Attualità,  Che cos'è la Marina Militare?,  Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Racconti,  Recensioni,  Storia

Poni Vittorio, era mio zio (16.10.1919 – 9.9.1943)

di Federica Ziglioli
Le fotografie sono state concesse dall’autrice per gentile concessione a www.lavocedelmarinaio.com (diritti riservati di Federica Ziglioli)

Alla memoria del Sergente Meccanico Poni Vittorio (Pisogne 16/10/1919 – Mar Mediterraneo 09/09/1943) Matr.42953 Regia Marina Italiana, era mio zio…

…riceviamo e pubblichiamo con immenso orgoglio, commozione e ammirazione questa misericordiosa testimonianza d’amore.

Federica Ziglioli per www.lavocedelmarinaio.comCiao Ezio,
sono passati quasi 73 anni da quel fatidico 09/09/1943, io sin da bambina ho sentito parlare di quello zio conosciuto da me solo tramite questa fotografia, posta su di un mobile nell’ingresso di casa dei miei nonni, che mi fermavo a guardare ogni volta che gli passavo innanzi.
Oggi dopo 73 anni da donna e madre, ho deciso di portare a termine quella promessa morale che feci, ancora bambina, a quella foto: “vorrei cercare di scoprire cosa ti successe quel fatidico giorno”.
Nei miei pensieri di bambina, passavo ore ad immaginare dove potevi essere, cosa mai ti era successo durante l’affondamento…
Immaginavo che tu ti eri salvato, e che dopo il naufragio, avevi perso la memoria quindi non ricordandoti più niente, ti eri fatto una nuova vita altrove, lontano da qui e dalla tua famiglia.
Sai la tua mamma, la mia nonna bis, non ha mai smesso di cercarti, mi hanno raccontato, io sono nata parecchi anni dopo la sua morte, che aveva cercato in ogni dove notizie su di te, perché come dice lei, con il suo cuore di mamma sapeva che tu non eri morto.
Ha passato 20 anni sperando di vederti un giorno comparire sulla sua porta di casa…
Io sono solo una delle tue pronipoti che però sta cercando in tutti i modi che le sono possibili di sapere e scoprire se quei suoi “sogni di bambina” erano reali o se invece, quel tragico giorno tu sei finito in fondo a quel freddo mare che hai tanto amato ma che forse ha voluto tenerti con se per l’eternità.
In questi giorni sto’ imparando un po’ a conoscerti leggendo i tuoi diari, ed ho capito quanto amavi il tuo lavoro di meccanico sulle navi. Mi sono commossa leggendo del tuo arrivo il 01/01/1937 al collegio Navale della Gioventù Italiana del Littorio.

Vittorio Poni sul regio cacciatorpediniere Da noli (1942) - www.lavocedelmarinaio.com
Nelle tue parole traspare il senso del dovere, l’emozione per aver la possibilità di trovarti in quella scuola così prestigiosa e importante, l’ammirazione alle volte reverenziale che avevi verso i tuoi professori e i tuoi superiori.
A quel tempo avevi 18 anni ma stavi ancora crescendo, leggo le pagine in cui descrivi la tua famiglia e sento crescermi 1 gola un nodo, penso di capire un pochino la nostalgia che provavi lontano da casa, avevi lasciato la tua mamma, tuo papà e i tuoi fratelli tutti più piccoli di te.
Soffrivi il mal di mare ma hai avuto la forza e la costanza di combattere contro questo tuo limite e sconfiggerlo, per poter diventare il marinaio che sei diventato.
Le tue pagine sono una testimonianza storica, la storia della nostra Italia, che poco dopo sarebbe entrata nel 2° conflitto mondiale.
So che nello studio ti impegnavi molto ma eri anche molto critico e severo con te stesso, non capita tutti i giorni di leggere le parole di un ragazzo che trovava giusto le punizioni che gli venivano date se trovato impreparato o non eseguiva nel modo corretto i “doveri” , come li chiami tu, tu non volevi deludere nessuno e volevi fare al meglio gli esami .
Mi fa tenerezza leggere il tuo entusiasmo e la gioia per il nuovo refettorio che era stato costruito nel collegio.

refettorio del collegio - www.lavocedelmarinaio.com

Poi nel 1940 l’Italia entra in guerra e tu prendi servizio prima come Sottocapo meccanico sul cacciatorpediniere Da Noli e poi fino al giorno della tua scomparsa come Sergente meccanico, so che pochi giorni prima dell’armistizio avevi scritto a casa che saresti tornato in licenza qualche giorno perché ti stavano dando il grado di Maresciallo e saresti tornato per farti fare le divise prima della consegna ufficiale dei gradi.
Ma purtroppo non sei mai riuscito a ritirare quei gradi e sei scomparso, disperso in quelle acque fredde come Sergente Meccanico.
Le tue parole negli scritti dei giorni di guerra si fanno più mature, traspaiono emozioni diverse, da quell’ingenuità di ragazzo alla scuola diventano pensieri più pesanti, più malinconici, si legge il dolore interiore che provavi per quelle persone che vedevi morire nelle azioni di guerra.
Tu però eri, nonostante tutto questo ancora convinto che quello che stavi facendo era la cosa giusta, credevi ancora in quegli ideali su cui si basava la Marina e la società del tempo.

