4.12.1942 affondamento della regia nave Muzio Attendolo
di Sergio Cavacece
La regia nave Muzio Attendolo, incrociatore leggero della classe “Condottieri”, fu una moderna unità della nostra Marina da Guerra. Entrata in servizio nel 1935 venne impiegata in missioni di scorta ai convogli diretti in Libia ed Albania, partecipò alla battaglia di Punta Stilo (Reggio Calabria) del 9 luglio 1940, alla battaglia della Sirte del 17 dicembre 1941 ed alla seconda battaglia di mezzo agosto combattuta tra il 10 ed il 15 agosto 1942. Proprio nel corso del combattimento il 13 agosto venne silurata dal sommergibile Britannico “Unbroken” il quale asportò completamente la prua. L’Attendolo venne quindi rimorchiata all’interno della base navale di Messina sede del C.M.M.A. (Comando Militare Marittimo Autonomo) in Sicilia (MARISICILIA) dove sventolava la bandiera a due stelle dell’Ammiraglio di squadra Barone.
In seguito trasferita a Napoli per le dovute riparazioni, il giorno di S. Barbara e cioè il 4 dicembre del 1942, venne colpita da una o più bombe sganciate da aerei nemici. Domati gli incendi che ivi erano scoppiati in seguito al bombardamento, un falso allarme fece rimandare i lavori di completamento di messa in sicurezza. Questo imprevisto risultò fatale alla nave la quale prima s’inclino e successivamente affondò. A termine del conflitto venne recuperata e demolita.
L’Attendolo entra nel porto di Messina. Le palazzine alle spalle sono all’interno di MARISICILIA Messina. Fino ad oggi il fabbricato bianco è la sede di Marigenimil, quello alla sua destra ex Maricommi ancora a destra palazzina ex Sommergibili.
21 commenti
Gianluca Vallone
Buona serata a tutti i marinai di mare Terram
Sergio Pagni
Regia Nave incrociatore leggero Muzio Attendolo un gioiello
Giovanni Delrio
Gemello del inc. R. Montecuccoli!
luigi Torturu
Mio Padre Antonino Torturu era sull’Attendolo.
ANTONELLA PICOZZI
MIO PADRE CESARE PICOZZI NATO A ROMA 21/04/1920 E’ STATO UNO DEI SUPESTITI DEL AFFONDAMENTO DELLA MUZIO ATTENDOLO IL 04/12/1942, QUATTRO GIORNI IN MARE, I SUOI RACCONTI TRAGICI ANCORA MI RISUONANO NELLE ORECCHI E NELL’ANIMA, ORA E’ IN CIELO CON TUTTI I SUOI AMICI CHE NON HA MAI DIMENTICATO.
Susy
Anche mio.nonno era sul muzio attendolo… fu un superstite del bombardamento del 4 dicembre del 1942…
Giuseppe Caruso
Mio padre Caruso Angelo di Licata (Ag) nato il 20 .11.1921 anche lui superstite dell’incrociatore Muzio Attendolo mi parlava spesso di quando fu affondato,con le lacrime agli occhi,il destino ha voluto che anche lui se ne andasse il giorno di S.Barbara 4.12.2001.
mario ventura
Sull’incrociatore Attendolo era imbarcato mio zio materno gurdia marima Piovani Mario Clsse 1920. Dopo la guerra numerose volte ci ha illustrato l’affondamento della nave. Lui è stato fortunato, è stato ferito ad una gamba e ha trascorso più di 24 ore in mare in attesa di soccorsi.
Brescia 09/12/2017
Caruso Caterina
Mio padre orgogliosissimo di a ver fatto parte dell’equipaggio del MUZIO ATTENDOLO (FANTASMA DEL MEDITERRANEO) NE PARLAVA SEMPRE E NOI ascoltavano con interesse il 4 dicembre giorno dell’affondamento doveva trovarsi a bordo ma non fu così era sceso con amici così si salvò ma quella data era scritta per lui infatti ci a lasciato il 4 dicembre 2001 giorno di S.BARBARA .RIPOSATE TUTTI INSIEME VERI EROI ITALIANI
Alessandro Campisi
Mio nonno, Adolfo Campisi, fece parte dell’equipaggio dell’Attendolo praticamente dal varo. Partecipò quindi a tutte le azioni dell’incrociatore. Era sottoufficiale addetto alla stazione radio: quando furono silurati rimase bloccato in sala radio al buio e senza areazione per ore , impedito ad uscire con i compagni dallo sbandamento della nave. Il 4 dicembre era da poco rientrato a bordo quando la nave fu colpita; partecipò alle operazioni di spegnimento degli incendi fino a quando la nave cominciò a sbandare e si capovolse. Dall’acqua si arrampicò nuovamente a bordo aspettando i soccorsi aggrappato alla chiglia. Ricordava che, quando lo recuperarono, l’unica cosa che chiese fu una sigaretta. La guerra per lui proseguì fino al 1945 con la RSI.
