Siracusa è ancora più bella dall’8 ottobre 2007 perché ricorda i Caduti della battaglia di Capo Matapan
di Marino Miccoli
Stimato e pregiatissimo maresciallo Ezio Vinciguerra,
questo scritto che parla di un tuo conterraneo: il Capo Cannoniere Nazareno Bramante di Siracusa.
Egli, come il mio amato padre Antonio, era imbarcato sul Regio Incrociatore Fiume e nella terribile notte di Capo Matapan, purtroppo, fu tra i numerosi dispersi.
Tramite il tuo sito sono stato contattato dalla di Lui figlia, signora Lucia Bramante, che tenacemente ha fatto intitolare una piazza della cittadina aretusea ai 2308 caduti in quella impari battaglia con gli inglesi.
Ciò che è riuscita a realizzare questa tenace donna, dotata di un amore sconfinato verso suo Padre e per i Marinai caduti quella drammatica notte, è veramente lodevole.
Sono certo che questo episodio di riconoscenza da parte nostra (da parte mia e anche tua, che hai vestito la medesima divisa di suo Padre) sia apprezzato anche dagli amici del nostro diario di bordo. Stammi bene e a presto.
Marino
AI CADUTI DELLA BATTAGLIA DI CAPO MATAPAN
Dallo scorso 8 ottobre 2007 Siracusa è ancor più bella di quanto fosse prima perché, da questa data, si è arricchita di un “luogo del cuore” che rammenta alla nostra memoria le persone care, coloro ai quali abbiamo voluto e vogliamo ancora bene, quella gente a cui teniamo in maniera particolare. Ebbene, Siracusa, prima città in Italia e credo nel mondo, ha intitolato una sua piazza ai CADUTI DELLA BATTAGLIA DI CAPO MATAPAN.
Finalmente ai 2.308 Marinai Italiani, periti nella tragica notte del 28 marzo 1941, è stato intitolato qualcosa. L’artefice di questa lodevole iniziativa è stata la professoressa siracusana Lucia Bramante, figlia del Capo Cannoniere Nazareno Bramante – classe 1904 – per onorare il padre che fu tra i Caduti di quella triste notte. Nazareno era imbarcato sul Regio Incrociatore Fiume e credo che conoscesse personalmente mio padre Antonio Miccoli imbarcato sulla stessa Unità che, all’epoca dei fatti, era un sottufficiale e faceva parte della medesima categoria dei Cannonieri, e presumo che fossero anche amici. In quella battaglia la flotta britannica, dotata di radar, fece tiro al bersaglio sulle ignare Unità italiane e mio padre fu uno dei pochi Marinai che riuscirono a salvarsi. Nazareno Bramante purtroppo fu uno dei dispersi nell’affondamento della nave. Con forza di volontà e tenacia ammirevole, la signora Lucia, ha coinvolto Autorità civili e Militari, Associazioni, un parlamentare e altri uomini politici a diversi livelli, si è fatta promotrice e ha concretizzato le sue aspirazioni riuscendo a far intitolare una piazza a tutti i Caduti di Capo Matapan. Quel giorno, oltre ai vari corpi e associazioni d’Arma, scolaresche e numerosi cittadini siracusani, c’era anche lo stimato e compianto Comandante Munafò.
La signora Lucia (che per il gentile tramite del maresciallo Ezio Vinciguerra ho avuto l’opportunità e l’onore di conoscere attraverso i commenti ai miei articoli apparsi sul sito de lavocedelmarinaio.com) puntualmente ricorda, ogni anno, suo Padre e tutti i Caduti della tragica notte di Capo Matapan e anche quest’anno deporrà una corona d’alloro sulla piazza ai piedi della targa toponomastica. Nazareno Bramante e tutti i 2.308 Caduti del mare adesso riposano in pace, ci ricordano quella notte del 28 marzo 1941 e quanto sia stato importante il loro sacrificio per ricordarci, a noi posteri, gli orrori della guerra.
