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29.1.2016, Enzo Mariotti mio padre sopravvissuto a Lero

di Mauro Mariotti
mauro.mariotti@fastwebnet.it

Riceviamo e con commozione pubblichiamo questa testimonianza.

Lutto-www.lavocecelmarinaio.com_ copiaMio padre, sottocapo Mariotti Enzo, croce di guerra per la partecipazione alla difesa dell’Isola di Lero, non era radiotelegrafista, ma impegnato a fare i calcoli rapidi per il puntamento delle difese contraeree. Per tutta la vita mi ha raccontato quello che ha vissuto sull’isola e il successivo calvario di un trasporto su carri blindati in territorio russo-ucraino e della prigionia, in mano tedesca a Peenemünde,(incluso boicottaggio dei lavori forzati). E’ venuto a mancare proprio ieri all’età di 97 anni. Anche lui mi parlava di Lero e dell’eroico comportamento italiano, con l’amarezza di chi è stato completamente dimenticato.

Lero-Monumento-ai-caduti-della-Principessa-Olga-copiaBuongiorno carissimo Mauro,
grazie per questa preziosa e commovente testimonianza.
Oggi pochi si soffermano a leggere la storia anche recente, anche quella che quotidianamente viviamo con gli occhi sinceri e trasparenti del Dio che è dentro di noi, quel Dio che ci ha donato l’amore e il dono del discernimento.
Sta a noi scegliere fra Lui e l’antico avversario, fra l’eterna lotta tra il bene ed il male.
Prego che suo padre Enzo sia protetto da San Michele Arcangelo e presentato al trono dell’Altissimo puro dei suoi e nostri peccati.
A Lero, come in tutte le guerre, abbiamo peccato… tutti!
Non è bastato l’eroico gesto di Eroi e nemmeno il martirio dei Santi per farci comprendere quanto strada abbiamo percorso e quanto chissà ne dobbiamo percorrere per giungere al Trono dell’Altissimo.L’eterno riposo dono a Loro oh Signore e splenda adesso la Luce perpetua e riposino in pace.
Condoglianze Mauro , condoglianze a Lei e ai suoi cari.
Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Lero l'isola degli eroi - www.lavocedelmarinaio.com

Per comprendere cosa sia il dolore:
https://www.lavocedelmarinaio.com/2015/09/giacomo-corti-e-lero-lisola-degli-eroi-2/

17 commenti

  • Aldo Tacconelli

    quanti di questi giovani eroi sono stati dimenticati?uno di questi fu anche mio padre….in circostanze diverse ma sempre drammatiche come essere naufrago dell’incrociatore Zara condoglianze R.I.P.

  • Luigi Palmarini

    grazie ezio per aver ricordato quello che ha fatto tuo padre.io ricordo anche la brigata aqui formata da soldati-marinai-avieri-carabinieri-finanza che non si arresero a cefalonia-corfù.rendere onore a questi uomini.

  • Giacinto del Bianco

    Onore ai Caduti , tutti, anonimi ed a quelli che la storia ha impresso nella nostra memoria. Hanno dato la vita per noi, e per tutta la vita, noi dobbiamo ricordarli. RR. II. PP.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buonasera a tutti e grazie per l’affetto che dimostrate nei confronti dei nostri fratelli di mare.
    Carissimo Luigi Palmarini mi tiene precisare che non si tratta di mio padre che, tra l’altro, fece la guerra in Grecia ma, fortunatamente, fece rientro benché lo avessero dato per morto…
    Si tratta del papà di Mauro Mariotti a cui rinnovo le condoglianze.

  • Mino Proposito

    Carissimo E. P .Vinciguerra non manca giorno che leggo delle sue ricerche e pubblicazioni su facebook. Pubblicazioni doverose e lodevoli che mettono in luce fatti e avvenimenti della ns Marina Militare in pace e in guerra .Ciò premesso mi permetto di suggerirle una ricerca ed un approfondimento sul ,, Battaglione Madre Patria ,, costituito dalla regia Marina all ‘all ‘alba del 25 luglio 1943 e dissolto nell’ entroterra istriano dopo l ‘otto di settembre 1943. Io ne feci parte fin dalla sua costituzione ed al suo dissolvimento.Ero allievo mot. navale del 2° corso supplettivo presso le scuole C . R . E . M .di Pola e come tale ,insieme con altri allievi di altri corsi ,con marinai di leva e richiamati fui mobilitato nel battaglione Madre Patria . Nostro compito era proteggere gli istriani dell ‘entroterra dalle insidie dei partigiani di Tito ,partigieni comunisti ,per l ‘esattezza ,la gran parte dei quali italiani ,cosi ,,almeno si deduceva dai loro nomi .Carabinieri e Polizia non bastavano alla protezione della gente .Fummo armati e provvisti di munizioni e con camion spediti nelle cittadine dell ‘entroterra a difesa dei Podestà ,delle chiese ,dei Farmacisti e delle piccole caserme ,alcune con solo 2 carabinieri.Così fino all ‘otto di settembre che sorprese il sottoscritto insieme con il plotone di appartenenza a Fiume sul ponte di Susah ove venimmo catturati dai paracadutisti tedeschi della colonna Muller proveniente da trieste .Subimmo anche perdite di uomini e feriti .Ricoedo qualche nome ,cosi alla rinfusa . Capo Brok ,sig.Vercese capitano del CREM ,capo Ghersi , capo Palumbo sig. Vizzaccaro capitano del CREM ,ecc,.Gli avvenimenti che seguirono da quella infausta e tragica data ,ormai fanno prte della ns storia e non stò qui a raccontarli .Rinnovo la preghiera ,egrgio Vinciguerra di dedicare una approfondita ricerca sull ‘argomento .La ringrazio mot. nav. mino proposito .

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno a tutti e allo stimatissimo e carissimo Mino Proposito che ringrazio non solo per i complimenti graditissimi che condivido con gli altri collaboratori del blog ma, principalmente perchè mail testimonianze come la sua, mi esortano a continuare su questa rotta tracciata dai marinai di una volta come voi.
    Le prometto (e non sono da marinaio) che mettero in essere tutte le mie forze per pubblicare qualcosa sul Battaglione Madre Patria.
    Un abbraccio grande come il mare (di Gaeta) e anche come il suo impavido cuore di marinaio per sempre.

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