

di Roberta Ammiraglia88
www.ammiraglia88.it
www.mondovespucci.com

… riceviamo e con profonda gratitudine, per queste “signore dei mari e d’altri tempi”, pubblichiamo.

Caro Ezio,
ho pensato di inviare un saluto all’affascinante Vespucci … la nave scuola della nostra Marina Militare che ha da poco ripreso il mare.
Credo che tramite te, marinaio vero, grazie al tuo splendido blog, possa giungergli “più forte”! Un po’ come quella canzone che dice: “caro amico ti scrivo (…) siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò.”
Roberta-Ammiraglia88-per-www.lavocedelmarinaio.com-CopiaCaro veliero … dei miei sogni di bambina e … della attuale realtà!
con grande piacere so che sei salpato, splendente ed intrepido come sempre, come prima di entrare in quello storico bacino di carenaggio a gradoni.
Tre lunghi anni in cui non ti abbiamo potuto ammirare sono finalmente passati! Tanti lettori si sono chiesti quando saresti tornato a navigare. Ci sei mancato!
Sei sempre affascinante, ora anche con quelle luci che ricordano il tricolore.
Stai facendo “il giro d’Italia” … un grazie da parte di tutti gli italiani che mi contattano e che cercheranno di venirti a trovare. La tua “mamma” Marina nel suo sito pubblica date e orari per poterti visitare mano a mano che raggiungi i vari porti.
Complimenti per l’iniziativa:
http://www.marina.difesa.it/conosciamoci/eventi/Pagine/default.aspx

Nave Vespucci riprende il mare - www.lavocedelmarinaio.com
Spesso mi accorgo che stai “facendo qualcosa” o stai facendo parlare di te (anche solo per un brevissimo articolo scritto in una qualsiasi località d’Italia o all’estero) perché vedo una impennata nelle visite del mio sito. Quando vedo quei numeri mi si accende un campanello d’allarme … stai facendo qualcosa! Lo intuisco dalla curiosità della gente che fa ricerche in internet ed arriva al mio sito web amatoriale!
E’ entusiasmante constatare quanto susciti interesse; è una cosa unica percepire che ci sei, che qualcuno ti ha visto o ha letto di te e vuole conoscerti di più. Normalmente il mio sito ha una media di 10 – 15 visite al giorno (in inverno!). Di più in estate quando, negli anni “normali” sei in navigazione.
Caro Vespucci, devi sapere che … il primo giorno di “debutto”, quando tu con infinita gioia hai potuto sentire nuovamente l’acqua di mare che accarezzava i tuoi “fianchi”, il mio sito ha raggiunto le 523 visite.
Una sorpresa che ha suscitato in me tre cose:
1) emozione nel pensarti ad iniziare a solcare il nostro mare;
2) fierezza del numero di visite raggiunto dal mio sito;
3) desiderio di comunicartelo; devi saperlo che … susciti sempre un enorme interesse!

Crociera Vespucci 2016 - www.lavocedelmarinaio.com
Sappi che questo lungo fermo non è stato vano! Ora puoi proseguire nella tua onorata carriera e farti ammirare da tutta la gente che ti sta aspettando nei vari porti! Sei proprio un veliero speciale … lunga navigazione in mari calmi!
Bentornato Vespucci!

27 commenti

  • Alessandro Bellotto

    Caro Ezio,
    la nostra comune amica, Roberta, non perde tempo a elargire sempre nuove parole per sottolineare la spettacolarità del Vespucci… sembra quasi che abbia fuso una parte del suo DNA con la salsedine e un pezzetto di ferro dello scafo si sia sciolto nelle sue vene. L’ammirazione che porta dentro di se la rende unica, io credo vi siano poche persone che amino quel vascello come lo ama lei. Cara Roberta… buona vespuccite.
    Un abbtaccio Alessandro (ALI AL VENTO)

