12.8.1944, la strage di Sant’Anna di Stazzema in ricordo delle vittime e del marinaio Luigi De Martino e dei suoi parenti
a cura Antonio Cimmino
– BANCA DELLA MEMORIA PER NON DIMENTICARE MAI –
Luigi De Martino, nato a Castellamare di Stabia il 13 aprile 1903 fu trucidato dai nazisti a Sant’Anna di Stazzema il 12 agosto 1944, aveva 24 anni.
Furono uccisi anche Paone Maria di anni 32 e De Martino Ciro di anni 3 e la sua famiglia sfollata da La Spezia.
In poco più di tre ore vennero massacrati 560 civili, in gran parte bambini, donne e anziani.
Gli orrori di una guerra, di tutte le guerre per non dimenticare, mai.
www.santannadistazzema.org
A Sant’Anna di Stazzema, la mattina del 12 agosto 1944, si consumò uno dei più atroci crimini commessi ai danni delle popolazioni civili nel secondo dopoguerra in Italia. La furia omicida dei nazi-fascisti si abbatté, improvvisa e implacabile, su tutto e su tutti. Nel giro di poche ore, nei borghi del piccolo paese, alla Vaccareccia, alle Case, al Moco, al Pero, ai Coletti, centinaia e centinaia di corpi rimasero a terra, senza vita, trucidati, bruciati, straziati.
Quel mattino di agosto a Sant’Anna uccisero i nonni, le madri, uccisero i figli e i nipoti. Uccisero i paesani ed uccisero gli sfollati, i tanti saliti, quassù, in cerca di un rifugio dalla guerra. Uccisero Anna, l’ultima nata nel paese di appena 20 giorni, uccisero Evelina, che quel mattino aveva le doglie del parto, uccisero Genny, la giovane madre che, prima di morire, per difendere il suo piccolo Mario, scagliò il suo zoccolo in faccia al nazista che stava per spararle, uccisero il prete Innocenzo, che implorava i soldati nazisti perché risparmiassero la sua gente, uccisero gli otto fratellini Tucci, con la loro mamma. 560 ne uccisero, senza pietà in preda ad una cieca furia omicida. Indifesi, senza responsabilità, senza colpe. E poi il fuoco, a distruggere i corpi, le case, le stalle, gli animali, le masserizie. A Sant’Anna, quel giorno, uccisero l’umanità intera.
La strage di Sant’Anna di Stazzema desta ancora oggi un senso di sgomento e di profonda desolazione civile e morale, poiché rappresenta una delle pagine più brutali della barbarie nazifascista, il cancro che aveva colpito l’Europa e che devastò i valori della democrazia e della tolleranza. Rappresentò un odioso oltraggio compiuto ai danni della dignità umana. Quel giorno l’uomo decise di negare se stesso, di rinunciare alla difesa ed al rispetto della persona e dei diritti in essa radicati.
31 commenti
Ivan Giulianotti
Rip…… Feci il piantone al tribunale militare a Spezia durante le udienze preliminari….
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Ivan Giulianotti … non deve essere stata una bella esperienza.
Un abbraccio e grazie per la testimonianza d’affetto e anche per la compagnia.
Francesco Lattanzio
..560 ne uccisero, senza pietà in preda ad una cieca furia omicida. Indifesi, senza responsabilità, senza colpe…
E dopo solo 70 anni i tedeschi comandano di nuovo e in Ue non si può decidere nulla senza il loro consenso…figuriamoci contro di loro..
…E’ una vergogna…i tedeschi non sono cambiati nel loro ritenersi superiori agli altri popoli….speriamo che la Francia si renda conto, che il grande popolo francese si renda conto che rischiano di essere sottomessi come tutti gli altri…
…solo la Francia ha la legittimità storica per un ruolo guida in Europa….solo la Francia può togliere i tedeschi dalla guida della Ue…
Enzo Amato
condivido
Antonio Scarcia
Ho letto tutto Ezio sono rimasto molto toccato dalla storia, devo dire che il tempo che ho passato e che ancora dovrò passare in Marina mi lascerà dei ricordi indelebili, purtroppo ci sono sempre delle cose che non vanno e come ben sai anche noi ci siamo battuti a Palazzo, mi dispiace per Antonio che non ha potuto coronare il suo sogno rimanendo in Marina, l’importante che le sue qualità sono state riconosciute, anche se in ritardo! Un abbraccio Antonio
Egidio Alberti
Che tragica ricorrenza. Che sia di eterno monito ai posteri.
Michele Di Liberto
R.I.P.
Marinaio di Lago
Buonasera Francesco Lattanzio penso di concordare con il tuo commento c’è da lavorare ancora per l’unione (…vera).
Adesso riposano in pace
Luigi Pace
condivido
Ivan Giulianotti
Grazie a te Ezio, invece per me( appassionato di storia fin da ragazzino) fu una bella esperienza sentire le toccanti testimonianze dei parenti di alcune delle vittime , poi mi congedai , quindi seguii dai media il processo.
Giuseppe Venosa
ho conosciuto il capo di !^ cl.I/RA Ferdinando BOTTARI, nativo di Sant’Anna di Stazzema.A lui i nazisti trucidarono l’intera famiglia. All’epoca per sua fortuna era in Marina.
Francesco Albani
condivido
Silvano Rambone
condivido
Roberto Baldini
condivido
Natalina Castellano
condivido
Alberto Cernuta
criminali per mentalita’ e di fatto non si smentiscono mai,l’aveva capito bene stalin, che se non l’avesssero fernato li avrebbe cancellati dalla faccia della terra,esattamente come avevano fatto loro con la shoah,ed avrebbe estirpato un”erba ‘maligna, molto tossica.
Lorenzo Cerisola
Solo il tg2 ha ricordato l’evento
Francesco Lattanzio
ciao Ezio, buonasera anche a Te…ciao
EZIO VINCIGUERRA
Buonasera a voi carissimi e grazie per non aver dimenticato mai l’orrore di una guerra iniziata male e finita peggio. Un abbraccio e chiediamo il perdono per i loro (e anche nostri) peccati
Bruno Capogrosso
Ricordalo ai partigiani che fecero l’attentato e poi scapparono!!!
Stefano Tommasino
o continuo a chiedere come mai nessuno ne parla dell’ eccidio di CEFALONIA migliaia di Soldati,Ufficiali, Graduati, E Sottufficiali passati per le Armi perchè non vollero combattre con i Tedeschi possibbile che nessuno ne parli che male hanno fatto se non quello di farsi ammazzare Povera Italia
Mauro Benfatto
R.I.P.
Graziano Mattana
R.I.P.
Egidio Alberti
Che triste storia. Auguriamoci che non c’è ne siano piu’ nel futuro.
Pierri Giovanni
pace!
Stefano Battilocchi
Perpetrare la memoria per il presente ed il futuro
Roberto Lugato
R.i.p
Lorenzo
Bruno Capogrosso informati prima di parlare, a Sant’Anna di Stazzema non ci fu nessun attentato di partigiani, solo ordinaria bestialità nazifascista, che si scatenava tranquillamente senza bisogno di provocazione. I partigiani anzi avevano abbandonato la zona da giorni, senza compiere attacchi a danno dei tedeschi.
Anna Caramiello
condivido
domenico
Maria Paone era la sorella di mio padre ed era nata a Gaeta in provincia di Latina. Che atrocità commesse su bambini piccolissimi e su mamme che avevano bimbi in grembo.Che mostri assassini che erano.
ezio
Buonasera Domenico e grazie per la sua commovente testimonianza.Noi, nel nostro piccolo, cerchiamo di non far cadere nell’oblio questa immane strage di innocenti. Lo facciamo per non dimenticare mai il loro estremo sacrificio. Riposino in pace.
Pancrazio “Ezio”