3.2.1949 consegna regia nave Giulio Cesare alla Marina Sovietica
a cura Antonio Cimmino e Pancrazio “Ezio” Vinciguerra
Il 3 febbraio 1949 la regia nave Giulio Cesare veniva consegnata alla Marina Sovietica, in ottemperanza alle clausole del trattato di pace, come risarcimento per danni di guerra. Il trattato prevedeva che le navi destinate alla cessione, fossero cedute in condizioni di operare e pertanto prima della cessione l’unità venne sottoposta ad alcuni lavori, effettuati nel cantiere navale di Palermo.
In particolare i sovietici, oltre alle navi Giulio Cesare e Cristoforo Colombo ottennero anche:
– l’incrociatore Emanuele Filiberto;
– i cacciatorpediniere Artigliere e Fuciliere;
– le torpediniere Animoso, Ardimentoso e Fortunale;
– i sommergibili Nichelio e Marea;
oltre al cacciatorpediniere Riboty, alcuni MAS e naviglio minore che non vennero mai ritirati a causa del pessimo stato di manutenzione. Per questa parte di naviglio i sovietici concordarono una compensazione economica.
La nave Giulio Cesare fu ridenomimata Novorossijsk.
17 commenti
Roberto Tento
Era da affondare..altro che consegnare ai Russi…meglio morire da eroi che essere dei vigliacchi..
Gianluca Vallone
Buon pomeriggio fra’ Roberto.condivido il tuo pensiero Patria e Onore
EZIO VINCIGUERRA
Buongiorno a voi carissimi, come appurato siamo in pochi a commentare e tutto viene dimenticato in fretta, purtroppo.
Chissà perché delle sconfitte in pochi ammettiamo gli sbagli.
P.s. La navigazione continua, almeno per me, anche con telefonate vessatorie… GRAZIE Roberto Tento e Gianluca Vallone
Sergio Pagni
Ricordando la corazzata Giulio Cesare
Aldo Capobianco
concordo con Roberto che meglio sarebbe stato affondare e non consegnare all’ex nemico.Certamente sarà stato doloroso privare la marineria di una così bella unità piena di ricordi . Ma mi chiedo,avremmo altrimenti dovuto compensare il tributo in danaro ?
Antonio Laberinto
Eravamo la più forte marineria , navi maestose equipaggi prearatissimi,amore per la nostra bandiera immenso tanto da dedicargli la vita, quanto sangue eroico , quanto valore disperso ora siamo considerati poco più di niente, però restiamo i migliori marinai del mondo e qui nessuno può dire il contrario . Noi marinai per sempre
Antonio Laberinto
Sempre fedeli al tricolore
Roberto Tento
Poche parole …ma molto onore e su questo nessuno …dico nessuno ci insegna come farlo…siamo i migliori su tutti i mari e la storia non puo’ negarlo…W LA Marina Militare…
Marinaio Leccese
abbiamo un cuore che protegge e un anima che combatte
Claudio Rosafio
Ma è vero che affondò misteriosamente?
EZIO VINCIGUERRA
…così si dice
Feroldi Gianni
BELLISSIMA …..consegnata ai Soviet insieme alla gemella del VESPUCCI….
Iacono Francesco
Il Colombo… che i sovietici ignoranti usarono come nave cargo per poi finire in un porto del mar Nero, in totale stato di abbandono per poi finire bruciata e quindi radiata ee rottamata, pover Italia….
Osvaldo Monsellato
peccato
Nestore BOSCHETTI
Purtroppo è tutto vero.I ns padri che allora erano poco più che ventenni, si sarebbero fatti saltare piuttosto che consegnarsi al nemico con le armi cariche.Peccato che già all’epoca,chi aveva la responsabilità di quanto successo quel fatidico 8 settembre 1943, pensò bene di darsi alla fuga per poi dichiarare l’armistizio di cui conosciamo bene le clausole vessatorie per la nostra Marina.Molti dei nostri uomini, furono convinti con le armi in pugno, a disinnescare le cariche che avevano già piazzato in giro per la nave,e che a malincuore obbedirono.Questo per sapere a chi, all’epoca non era ancora nato, quale era il sentimento che animava quei valorosi del mare.Le nostre superbe unità maggiori, erano le meglio armate tra tutte le marine dell’epoca,le migliori in senso assoluto quando sparavano a circa 15 miglia, e colpivano il bersaglio anche non avendo il Radar,che invece, era già presente su alcune unità maggiori dell’alleato Tedesco.Erano tra le più veloci e le migliori per le capacità evolutive.Tutto questo, me lo raccontava mio padre, che fù uno di quei giovani “pazzi” che credeva nell’onore,e credette agli ordini ricevuti.Onore ai nostri uomini migliori ora e sempre con tutto il mio sentimento.
Gianpaolo Torre
i più eruditi mi correggano se sbaglio , però una volte in Mar Nero ho incrociato un veliero identico all’Amerigo Vespucci , poi mi è stato detto che era la sua gemella Cristoforo Colombo ( spero di ricordare bene ) data alla Russia come danni di guerra .
Giovanni Bruno
Si, e fece, purtroppo, una brutta fine.