Che cos'è la Marina Militare?,  Marinai,  Marinai di una volta,  Naviglio,  Recensioni,  Storia

28.8.2009, Franco Papili un signore dei mari e d’altri tempi

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

Banca della memoria - www.lavocedelmarinaio.com
Alla memoria dell’ammiraglio Franco Papili salpato per l’ultima missione il 28 agosto 2009.

Ezio Pancrazio Vinciguerra (www.lavocedelmarinaio.com)Nella mia carriera di uomo di mare,  mi sono posto tante volte questa domanda: ma chi è veramente un Signore dei mari?
È colui che entra in punta di piedi, senza invadere lo spazio sacro dell’altro, senza condizionare l’unicità, l’originalità, l’individualità, senza imposizioni o richieste faziose e interessante e falsa retorica militare.
È colui che sta vicino con la vocazione di comunicare fiducia, stima, ottimismo, incoraggiamento ad andare avanti, a cavalcare il successo, a riconoscere i propri errori, a raggiungere traguardi sempre più alti, senza invidia e timore di essere superato perché sa di aver agito nel rispetto del Giuramento per servire la Patria con onore.
È colui che fa tutto per l’altro, senza risparmiarsi, senza rendiconti, con l’unico desiderio di condividere il proprio “tutto” al parigrado, superiore o subalterno.
E’ colui che ripone per l’equipaggio lo spirito di  conservazione per quel semplice ma primordiale valore che è l’amore per la vita in questa Gerusalemme terrena.
E’ colui che verrà ricordato ai posteri perché vive nella Gerusalemme eterna.
Ognuno raccoglie ciò che semina  e il male, come il bene, tornano sempre indietro …anche a distanza di tempo.
Franco Papili - www.lavocedelmarinaio.comOrfano di padre, sottufficiale di Marina, disperso in mare durante la 2^ guerra mondiale, Franco Papili entrò in Accademia Navale nel 1947. Il suo primo incarico fu quello di Ufficiale di rotta delle corvette Gru e Scimitarra. Successivamente si specializzò nel servizio di artiglieria e divenne il primo Direttore del Tiro Missili dell’incrociatore Garibaldi (unità trasformata ed adattata al lancio di missili balistici). Comandante di nave Gaggia e Gabbiano, fu prescelto nel 1969, come Comandante in 2^, all’allestimento di nave Vittorio Veneto (nuova ammiraglia della Squadra Navale). In seguito fu comandante di nave Carabiniere, ebbe incarichi presso la NA.T.O. del Sud Europa e, da Capitano di Vascello assunse nel 1979 il comando del Vittorio Veneto. Oltre agli incarichi presso lo Stato Maggiore della Marina, assunse nel 1983, il comando della 2^ Divisione Navale e, successivamente quelli di Comandante dei dipartimenti di Ancona e La Spezia. Concluse la sua carriera come Presidente del Consiglio Superiore delle Forze Armate.
Sempre vicino all’A.N.M.I ed ai suoi marinai, salpò per l’ultima missione dalla sua Castellammare di Stabia il 28 agosto 2009, assistito amorevolmente dalla moglie Luciana.
Uomo di raffinata cultura, gli equipaggi lo ricordano perché amava ripetere:
la Marina è la mia famiglia e i Marinai sono i miei figli”.

Papa Luciani e amm.Papili (Foto Ciro Laccetto per www.lavocedelmarinaio.com) Copia


