Regio sommergibile Alabastro (13-14 settembre 1942)
di Antonio Cimmino
Dopo il completamento e l’addestramento dell’equipaggio, che si svolse a ritmi serrati per rendere il sommergibile rapidamente operativo, il 13 settembre 1942, al comando del tenente di vascello Giuseppe Bonadies, il regio sommergibile Alabastro salpò dal porto di Cagliari per la sua prima missione offensiva da svolgersi tra Algeri e Maiorca. Non si ebbero più notizie.
Dopo la guerra si apprese che alle 16.20 del 14 settembre, a settentrione di Bougie, un idrovolante Short Sunderand, appartenente al 202° Stormo della Royal Air Force, aveva attaccato un sommergibile che navigava in superficie verso ovest, affondandolo.
Non ci fu nessun superstite.
– Sc. Dino Ambrosini;
– Mar. Nicola Avanzino;
– C°2^ Aldo Ballerini;
– G.M. Giovanni Barbera;
– T.V. Giuseppe Bonadies
– C°2^ Alberto Bonucelli;
– Mar. Antonio Caprotti;
– Mar. Luigi Cardona;
– Mar. Giuseppe Epifani;
– STV. Nunzio Esposito;
– Mar. Italo Fabbri;
– Sgt. Aldo Frangi;
– Sgt. Santo Gambino;
– C°2^ Guerriero Guerrino;
– G.M. Giuseppe Jaforte;
– Sc. Pasquale Longo;
– C°3^ Elvio Luccioli;
– Mar. Emilio Maggi;
– Mar. Gennaro Maione;
– Mar. Gagliano Marson;
– Cap. G.N. renato Martinelli (D.M.);
– Mar. Stefano Mera;
– Mar. Sergio Millot;
– Sgt. Cosimo Monaco;
– Sc. Pasquale Picchireddu;
– Mar. Antonio Piccolini;
– Mar. Donato Pisano;
– Sgt. Clemente Pizzutelli;
– Sc. Giuseppe Quintavalle;
– Mar. Roberto Rizzini;
– Sc. Giuseppe Rosa;
– Sc. Michele Rutilo;
– Sgt. Pietro Saglietto;
– Sc. Andrea Savo;
– Sc. Vito Schimera;
– Sc. Bruno Sosna;
– Mar. Luigi Trevisan;
– C°3^ Giovanni Turco;
– C°2^ Bruno Ventura;
– Mar. Alfredo Vinciano;
– Sgt. Luigi Zoccoli.
Caratteristiche tecniche
Costruito: C.R.D.A. Monfalcone
Impostato: i 12.3.1941
Varato: 18.12.1941
Consegnato: 9.5.1942
Affondato: 14.9.1942
Radiato: 18.10.1946
Dislocamento: Sup 712 t – Imm. 865 t.
Dimensioni: Lungh. 60,18m – Largh. Max 6,475m.
Motori: 2 diesel Tosi (1.500 Hp) + 2 motori el. Ansaldo (800 hp); 1 batteria accumulatori al pb da 104 elementi;
Velocità: 14 (superficie) – 7,5 (immersione)
Armamento: 4 tubi lanciasiluri AV da 533 mm; 4 tubi lanciasiluri AD da 553 mm; 8 siluri da 533 mm.; 1 cannone da 100/47 mm; 2 mitragliere binate da 13,2 mm; 149 proiettili per il cannone.
8 commenti
EZIO VINCIGUERRA
RIPOSATE IN PACE
Bruno Bigiolli
Stessa classe del GIADA.
Maurizio De Fazio
R.p.i.
Sandro Saccheri
Sempre grazie per queste accurate notizie io sono stato in ASR SUL GIADA a Taranto nel 1963 solo per un mese ed era ormai in fase di disarmo
Bruno Bigiolli
Io sono sbarcato dal Vorticea fine 64 per fare la scuola Incursori al Varignano…se ben ricordo il Giada navigava ancora.
Sandro Saccheri
Si un paio di uscite in superficie ma credo proprio che siano state le ultime io ero in forza su nave ETNA e alla fine del 64 al ritorno dal Giappone non mi ricordo di averlo più visto al suo ormeggio abituale a Taranto
Antonio Mura
Parlate del GIADA, io sono stato imbarcato, battello in armamento, dal 1956 al 1961.
EZIO VINCIGUERRA
e’ un piacere leggere i vostri commenti di Marinai di una volta, di Marinai per sempre. Grazie per la compagnia.
P.s. io ancora andavo all’asilo. 🙂