Regio sommergibile Delfino, il primo
di Carlo Di Nitto e Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
Il regio sommergibile “Delfino” fu il primo battello sommergibile italiano. Ideato e progettato dal generale del Genio Navale Giacinto Pullino, su indicazioni dell’allora Ministro della Marina Benedetto Brin allarmato dalle notizie che giungevano sulle prestazioni del sommergibile francese “Gymnote” (primo sommergibile al mondo operativo con moderne funzioni offensive), fu costruito in segreto fra il 1890 e il 1892 nell’arsenale di La Spezia. Dislocava 98 tonn. in emersione e 108 tonn. in immersione.
Nonostante la positività dei risultati ottenuti alle prove, il battello rimase accantonato per diversi anni a causa di una iniziale diffidenza verso l’arma subacquea.
Nel 1900 fu rimesso in servizio, radicalmente ricostruito e perfezionato; il dislocamento aumentò a 102/113 tonnellate con notevoli miglioramenti nell’armamento e nell’apparato di propulsione. Nonostante ciò il “Delfino” fu presto superato dalle nuove classi di sommergibili nel frattempo progettate.
Nel 1904 divenne operativo e durante la Grande Guerra svolse intensa attività bellica a difesa della laguna veneta. Dopo essere stato impiegato negli ultimi tempi come unità scuola per sommergibilisti, nel 1919 fu radiato e avviato alla demolizione.
Dati tecnici
– lunghezza: di 23,3 metri;
– dislocamento in emersione di 98 t;
– un motore elettrico che sviluppava 65 hp.;
– anno di impostazione: 1890 (*);
– anno del varo: 1892;
– anno di radiazione 1919.
(*) Nel 1889, la data esatta non è nota perché il progetto del sommergibile Delfino era considerata, per ovvi motivi, segreta (si presume il 30 giugno). Il progetto venne completato da Giacinto Pullino. Impostato a La Spezia al regio sommergibile Delfino, nel corso della sua operatività, furono apportate alcuni varianti per migliorarlo nell’assetto, nel motore (fu aggiunto un diesel) e nei tubi lanciasiluri. Fu impiegato durante la Prima Guerra Mondiale.
Nella foto, eseguita dopo il 1904, il “Delfino” è ripreso con lo scafo modificato dai lavori di ammodernamento.
Dello stesso argomento sul blog
https://www.lavocedelmarinaio.com/2014/07/delfino-il-primo-sommergibile-italiano/
25 commenti
Mario Veronesi
Grazie Ezio un abbaraccio anche a te
EZIO VINCIGUERRA
Carissimo Mario Veronesi … buon lavoro di ricerca e un abbraccio
Mario Barisone
veramente interessante
Marinaio di Lago
Chissà se qualcuno ha notizie più approfondite
Ugo Casiraghi
Stiamo parlando di un sommergibile del 1892 !
Giuseppe Verdolino
complimenti per il post originalissimo ed importante.
Antonio Dessì
grazie per tutto quello che posti, scusa ma io condivido sempre tutto quello che riguarda la marina e Cagliari, ciao !!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Antonio Melis
anche io cerco quello che mi piace e lo pubblico ,poi a chi piace lo prende !!!!!
Clara Funiciello
onore a tutti i sommergibilisti!!!!
Antonio Melis
Stupenda visione storica Grazie tante anno un valore storico inestimabile felice sera
Roberto Tento
..altra foto da mettere nel cassetto…ricordi dei nonni..
Carlo Latorre
Bellissima questa foto con sommergibile d’epoca , diversi da quelli di oggi , che sono nucleari .
Antonio Piccolo
buon giorno e che risveglio con questa gloriosa immagine bellissima
Matteo Cocco
Mezzo eccezionali per l’epoca e gli Uomini che vi si imbarcavano?
Alberto Fiorino
Bravo…molto belle e utili queste “riedizioni” storico-navali…….
Antonio Del Balzo
Da ex sommergibilista trovo la foto irrinunciabile. Grazie Carlo
Mirco Niero
Per caso era della classe “Narvalo”?
Antonio Melis
Grazie Carlo per questa bellissima foto storica che onora la nostra Marineria Italiana , felice sera
Roberto Tento
qualcosa di buono e’ stato fatto da noi piemontesi….anche in seguito, non siamo uomini di mare come voi ma ci siamo distinti con onore…
Francesco Carriglio
Articolo interessante per noi appassionati e per la memoria storica.
EZIO VINCIGUERRA
Buongiorno Francesco Carriglio si è un articolo che necessita di approfondite ricerche. Perché la progettazione è stata a suo tempo rallentata?
Antonio Piccolo
emozione vedere questa meraviglia ,e sapendo che la costruzione e avvenuta nella nostra amata italia ,un pezzo di storia anche oggi ,hai tutta la mia stima .
Enzo Arena
Grazie Ezio.
EZIO VINCIGUERRA
…in verità ne sappiamo poco o niente su questa storia
Carlo Di Nitto
Non era un battello della classe “Glauco 1°” (alla quale appartenevano anche il “Narvalo 1°”, lo “Squalo 1°”, l'”Otaria 1°” e il “Tricheco 1°”).
Questo battello era unico e costituiva una classe a sé stante.