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L’alimentazione di bordo: la prova del rancio, la pizza di mezzanotte e il panino di metà mattina

di Alessandro Pini
alexpini@tin.it

…riceviamo e con immenso orgoglio e piacere pubblichiamo.
Confidiamo in un vostro aiuto e in una prova di affetto e solidarietà per esaudire le richieste dell’ammiraglio Alessandro Pini che chiede notizie, curiosità e fotografie sulle nostre tradizioni legate all’alimentazione a bordo, quali la prova del rancio, la pizza di mezzanotte e il panino di metà mattina
. L’articolo è finalizzato alla pubblicazione di un libro e noi di questo blog ci auguriamo di essere menzionati nei ringraziamenti del già citato volume.
(Pancrazio “Ezio” Vinciguerra).

Alessandro Pini per www.lavocedelmarinaio.comCaro Vinciguerra,
“sono stato imbarcato quale Ufficiale alla cassa su nave Amerigo Vespucci e poi quale Capo del servizio amministrativo e logistico sulla Stella Polare, su nave Grecale e su nave Garibaldi.
Ho vissuto momenti intensi, dovuti ai gravosi impegni che tale incarico – se svolto con coscienza – impone a chi lo ricopre.
Sicuramente, tra i momenti di grande aggregazione dell’equipaggio, ricordo quelli nei quali si condivideva la mensa e qualche momento di relax insieme. Molti dei miei predecessori mi avevano parlato di alcune tradizioni legate all’alimentazione a bordo, quali la prova del rancio, la pizza di mezzanotte e il panino di metà mattina ed in effetti ho sperimentato direttamente quanto il condividere un pasto possa essere La-pizza-di-mezzanotte - www.lavocedelmarinaio.comdi conforto, non solo fisico, nei momenti difficili. Per questo motivo, lavorando adesso alla pubblicazione di un volume dedicato al rancio di bordo per conto dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, vorrei sapere se qualcuno abbia da raccontare qualche aneddoto o episodio interessante accaduto a lui o di cui abbia conoscenza, su qualcuno dei suddetti momenti”. Grazie di tutto.
Contrammiraglio Alessandro Pini
.

La prova del rancio a bordo - foto da www.trentoincina.it - copia
Dello stesso argomento sul blog:
https://www.lavocedelmarinaio.com/2012/05/la-pizza-di-mezzanotte/

34 commenti

  • Pietro

    Il panino di metà mattino, alle scuole CEMM, era un momento molto atteso. erano gli anni 50, la disciplina veniva applicata senza se e senza ma. uscire dalle aule e mettersi in fila davanti a quelle grosse ceste che contenevano i panini………..era l’intervallo che più si aspettava, si facevano delle considerazioni dell’andamento delle lezioni e se c’era l’evenienza di essere interrogati (due anni questo rituale, la specializzazione prevedeva due anni di corso). una deficienza nelle materie culturali equivaleva ad un turno di consegna, deficienza nelle materie professionali: due turni di consegna. si usciva due volte a settimana, sempre che non capitava di essere di guardia, giovedì e domenica. anche a bordo il “panino” come veniva chiamato l’intervallo….ma era meno sentito il momento rispetto alle scuole (condiviso per nei due anni di corso). La “prova” del rancio, alle scuole, l’allievo di commissione viveri prendeva una gamella a sua scelta e la portava all’ufficiale di guardia che ne faceva l’assaggio…. Un altro rituale alle scuole era la paga, per sezioni inquadrati con il libretto del “borsellino” in mano si andava a prendere lo “stipendio” dietro il tavolo allestito per l’abbisogna l’ufficiale commissario scriveva un numerello sul libretto “6.256” seimiladuecentocinquantaseilire….che potevamo prelevare il giorno di franchigia, solo 500 lire e si chiedeva di più dovevamo giustificare il motivo…..
    La pizza era per quelli che montavano di seconda ma….gli smontanti tergiversavano per accaparrarsi un pezzo……
    sull’Artigliere (1959) c’era il furiere Z che soffriva molto il mare, già da quando cominciavano a girare le eliche…..e mi ricordo di un commilitone di Massa Carrara ne approfittava di prendere più di qualche pezzo………sull’Indomito ho partecipato alla confezione e cottura della stessa (non soffrivo il mare ed aiutavo, se libero dalla guardia) ed a mezza notte e un quarto partivo col vassoio per la plancia…… e poi per la torretta MK37 dove c’erano i mie amici con cui dividevo i turni di guardia…..buona navigazione a tutti marinai di una volta amico Ezio….+

