La Spezia: attracco sotto la neve nei giorni della merla
di Giuseppe Magazzù
Gennaio/febbraio (anno 67 o 68?).
Ci stiamo avvicinando al Golfo dei Poeti e viene battuto il posto di manovra “ – – – – – “.
Ognuno raggiunge speditamente la propria postazione per lo svolgimento dei compiti previsti in vista dell’attracco a La Spezia.
Il tempo non è dei migliori. Siamo in inverno, in pieno inverno. Sono gli ultimi giorni di gennaio e attraversiamo quel periodo chiamato “i giorni della merla”. In compenso abbiamo fatto una buona navigazione. Con il mare mosso alla partenza e, via via che proseguivamo, in diminuzione a tal punto che imboccando il Golfo ormai era quasi calmo. Il cielo invece era grigio a 360° e senza sfumature. Ci avvicinavamo alla diga foranea quando, come per “magia”, è iniziato a nevicare. Prima lentamente, poi con più intensità.
La coperta si era imbiancata a vista d’occhio e si rischiava di scivolare. Un momento magico. Non avvertivamo il freddo che ci permeava, eravamo dotati del giubbotto di navigazione foderato da una pelliccia sintetica e sopra ad esso avevamo il salvagente. L’elmetto ci proteggeva, questa volta, dal depositarsi stratificato dei fiocchi di neve. Uno spettacolo inusuale per noi che provenivamo dai “mari del sud”, uno spettacolo meraviglioso e suggestivo si presentava ai nostri occhi. I monti che racchiudevano il Golfo erano ammantati di neve, la coperta della nave ne era ormai piena.
In fondo al Golfo, a conclusione del nostro viaggio, c’era Spezia dai tetti bianchi. Una immagine fantastica, surreale. A molti di noi, dimentichi della navigazione, il morale era salito di tono. Ci sentivamo come rinati e si era impazienti d’attraccare. Ci aspettava la franchigia e si era esultanti per questo. Una pizza accompagnata dalla tradizionale “farinata” e un boccale di birra ci avrebbe deliziato e affrancato dalla stanchezza accumulata in tante lunghe ore di navigazione.
Si era già pronti a scoprire la città.
La foto non è, purtroppo, di quel periodo ma rende l’idea …
Dello stesso argomento sul blog:
https://www.lavocedelmarinaio.com/2011/01/i-tre-giorni-della-merla/
11 commenti
Carlo Luigi Crea
Ciao Ezio
Roberto Arienti
A Giuseppe Magazzu, fratello corso 64 : e’ una descrizione magica; mi piace. Perche’ non scrivi di piu’. Abbraccio. Roberto
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Carlo Luigi Crea e ciao Roberto Arienti, già perché Giuseppe non scrivi di più?
Rosario Di Clemente
” Nessuno é nato sotto una cattiva stella: ci sono semmai uomini che guardano male il cielo “
FRancesco Ruggieri
buona giornata fredda a ezio dal cuore caldo
EZIO VINCIGUERRA
😉 ciao Francesco grazie e un abbraccio …caloroso!
Simba
Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole.
Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti.
Mantieni i tuoi comportamenti positivi, perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini.
Mantieni le tue abitudini positive, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori.
Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il tuo destino.
(Gandhi)
EZIO VINCIGUERRA
Un ringraziamento a Giuseppe Magazzù e un saluto caloroso a voi in questa prima fredda giornata della merla…
giuseppe magazzù
la risposta è semplice:
Il diario non lascia spazio al ‘romanzo’ …
Giuseppe Magazzù
Grazie della tua disponibilità Ezio. Un abbraccio.
Antonio Corsi
..i famosi giorni della merla