Aldo Bosotti
Anche mio padre Bosotti Pietro classe 1922,tuttora vivente,imbarcato sul Muzio Attendolo dal giugno 1942,cannoniere ordinario della torretta di poppa, presente al siluramento del 13 ago.1942, e superstite del bombardamento di Napoli del 4 dic. 1942, perche’ ai servizi(ebbene si’ quando scappa..)e dopo lo sbandamento della nave e l’ordine di abbandono saltando dalla nave al buio e centrando la passerella raggiunse il molo senza bagnarsi.(Da notare mio padre non sapeva nuotare).A nome suo un ricordo degli 89 morti della nave nel giorno di S. Barbara del 42.
morena prati
Anche il mio papa’ Prati Renato faceva parte dell’equipaggio dell’ Attendolo il giorno dell’affondamento si salvo’ perche’ era ricoverato nell’infermeria della nave una delle ultime parti ad inabissarsi e quindi soccorso. Mi parlava degli amici ma mai della guerra.
Chimenti stefano
Mio padre Rolando era imbarcato sull’Attendolo un saluto a tutti voi
mario
salve, sono mario da catania, volevo chiedere se qualcuno può fornirmi notizie più dettagliate e\o documenti sull’affondamento del relitto terni in acque acesi, utili alla mia ricerca.
grazie
mario
Daniela
Anche mio zio, fratello di mia madre, Donato De Notarpietro della provincia di Lecce, era imbarcato sulla Muzio Attendolo ma a lui andò male perché è tra i dispersi ☹️
Enrico Tedesco
Anche mio padre e’ uno dei superstiti della gloriosa Muzio Attendolo sto cercando notizie su dove trovare il modello che riprodusse e che dovrebbe trovarsi forse in qualche museo. ONORI a tutti i suoi Eroi
Borriello Pasquale
Anche mio padre era a bordo dell’Attendolo il giorno dell’affondamento. Si chiamava Borriello Raffaele, RT, classe 1920. Ferito ad una spalla da una scheggia il Comandante gli intimò di abbandonare i tentativi di salvataggio della nave e lo fece accompagnare in ospedale … si salvò. Ci ha poi lasciati nel 1975, ero un bambino, ma una volta cresciuto ho trovato tra i suoi ricordi vari articoli di giornale, documenti e medaglie. Onori.
Daniele Piancastelli
Mio nonno livornese Capannini Giuseppe classe 1921 faceva parte dell equipaggio. Sovente mi raccontava della guerra vissuta e di quando l incrociatore fu affondato presso il porto di Napoli. Lui si salvò per un cambio di turno doveva essere di guardia in torretta, un suo commilitone gli chiese di scambiarsi turno. Quando la nave fu colpita lui era quindi a terra e si salvò.
Gerardo
Anche mio padre (Classe 1920) era sulla Muzio Attendolo, e quel giorno a Napoli era in libera uscita e si salvò dal bombardamento.
Giuseppe Camboni
Anche mio padre era imbarcato nella nave Muzio Attendolo , Eugenio Camboni 30/10/1920
Barbara
Mio nonno Walter Federzoni, classe 1922 fu un superstite di questa tragedia.
Posso solo immaginare la paura e l’angoscia di quei momenti ed il coraggio che tutti quei giovani marinai hanno dovuto avere mentre aspettavano i soccorsi..
Il destino ha voluto che mio nonno morisse a 57 anni nell’anno 1979, anno in cui nascevo io.
Chissà se il fatto che io mi chiami Barbara ha un collegamento con questa storia, chissà quali emozioni avrei provato nel sentire il racconto di quanto successo proprio da mio nonno.