Quella volta che imitai il Comandante Brandano
di Roberto Esposito
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…riceviamo e pubblichiamo questo curioso racconto. Ci auguriamo che faccia comprendere ai lettori il rapporto umano che si instaurava nel periodo dove, nel nostro Paese, c’era il servizio di leva obbligatorio.
Carissimo Comandante Giovanni Brandano (*),
ancora oggi, solo a pronunciare il suo nome, una leggera brezza di timore mi assale!
Ricordo sempre quei poveri impiegati civili che verniciavano di giallo il muro della nostra caserma e lo facevano con molta tranquillità e con troppa calma.
Quel giorno, quatto quatto, mi avvicinai dietro di loro, e cercando di imitare la sua voce intimai:
– “questo muro non è abbastanza giallooooo!”.
Quei poveretti rimasero per una decina di secondi fermi, senza avere il coraggio di voltarsi indietro. Poi, uno di loro, si volse dietro e quando si accorse che non era il comandante ma un semplice marinaio, dapprima furibondi ma poi, svanita la tensione, iniziarono a ridere a crepapelle.
Ricordo ancora quando Tiragallo Antonio, un commilitone, Le raccontò il fatto e Lei mi convocò nel suo ufficio:
– “imitami! Coraggio imitami!”
Mi venne un groppo in gola, non riuscivo ad emettere nessun suono, nessuna sillaba fino a quando Lei esclamo:
– “non voglio più incazzarmi. Tu cazzierai le persone per me”.
Seguirono i “cazziatoni” ai vari Bomboi, Unida. Eravamo in mensa, momenti di ilarità, di risate sincere, momenti di aggregazione indimenticabili.
La frase di Lei che però mi colpì e che non scorderò fu:
– “un vero marinaio deve prendere un mulo per la coda e tirarlo per 50 metri!”
Avevo compreso quello che voleva dirmi.
È stato un onore conoscerla ed un piacere avere condiviso momenti seri, di difficoltà, ma anche piacevoli.
Grazie, grazie di tutto, Lei sarà sempre per me il Comandante Giovanni Brandano.
18 commenti
Giovanni Brandano
Grazie ancora Ezio, commosso come sempre …..
Benvenuto Casula
E chi non conosce il mitico “Marinaio” Giovanni Brandano. Un grande.
EZIO VINCIGUERRA
Racconto ricordo di un marinaio di leva che la dice lunga sul rapporto che si instaurava quando nel nostro Paese c’era ancora il servizio di leva obbligatorio.
Franca Magnalardo
Sono bei ricordi che rimangono nel tempo . Peccatoche oggi non ce ne siano molti, il tempo è passato.
Antonio Rossi
Già……
Mauro Castagnoli
Saluti frà. .. bei tempi indimenticabili, Taranto 5/45
Carlo Luigi Crea
Buongiorno Ezio
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Carlo ha letto anche tu che bella storia, un abbraccio
Iacono Francesco
un vero Marinaio questo comandante! quando un comandante si definisce un marinaio si merita il rispetto dei sottoposti… Piccole, forse per alcun “inutili” storielle come queste, fanno grande la marina!
EZIO VINCIGUERRA
Ricevere storie come questa mi fa comprendere che siamo sulla rotta giusta. Un solo rammarico: molte delle storie che mi raccontate sono fotografate nei vostri e nostri ricordi nel periodo in cui nel nostro Paese c’era il servizio di leva obbligatorio.
Marinaio di Lago
Ciao Iacono Francesco hai ragione da vendere piccole storie che fanno grandi i Marinai di una volta
Giovanni Brandano
Grazie Esposito ed Ezio Vinciguerra….ero preparato anche a questo piacevole e bellissimo ricordo! Di Esposito ricordo sempre un detto napoletano ……. una parola amena, che non si puo’ dire qui , ma solo tra noi marinai! Ciao Esposito, ti ricordo con affetto!
Carlo Antonucci
Ho avuto il piacere di conoscerlo sul Maestrale.
Egidio Alberti
Caro Ezio ho appena fatto una rimpatriata con Giovanni Brandano, grazie per avermi fornito elementi utili
SIMBA IL MARINAIO
ringrazio Giovanni Brandano
EZIO VINCIGUERRA
grazie a Lei ammiraglio e a tutti voi che mi tenete compagnia. Storie come quella raccontata da Antonio Esposito e Giovanni Brandano onorano la nostra Forza Armata
Paolo M. Fradelloni
Grande Brandano… siamo stati insieme a Perdasdefofu … e poi ci siamo ritrovati in Sicilia a Taranto e in tanti altri posti
DIEGO MIGLIORINI
Un grande Uomo…
Sono stato un suo collaboratore durante il servizio militare a Perdasdefogu nel 1986.