IN RICORDO DELL’AMMIRAGLIO FRANCO PAPILI

di Antonio Cimmino

Antonio Cimmino per www.lavocedelmarinaio.comNon ho avuto la fortuna e l’onore di conoscere l’Ammiraglio di Squadra Franco Papili.
Venerdì  20 marzo 2012 ho avuto il piacere di incontrare la Signora Luciana sua moglie e molti marinai che sono stati imbarcati, principalmente sull’incrociatore Vittorio Veneto agli ordini del Comandante Papili.
Una giornata indimenticabile! Tutto è iniziato con la deposizione di un fascio di fiori sulla tomba dell’Ammiraglio nel cimitero di Castellammare di Stabia. I suoi vecchi sottoposti mi hanno concesso l’alto onore di recitare la Preghiera del Marinaio. Che emozione! Molti occhi erano lucidi, qualcuno si è messo sull’attenti. Capo Bassanelli, preso dai ricordi che affioravano a fiotti, ha detto anche, rivolto, alla foto dell’Ammiraglio: ”Comandi!”
C’erano Mario Sicignano, Antonio Corsi, Pietro Rossi, Capo Buondonno, Pompeo Funzione, Luigi Diana e tanti altri di cui non ricordo il nome. Ero l’unico estraneo del gruppo ma, preso empaticamente, mi sono subito inserito, accolto fraternamente come solo i marinai sanno fare.
Subito dopo abbiamo invaso la casa della Signora Luciana che ci ha accolto amorevolmente. Ognuno ha dato stura a ricordi e aneddoti che mi sono appuntato nella mente. Verso le 12,00 sotto una pioggia dirotta ci siamo recati a visitare la Caserma Cristallina, ovvero ciò che resta dell’edificio posto in Via Duilio presso il cantiere navale stabiese, ove molti di loro hanno soggiornato durante l’allestimento del Veneto.
Da loro ho appreso che l’Ammiraglio era stato severo ma giusto, come un buon pater familias che pensa al futuro dei suoi figli. Per alcuni è stato veramente un padre perché, arruolati a 16-18 anni, hanno trovato in lui una guida e un faro nella vita militare e non solo.
Mario Sicignano ha ricordato scherzosamente il “posto di lavaggio ad oltranza” che il Comandante del Veneto chiedeva al suo equipaggio per mantenere in perfetta efficienza la bella unità o quando, fu sorpreso a leggere un fumetto e gli fu inflitta una punizione perché “ sorpreso a leggere pubblicazioni amene”.
Filippo Bassanelli ricordava a Donna Luciana il caffè che lei offriva “alla napoletana e con tre C”, forte e bollente.

A casa della Signora Luciana
Nei giorni successivi, anche obbedendo al desiderio dei marinai, mi sono recato spesso a casa della Signora Luciana per ritirare libri da donare al Gruppo A.N.M.I. di Castellammare e, principalmente, per ascoltare, davanti ad un buon caffè, i ricordi dell’Ammiraglio Franco.
La Signora Luciana aveva conosciuto il suo Franco durante la sua permanenza a Castellammare durante la costruzione e l’allestimento del Veneto, sposandosi nel 1971. L’Ammiraglio ci tenne a precisare che il primo posto nel suo cuore era la Marina ma, poi, fece posto alla sua dolce metà.
In un Capodanno festeggiato bordo del Vittorio Veneto con Ufficiali e loro consorti, l’Ammiraglio Papili disse ad un suo sottoposto:
– ”Vai a chiamare i marinai di comandata e falli salire in quadrato, non è giusto che solo noi stiamo a festeggiare”.
I marinai timidi ed impacciati stavano seduti a paratia. Allora il Comandante li invitò a far ballare le signore. Un ragazzo napoletano offrì il suo braccio alla Signora Luciana che gli chiese cosa ne pensasse del Comandante. Il marinaio rispose:
– ”è molto severo ma lo è con tutti, senza preferenze, ma…perché me lo chiedete?”
Immaginarsi la meraviglia quando seppe che aveva parlato proprio con la moglie del suo Comandante. Aveva, però, detto la verità. Tutti erano uguali per Papili, senza distinzione di grado o di categoria, tutti dovevano adoperarsi, ognuno per la parte di propria competenza,  per l’efficienza e l’efficacia della nave.
Franco Papili era un marinaio di altri tempi ma anche un uomo profondamente buono sotto un aspetto burbero.
Si è saputo che per anni aveva aiutato economicamente un operaio dell’Arsenale di  Taranto per mantenere un figlio all’università e solo dopo la sua morte, questo operaio ha raccontato della silenziosa e cristiana generosità dell’Ammiraglio. Mi hanno raccontato che quando si accorgeva che un suo marinaio non usciva in franchigia, g chiedeva il perché e scoprendo che era per motivi economici, spesso gli “ordinava” di accettare dei soldi.
Durante l’allestimento del Veneto a Castellammare, la padrona di un vicino ristorante andò a lamentarsi con Papili perché i marinai alloggiati in caserma, andavano dietro alle sue numerose figlie. L’ ammiraglio senza scomporsi le disse:
– ”Io alle diciassette libero i miei tori, alle sue vacche ci pensi lei!”.
Gli aneddoti sono decine e decine, questi solo alcuni di quelli che ho raccolto personalmente e che mi ricordo
Pochi ufficiali sono stati tanto amati dai loro sottoposti. Quanto è andato in quiescenza, il suo rapporto con la Marina non si è interrotto, si è sempre occupato dell’ANMI ed ha sempre accolto paternamente i suoi marinai quando andavano a fargli visita.
Già da anni ma, principalmente con il senno del poi, i suoi marinai vedevano nel loro Comandante  un vero “ al amir rahl”, un “Signore del mare”  che con mano ferma, giusta e paterna,  ha guidato la rotta della loro nave e della loro vita. Ultimo esemplare di una Marina che ormai non c’è più. Un pezzo di storia che scompare con lui.
Con il Presidente  Aldo Verdoliva ed il Vice Mario Sicignano del Gruppo stabiese, entrambi ex Sottufficiali già alle dipendenze di Papili,  si è deciso, accogliendo le numerose richieste di moltissimi  marinai, di istituire per il prossimo anno sociale un memorial day for Ammiraglio Papili a Castellammare di Stabia. Resta solo il rammarico di non aver conosciuto questo grande Marinaio!