  • Francesco Garruba

    Bei tempi Ezio… Chissà se qualche “vecchio” capo Gamella raccoglie l’invito! Un abbraccio

  • Sergio Cesaretti

    Tutto vero solo che: alle scuole C.E.M.M. la fila per il panino del mattino “brunosa”, era accompagnato da un formaggio di forma triangolare di color giallo che inizialmente poteva essere anche gustoso, ma poi!…si era giunto alla nausea. Per evitare il pericolo “giallo”, i più fortunati, come il sottoscritto, praticavano “voga”, lancia composta da 10 vogatori con enormi remi, più “padrone”, timoniere che scandiva le vogate. Grazie a questo sport, il pericolo giallo era sostituito con una gustosa bistecca cotta alla piastra. Per non dimenticare;…in navigazione, la pizza di mezzanotte, rimane la più gustosa di tutte le pizze. Un caro saluto a tutti i marinai. Sergio Cesaretti.

  • Riccardo Taiarol

    L’odore della pizza e del pane a mezzanotte era inebriante….specialmente se eri di guardia e diana.

  • Massimo Pastore

    Però è bene ricordare che un libro sui “Menù di Bordo” già esiste. E’ stato scritto dall’Amm. Isp. C°. (AN) Roberto Liberi e, tra l’altro, a Pisa è stato presentato in contemporanea con una conferenza dell’Amm. Pini

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno Comandante Massimo Pastore io l’ho pure letto. In effetti forse l’editoria (che dipende dalla mamma) si ramifica in più parti…
    Mi si consenta di affermare che si poteva creare una edizione Difesa oppure di Sezione ad hoc.
    Si va ad ordine sparso compreso riviste e opuscoli.
    Forse l’ammiraglio Pini (con ANMIPRES) vuole cimentarsi nella babele dell’editoria (a me è successo con i miei libri e il prossimo me lo autofinanzio).
    Resta ben inteso che l’ufficio storico m.m. ha pubblicato tomi e libri bellissimi e che forse si doveva cimentare in questa avventura editoriale con più enfasi. Chissà se ci leggono, io ho sempre sostenuto questa tesi anche quando sono transitato da quelle parti.
    Oggi, nell’era e-book, è difficilissima questa avventura se non adeguatamente sostenuti dalle Major.
    Da parte mi e nostra possiamo condividere e sostenerlo in questo suo desiderio.
    P.s. Ho letto il libro di Rapalino (nemo profeta Patria)

  • Nicolas Rotunno

    in navigazione noi a mezzanotte …spaghetti aglio olio e peperoncino,che goduria frà

  • Enzo Ciulla

    Grazie Ezio leggo con emozione tutto ciò che concerne la nostra MM…..alle belle foto delle nostre navi al rancio di bordo alle libere uscite alle nostre belle divise ai ricordi dei nostri Eroi……io dopo il diploma nautico come capitano di macchine ,imbarcai sulle CP,dopo le C.E.M.M. IL Rancio lo cndiviso con i fratelli in caserma a Taranto ,alla Maddalena e al circolo sottufficiali e dico che sono stati dei momenti bellissimi che porto sempre nel mio cuore…..Ciao Ezio un abbraccio e grazie sempre.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno a voi e grazie per i commenti, per le foto e per la compagnia. Qualcuno ha degli aneddoti da raccontare sul tema la prova del rancio, la pizza di mezzanotte e il panino di rinforzo di metà giornata? Mi auguro di si. Un abbraccio a tutti grande come il mare.
    Carlo Di Nitto carissimo è di un neo realismo incredibile vero?

  • Morgese Claudio

    Accademia Navale piazzale Cappellini: lettura delle punizioni “Allievo 1cl………per dire che il panino alla mortadella del pomeriggio fa bene al marinaio, per fare dello spirito inopportuno, 3tas!”

  • Filippo BASSANELLI

    Nell’anno 1962 a bordo del C.T. INDOMITO il Co.nte in seconda C.f.Giulio de BOCCARD,per l’equipaggio dal Capo Gamella fece sperimentare la colazione rinforzata,a colazione a scelta due o tre primi così come i secondi,fu un grande successo,noi tutti i componenti dell’equipaggio si rimase tutti soddisfatti poi continuò dato che l’esperimento riusci alla grande.Ezio un abbraccio alla prossima.Filippo BASSANELLI.22.01.2015.