  • ezio

    Ciao carissimo e stimatissimo Alessandro Bellotto fratello di tante navigazioni tra elicotteri e navi, tra reale e virtuale, grazie per questa “sottolineatura” condivisile ed apprezzabile.
    Mi hai dato lo spunto per enunciare quanto di seguito:
    “sin da tempi non sospetti nel DNA di Roberta ammiraglia88, quel DNA CHE NEL 2009/2010 è stato riversato su un suo bellissimo libro “IL timone e la valigia”, non ha trovato il giusto riscontro e neanche un rigo fra le recensioni delle riviste edite a cura dello stato maggiore (…minore) della marina e neanche “l’ascolto” delle sue suppliche ad esimi rappresentanti di allora che, per loro scelta, non solo non hanno creduto in Roberta ma gli hanno anche riattaccato il telefono in faccia… (io ne sonono stato testimone) e la stessa Roberta che sicuramente leggerà questa mail prego di confermare.
    Per quanto sopra sia Roberta che io abbiamo perdonato loro e abbiamo proseguito la navigazione su altre rotte, come del resto la tua, attraccando di tanto in tanto la nostra nave nel porto della divina misericordia (virtù sconosciuta ai saccenti dell’epoca).
    Ebbene carissimo Alessandro Bellotto, mi sento più che mai di dirti ma soprattutto esortati a proseguire questo nostro cammino sulla rotta della solidarietà, lontani dai pericoli del peccato contrassegnati dal potere e, ancora peggio, dall’ostinato e reiterato peccato di non saper ascoltare, rispondere, confrontarsi e misurarsi col prossimo nostro, proprio come Lui ci ha insegnato nel suo 2° ma non meno importante Comandamento.
    Un abbraccio grande, trasparente, travolgente, ialino e solidale come il nostro mare, quel mare che ci portiamo dentro e che nessuno mai (saccenti intesta), per nessun motivo, potrà inquinarci: è il mare dell’amore di Dio che noi stiamo navigando insieme.
    Ezio

  • Roberta

    Grazie a tutti,
    ma in particolare per le fantastiche parole di Alessandro ed Ezio.

    Ezio, hai “toccato” un punto dolente e … confermo che così è stato, così era successo, ma … quello è il passato! E mi piace sottolineare che … è passato! Mi dai l’occasione anche per dire che, per fortuna, è stato l’unico caso di arroganza e maleducazione!
    Le cose negative devono essere messe da parte, formano l’esperienza, fanno parte della vita, ma non devono essere la cosa predominante, altrimenti … quindi non ci voglio più pensare; fa parte del passato! C’è una bella frase che ogni tanto mi piace ricordare:
    “Non posso cambiare la direzione del vento, ma posso spiegare le mie vele in modo tale da giungere comunque a destinazione.”

    A volte sono testarda (sulle cose di cui sono convinta) e per fortuna dopo quello spiacevole fatto lo sono stata! Quella era la rotta che avevo impostato e che avevo desiderio di percorrere perché veniva dalla passione (possiamo dire dal cuore?), quindi non mi sono arresa! Mai me ne sono pentita!
    Ho perseverato! Un po’ come ho scritto della nave scuola Vespucci (in una delle prime paginette che avevo fatto), “scivola maestosa … silenziosa, con la calma dei forti, sempre avanti, accarezzata dalle onde … lasciandosi sospingere dal vento che gonfia le immense vele.”
    Il suo motto è perfetto: “non chi comincia ma quel che persevera”.
    Non mi dilungo oltre perché altrimenti, come ben sai, se inizio a scrivere di questa “anziana” affascinante Signora dei Mari non mi fermo più!

    Mi sta a cuore invece cogliere l’occasione per ribadire quanto avevo già scritto riguardo alla cortesia degli equipaggi (intesi come “marinai”, cioè personale della Marina nei vari differenti ruoli) che ho incontrato dopo quel “soggetto” (si può dargli un altro nome? A me non viene in mente altro!):
    https://www.lavocedelmarinaio.com/2012/10/la-cortesia-dellequipaggio/

    Quando si dice il caso: pensa che proprio pochissimi giorni fa ne avuto una nuova conferma! Ho “incrociato”, separatamente, sulla mia rotta due Ufficiali di Marina che si sono dimostrati persone speciali, persone che certamente fanno il loro lavoro con passione: massima attenzione anche verso chi è fuori dal mondo militare, a chi, si potrebbe dire, non è “dei loro” (anni fa infatti vedevo la Marina come un mondo a parte! Mi sono ricreduta!); cortesia e disponibilità estrema (altro che, come quel “soggetto”, usare un tono arrogante, a priori, al telefono!); comandanti all’altezza dell’incarico conferito.

    Grazie “mondo vespucci”, grazie a tutti i “marinai” che svolgono il lavoro con passione, dedizione e con occhi di riguardo verso il prossimo (militare o civile, chiunque sia).

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