Tomba dell'Amm.Papili

96 commenti

  • Pietro

    Leggere e riflettere…………….viene il magone……………buona notte marinai……marinai di una volta: marinai per sempre!!!!!

  • Egidio Alberti

    Per primo i miei complimenti ad Antonio Cimmino per il bell’artico
    lo.L’amico Franco Papili è stato mio aspirante alla classe nel 1951 anno in cui la durata dell’Accademia fu portata a 4 anni. Ar-
    tigliere come me ci siamo apprezzati e stimati fino al momento del -la sua morte. Grande storico della marina, delle sue navi e degli eventi bellici si divertiva a spivolare tutti coloro che si ferma- vano a parlare a parlare con lui.Tutto ciò che è stato raccontato dai suoi ex marinai è oro colato.Grande uomo, onore alla memoria

  • Luigi Diana

    Ciao Ezioci sono dei momenti della vita che rimangono impressi per sempre e ti ringrazio per farceli rivivere. ti abbraccio con la speranza di rincontrarci.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Luigi Diana … sono io che ringrazio voi stabiesi per l’affetto, la stima e la compagnia che non mi avete mai fatto mancare in questa avventura editoriale. Un abbraccio a te e a voi tutti grande come il mare

  • Orlando Abaterusso

    Grazie Ezio carissimo certo il Papili chi lo dimentichera’, nessuno rimarra’ alla storia felice weekend Fra

  • Antonio Andrea Sanna

    Sono stato in allestimento del Vittorio Veneto dal 2 .51966 …al 31 .8.1968, trasferito alla Maddalena x il Corso IGP, ho conosciuto Franco Papili, appena arrivato dal Garbaldi, sicuramente 1967, il quale faceva le veci di C.te in 2^…; la data 1969 , sarebbe l’ufficialità? Un anedotto riferito al 1967, durante la guerra dei 6 giorni, Israele -egitto, in una delle assemblee al chiuso, nella Caserma Cristallini, fece una battuta in merito….ma cosa aspettiamo a partire …lo scafo era ancora semivuoto…non ho avuto è dato problemi al Comandante Franco Papili. Un bel ricordo la comunicazione con le palette, ….si..no…i numeri…ecc.

  • Egidio Alberti

    Mio aspirante alla classe nel 1951 , artigliere come me ci siamo ammirati e stimati fino al momento della sua morte. Grande uomo, grande marinaio, grande storico della marina. Gli ho voluto e continuo a volergli bene.

  • Aldo Finotti

    Secondo sul V.Veneto con il CV Fedele. Poi il CV Fedele venne da noi a CINCNAV com SCSM, con Lei Capo Servizio Armi – Comandante Alberti. Quanto tempo è trascorso! 1970/1971/1972. Poi sul V.Veneto imbarcò Il CV Piccioni e suo secondo il CF Di Giovanni. Ritengo che ricorderà. Cordiali saluti Ammiraglio.

  • Egidio Alberti

    Caro Aldo ricordo benissimo quel periodo perché ci fu il trasferimento di CINCNAV da Taranto a Santa Rosa ed io ero il capo carovana dei camions pieni di archivi ed arredi. I capi servizi stavano più a bordo del VENETO che a ROMA. Un caro saluto

  • Luca Nuzzolese

    Mi dispiace tantissimo non averlo incontrato dopo il mio imbarco per stringergli soltanto la mano

  • Antonio Gala

    Amore-odio, così definivo il mio rapporto col Comandante Papili nei 5 anni che ho passato sul Vittorio Veneto (allestimento compreso) e a parte la sua proverbiale severità e pignoleria ricordo la sua cultura e la preparazione nell’ informare noi su tutto quello che si visitava. Mi son commosso nel vedere la carriera che ha fatto ma da un uomo come lui non mi sarei aspettato nulla di meno. Gli onori e il nostro rispetto se li merita tutti.

  • Francesco Di Rima

    Ragazzi questo non si fa! Nel leggere la sua carriera e le sue frasi sulla marina e i suoi marinai mi sono commosso. Era un Signore dei mari.

  • Franco Romano

    Indimenticabile….grande personaggio, severissimo ma nello stesso tempo affabile, e disponibile al dialogo, ho avuto l’onore di averlo come comandante in 2^ durante il mio imbarco sul veneto negli anni 70/73. Conservo ancora come un cimelio una lettera autografata di suo pugno, indirizzata a mio padre, che annunciava il mio arrivo sulla nave ammiraglia, e che sarebbe stata sua cura comunicargli ogni mio comportamento sia buono e anche cattivo. Grandissimo uomo di mare. ONORI R.I.P.

  • Marco Delorenzi

    ricordo che si narrava di una leggenda di quando c/te in 2^ del Veneto a seguito problemi avuti a causa dei marinai in franchigia rispose per toni ad un amministratore locale dicendo: “quando i miei tori sbarcano non li posso trattenere dalle vostre vacche”…

  • Luigi Gonzaga

    Ragazzi, siamo sicuri che abbiate conosciuto bene prima il Cte e poi l’Amm. PAPILI ???? Un ottimo “capo cannone” !!!!

  • Francesco Lo Tempio

    Ricordo come se fossi oggi,quando dal sagittario l’allora tv Vatteroni ricopri l’incarico di AdB dell’Amm.Papili.

  • Gianfranco Iannetta

    Prima che l’amico Vinciguerra pubblicasse e soprattutto ricordasse la figura dell Ammiraglio Franco Papili, in occasione della ricorrenza della sua scomparsa, vi sembrerà strano ma questa mattina mi sono ricordato di lui.
    Io che ho avuto la “fortuna” di conoscerlo prima in servizio e dopo che lo stesso aveva, per questioni anagrafiche lascito quella che considerava la sua famiglia, lasciato il servizio attivo. Si perché veniva frequentemente a trovarmi (trovarci) durante la mattinata, consegnandoci qualche notizia esclusiva, dal punto di vista storico, che solo un uomo dello spessore dell”ammiraglio poteva fornirci.
    Onori Ammiraglio

  • Ezio VINCIGUERRA

    Ciao Gianfranco Iannetta Emoticon smile sottoscrivo… quanti ricordi!
    Uno su tutti:
    – Lei è Vinciguerra?
    – Si Ammiraglio.
    – Si vada a rileggere il suo articolo perché sul Notiziario avete sbagliato il genitivo.
    Dopo aver controllato mi sono presentato in Biblioteca Centrale:
    – Buongiorno Ammiraglio mi scuso per il refuso dovuto ad una svista di ribattitura del segretario.
    – Dica dal Segretario al suo Capo Divisione che sono qui per eventuali lezioni di latino.
    P.s. l’articolo parlava di Caio Duilio ma col suo nome originale in latino

  • Francesco Di Somma

    io sono un signore dei mari ho fatto 35 anni di navigazione ed ho portato la pelle a casa

  • Tony Ex Marinaio

    condivido tutti gli aggettivi …………l’unico rammarico è stato quello di averlo compreso dopo molti anni R.I.P. e spero che a primavera faremo la rimpatriata che è saltata quest’anno

  • Giovanni Berardi

    È stato il mio primo comandante su Nave Carabiniere….onori e memoria per il mio Comandante Ammiraglia Papili

  • Ciro Laccetto

    In quella foto (che era mia e ovviamente resa pubblica grazie all’amico Ezio) compare l’Ammiraglio di Squadra Girolamo FANTONI (ero il Capo della sua Segreteria a CINCNAV), Sommergibilista, Medaglia d’argento al Valor Militare nonchè Il padre della gnomonica Italiana del XX° secolo . Rendiamo gli onori anche Lui !

  • Gianfranco Iannetta

    Grazie a Capo Laccetto il quale ha reso noto il nome dell’ammiraglio nella foto ( ammiraglio Fantoni) non riuscivo a capire chi fosse.
    Compagno di corso (se non erro Capo corso) denominato “Alcioni” dell’ammiraglio Ugo Masetti, di cui ho avuto l’onore di conoscere e soprattutto di fare lunghe chiacchierate.
    PS: Masetti era il 2^ sul vecchio Garibaldi quando Papili era C°Servizio Armi e 1° DT”

  • Paolo M. Fradelloni

    Era un marinaio anche se dai modi per così dire poco ortodossi … ricordo le sue conferenze storiche tenute al circolo ufficiali di Tarnto dove, noi poveri ufficiali inferiori e subalterni dovevamo partecipare “spintaneamente” … erano interessanti ma noi avevamo altro in mente

