10.10.1911, Augusta nella guerra Italo – Turca (1911-1912)
a cura Francesco Carriglio
http://www.augusta-framacamo.net/inserti-framacamo/insert40.asp
…era il 10 ottobre 1911.
Il mondo si indigna, gli italiani non hanno vita facile in quel territorio, piccoli nuclei di terroristi si armano per effettuare imboscate di vendetta contro i militari italiani. La Turchia si prepara a una ulteriore controffensiva, ma l’Italia gioca d’anticipo e inizia le operazione di manovra nel Mar Egeo, la Regia Marina Italiana mette a segno dei tiri contro i forti ai Dardanelli rendendoli inoffensivi, poi si scontra nello Stretto con la Marina Turca.
Dopo una serie di accordi diplomatici europei da parte del Governo di Giovanni Giolitti con i paesi mediterranei e con la Germania, quest’ultima cercava di destabilizzare il ruolo centrale dell’Italia nel Mediterraneo. La Francia era impegnata alla conquista del Marocco e l’Inghilterra aveva problemi in Egitto. Nella Cirenaica e nella Tripolitania, allora provincie turche, vi si era da tempo stabilita una comunità italiana con grandi Interessi finanziari (Banche). Per l’invasione e la sovranità della Cirenaica e Tripolitania, il Governo italiano aveva ben presente che se l’Italia avesse attaccato la Turchia sul fronte africano, l’Austria né avrebbe approfittato per agire nei Balcani modificando i deboli equilibri europei. Con il pretesto di violenze subite da cittadini Italiani nella Cirenaica e nella Tripolitania il 29 settembre 1911 l’Italia dichiara guerra alla Turchia senza l’approvazione del Parlamento, usando l’art. 5 dello Statuto. Ebbero ordine di immediata mobilitazione: Il Regio Esercito, la Regia Marina e la neo Regia Aviazione. Per la posizione strategica e per le caratteristiche della rada lo Stato Maggiore scelse Augusta come base di partenza per la spedizione militare della guerra Italo-Turca, in questa circostanza nel porto furono migliorate le infrastrutture; con la costruzione della Capitaneria di Porto, l’adattamento di alcuni locali come deposito per materiale navale nel Forte Garçia, e come base del Comando Navale il Forte Vittoria. Per il potenziamento della scorta di combustibile navale (carbone) fu aggiunto al già presente deposito galleggiante Massilia una nuova carboniera militare da 4.500 T., per effettuare il trasporto del carbone a bordo delle Unità Navali venivano impiegati barconi in ferro e in legno. Giunsero nel porto di Augusta l’incrociatore Amalfi e, a difesa del porto per il servizio anti-silutanti furono destinati i Caccia Torpedinieri Garibaldino, Lenciere e le Torpediniere 140S e Serpente. Nei giorni successivi diedero fondo all’ancora nella rada la Corazzata Vittorio Emanuele, l’Incrociatore Garibaldi, con a capo il Contrammiraglio Thaon del Revel Comandante della 2° Divisione Forze Navali Riunite, gli incrociatori Coatit e Partenope, i Caccia Torpedinieri Ostro, Freccia, Strale e altre unità minori.
Il 10 Ottobre 1911 giunge ad Augusta la Forza Militare da sbarco per Tripoli che partì lo stesso giorno scortata da unità navali fino alle coste africane. Le forze armate composte da 36.000 uomini agli ordini del Generale Carlo Caneva, dopo diverse battaglie, occuparono Tripoli e Bengasi. Il 23 ottobre 1911 per un audace controffensiva turca morirono 503 bersaglieri italiani appartenenti alla 4° e 5° divisione. Questa offensiva recò nello stato d’animo dei soldati italiani un odio irrefrenabile verso gli indigeni e commisero ciò che non dovrebbe in una guerra mai accadere, una strage di civili fra cui donne e bambini nella località di Sciara Sciat.