regio cacciatorpediniere Da Noli - www.lavocedelmarinaio.com

Hai descritto missioni di ricerca di naufraghi dopo l’affondamento di altre navi e mi sono chiesta cosa tu stessi provando in quel momento, sicuramente avrai pensato che forse un giorno anche a te sarebbe capitata quella sorte.
Parli anche di un certo Lorandi che avevi tratto in salvo con il cacciatorpediniere e che abitava a Lovere, chissà se quest’uomo è mai ritornato alla sua casa?!
Ho letto sia su i tuoi diari, sia su altri scritti che parlano della tua nave, che il Da Noli aveva subito parecchi danni durante un azione di guerra e che era stato in cantiere per un po’, tra le tue foto c’è ne è proprio una della nave danneggiata.

Regia nave Da Noli in cantiere danneggiata - www.lavocedelmarinaio.com

Purtroppo negli anni le tue foto e le tue lettere sono andate perse e a me sono arrivati solo pochi scatti e qualche diario.
Poi è arrivato quel fatidico 09/09/1943, mi sono chiesta tante volte cosa pensavi in quelle ore, come avrai vissuto quei momenti, l’Italia era allo sbando, le forze armate erano impreparate a quel cambio di fronte, e i tedeschi erano tanti, troppi sul nostro territorio.
Sono quasi certa che tu anche in quei giorni avrai scritto sul tuo diario, ma haimè, quel diario probabilmente era con te sulla nave e oggi giace a 95 metri di profondità come il relitto del Da Noli, nella acque davanti alla Maddalena, dove forse anche il tuo corpo riposa.
A casa a quel tempo era arrivata solo la notizia che tu eri disperso dopo l’affondamento e nulla di più, non si sapeva nemmeno dove, si diceva forse nelle acque verso Pantelleria…

Vittorio Poni nei giardini di Taranto - www.lavocedelmarinaio.com
So che qualcuno qualche anno dopo aveva riferito a tua mamma di averti incontrato a La Spezia nel 1945 dopo la fine della guerra, ma questa notizia non è mai stata confermata da nessuno.
Nel 1959 sei stato dichiarato morto dallo stato italiano, come luogo di morte hanno scritto sconosciuto e come luogo di sepoltura la stessa cosa.
Qualche anno più tardi so che era arrivata ai tuoi fratelli la voce che una persona sconosciuta aveva telefonato ad una famiglia del nostro paese chiedendo se conoscessero i parenti del Sergente Meccanico Poni Vittorio, ma purtroppo queste persone che hanno ricevuto la chiamata non sapevano chi fossi.
Nessun altro si è più messo in contatto con noi…
So che dopo la tua scomparsa sei stato insignito della Croce al valor militare con questa motivazione:
“imbarcato sul cacciatorpediniere Antonio Da Noli impegnato in aspro, prolungato combattimento contro postazioni terrestri e mezzi navali avversari, assolveva i propri incarichi con perizia e coraggio contribuendo all’affondamento di un sommergibile e di una motozattera nemici. Inesorabilmente colpita la sua nave, scompariva in mare lasciando esempio di coraggio, di elevate doti professionali e di alto sentimento del dovere.
Sicuramente saresti stato fiero di ricevere quest’encomio.

Pisogne (BS) Monumento ai Marinai in ricordo del Sergente meccanico Poni Vittorio - www.lavocedelmarinaio.com
Sai zio, forse non saprò mai che fine hai fatto e cosa realmente è successo quel giorno, ma ti prometto che tramanderò la tua storia e quella degli altri marinai, che come te hanno dato la vita per l’Italia, alle generazioni future perché il vostro sacrificio non dovrà mai essere dimenticato.
Voglio prometterti anche che farò tutto ciò che posso per proseguire nelle mie ricerche per sapere.
Ci sono altre persone che come me sparse per tutta l’Italia, o forse il mondo, che stanno cercando delle risposte su cosa in quei giorni è successo ai loro cari.
A Porto Torres, tra l’altro è stato creato un memoriale in ricordo delle vittime dell’affondamento della Corazzata Roma, e dei Cacciatorpediniere Da Noli e Vivaldi, anche io ho dato la mia disponibilità per poter contribuire a creare e far crescere questo luogo della memoria, perché vorrei che le generazioni futuri si ricordassero sempre di voi, dei nostri “Eroi del Mare”.

Vittorio Poni e altri marinai imbarcati sul regio cacciatorpediniere Da Noli (1941) - www.lavocedelmarinaio.ocm
La storia non è fatta solo dai grandi Generali o dai grandi personaggi che si studiano sul libri ma da tutti quei piccoli eroi che hanno contribuito allo svolgere degli eventi e che spesso hanno donato la loro vita per servire un ideale.

Riposa in pace zio in quel mare che hai tanto amato o ovunque tu sia!
Tua nipote Federica
.

VITTORIO PONI - www.lavocedelmarinaio.com

54 commenti

  • Franco Vetturini

    Onore al Grande Vittorio Poni,perché sono i Marinai che hanno fatto la Nostra Marina.Ho conosciuto un Marinaio che era Imbarcati sulla Nave Littorio della Regia Marina la sua storia di Marinaio Elettricista.
    Sono Persone da Ammirare ed Eloggiare,anche io ho avuto il Babbo che era nel Regio Esercito nel Reparto Genio Minatori.
    Un Saluto particolare a tuo Zio,dal Motorista Navale Franco.

  • Claudio53

    Da un controllo effettuato sulle decorazioni risultano due Croci di Guerra come segue:
    Poni Vittorio di Giovanni e di Poni Cesarina nato a Pisogna Brescia il 16 ottobre 1919, Sergente meccanico matricola 42953.
    1 – Croce di Guerra al Valor Militare
    “Imbarcato per 30 mesi consecutivi di guerra su silurante che ha svolto intensa e rischiosa attività, ha assolto i propri incarichi con sereno coraggio, con grande abnegazione e con elevatissimo senso del dovere”
    Determinazione del 4 luglio 1943
    2 – Croce di Guerra al Valor Militare
    “Imbarcato sul cacciatorpediniere impegnato in aspro, prolungato combattimento contro postazioni terrestri e mezzi navali avversari, assolveva i propri incarichi con perizia e coraggio contribuendo all’affondamento di un sommergibile e di una motozattera nemici. Inesorabilmente colpita la sua nave, scompariva in mare lasciando esempio di coraggio, di elevate doti professionali e di alto sentimento del dovere.”
    Acque Nazionali, 9 settembre 1943

  • Marinaio Leccese

    Riposa in pace noi non dimentichiamo e neanche tua nipote e il tuo paese natio che si stringe attorno ai loro figli migliori.

  • Ugo Conte

    Molto commovente…..bravissima nipote….Mantieni sempre viva la memoria di questo marinaio e dei tanti oscuri eroi vittime del dovere e dell’AMOR PATRIO….!!! R.I.P……

  • Raffaele Napolitana

    Gentile Signora Federica, il Suo scritto mi ha commosso. Le auguro che la sua tenacia alla ricerca di come è da dove possa avere notizie concrete del Suo caro zio Vittorio. Purtroppo molti anni sono passati dal tragico evento. Le auguro che un giorno possa sapere dove Vittorio riposa . Vittorio pur non conoscendola spiritualmente l’abbraccera’ come avrebbe tanto desiderato abbracciare sua madre. Gloria ed Onore al Sgt Mecc. PONI VITTORIO. La saluto con una stretta di mano.

  • Maria Marea

    In questo periodo di profonda crisi di vocazione, anche per gli affetti più intimi a cui, molto spesso, prevale il dio denaro e la stoltezza degli empi, il racconto di Federica Ziglioli assume un valore aggiunto al valore dell’eroe e dell’amore.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Grazie a Lei signora Federica Ziglioli per aver condiviso questi intimi sentimenti con i marinai di una volta, i marinai per sempre…
    Un abbraccio grande come il mare ma anche come il suo pio e misericordioso cuore.

  • Federica Ziglioli

    buon giorno Sig.Claudio53 , ho visto il suo commento, non sapevo delle due croci o meglio mi era giunta notizia per caso solo della croce riguardante il Da Noli, ho fatto richiesta del foglio matricolare di mio zio e sono stata contattata una settimana fa da un Maresciallo di Roma che mi ha avvisato che ci vorrà un po’ più tempo del previsto in quanto buona parte delle informazioni su mio zio sono a Venezia dove lui aveva frequentato il collegio navale e quindi appena Venezia risponde a Roma, Roma mi inoltrerà la documentazione che hanno …
    Non sapevo fosse stato imbarcato su un silurante perchè purtroppo non tutti i diari di mio zio sono riusciti ad arrivare fino a me, ne manca uno indicativamente degli anni da febbraio del 1938 a giugno del 1940 e poi l’ultimo dal fine febbraio del 1942 al giorno della scomparsa, presumo che quest’ultimo fosse con lui sulla nave al momento dell’affondamento.
    La ringrazio per le informazioni che mi ha dato e se per caso ne riuscisse a trovare altre gli e ne sarei infinitamente grata…
    grazie ancora a tutti le vostre parole meravigliose parole…non so esprimere a parole quello che grazie a tutti voi sto’ provando in questo momento…
    grazie a tutti e un grazie di cuore immenso al Sig.Ezio.

  • Egidio Alberti

    Brava Federica, hai fatto un eccellente lavoro ed il tuo diario si legge con commozione. ONORI A TUO ZIO VITTORIO.

  • Antonio Bressan

    Caro Ezio ti ringrazio, questa testimonianza mi fa capire una volta di più, quanto importante sia ricordare chi ha dato la vita per l’onore e la grandezza della Patria…OTTO ALLA BANDA.

  • Federica Ziglioli

    ..grazie ancora x quest’immenso aiuto che mi sta’ dando …non so esprimere a parole il sentimento meraviglioso che sto’ provando leggendo i commenti di tutti questi marinai di una volta che saranno comunque per sempre anche nel mio cuore…grazie e ancora grazie

  • Francesco Ruggieri

    Ciao EZIO Ezio Pancrazio Vinciguerra TI SALUTO SEMPRE COL CUORE SEI UN VERO FRATELLO IO NON DIMENTICO COMPLIMENTI FEDERICA RISPOSA IN PACE E ONORE

  • Carlo Gianotti

    Fantastico, commovente ricordo, brava Federica! Mi hai ricordato che anch’io, da bambino, la sera, prima di andare a nanna, pregavo per mio zio disperso, sperando che fosse da qualche parte, vivo , magari senza memoria … la realtà purtroppo era ben diversa! Io ho svolto il servizio militare in Marina alla Maddalena, nel 1983/84, e in occasione dell’anniversario dell’affondamento del Da Noli, ho partecipato con entusiasmo e non per obbligo alla cerimonia solenne in navigazione sul punto dell’affondamento. Cerimonia bellissima e toccante, oltretutto il mio capoufficio, Capo Carmine Trigilio, grandissima persona di eccezionale statura morale, era un superstite della corazzata “Roma”. Ho fatto anche qualche foto che ti farò avere. Sull’isola di santo Stefano, di fonte alla Maddalena, c’è un bel monumento in ricordo, una grande stele. Un salutone carissimo, nel ricordo di tutti quei ragazzi che hanno sacrificato la loro vita!

  • Francesco Carriglio

    Grazie alla promessa della nipote di questo marinaio eroe abbiamo conosciuto la sua storia e le sue vicissitudini trascorse durate la guerra. Un grazie a Feserica per il racconto che aggiungiamo alla nostra storigrafia militare.

  • Toni Forti

    l marinaio,quello vero, non dimentica i suoi fratelli che non ci sono più. RIP Vittorio

  • Federica Ziglioli

    Un grazie di cuore a Ezio Pancrazio Vinciguerra per qsta meravigliosa opportunità e per le meravigliose parole e a Carlo Gianotti per avermi spronato ad iniziare questa ricerca.

  • Ornella Aimone

    Cara Sig.ra Federica, capisco la sua intenzione di avere notizie del suo valoroso zio. Da un lato deve ammettere che è stata una gran fortuna per lei e un bellissimo ricordo essere in possesso dei preziosi diari. Io ho un cugino marinaio, allievo fuochista, nato nel 1920 e disperso a seguito dell’affondamento dell’incrociatore Alberico da Barbiano il 13.12.1941 (se lo desidera, può leggere la sua storia su questo sito, intitolata “Alvaro non tornò a casa”). Le auguro di trovare ulteriori notizie. Onore a loro, sempre.

  • San

    che immenso, ottimo, lavoro…la storia Italiana è così radicata nel tempo che facciamo fatica a comprenderla. Se ci fossero più persone devote come questa FEDERICA a decifrare la intricata rete del passato, riusciremmo a comprendere meglio il riferimento che noi italiani rappresentiamo per il mondo.

  • Federica Ziglioli

    Grazie x le tue bellissime parole…sono contenta ti sia piaciuto ciò che ho scritto perché sono i pensieri confusi e non meditati usciti dal mio cuore in un pomeriggio ordinario in cui sono riuscita a far in modo che il mio cuore scrivesse per me…si per questo scritto non ho usato il cervello o i miei studi..ho lasciato libero sfogo al mio cuore…
    Un giorno un grande del passato disse: “bisogna conoscere il passato per comprendere il presente e soprattutto per pianificare il futuro..” io ho semplicemente cercato di tener viva la storia di uno di quei piccoli attori che nel teatro della vita hanno compiuto il loro dovere anche a discapito della propria vita…siamo qui, siamo quello che siamo, abbiamo la nostra libertà e la nostra cita grazie a tanti di qsti attori che non sono passati alla storia per imprese grandiose o per un nome importante finito su qualche libro…ma che hanno fatto la nostra storia…

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *