Raiteri Francesco, marinaio
di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
QUESTO ARTICOLO E’ DEDICATO ELENA PERTUSATI
Nacque il 24.1.1924, figlio di Evasio e Nano Francesca, fratello del Sergente Maggiore Pilota Pietro Raiteri caduto in guerra. Francesco detto “Dino” frequenta le scuole elementari salesiane al Valentino di Casale dove si è trasferito con la famiglia nel 1928. Così lo ricorda la sua maestra, nell’apprendere la morta prematura del suo ex allievo:
– “Lo ricordo allievo di 4° e 5° elementare, sempre buono, obbediente, volonteroso, non posso pensare di non rivedere più quegli occhioni che davvero riflettevano il suo animo buono. Ricordo ancora le frasi che mi scriveva allorché ebbe raggiunto il suo sogno di essere marinaio. Rivelavano tutto l’entusiasmo dell’animo suo generoso ridente, buono”.
Decide di arruolarsi volontario nella Regia Marina il 27.7.1940 (numero di matricola 58732). Di certo a questa decisione concorrono sia l’esempio del fratello maggiore, entusiasta della vita militare, sia il profondo amore che nutre per il mare e la sua natura avventurosa. I genitori accettano di buon grado la sua decisione. In fondo ancora si crede che sarà una guerra lampo e confidano che il conflitto sarà già finito nel momento in cui Dino completerà i suoi corsi. La Storia dimostrerà che si trattava di fiducia mal riposta.
Frequenta la scuola C.R.E.M. a La Spezia, conseguendo la specializzazione di elettricista.
L’1.10.1941 è classificato Comune e, tra un corso e l’altro, presta servizio sulla regia nave Betta a La Spezia e a Napoli. Poi, nel 1942, sarà destinato sul regio cacciatorpediniere Lampo.
Nel marzo dello stesso anno consegue il brevetto di idrofonista e ecogoniometrista (1.3.1942) e il 1° aprile viene promosso Sottocapo.
La guerra è ormai in pieno svolgimento. Il Lampo è addetto al trasporto munizioni.
Il 30 aprile 1943 da Trapani è diretto a Tunisi con un carico di munizioni per le truppe operanti in Tunisia. Durante la navigazione subisce due successivi attacchi di aerei nemici che con il lancio di bombe provocano lo scoppio di una parte delle munizioni, l’incendio della nave ed il suo affondamento.
Dino viene visto l’ultima volta da un amico di Casale sul ponte della nave, gravemente ferito e incosciente. L’amico disse che non aveva potuto far nulla, dovendo scegliere tra aiutare Dino e probabilmente morire con lui, o cercare di salvarsi. Il relitto del Lampo viene bombardato dal nemico fino alla totale distruzione.
Sono le ore 19,12 circa, nel punto a miglia 6 per 180° di Ras Mustapha. Fu tributato a Dino un encomio solenne al valor militare. Dino è ricordato con il fratello Pietro tra gli ex allievi salesiani nel Sacrario dei Caduti nella cripta della Chiesa del Valentino a Casale e vive nel cuore della sua famiglia.
https://www.lavocedelmarinaio.com/2016/04/16-aprile-1943-affondamento-regio-cacciatorpediniere-lampo/
21 commenti
Federica Ziglioli
R.i.p. tu come tanti altri hai donato la tua vita x noi generazioni future credendo in quello che facevi e nella nostra adorata marina.
Silvano Molini
condivido
Francesco Ortega
riposa in pace nel paradiso degli eroi
Francesco Montanariello
R.I.P.-
EZIO VINCIGUERRA
Riposa in pace Francesco noi non ti abbiamo dimenticato.
Un abbraccio alla nipote Elena Pertusati
Virginia Federico
R.I.P
Roberto Tento
R.I.P
Michele Dammicco
è un parente di Camillo?
Simeone secondo Tozzi
R. I. P.
Francesco Ortega
riposa in apce nel paradiso degli eroi
Francesco Rini
ONORI..
Raffaele Napolitana
Onori e Gloria a te Francesco R.I.P.
Marinaio di Lago
r,i.p.
Marinaio Leccese
R.I.P.-
Maria Marea
R . I . P .
Claudio Ferrari
R.I.P
elena pertusati
Grazie di cuore a Ezio Vinciguerra per il ricordo di mio zio e a tutti quelli che l’hanno condiviso su questa pagina.
Per non dimenticare mai.
Elena
EZIO VINCIGUERRA
Buongiorno signora Elena, mi scuso per il ritardo nella risposta (spero di essere compreso e perdonato), prego…in tutti i sensi, per suo zio e per tutti quelli che non fecero rientro alla base o sono salpati per l’ultima missione ad attraccare la barca nel porto dell’Altissimo.
Un abbraccio a Lei grande come il mare ma anche come il suo cuore misericordioso.
Elena Pertusati
Grazie per il Suo pensiero affettuoso . Rileggere le parole su mio zio mi ha molto commosso.
Ricambio ancora di cuore l’abbraccio
PIERA PERTUSATI
Sono la sorella di Elena Pertusati che mi ha inviato la pagina tanto commovente dedicata al più giovane dei miei zii. Ho avuto la fortuna di nascere prima del suo sacrificio, così lui nell’ultima licenza a casa ha conosciuto la sua prima nipotina di pochi mesi (ovviamente non lo ricordo ed è sempre doloroso per me pensare a zio Francesco e a zio Pietro deceduti per la nostra Patria).
Ci terrei a ricevere “La voce del marinaio” anche se non parlerà del mio zio del quale so tante cose grazie alla mia mamma (l’unica sorella) e ai miei nonni materni che mi hanno raccontato spesso di come erano i loro figli da piccoli fino alla adolescenza e quel breve periodo della loro vita da adulti.
Ringrazio di cuore chi ha permesso che leggessi questa pagina personale e continuo a portare rispetto e ammirazione alla Marina e all’Areonautica militare.
Ezio Vinciguerra
Buongiorno signora Piera Pertusati,
grazie a Lei per la testimonianza.
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Un abbraccio grande come il mare della misericordia e grande come il suo cuore di nipote.
Cordialità
Ezio Vinciguerra