Antonio Legnani, Ammiraglio
di Paul Borghi
…riceviamo e pubblichiamo questa testimonianza.
Caro Ezio,
sei fortunato perché la storia dell’ammiraglio Antonio Legnani la conosco moderatamente bene: egli dopo essere stato il Comandante di tutti i sommergibili dopo l’8 settembre fu il primo grande Ammiraglio che non passò con il nemico!
E ciò rodeva di brutto ai badogliani e a tutti gli altri ammiragli traditori!
Dimmi come si può seguire l’onore di un Giuramento ubbidendo ad un Re che è il primo che tradisce questo giuramento?
Tu sai che all’ingresso delle Accademie e delle Scuole C.R.E.M.M. vi era la scritta: “Per la Patria e per il Re“. Questo motto credo non ce lo hanno mai fatto capire ed analizzare, perché?
La resa ed il tradimento, come diceva Junio Valerio Borghese, bollano per secoli un popolo di fronte al mondo. Per questo l’Ammiraglio Antonio Legnani dava fastidio e lo hanno fatto fuori, in un agguato partigiano con elementi dei S.A.S. inglesi, se volete saperne di più trovate il Maresciallo dei CC Adelino Nardon che sta a Valle di Cadore ( BL).
La vicenda dell’ammiraglio Legnani è legata ad un altra vicenda poco nota ai più, la vicenda dello spionaggio a favore della Francia negli anni 30 compiuto da Ugo Traviglia e Camilla Agliardi, attraverso il trafugamento di carte segrete (progetti per nuove corazzate) avvenuto all’interno di Palazzo Marina a Roma.
Se trovate il libro “I fucilati di Mussolini ” di Enzo Magrì, (*) c’è un bel capitolo che parla appunto di questa vicenda, dove c’è descritto il collegamento al nostro Ammiraglio che fu il Presidente della Corte Marziale che poi condannò alla pena capitale Ugo Traviglia (fucilato a Forte Bravetta). Sarebbe bello investigare sulla sorte di Camilla Agliardi condannata all’ergastolo da Mussolini e poi liberata durante le radiose giornate della liberazione …non vorrei che sia diventata presidente di una fondazione bancaria, andando in moglie ad un facoltoso bresciano/bergamasco…!
(*) Enzo Magrì giornalista (Catania 28.8.1931 – Milano, 8 settembre 2013).
E’ stato capocronista del “Giorno” e inviato speciale dell’“Europeo”.
Ha scritto:
– Salvatore Giuliano (Mondadori 1987);
– Giuseppe Musolino, il brigante dell’Aspromonte (Camunia 1989);
– L’onorevole Padrino, la storia del delitto Notarbartolo (Mondadori 1992);
– I ladri di Roma, lo scandalo della Banca Romana (Mondadori 1993);
– Un italiano vero, Pitigrilli (Baldini&Castoldi 1999);
– I fucilati di Mussolini (Baldini&Castoldi 2000);
– Guido Da Verona, l’ebreo fascista (Pellegrini 2005);
– Luigi Barzini, Una vita da inviato (Guido Pagliai, 2008);
– Guerre di Carta, (Pietro Macchione Editore) pubblicato postumo.
Ha insegnato Storia Contemporanea al Master in Giornalismo dell’Università Cattolica di Milano ed è stato presidente della Commissione d’esami per la selezione ai candidati del Master in Giornalismo patrocinato dall’Università Cattolica di Milano e componente della Commissione Nazionale d’esami d’idoneità per la professione di Giornalista.
20 commenti
Paolo Gulminelli
Bravo ezio!!!
Vittorio N Guillot
A Genova ho conosciuto molto bene Suo figlio Emilio, medaglia d’oro al Valor Militare per aver affondato nel mar Nero, in quanto comandante di un MAS, l’ incrociatore sovietico ‘Crimea rossa’.
Gianfranco Bilancini
Magari mi sbaglio ma non è lo stesso ammiraglio che fece sbarcare il prototipo di snorkel (prima dello scoppio delle ostilità) dal smg Sirena che lo aveva in prova giudicandolo inutile?
Paolo Gulminelli
Non lo so ce da approfondire. Ma comunque rispetto a quelli ammiragli che rifiutarono radar e portarei
Gianfranco Bilancini
Fatta salva la scelta coraggiosa e onesta; a livello di intuizione tecnica lo metto sullo stesso piano degli altri. Le portaerei le osteggiarono/ritardarono per tradimento, il radar per incapacità a me pare che lo snorkel italiano (ben prima dei tedeschi) sia allo stesso livello.
Giovanni Bruno
Oserei dire che negli intrighi siamo i primi in assoluto!!!!!1
Lucio Campana
Caro Ezio, lo so che sono noioso, ma continuerò a dire che la guerra l’abbiamo persa per i tradimenti di quei signori che erano ai vari ministeri, noncuranti della sorte di migliaia di giovani che si immolavano per la grandezza della Patria.
Marinaio di Lago
Buonasera a voi carissimi, forse non verremmo mai a conoscenza della verità assoluta ma penso di poter esternare che qualcuno era “impreparato” per affrontare la parola “guerra”…
Roberto Iacopelli
La resa ed il tradimento, come diceva Junio Valerio Borghese, bollano per secoli un popolo di fronte al mondo.’ Questo secondo me riassume molto..
Stefano Fantozzi
Ha ragione il sig.Campana…
Gianluca Vallone
r.i.p.
Roberto Tento
R.I.P.
Pierre Nicoletti
L’unico vero Libero Ammiraglio !
Paolo Gulminelli
Grazie Ezio per riportare in “superficie” pezzi di Storia volutamente Dimenticata, ma non da tutti !
EZIO VINCIGUERRA
Buonasera a tutti. Grazie a voi per gli stimoli.
Antonio Piccolo
NO COMMENT
Giovanni Dell'Orco
Vuoi mettere una grande figura di spicco come l’Ammiraglio Legnani,…uno che non tradì mai……con un ben poco ammirevole amm e già ex ministro DI PAOLA….un vero piagnone agli ordini di un massone come Mario Monti,…abituato a svendere la Patria sotto-costo con tutti gli italiani?
Mario Raggi
Uomini uomini veri, che hanno creduto e non hanno tradito,cosa invece non accaduta nella maggior parte degli Italiani, ti fa capire come siamo fatti noi Italiani , e poi andiamo a criticare in giro……
francesca legnani
Era mio nonno, mai conosciuto ma tanto amato da suo figlio Giorgio, mio padre, e’ stata una figura sempre presente nella nostra vita.
sono molto fiera di essere sua nipote
Francesca Legnani
Gian Galeazzo Tesei
Mi riferisco al commento della sig.ra Francesca Legnani, nepote dell’Amm. Antonio e figlia di Giorgio Legnani. Sono stato a suo tempo ottimo amico di George Legnani, studente all’Univ. di Roma-LaSapienza; eravamo entrambi associati al gruppo Caravella-Fuan . Mi chiedo se George ( di cui ho perso notizia) sia la stessa persona di Giorgio, padre di Francesca Legnani. Sarò molto grato un cortese cenno al riguardo.