Capitano Alessandro Malaspina, un eroe, un grande navigatore dimenticato
di Riccardo Roemer de Rabenstein
Devo veramente ringraziare l’amico e collega Diego Ferrari che mi ha reso partecipe di alcune notizie circa questo ennesimo navigatore che gli Americani ne fanno un mito perché scopri tutto sull’Alaska.
… meno male che si dice siamo essere un popolo di santi e navigatori.
Nacque nel 1791 al Castello di Mulazzo, a 8 km da Pontremoli (MS), poco distante dalla Liguria, in terra di Lunigiana. Nasce Nobile figlio di marchese, discendente dalla famiglia Malaspina che, nel XI secolo, erano i Signori della Lunigiana, fino a Tortona, Bobbio, Parma, Piacenza, Pavia e Cremona.
Per seguire i suoi sogni e le sue speranze, per il mare, per poter mettere in atto la sua passione, andò a studiare alla scuola di Cadice da dove ne uscì Guardiamarina, poi Tenente di vascello e, con il grado di Capitano di Fregata, fu a capo di una spedizione.
Fu il primo comandante italiano di una nave spagnola che parti da Cadice con le due Corvette ”Descubierta”e ”Atrevida’ ‘il 30.07.1789, passando anche Capo Horn.
La sua grande opera di navigazione si inserì con la storia d’Italia, di Spagna e delle Americhe.
Passò anche sotto la bandiera dei Cavalieri di Malta dove combatté al soccorso di Melilla, all’attacco del
porto di Algeri e all’assedio di Gibilterra.
Fece due viaggi alle Filippine, il viaggio al Periplo del Globo al comando della Fregata ”ASTREA”, fino ad arrivare al massimo grado di Brigadiere d’Armata (come è stato immortalato in un ritratto al Museo Navale di Madrid).
In una campagna di 5 mesi, su e giù per le coste del Messico, definì il modo di trovare la longitudine.
Purtroppo il suo carattere animoso e le sue aspre critiche al sistema coloniale spagnolo lo inimicò al Primo Ministro che lo fece imprigionare, per 10 anni, in Galizia nel Forte di San Anton, dopodiché fu esiliato.
La Spagna pubblico le sue carte geografiche, di notevole interesse ma, per quanto sopra descritto, evitarono totalmente di citare Malaspina.
Tornato in patria ebbe grandi disaccordi con il fratello Luigi.
Fu scienziato e scrittore tanto che, sulla West coast U.S.A. e Canada, ha una fama enorme, ben più che in Italia. A NANAIMO, che è un paese dell’isola di Vancouver, l’università locale ha dedicato a lui delle varietà di Ostriche che portano il suo nome, riconoscendogli di essere uno dei più grandi navigatori di tutti i tempi.
In Alaska gli sono dedicati anche, un ghiacciaio, un lago e una nave rompighiaccio.
Nel Luglio ’97, Beppe Foggini (ingegnere torinese in Alaska) notò a poppa di una nave traghetto nella baia di YAKUTAT questo nome, senza dubbio di origine italiana e, collegandolo con quanto aveva notato sulle carte geografiche della zona, venne a conoscenze dell’esistenza del ghiacciaio Malaspina. Questa sua curiosità fu ripagata con la scoperta di un personaggio, un navigatore ed esploratore, che non è per nulla inferiore ai grandi capitani come COOK, LAPEROUSE, BOUGAINVILLE ecc. ecc.
Ne è conseguito un libro, “ALESSANDRO MALASPINA – Una storia dimenticata” edito dalla Addigons – Magenes Editoriale e si trova in vendita da Feltrinelli.
Ritengo che possa essere di interesse per chi ha navigato intorno al mondo.
Un abbraccio.
Autore: Beppe Foggini
Titolo: ALESSANDRO MALASPINA – UNA STORIA DIMENTICATA
Editore: Addigons – Magenes Editoriale
Pagine: 480
Dimensioni: 17 x 24
Anno di pubblicazione: 2010
Prezzo: € 22.
7 commenti
Francesco Ortega
comunque un altro grande Italiano, e la fuga dei cervelli non è cosa recente ma viene da molto lontano
Ferdinando Napoletano
In una città in Patagonia c’è una strada con il suo nome.
EZIO VINCIGUERRA
Buonasera Ferdinando Napoletano e grazie dell’informazione e anche della compagnia
Ferdinando Napoletano
Caro Ezio sono io che debbo ringraziarti, è un grande piacere leggere quello che scrivi. Felice serata anche a te.
Franco Di Nocco
A Luni c’è un C.C. Pil. Malaspina che ho conosciuto a CA suo discendente!
Ferdinando Napoletano
astelli del Marchesato Malaspina con sede principale a Fosdinovo; Ippolito Malaspina era un cavaliere templare dell’ordine di S. Giovanni ed era stato Bali del castello di S. Stefano a Monopoli.
EZIO VINCIGUERRA
ancora grazie per le vostre precisazioni che sono certo piaceranno all’autore dell’articolo.