Attualità,  Che cos'è la Marina Militare?,  Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Racconti,  Recensioni

Una preghiera per i marinai del regio sommergibile Velella

di Francesco Garruba

(…) “Un profondo sentimento d’ammirazione e di rispetto per chi ha donato la propria vita alla patria considerando il mare come il più degno sacrario” (…)

Banca della memoria - www.lavocedelmarinaio.com
Francesco Garruba per gentile concessione a ww.lavocedelmarinaio.comSono alcune righe della lettera dell’Ammiraglio Giuseppe Spinozzi indirizzata ad una testata giornalistica nel 1997 relativa al caso del sommergibile “Velella”. Alcune righe che nella loro semplicità sprigionano emozioni di gloria e di eroismo.
La vicenda del “Velella” ci porta indietro nel tempo: 1943, II Guerra mondiale.
Nelle prime ore del 3 settembre, fu accertato il tentativo dell’Ottava Armata di passare lo Stretto di Messina. Così furono schierati tra il Golfo di Salerno ed il Golfo di Policastro e, fra le coste orientali siciliane e la zona di Capo Colonne-Punta Alice, i tredici sommergibili disponibili.
Il 7 settembre verso le ore 20.00 il sottomarino “Velella” in difesa della costa italiana dall’assalto definitivo degli Alleati venne silurato ed affondato dal sommergibile inglese “Shakespeare” al largo di Punta Licosa, a sud di Salerno, nel punto di latitudine 40°15’N e longitudine 14°30’E.
Sono trascorsi sessant’anni dal tragico epilogo ed i corpi esanimi del Comandante, Tenente di Vascello Patanè, e del suo equipaggio di cinquantuno uomini sono ancora lì a 120 metri di profondità.
La storia del “Velella” è comune a tanti altri sommergibili affondati che giacciono sparsi sui fondali del Mediterraneo e negli abissi oceanici, ma è quella che più mi amareggia; in quanto l’armistizio era stato già firmato fin dal giorno 3 settembre, ma all’insaputa della Marina e proclamata il giorno dopo dell’affondamento.
Beffa della sorte morire alla vigilia della conclusione delle operazioni navali contro le Marine alleate.
Numerose interrogazioni parlamentari si sono susseguite per chiedere il recupero delle salme, per dare degna sepoltura anche in onore alle loro famiglie, ma hanno avuto esiti negativi per problemi di natura tecnica e finanziaria.
L’ultima risposta, appresa il 17 giugno 2003, rilasciata dal Ministro della Difesa ha confermato le difficoltà tecniche ed economiche ed ha dichiarato che rappresenterebbe un immotivato turbamento all’eterno riposo di eroi immolatisi per la patria.
A questo punto mi domando:
– “Recuperare il relitto è realmente un’operazione dovuta?”-
Sommergibile-VelellaAscoltando “La Canzone dei Sommergibili” (Canzone marcia del 1941, parole di Zorro, musica di Mario Ruccione) alcune strofe mi hanno confidato che “Andar pel vasto mar ridendo in faccia a Monna Morte ed al destino (…) è così che vive il marinar nel profondo cuor / del sonante mar (…)”
Punta Licosa porta il fascino di un nome che si perde nella leggenda: Leucosia dimora e sepolcro delle sirene, forse il luogo dove si consumò l’incontro di Ulisse con le loro malle.
Ho immaginato per un attimo di essere un membro dell’equipaggio, di aver l’onore di dividere quegli attimi di tragedia. Ho ascoltato le preghiere bruciate in fretta, le grida soffocate dall’acqua salata che dilaga senza indugi. Ho sentito lo stretto abbraccio del mio collega, mio fratello, infondermi l’ultimo atto di coraggio. Sono trascorsi sessant’anni di silenzi dal mio ultimo grido. Lasciatemi in compagnia delle mie sirene, lasciatemi nelle profondità del sonante mare. Ho sorriso alla signora Morte ed al destino che mi ha portato qui. Ho sorriso a voi che ascoltate la mia ultima preghiera.

