C'era una volta un arsenale che costruiva navi, Marinai, Marinai di una volta, Naviglio, Recensioni, Storia
1° maggio 1927, varo regia nave Manin
di Antonio Cimmino
Cacciatorpediniere varato a Fiume il 1° maggio 1927.
Dislocamento: 1.580 tonn.
Lunghezza: 90,7 metri.
Larghezza: 9,2 metri.
Immersione: 3,7 metri.
Apparato motore: 3 caldaie, 2 turbine, 2 eliche.
Potenza: 38.000 HP.
Velocità: 35 nodi.
Armamento: 4 cannoni da 102/45 mm., 4 cannoni da 40/39 mm., 6 tubi lanciasiluri da 533 mm, 52 mine.
Equipaggio: 145 uomini.
Motto: Foco sopra foco s’ha da vincere o morir.
Fu affondato il 3 aprile 1941 da un attacco aereo inglese presso Gedda (Mar Rosso) mentre tentava, con altre unità, un’incursione su Port Sudan.
8 commenti
Andrea Enea
L’isolotto di El Wasta dove nel 1941 furono internati i naufraghi dei CT Daniele Manin e Nazario Sauro.
Andrea Enea
La mappa dell’isolotto di El Wasta.
EZIO VINCIGUERRA
Grazie Andrea Enea per queste due belle foto che hai postato e che fanno comprendere esattamente la storia di due figure eroiche e anche di tanti Marinai di una volta che si sono immolati per questa vituperata Patria. Un abbraccio
Andrea Enea
Ezio, mio padre Carlo era uno dei naufraghi del CT Manin e la foto mostra un reperto a dir poco eccezionale: ci sono tutti i nomi, il grado e le firme autografe di tutti i superstiti che furono trasferiti ad El Wasta. Il primo è il S.T.V. Fabio Gnetti autore del libro “Ultima missione in Mar Rosso”.
EZIO VINCIGUERRA
Minkia! … è una esclamazione di meraviglia mista ad affetto che usiamo spesso in Sicilia. Carissimo Andrea Enea questa si che è una testimonianza storica. Il mio cuore mi dice che dovresti pubblicare qualcosa sul tuo caro papà, sulla storia della Manin e dell’ultima missione in Mar Rosso.
Ci conto tantissimo perché è nostro precipuo desiderio inserire queste storie nella “banca della memoria” per non far cadere nell’oblio i Marinai di una volta…quelli per sempre!
Andrea Enea
Dei naufraghi del CT Manin ancora in vita, ci potrebbe essere solo Francesco Spizzico di Bari che nel 2011, novantenne, fu premiato insieme ad altri marinai “coetanei”
Intanto sono riuscito a contattare e incontrare i figli di Andrea Carrano, fraterno amico di mio padre è che è stato mio padrino di battesimo. Rivedere le loro foto da reduci, rientrati a Roma, è stato commovente.
EZIO VINCIGUERRA
quante storie belle che riesco a leggere. Storie di umana solidarietà che fanno bene al cuore e anche allo spirito. Grazie Andrea Enea per questa bellissima foto dei due naufraghi. Un abbraccio
Daniele Tealdi
buongiorno a tutti. Io sono il nipote di Eugenio Tealdi. Avete a disposizione del material del Manin o delle foto? Magari di gruppo presente anche mio nonno?
Grazie mille