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Euro: Moneta o fotografia?

di Giovanni Caruso

Giovanni Caruso per www.lavocedelmarinaio.comChe cosa potrebbe mai accomunare una banconota della moneta euro con una fotografia?
Nulla diremmo di getto. Eppure vi dimostrerò come questo sia possibile.
Basta semplicemente prendere in mano una qualsiasi banconota e osservarla con occhio curioso.
Ci siamo mai chiesti cosa rappresenta una banconota?
Molti di noi risponderebbero che una banconota rappresenta il potenziale economico di una nazione, poiché essendo la moneta una proprietà dello Stato, viene stampata in base a quanti valori (oppure oro) possiede la Banca nazionale.
Cosa rappresenta invece oggi una banconota di euro?
La risposta la trovate in un piccolo simbolo posto da qualche parte sulla banconota. Precisamente questo simbolo © detto copyright. Lo stesso e identico simbolo che potreste trovare su una qualsiasi fotografia scattata da un qualsiasi fotografo che abbia attribuito a tale opera un “diritto d’autore”.

Euro coyright - foto internet - copia - www.lavocedelmarinaio.com
Infatti le banconote euro sono un foglio di carta protetto dal diritto d’autore.
Perché mai una nazione dovrebbe difendersi dal diritto d’autore?
La risposta è che questi pezzi di carta – con stampato qualche disegno e un numero – non sono altro che opere d’arte create da società private, che vengono poi rivendute alle nazioni della comunità europea. Sembra incredibile, ma le cose stanno proprio così!
Adesso vi spiego la parte più succulenta (per queste società).
Immaginate queste società come tipografie, che prendono un foglio di carta e ci stampano qualcosa sopra. Il costo di esercizio, considerando la qualità della carta e tutte le stampe olografiche potrebbe aggirarsi sui 4 euro circa. Sapete quanto invece a quanto rivendono una banconota da 500 euro?
Proprio a 500 euro! Ci vendono questa carta straccia al costo del valore riportato sulla moneta!
Qualcuno potreste benissimo bollare tutto questo come complottismo, ma la verità è che è tutto scritto nero su bianco:
La Banca d’Italia, giornalisticamente nota anche come Bankitalia, è la banca centrale della Repubblica Italiana, parte integrante dal 1988 del sistema europeo delle banche centrali (SEBC).
La Banca d’Italia è un istituto di diritto pubblico come stabilito dalla legge bancaria del 1936 e dallo stesso statuto all’articolo 1, 1 comma, e come ribadito anche da una sentenza della Corte suprema di cassazione. Le quote nominative di partecipazione al suo capitale sociale sono al 2014 per il 94,33% di proprietà di banche e assicurazioni private e per il 5,66% di enti pubblici (INPS e INAIL)[1].
)” (fonte wikipedia),
Avete notato l’inganno?
Parlano di diritto pubblico per far intendere che Banca Italia sia pubblica e quindi dello Stato ma, in realtà, è evidentemente una S.p.A. di banche e di assicurazioni.

Copyrigh - foto da internet - copia - www.lavocedelmarinaio.com

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