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Fili di memoria (Giovanni Novelli)

di Giovanni Novelli (*)
in collaborazione con A.N.M.I. STABIA e www.liberoricercatore.it

Tu non sai dove ti portano
Forse vicino forse lontano
Spiegate le vele del pensiero
Tracci sull’onda il tuo sentiero

Il vento capriccioso è tuo amico
ed anche dispettoso tuo nemico
La terra sembra solo un miraggio
sempre la cerchi ad ampio raggio

Sulle orme dei tuoi sentieri tortuosi
incontri a volte anch’esseri mostruosi

La melodia così ti appare dissonante
vibra rimbomba il fragore rumoreggiante

Ti specchi negli abissi del mare
rifletti cose belle e cose amare
Tu persa nel profondo dell’abisso
nella chiara imago di un crocifisso

La luce delle stelle ti accompagna
Il sole ti illumina da una montagna

Un gabbiano che vaga in lontananza
un ramoscello portatore di speranza
un tronco che la terra ti rimembra
riporta il vigore alle tue membra.
Incontri raramente altrui vascelli
con cui puoi scambiare ramoscelli
quella scintilla nel tuo cuore
che può sedar ogni rumore

avvolgere con fiamma contagiosa
membra intinte di speranza briosa
che cercano il tanto amato sposo
e senza di lui mai trovan riposo.

I fili sì confusi si intrecciano contorti
e sembran in nessun dove disporti

Ma nelle profondità del mare
tu vedi cose belle e da amare
e trovi la tua terra ed il tuo sale
ritrovi te stessa lungi dal male.

Il moto il mutamento tra i fili del tempo
vivendo l’eterno presente al contempo
sì vagando persa tra onde perigliose
trovi dimenticate perle meravigliose.

Lì eterno ed immutabile il suo amore
sì vaghi ma lo porti sempre nel cuore.

(*)  Diritti riservati.

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