17 commenti
Francesco Carriglio
Un giorno e un’ora indimenticabili, una grave tragedia per la nostra Regia Marina. Alle ore 22:30 del 28 marzo 1941 a nord dell’isola di Creta si consumò in solo tre minuti la tragedia.
Cinque delle nostre Unità calarono a picco, ci furono molti morti e qualche supestite. Dall’inchiesta che ne è scaturita la responsabilità è caduta sulla burocrazia militare dell’epoca che non credette alle potenzialità del radar sulle nostre unità.
Claudio53
Consiglio di leggere il libro del Comandante Patrizio Rapalino “Dalle Alpi all’alto mare” da pag. 241 a pag. 249. Condivido pienamente quanto in esso rappresentato che si può così sintetizzare:
E’ stata una errata valutazione dell’Ammiraglio Angelo Jachino a causare l’evento. I suoi errori furono:
– quello di non interrompere la missione quando la flotta venne scoperta dalla ricognizione aerea nemica;
– la decisione di distaccare un’intera divisione navale per il soccorso del Pola;
– la cattiva disposizione tattica delle navi (con i CC.TT. in coda agli incrociatori.
La decisione saggia da prendere era quella di non perdere tempo per far rimorchiare l’unità (peraltro di notte), evacuare il personale su un’altra nave ed affondate il Pola.
Non è colpa di mancanza di portaerei, di Enigma, di radar o altro e non è una valutazione con il senno di poi poiché aveva tutti gli elementi, tattici, teorici per non commettere gli errori fatti.
Spiace essere così diretto e crudo, ma è ora di dire la verità per rispetto ai caduti di Capo Matapan.
Michele Dammicco
Carissimo Ezio, sono in attesa di avere informazioni e di sapere se l’Ammiraglio PAGNOTTELLA ha ricevuto o meno notizie dal Comune di Corato! CARISSIMII SALUTI
EZIO VINCIGUERRA
Buongiorno ammiraglio Dammicco: CI SONO DIFFERENZE TRA CORATO E SIRACUSA? SI.
LA STORIA E’ STORIA.
Amedeo Pedicone
Tutti dobbiamo ricordare e riflettere!
Gennaro Capobianco
Hai ragione Ezio la memoria e’ un dovere civico e morale
Francesco Ortega
Riposino in pace nel paradiso degli eroi
Carlo Luigi Crea
R.I.P. condoglianze alla Famiglia
Angelo Spiteri
sei grande le tue parole ci e mi colpiscono e ti aggiungo che e tutto vero.
EZIO VINCIGUERRA
Onori a questa donna forse la prima a fare erigere un cippo e una via agli Eroi di Matapan
Iacono Francesco
e bello che anche dopo così tanto tempo venga intitolata una piazza di una città italiana ad un evento così lontano ma che ancora fa pensare quando si parla della nostra tragedia di capo Matapan…
Francesco Patanè
i tempi che furono tutti gloriosi
Gianluca Vallone
condivido
Michele Dammicco
Ieri, a Carovigno sono stato con TONI CAPUOZZO DOVE HA PRESENTATO IL SUO LIBRO ” IL SEGRETO DEI DUE MARO'” ed ho parlato con l’AmmIraglio Confessore il quale incontrerà l’Amm. PAGNOTELLA e mi farà sapere se il Comune di Corato ha risposto alla sua lettera! Carissimi saluti!
EZIO VINCIGUERRA
CI SONO DIFFERENZE TRA CORATO E SIRACUSA? SI
EZIO VINCIGUERRA
… ci conto tantissimo e poi facciamo un bel tam tam (a tal proposito informo che neanche AN.M.I. Gruppo ANMI Fasano mi ha ancora risposto così come il blogger che ha pubblicato l’unica notizia in rete e poi rettificata su disposizione dello stesso Romano Sauro perché non aveva rilasciato quelle dichiarazioni.
Insieme si può.
Ancora una settimana di tempo e poi procediamo per conto nostro.
EZIO VINCIGUERRA
Grazie, sono alle prese con le battute dei comici e non si accorgono delle giuste priorità…