Il sommergibile “Velella”, la preghiera di un marinaio nel giorno più caro a tutti i marinai, quello di Santa Barbara, per non dimenticare (scritta nel 2003).
https://www.lavocedelmarinaio.com/2011/11/velella-da-oltre-60-anni-a-60-metri-di-profondita/

37 commenti

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Francesco Garruba, grazie.
    P.s. sono arrabbiato perché ormai non si ricordano più di nulla …

  • Salvatore Rizzo

    Grazie a te Ezio. Poi devo riconoscere che sei una persona squisita. Per quanto riguarda la tua così detta e’ la diretta conseguenza di una persona dotta. Un abbraccio fortissimo anche a te ed ai tuoi cari. Inoltre, sposo in pieno il tuo motto, che con il tuo possesso lo integrerei con quello dell’IV Reparto di Mariugp .

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno capo Rizzo, grazie per i complimenti.
    Abbiamo navigato un periodo della nostra vita nel mare della solidarietà di quell’ufficio benessere che ormai non riesce a rimarginare le ferite di una società malata, la nostra.
    Per fortuna esistiamo, per fortuna ancora non mi tolgono “lavoce” ma credimi capo Rizzo, non passa giorno che io non ricordi il bene che avete fatto nelle “piccole possibilità” a questo petulante marinaio e chi ha bussato a quella porta del 3° piano sagrestia del Ministero.
    Un abbraccio a te e ai tuoi cari grandi come il mare.

  • Salvatore Rizzo

    Grazie molto Pancrazio delle bellissime parole, ma noi, dell’Ufficio Benessere, abbiamo fatto solo il nostro dovere di Marinai. Auguro a te ed alla tua famiglia una felice settimana
    P.S. Il mio nome e’ Salvatore no Capo Rizzo. Giustamente come da te messo in rilievo . Ciaoooooo

  • Michele Deni

    Un battello, un equipaggio che si poteva salvare… La più grande vergogna dell’ammiragliato a mio avviso è stato sacrificare questo battello e i suoi uomini a meno di 24 ore dall’armistizio.

  • Salvatore Chiaramida

    Da ammirare e prendere da esempio, ma oggi questi valori morali non esistono più!!!!

  • Giuseppe Salvo

    Che il Signore del Mare e degli Abissi vegli il riposo eterno dei Marinai sacrificati per la Patria!

  • Virginia Federico

    Oh! Maria del SS Rosario di Pompei Volgi il Tuo sguardo sui Figli Tuoi caduti e sepolti in mare Accoglili nella Tua casa …il paradiso…Tienili per sempre con Te…perché Loro non sono morti invano…Ave o Maria piena di grazia…

  • Dino FAVA

    Sono onorato di aver prestato servizio militare nella M.M. 22 mesi imbarcato sulla Corvetta “CHIMERA” ONORE ai marinai caduti per la Patria !!

  • Giuseppe Esposito

    ..ognuno esprime un proprio onesto pensiero. È ovvio che venga innanzitutto rispettato il Desi derio dei parenti.

  • Rosario Gullace

    Il mio Papà marinaio fuochista dell’AVIERE, ero in fasce quando peri’ per la PATRIA. cosi io lo ho ricordato……. 17 Dicembre

    1942, 17 Dicembre Il cacciatorpediniere Aviere, di 2460 tonnellate, viene improvvisamente colpito da due siluri lanciati dal sommergibile britannico P.228 Splendid affondando immediatamente alle ore 11.15 nel punto 38°00’N – 10°05’E, a nord di Biserta. L’Aviere era partito il 16 dicembre da Napoli insieme al cacciatorpediniere Camicia Nera, di scorta alla motonave tedesca Ankara, diretta a Biserta.

    Ho conosciuto in fasce;
    il mio genitore….

