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A nave Maestrale

di Roberta – ammiraglia88
www.ammiraglia88.it
www.mondovespucci.com

Roberta-Ammiraglia88-per-www.lavocedelmarinaio.comChe bella nave sei! Non c’è paragone con le nuove fregate che mi ricordano … una nave fatta con l’origami! Sono così spigolose, così insignificanti e fredde!
Ho un particolare ricordo di te, forse perché sei la prima “nave grigia” che ho potuto “toccare con mano”. Mi sei piaciuta subito tantissimo. Che linea hai, che bello quell’abbinamento di nero e grigio e che peculiare quella rosa dei venti che mostri sul tuo fianco.
Mi avevi accolta entrando da poppa e passando vicino ai siluri. Il marinaio addetto a condurre “per mano” noi civili nella visita (a piccoli gruppi) ci aveva fatto poi salire sulla scaletta esterna di sinistra. Che emozione passare vicino a quella rosa dei venti e poterti ammirare nella tua grandezza. Ero entrata in plancia comando, una breve sosta, e poi … giù dalla scaletta di dritta, fino a soffermarmi sul tuo ponte di volo, vicino a quella F570, dove consenti agli elicotteri di appontare. Mentre sto scrivendo rivedo, ancora, quel percorso … Che esperienza! Che emozione quella vista di te e del mare dalla tua plancia comando, da quella vetrata!

Nave Maestrale in porto - www.lavocedelmarinaio.com
Per visitarti ho fatto circa tre ore di fila, saltando pure il pranzo! Era il mio ultimo pensiero! Ricordo che ho mangiato solo dopo le 15, e mi sono accontentata di un gelato, perché a quell’ora ormai mi era passata la fame … o forse, in realtà, ero talmente emozionata che la fame non la avvertivo!
Cara “mia” “vecchia” ed affascinante fregata, sei legata a ricordi intensi. Tu non lo sai, ma in quel mitico giorno era la prima volta che io, trentina montanara:
– come civile entravo in Arsenale a La Spezia, dentro le possenti mura: “limite invalicabile”;
– mentre attendevo l’apertura al pubblico ho potuto assistere all’alza bandiera;
– incontravo il mio amato Vespucci;
– toccavo con mano questo “mondo della Marina” perché, sbarcata dal Vespucci, salivo per la prima volta su una nave grigia, “una nave militare” (infatti era vietato fare foto!), come quelle che avevo visto tante volte solo nei film;
– per finire, come se tutto questo non bastasse, ho visitato l’arsenale e scoperto una marea di cose interessanti.

Nave Maestrale nel suo ultimo passaggio a Venezia (foto M.M.) - www.lavocedelmarinaio.com
Caro Maestrale sei proprio particolare! Ti ho seguito nella tua ultima navigazione. Ho visto le foto recenti dell’ultimo tuo ammaina bandiera ed immediatamente la mente è tornata a ripensare a quel giorno, di ormai sedici anni fa, a La Spezia. Eri lì, per me (e non solo), a fianco di altre due tue navi sorelle (una era il Libeccio) della stessa Classe, quella a cui proprio tu dai il nome.
Dopo 33 anni di onorata carriera il riposo è meritato! Però quanto mi dispiace sapere che non navigherai più e che la tua Classe viene sostituita da quelle fregate più moderne che, purtroppo, moderne lo sono anche esteticamente! Una nave è una Nave (ha un’anima), non può essere un enorme ammasso di ferro, freddo e grigio, così fredda e squadrata come un origami.
Nave Maestrale, ora fai parte della storia, sarai ineguagliabile e resterai sempre tra i miei ricordi più cari!

L'ultima navigazione di nave Maesstrale (foto M.M.) - www.lavocedelmarinaio.com

9 commenti

  • domenico

    è bellissimo, un marinaio del 1-54 che grida ancora

    VIVA LA MARINA MILITARE E TUTTE LE SUE NAVI…
    Da CASTELLAMMARE DI STABIA UN SALUTO AFFETTUOSO ALLA NAVE PIU’
    BELLA DEL MONDO : AMERIGO VESPUCCI.

  • Alessandro Bellotto

    Mi chiedo cosa potrei aggiungere ancora per onorare il Maestrale… io che ho vissuto e navigato con lei… io che ho trascorso con lei tre anni della mia vita… io che ho accumulato ricordi bellissimi… io che ho condiviso quella affascinante piattaforma di vita giorno dopo giorno nell’infinità del mare e degli oceani… io che ho trascorso lunghi giorni e intere notti sul ponte di volo perché orgogliosamente sono stato il Capo Hangar di quella stupenda nave, dove ho conosciuto uomini fieri di appartenere a quel mondo marinaro… fedeli al suo motto: Veloce e Veemente. Un felice addio.
    Capo Alessandro Bellotto

  • Marino Miccoli

    Concordo con quanto scritto da Roberta Ammiraglia88; la fregata Maestrale era veramente una bella ed elegante Unità. Quelle più moderne nella forma rispondono più efficacemente alle esigenze strategiche ma sono senza dubbio più brutte.
    Grazie Roberta per questo tuo accorato quanto apprezzato articolo.

  • Carlo Di Nitto

    28 novembre 2015 – Nave Maestrale esce in mare da Gaeta con i gruppi ANMI di Ladispoli e Priverno

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno a voi se penso che Roberta per una legge approvata tardi non ha potuto intraprendere la carriera in Marina, la rabbia mi assale.
    Roberta carissima ti auguro di meritarti molto di più nella vita 🙂

  • Roberta

    Grazie, Ezio, di tutto!
    Grazie a tutti, soprattutto alle fantastiche parole di Alessandro che, si sente, ha vissuto a bordo! E poi c’è gente che non crede che le navi abbiano un’anima …
    Per notizia vi posso dire che è anche un bravo scrittore 😉 di romanzi di avventure sul mare. Non dovete fraintendere, intendo dire due cose ben separate: 1) è un bravo scrittore – 2) le parole che ha scritto sopra vengono inequivocabilmente solo dal cuore di un vero marinaio.
    Ezio ne sa qualcosa!

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