Il mondo si indigna, gli italiani non hanno vita facile in quel territorio, piccoli nuclei di terroristi si armano per effettuare imboscate di vendetta contro i militari italiani. La Turchia si prepara a una ulteriore controffensiva, ma l’Italia gioca d’anticipo e inizia le operazione di manovra nel Mar Egeo, la Regia Marina Italiana mette a segno dei tiri contro i forti ai Dardanelli rendendoli inoffensivi, poi si scontra nello Stretto con la Marina Turca. La battaglia fu vinta dalle navi italiane per la superiorità di gettata dei loro cannoni. La Turchia si accordò alla pace firmata a Losanna il 18 ottobre 1912 rinunciando al controllo della Cirenaica e della Tripolitania, il Governo e il Parlamento italiano estesero la sovranità amministrativa sulle provincie conquistate. La sovranità italiana della Cirenaica e della Tripolitania rimane limitata solamente alla fascia costiera denominata “LA QUARTA SPONDA”, sino all’indipendenza di questi stati.
La città di Augusta dedicò una via per questo avvenimento.
19 commenti
Francesco Carriglio
Grazie Ezio per i tuoi complimenti. Un grande abbracci
EZIO VINCIGUERRA
Si ringrazia immensamente Francesco Carriglio per questa ricerca storica che ci fa comprendere quanto sia illusoria usare il termine “tempo”. Un abbraccio a lui, grande come il mare
Salvatore Lepre
molto interessante….
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Salavatore Salvatore Lepre Francesco Carriglio è un costruttore di solidarietà prova a visitare il suo blog e vedrai quanto amore per la sua città e non solo
Zoroastro Luigi Melis
Grazie Ezio buona giornata,
Pasquale Aliffi
Ciao Ezio. Devo farti i complimenti per il lavoro che fai come cultore della nostra memoria con la tua voce del marinaio. Ciao e buona Domenica
Ezio VINCIGUERRA
Ciao Pasquale grazie dei complimenti. Buona domenica anche a te e ai tuoi cari e un abbraccio grande come il mare ed il cuore dei Marinai di una volta, quelli per sempre.
Luigi Mastroviti
Franco mio padre mi racconta spesso le gesta della Regia Marina nella guerra italo.turca…
Luigi Mastroviti
intendevo raccontava..purtroppo
EZIO VINCIGUERRA
carissimo Luigi J Mastroviti i racconti dei padri verso i figli sono le testimonianze più veritiere della Storia specie se si parla di guerra.
Giovanni D'Amato
Onore e gloria in eterno. Questi eroi sono stati i veri Padri della Patria.
Salvatore Scamporrino
Ciao Peppino grazie per averti ricordato di me un abbraccio da. Salvo
Egidio Alberti
Caro Ezio, fai bene a farci rivivere la nostra storia sia nel bene che nel…….
Mimmo Di Franco
Per ricordare la data del 10 Ottobre 1911,intitolata ad una via augustana, quando la Forza Militare da sbarco partì per Tripoli in Libia!
Francesco Armellini
Augusta ha da sempre e continua a dare all’Italia , E l’Italia che non da ad Augusta !
Alessandro Bonfiglio
esiste ancora la targa sul muro che indica la via con il nome intero 10 ottobre 1911 appunto alla fine della via (lato sud).-
luigi d'Elia
Grazie della bella iniziativa sono stato purtroppo l, ultimo cte della bella unità e mi rimangono bei ricordi un caro abbraccio a tutti voi
Pinducciu Giovanni
Certo fa parte della storia dell’Italietta che voleva un posto al sole, ma era sempre una guerra colonialista e noi non potevamo stare a guardare. Come non guardavamo le migliaia di emigranti che partivano per le Americhe in cerca di una vita migliore. proprio agli inizi di quel secolo.
Simba il marinaio
Una guerra coloniale per accaparrarsi ciò che la Francia e l’Inghilterra ev la Germania(del Kaiser…..) aveva lasciato permesso. Il potere cinguettava Tripoli bel suol d’amore, anni dopo Faccetta nera. anni dopo meno male Bella Ciao.