    Un giovane ragazzo tutto Ardore.
    Mi teneva in braccio, con AMORE…

    Sicuro…Io sentivo
    Il suo Calore……

    In guerra diede tutto.
    Il suo valore……

    La Patria..Lo ricorda….

    Vive in me….
    Il figlio mio.
    Ne porta il nome.

    GU.RO. 16/12/12

  • Ezio VINCIGUERRA

    Ogni giorno che passa per questo petulante marinaio che da voce ai marinai è un giorno intenso di emozioni. Grazie Rosario Gullace.
    P.s. quale era il nome di battesimo di tuo papà? Ti ricordi la sua data e luogo di nascita? Perché ti chiedo questo? Perché il 17 dicembre p.v. lo celebreremo, col tuo permesso, nella nostra banca della memoria di Marinai di una volta, Marinai per sempre.

  • Egidio Alberti

    Mi associo al sentimento di ammirazione e di rispetto per i fratelli caduti espresso da Ezio

  • Vincenzo Tamasco

    “Quando giungerà la mia ora,
    quando la mia insignificante fiammella si spegnerà,
    sono certo che l’anima mia
    raggiungerà i cari indimenticabili compagni
    che hanno dato la loro vita per la Patria.
    Ci ritroveremo tutti lassù
    e riformeremo l’equipaggio,
    il comandante riprenderà la navigazione,
    così tragicamente interrotta,
    verso una grande meta,
    verso una fonte luminosa,
    verso il Regno dei Cieli.
    Qui ci accoglierà il Signore
    tra le sue braccia,
    giusto premio per chi ha tanto sofferto ed offerto
    gli anni più belli della propria giovinezza
    con dedizione ed amore.
    Questo oh Signore, è il mio ultimo desiderio.
    Grazie. Il tuo umile marinaio!

  • Vincenzo Tomasco

    Palombari per favore cercate di fare piano. Non disturbate il Loro sonno eterno che dormono in “questa” martoriata tomba d’acciaio. Non risvegliate i pazzi battiti dei loro cuori al fin placati, che hanno palpitato nelle interminabili ore dei martellamenti subiti sul fondo , Non fate rivivere Loro le angoscie infinite sofferte negli agguati, le allucinanti, snervanti ore dell’attesa. Palombari, lasciateli nella Loro bara dentro la quale sarebbe sacrilegio entrare. Non profanate il supremo silenzio Hanno per croce il sole, per lapide la luna. Se non hanno i ceri sotto la celeste volta, le stelle sono perennemente accese per Loro. I fiori non mancano le alghe che avvolgono il battello sono sempre verdi, e l’incessante ondeggiare contro lo scafo, sembra una materna carezza. Palombari, desistete, lasciateli dove sono; nel battello non Sono Soli : è con Loro Chi Li Ha Accolti nel suo regno, quale ricompensa Divina ai Martiri e ai Prodi. Mamme, spose, tergete il vostro pianto sommesso: sulla riva Essi vi baciano con la lunga onda che s’infrange.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Vincenzo Tomasco se volevi commuovermi ci sei riuscito benissimo. Questa preghiera ed il seguito, sottolineano, qualora ce ne fosse ancora di bisogno, il cuore dei Marinai di una volta. In questa giornata dedicata ai caduti del mare le tue parole, pur pesando come macigni sulle nostre coscienze, assumono il candore di quella vena poetica che ti esorto a non abbandonare mai e farla navigare nel mare della fantasia.
    Un abbraccio.
    P.s. C’è un titolo?

  • Rosario Gullace

    Egregio Sig. EZIO.Sono Onorato di quanto mi chiede,per quello che farà.Sono ancora in vacanza non ho con me i dati del mio Genitore.Il sig. Giuseppe Magazzù è in possesso della matricola è del decreto della croce al merito.La ringrazio nuovamente. (Qualche giorno le racconterò la mia storia del più piccolo Marinaio d’ITALIA.)

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *