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3.4.1941, affondamento regia nave Manin


di Antonio Cimmino


Banca della memoria - www.lavocedelmarinaio.com
Il 2 aprile 1941 cinque cacciatorpediniere (Battisti, Sauro, Manin, Leone e Pantera) salparono da Massaua. Auto affondatosi il Battisti per un’avaria, i rimanenti 4 cacciatorpediniere furono attaccati, ad ondate successive, da 70 bombardieri Bristol Ben e aerosiluranti Fairey Sworfish. Dopo strenua difesa con le mitragliere di bordo di piccolo calibro (13,2,mm.), il Manin fu centrato da 2 bombe da 224 chili, fu immobilizzato e si preparò all’auto affondamento. Con l’esplosione lo scafo si capovolse, spezzandosi in due ed affondò.
L'isolotto di El Wasta dove nel 1941 furono internati i naufraghi dei CT Daniele Manin e Nazario Sauro. Foto Google Earth.La mappa dell'isolotto di El Wasta.
Persero la vita, in fondo al mare, circa 35 uomini dell’equipaggio.
Era il 3 aprile 1941.

i nomi, il grado e le firme autografe di tutti i superstiti che furono trasferiti ad El Wasta (foto Andrea Enea)

Fra i superstiti ci fu il Marinaio cannoniere O. Valentino Vuolo, matricola 28508, successivamente decorato con medaglia di Benemerenza Volontari di Guerra.

Valentino Vuolo - www.lavocedelmarinaio.com
Caratteristiche tecniche regio cacciatorpediniere Manin
Cacciatorpediniere varato a Fiume il 1° maggio 1927.
Dislocamento: 1.580 tonn.
Lunghezza: 90,7 metri.
Larghezza: 9,2 metri.
Immersione: 3,7 metri.
Apparato motore: 3 caldaie, 2 turbine, 2 eliche.
Potenza: 38.000 HP.
Velocità: 35 nodi.
Armamento: 4 cannoni da 102/45 mm., 4 cannoni da 40/39 mm., 6 tubi lanciasiluri da 533 mm, 52 mine.
Equipaggio: 145 uomini.
Motto: Foco sopra foco s’ha da vincere o morir.
Fu affondato il 3 aprile 1941 da un attacco aereo inglese presso Gedda (Mar Rosso) mentre tentava, con altre unità, un’incursione su Port Sudan.

Regio cacciatorpediniere Manin - www.lavocedelmarinaio.com

13 commenti

  • Francesco Ruggieri

    Ciao ZEZIO Ezio Pancrazio VinciguerraTI SALUTO SEMPRE COL CUORE SEI UN VERO FRATELLO IO NON DIME NTICO

  • Silvana De Angelis

    Che la notte vi accolga in un mare di stelle e in ognuno di esse si celi un dolcissimo sogno.

  • FRANCO NACCARI

    Mio papà Naccari Romildo classe 1918 di Chioggia (VE) all’epoca era imbarcato sul cacciatorpediniere “Manin”. Lui ricordava spesso l’affondamento delll’unità navale e il periodo passato prigioniero degli inglesi. Fu rimpatriato nel 1946 o 1948, questo non lo ha mai chiarito. Mio padre si sposò a Chioggia(VE) nel 1951 e dopo pochi anni arrivò una lettera dell’ambasciata d’Egitto nella quale veniva evidenziato che lui nell’anno 1941/43 (non posso essere preciso con la data) si era sposato ed aveva figli a Massaua. Mio papà è morto nel 1981 e sicuramente dei sopravvissuti del “Manin” difficile che ci sia qualcuno in vita. Se qualcuno avesse notizie di quel periodo potrebbe contattarmi gliene sarei molto grato. (sbirro51@live.it)

  • Facchino Francesco

    Mio nonno ELETTRICISTA FRANCESCO SPIZZICO imbarcato sul MANIN, affondato e dopo aver trascorso 7 giorni e 7 notti in mare sulla FAMOSA LANCIA “IA 463” , fu fatto prigioniero a Massaua 41/43 , rimpatriato con scambio di prigionieri,fu decorato con medaglia di BRONZO per aver remato durante tutti i giorni trascorsi in mare, senza mai dar cenno di cedimento. E’ venuto a mancare ad ottobre scorso alla veneranda età di 98 anni.Non smetteva mai di ricordare quel terribile evento.

  • Riondino Luigia

    Sono la figlia di un superstite ,cerco notizie di qualcuno che abbia conosciuto mio padre,Riondino Anonio . Nonostante fosse ferito e aver passato 5 anni di prigionia in Inghilterra non ha avuto nessuna onorificenza. Se qualcuno ha riferimenti sulla vicenda o ha conosciuto mio padre in Inghilterra per favore mi scriva .

  • Ezio Vinciguerra

    Buongiorno signora Riondino,
    grazie per la testimonianza.
    Per quanto concerne la sua richiesta si rivolga per foto e materiale storico (libri, ecc. ecc.):
    – Ufficio Storico della Marina che ha sede in Roma, presso il comprensorio militare della Caserma “Angelo Paolucci”, sito in Via Taormina n. 4. – Telefono/Fax: 06-3680-7220
    oppure all’indirizzo e-mail: ufficiostorico@marina.difesa.it
    L’Ufficio Storico, come tutti gli istituti dello Stato in possesso d’archivi, non effettua ricerche per conto terzi.
    L’Ufficio Storico, per la consultazione di tutta la documentazione, è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì previo appuntamento telefonico ai nr. 06/36807233 oppure 06/36807227 (per l’Archivio Storico) – 06/36807234 (per l’Archivio Fotografico).

    Per le informazioni relative al passato militare di una persona, le richieste vanno inoltrate alla:
    Direzione Generale del Personale Militare
    5° Reparto – 11ª Divisione – 2ªSezione (Ufficiali), tel. 06/517050173
    5° Reparto – 11ª Divisione – 4ªSezione (Sottufficiali e Truppa), tel. 06/517050187
    Gli uffici si trovano in Viale dell’Esercito, 186 – (00143) ROMA
    Chieda al centralino o chi le risponda di fornirLe il numero di telefono di “ONORCADUTI”.
    In ultima ipotesi si rivolga all’Archivio di Stato competente per regione di nascita.
    Un abbraccio grande come il mare della Misericordia.
    Ezio Vinciguerra

  • Carmela Santonicola

    Mio padre Luigi Santonicola era stato membro dell’equipaggio sulla nave Manin e in seguito all’affondamento lui era sopravvissuto era stato ripescato dopo 3 giorni da un’altra nave…lui in seguito a questo aveva avuto un riconoscimento dalla Difesa e doveva partecipare a una manifestazione ad Onorem ad Anzio ma non ha potuto. Fatemi sapere qualcosa in più su quell’evento storico .Grazie Carmela Santonicola

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