20.7.1866, la battaglia di Lissa e i caduti delle regie navi Italia e Palestro
di Carlo Di Nitto (Presidente gruppo A.N.M.I. Gaeta)
– BANCA DELLA MEMORIA PER NON DIMENTICARE MAI –
…l’infausta giornata di Lissa e dei caduti delle regie navi Re d’Italia e Palestro.
Nell’immagine, l’affondamento della regia nave “Re d’Italia” nel dipinto di C. Frederik Sorenson conservato nell’Heeresgeschichtliches Museum di Vienna.
Il dipinto mostra la nave mentre affonda dopo essere stata speronata dalla “Ferdinand Max”, nave ammiraglia dell’Ammiraglio Wilhelm von Tegetthoff.
Onore a tutti gli oltre 620 Caduti di Lissa.
16 commenti
Egidio Alberti
Onore ai caduti di Lissa
Girolamo Trombetta
Ricordiamo questa data per la famosa Battaglia di Lissa sconfitta della flotta italiana da parte dell’ Austria.
Lucio Campana
Vorrei poter dire “non mi piace”
Carlo Di Nitto
La Reale Armata di Mare del Regno delle Due Sicile, nobilissima antenata della nostra Marina Militare !
Carlo Di Nitto
I Marinai di Gaeta non dimenticano ……
Marinaio di Lago
Riposino in pace
Joseph Gorgone
Grazie Carlo per aver condiviso. A loro la Pace Eterna!
EZIO VINCIGUERRA
Onore ai caduti ma anche al Presidente Carlo Di Nitto infaticabile sostenitore della banca della memoria per non dimenticare mai.
P.s. Ah se qualcuno mi ascolta lassù potremmo riemergere dalla merda accumulata in questi ultimi vent’anni…in che senso?
Un Presidente, come qualunque capo, è il primo a dare l’esempio ai discenti. Grazie Carlo Di Nitto
Francesco Carriglio
Negli avvenimenti di Lissa, svoltisi fra il 17 ed il 20 luglio 1866, si sono svolte due distinte azioni nelle quali l’eroismo di ufficiali, di sottufficiali e di semplici marinai ha posto un suggello di gloria con mirabili esempi di coraggio, forza d’animo ed ardimento al risultato definitivo dell’azione. Il 19 luglio l’armata navale italiana procedeva al bombardamento delle opere fortificate dell’isola per render facile lo sbarco dei reparti di occupazione che sarebbero dovuti sbarcare la stessa sera e il mattino dell’indomani. La Corazzata Re d’Italia rimase isolata fra le navi austriache e, dopo avere schivato l’attacco, non poté più sfuggire a quello dell’Unita Ferdinand Max, ammiraglia di Tegetthoff che la speronava, in breve tempo si capovolse nel gorgo del mare dando iniziò alla tragedia.
Antonio Piccolo
R.I.P. ONORI MILITARI !!!!!!!
Lalla Simone
Grazie
GUIDO GUARNERI
ONORI AI CADUTI DI LISSA UNA PAGINA EROICA DELLA NOSTRA MARINA. PURTROPPO LA VITTORIA NON SCIOLSE LE SUE ALI AGLI ADRIATICI VENTI . ONORI
FRANCESCO DAL POZZO
CHI PER LA PATRIA MUORE, VISSUTO E’ ASSAI. LA LUCE DEL SIGNORE E IL LAURO IMMORTALE ONORINO LA LORO MEMORIA
Guglielmo Gennari
È doveroso ricordare che a Lissa, hanno combattuto Austriaci ( Veneti-Chioggiotti al comando di
Tegetthof ) contro Italiani (flotte sardo-genovesi e sicule-napoletane ) Fu una battaglia tra italiani
Girolamo Trombetta
Fu una battaglia tra veneti che combatterono al comando di teghetthof contro le navi con il tricolore
Cyrus Basile
NESSUNA pieta’ per chi bombardo’ il popolo inerme di gaeta per costringere i duosiciliani alla resa, fu un ecatombe, altre ne sarebbero seguite ad opera di cialdini al quale non gli metto prima del nome nessun titolo se non a posteriori chiamarlo con l’appellativo di “diavolo, macellaio, vile combattente verso gente inerme, piromane stragista di paesi con all’ interno i suoi abitanti, e cane infido al servizio di chi parlava soltanto il francese” non contenti, questo popolo di cani slavi con a capo un pazzo che credeva di essere il nuovo cesare, con un vile atto prese un pezzo della campania felix e terra di lavoro e lo regalo’ alla regione lazio. dopo la guerra tutto quello fatto da mussolini fu abolito, tranne il ritorno di gaeta all’ amata terra. concludo dicendo che ponza e le sue isole come scrivono i romani, non fanno parte dell’ agro pontino, ma propagine di gaeta. ieri oggi e sempre