  • Claudio53

    Ore 12,15 circa, eravamo in posto di manovra per andare alla fonda, il Comandante era sull’alletta di dritta della plancia , il telefonista con la cuffia intesta ed il solito filo lungo – in cui tutti inciappavano – era vicino al portellone dell’aletta e alle sue spalle il Comandante in seconda. La nave era leggermente abbriviata in avanti e si aspetta l’ordine di macchine indietro. Nel silenzio dell’attesa si affaccia in plancia il Capo Gamella che preoccupato per la mensa chiede al Comandante in secoda “posso dare fondo?” ed il secondo “Si, si dai fondo”, il telefonista riconoscendo la voce dà l’ordine “prora fondo”.

  • Francesco Albani

    Il possono di metà mattina lo ricordo bene o con la mortadella o con il prosciutto cotto era gigante

  • Franco Orlandini

    Se non vi siete mai domandati cosa ci faceva il sottufficiale con la pistola al fianco accanto agli ZCH all’ora della distribuzione del cibo, dovreste sapere che non era solo per tradizione, ma perchè prima della guerra,all’ora del rancio non sempre erano rose e fiori. A volte il cibo scarseggiava e la Gente aveva fame. Su certe navi si arrivava quasi alla sedizione, per non dire ammutinamento. C’erano molti analfabeti e molti erano poveracci che erano andati in marina per mangiare. Forse sarebbe meglio che qualcuno raccontasse anche l’altra parte della storia. Il mio Maresciallo Scuto, catanese, capoposto di ICS quand’era sergente di mensa si picchiava coi marinai più violenti, a volte.

  • Massimo Pastore

    Lasciamo perdere le iniziative editoriali della MMI compreso l’Ufficio Storico. Tant’è che sia Rapalino che Liberi i loro libri li hanno fatti pubblicare da Editori esterni alla F.A.

  • Carlo Di Nitto

    In anni difficili, subito dopo l’Assedio di Gaeta (nella seconda metà dell’Ottocento) e fino ai primi anni del novecento, i pescatori di Gaeta soffrivano in modo particolare la miseria. Fu grazie alla presenza della Regia Marina che con le sue navi ancorate in rada a fornì il cibo alle famiglie di molti pescatori. Era infatti consuetudine che i resti del rancio di bordo venissero raccolti e donati a quei poveracci che con le loro barche arrivavano sotto le varie unità a raccoglierli.

  • Carlo Gaetani

    giorni fa ho letto uno scritto sulla “prova del rancio” e la pizza di mezzanotte usanza di bordo nella M.M.I. con l’occasione ringrazio il gent.mo Ezio che ci permette di riportare i ns. ricordi-pensieri …. io ho i miei ovvio : premetto che non pretendevo certamente il ristorante Hotel Hilton Level a bordo poi ognuno ovviamente hai suoi punti di vista , nulla a che ridire su primi-contorni il resto sorvoliamo….. quanto alla pizza è lì che accadevano autentici miracoli : servita tra il turno di guardia 00-04 00 (cioè quando i m/fornai preparavano il pane x consumo giornaliero in navigazione su unità maggiori ..) era buonissima pomodoro-origano o rosmarino, ora il miracolo dagli angoli più nascosti di bordo appariva di tutto : sott’aceti-sott’olio formaggi salumi vini di casa si consumavano tra colleghi di guardia a volte si alzavano anche i “riposanti” venivano allontanati era strettamente riservata al personale di guardia !! Un Saluto

  • Carlo Gaetani

    dimenticavo : x non parlare poi delle patate cotte o sui passid’uomo dei collettori superiori delle caldaie, o lessate con l’acqua dei deareatori olio e sale…..

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Carlo Gaetani carissimo, grazie a te per questa simpatica testimonianza culinaria. Un abbraccio grande come il mare

  • Carlo Gaetani

    si poterebbe anche raccontare dell’operazione di imbarco viveri… forse meglio di no… 😉 😉

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Carlo, certo che si potrebbe… li potremmo raccontare le nostre ernie lombo sacrali riconosciute o disconosciute da causa di servizio!
    🙂 Un abbracio

  • EddoTonon

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    il mio indirizzo è EDDO TONON VIA D’ANNUZIO 78 PIAZZA ARMERINA
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  • EddoTonon

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  • EddoTonon

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  • Gioiorgio Quaranta

    Tutto vero, solo che la brunosa era farcita anche con la mortadella e la pizza una favola
    Periodo 49- 51, caserma Farinati Taranto, matricola 05975.

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