  • Antonio Corvo

    lo conosciuto come comandante di secondo sul vittorio veneto 1972 lo ricordo come un geniooooooooooooooooo

  • Tommaso Micocci

    Ho avuto l’onore di conoscerlo su nave squalo…mi fece un’ispezione al carico ..grande uomo rude ma vero.R.I.P

  • Paduano Pietro

    Mi ricordo a Genova,di ritorno dal nord Europa venne in visita sul Vespucci,salendo dal barcarizzo,con i dovuti onori del nostromo di servizio con il fischio,si gira verso la banchina e nota due marinai che fumano,sarebbero dovuti stare sull`attenti,torna indietro e gli striscia il pelo.Ne ho conosciuto di ammiragli ma Lui lo ricordo con affetto

  • Gianfranco Giampietro

    Ho avuto l’onore e il piacere di averlo a bordo sul dragamine Ebano ad Ancona per tre giorni in VI.PE

  • Lorenzo Cerisola

    L’ho conosciuto, pretendeva molto ma era il primo a difendere a spada tratta i suoi marinai. R. I. P.

  • Salvatore Capuzzimati

    L’ho conosciuto a Maristat UAG,- molto autorevole sapeva comandare. R.I.P.

  • Paolo M. Fradelloni

    Che difendesse a spada tratta i suoi marinai era assolutamente vero… molto duro ma giusto… personalmente ho avuto poco a che fare con Lui e solo nel periodo in cui era COMDINAV DUE a Taranto da AD (dove teneva le famose conferenze). molte solo le leggende ed aneddoti che si raccontano: le famose palette da comandante in 2^ sul Veneto a la frase rivolta alla proprietaria della Lavanderia di Castellammare che si lamentava che i marinai infastidivano le sue stiratrici. … Chi se la ricorda?

  • Giovanni Nicoletti

    credo sia un errore: da Capitano di Vascello assunse nel 1979 il comando del Vittorio Veneto.,io lo conosciuto nel 76\77,e lo era già

  • Tommaso Antonelli

    Sono stato alle dipendenze dell’ Amm. Franco Papili a Maridipart La Spezia , grande Uomo , umano .

  • Mario Billardello

    Ho avuto non molti incontri con Lui, ma mi sono bastati per apprezzarlo e non sfuggire mai le occasioni per poterlo salutare …

  • Pippo Landolfi

    E’ stato il mio Comandante su Nave Carabiniere,un vero marinaio,un vero signore,un ‘uomo che io ho preso da esempio x la sua onesta l’amore x la divisa che indossava e x le sue impeccabili culture , sulle battaglie navali delle marine di tutto il mondo.Io l’ho sempre ammirato.

  • Salvatore Lepre

    Mai avuto l’onore di essere sotto il comando dell’Ammiraglio Papili, ne ho sentite tante sul Suo conto, ed anche ora, nel ricordarne la memoria ne ho sentite di nuove, ma tutti erano fieri di essere stati sotto il suo comando……R.I.P., con tutto il rispetto, Frà.

  • Giuseppe Orlando

    ….ricordo il 1° discorso sul ponte di volo del C.V. Franco PAPILI in qualità di Comandante del Vittorio Veneto – ha ultimato il Suo discorso dicendo: se avete un problema venite da me – io sarò presente a bordo 24 ore su 24 ore . Cmq un grande uomo dall’apparenza burbero ma in fondo un cuore grande quanto il mare. R.I.P.

  • Egidio Alberti

    Caro Ezio, hai fatto come al solito un un bel lavoro. I miei sentiti complimenti ed un saluto affettuoso.

  • Marco Ximenes

    Ho avuto l’onore di conoscere l’Ammiraglio Franco Papili e di avere frequenti contatti con Lui.
    Un Signor Ammiraglio, un Ammiraglio Signore. Un Marinaio d’altri tempi…….. Un grande storico.

  • Antonio Scarcia

    Io ricordo che in segreteria ammiragli cercavano un nome di un congedato ma non riuscivano a trovarlo, quando lui disse chi cercate, rispose subito: “sfido io che non ci sta non è ammiraglio ma C.V. una memoria unica

  • Giorgio Sornicola

    ho avuto il piacere di conoscere ll’Ammiraglio Papili. Un gran signore uno che difendeva i suoi marinai un uomo onesto un perdita immensa per l’Italia e la Marina Militare niente a che vedere con quelli che ci sono oggi che sono servi dei politici

  • EZIO VINCIGUERRA

    Concordo con vostri commenti e ringrazio Ciro Laccetto perché quella foto la signora Papili la custodisce nel suo appartamento.

Lascia una risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *