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Foibe

di Lidia Bellavia

Lidia Bellavia per www.lavocedelmarinaio.com
Fino a pochi anni fa, quando si parlava di Foibe in Italia valeva quanto riportato in un celebre e diffuso dizionario della nostra amata lingua, che semplicemente usava la definizione di  “dolina carsica”. Nulla che potesse richiamare una verità terribile e scomoda per la storiografia ufficiale, ovvero quegli eccidi compiuti dalle truppe titine a danno della popolazione italiana particolarmente tra il 1943 e il 1947, anche molto dopo la fine della Seconda Guerra mondiale. Barbarie tanto più odiosa, perché compiuta contro degli inermi, donne e bambini, anziani, colpevoli solo di essere italiani, in un clima di odio diffuso che prendeva rapidamente i contorni di una vera e propria pulizia etnica. Il dolore dei profughi, negli anni seguenti, è stato se possibile reso ancora più forte dal silenzio calato sull’intera vicenda, e chi è sopravvissuto ha dovuto anche sopportare, oltre alla perdita dei propri cari e ad atrocità di ogni genere, l’umiliazione di sentirsi straniero in Patria, testimone scomodo di una realtà che si voleva a tutti i costi rimuovere e dimenticare.
“A
pagare sono stati e sono sempre gli innocenti”
L’uomo continua la sua strage degli innocenti,  ammassandoli come rifiuti senza una degna sepoltura, ne una Prece, ne un ricordo…

ritrovamento cadaveri delle foibe

56 commenti

  • Ugo Gaspeare Lazzara

    Onore ai caduti disonore sui silenti e su coloro che sono stati complici di questi crimini come l’infimo Pertini.

  • Enzo Bello

    Questa sera su Rai 1 alle 23,50 va in onda Magazzino 18. La storia dell’esodo di 350.000 Italiani dall’Istria ” Si consiglia la visione “

  • Mezzone Antonio

    Questa fu una vendetta dei Comunisti Titini,ci dovremmo chiedere anche il perché di questa vendetta……

  • Walter Banci

    Per l’occasione si poteva anticiparla alle 21,magari qualche liceale curioso poteva apprendere questa tragedia sempre bandita dai libri di storia

  • Enzo Bello

    Alle volte fa male sentire certe cose. Allora è meglio mandarla in onda il più tardi possibile

  • Walter Banci

    la mattanza è durata,la politica italiana,sapeva non voleva assolutamente eccitare i bellicosi slavi. Tutti i trattati con gli jugoslavi,specie l’ultimo quello di Osimo del 1975,l’Italia ha gestito in maniera cedevole,in netta sudditanza e come sempre con poco orgoglio nazionale. AVEVAMO I COMUNISTI ITALIANI, CHE NON VOLEVAMO PRESENTARE TITO COME UN DITTATORE.

  • Franco La Rosa

    è triste, ma ancora e sempre, Caino continua ad assassinare “suo fratello”, in nome di una superiorità ideologica. Il Signore ci perdoni….

  • Italo Tomassoli

    Caro Antonio, certe tragedie non richiedono un perché, e chi se lo chiede indulge alla giustificazione delle medesime. E questo mi sembra tutt’altro che edificante. Mi chiederei piuttosto i perché del negazionismo che ammanta certi avvenimenti. Non credo che la Germania nazista e la Russia sovietica avessero di che vendicarsi sugli ebrei e sugli zingari, come non ne aveva Tito, esiste anche l’odio fine a se stesso, etnico o razziale che sia; la storia è una materia che si racconta in modi differenti a seconda della convenienza di chi la commenta. Tu non hai avuto la sfortuna di leggere sui muri della tua casa slogan tipo “Trieste è nostra”, “Confini sull’Isonzo”, “M italiani fascisti” in una lingua che non era la tua. Scusami Antonio Mezzone, io, anche se marginalmente, quelle cose le ho vissute, passami la provocazione: c’è una vendetta e la relativa giustificazione allo scempio provocato dai Goumiers marocchini al seguito dei liberatori nei posti in cui sei nato? Ciao, con immutata stima.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Penso di essermi emozionato leggendo la mail di Italo Tomassoli, nel contesto di tutte le mail che quotidianamente ricevo e che parlano senza livore e senza mai ferire. Comprendo empaticamente il dolore di Walter Banci di Romano Sauro, di Franco la Rosa e, più in generale di alcuni amici artisti che non cito perché hanno dato la loro voce a tutti quelle anime che non c’entrano proprio niente con l’orrore provocato dalle guerre, volute da pochi e sofferta da molti.
    Nella stanchezza, percepisco che le mie parole non vengono da me ma da Dio che mi permette di svolgere con semplicità la Sua volontà. C’è un versetto biblico, quello di Ezechiele che recita: “Vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno Spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne.” (Ez 36, 26)

  • Angelo APRILE

    E’ la storia più triste e sporca dei misfatti accaduti in
    Italia. Con i Titini, c’erano anche disertori del nostro Esercito.Hanno tenuta nascosta la verità per oltre 50
    anni e ancora oggi la tengono ovattata con trasmissioni intorno alla mezza-notte. Perchè le scuole non organizzano gite culturali per visitare i luoghi delle Foibe?

  • Claudio Mazzola

    Ringrazio di cuore per le bellissime parole….purtroppo questo giorno lo ricorderò oltre che per il mio compleanno e per la giornata della memoria delle foibe anche per la triste vicenda dei miei 2 fratelli leoni che speravo tanto si concludesse oggi…..ma non è così vediamo dove si andrà a finire…..grazie

  • Mezzone Antonio

    Non voglio far polemica con nessuno e capisco il risentimento di chi ha vissuto queste violenze ma se si deve parlare di Foibe bisogna iniziare dagli anni 20 …..

  • Roberto Bellini

    Mezzone stai tentando di giustificare gli infoibatori titini ? Gente come te ha imbrattato con falci e martello il monumento alle foibe.

  • Mezzone Antonio

    Grazie di quello che dici ma io mi sento figlio del mondo e ho rispetto di tutti e credo che la violenza non ha una valenza politica ma fa parte di noi e non va alimentata.

  • Augusto Capiluppi

    qui da noi cerano sfollati che raccontavano i fatti ma il comune è di sinistra allora la colpa tutta dei fascisti

  • Roberto Tento

    La guerra ha fatto questo ed altro….rossi …bianchi ..gialli tutti colpevoli…la politica non c’entra con questi orrori fatti da mente malate…

  • Meroni Diego

    Ogni volta mi viene in mente la principale analisi compiuta da Primo Levi nel suo ” Se questo è un uomo”; il constatare attraverso una cronaca distaccata e lucida, l’abominio dell’abisso umano. L’apprendere ciò che nessuno vorrebbe mai scoprire sia da vittima che da carnefice. Quanto può essere profondo il baratro dell’anima. Che il Signore ci perdoni…..

  • Italo Tomassoli

    Allora caro Antonio, facciamo così: Partiamo da Caino e Abele e incominciamo a mettere sui vari piatti della bilancia, Erode, la guerra di Troia, Gengis Khan, Attila, le Crociate, i Turchi, Napoleone, la Guerra Civile in America, Pizzarro e la conquista dell’America del Sud, le bombe atomiche, i bombardamenti alleati sulle popolazioni dei paesi da ..liberare, i lager, i gulag, la strage degli Armeni, e non finiremmo mai, dico MAI, perché, oltre alla intelligenza dell’essere umano, c’è anche, purtroppo, l’imbecillità, la cui mamma è sempre incinta. Io non giudicavo le tue opinioni, giudicavo gli argomenti secondo il mio punto di vista, e sottolineo che il tuo ha altrettanta valenza quanto il mio. Con la medesima stima di prima, da cittadino del mondo come te; la violenza è nutrimento della politica e chi dice il contrario fa solo demagogia.

  • Iacono Francesco

    Caro Antonio nessuno nega i maltrattamenti subiti dalle popolazioni slave dal momento dell’unione dell’istria con l’italia dopo la prima guerra mondiale ma se mettiamo sulla bilancia ciò che hanno subito loro dal 1918 al 1943 e quello che è successo a noi in appena 3 anni, 1943-1946 (a guerra gia finita) il piatto pende dalla parte degli jugoslavi in quanto a crudeltà, vittime, torture, violenze, stupri e genocidio, tu pensa solo per un momento quello che il regime fascista avrebbe potuto liberamente fare in 20 anni di assoluto potere e non ha fatto, cioè poteva eliminare tutti gli slavi dall’istria cosa che non è successa e lo dimostra il fatto che dopo il 1918 solo 40.000 persone su 250.000 decisero di andare a vivere in jugoslavia se fossero state così maltrattate avrebbero fatto ciò che gli esuli istriani furono costretti a fare tra il 43 e il 47 e cioè abbandonare l’istria perchè gli risultava impossibile vivere in quelle condizioni…

  • Peppe Cicala

    Mi domando: perchè ci ricordiamo solo delle Foibe, quando nelle altre parti del mondo ci sono stati anche in altri tempi recenti genocidi che nessuno vuol ricordare e/o vedere?

  • Antonio Mura

    Le foibe le ricordiamo perché si tratta di italiani, gli altri paesi ricorderanno i loro morti allo stesso modo.

  • Italo Tomassoli

    E allora, anche per Peppe Cicala che non so dove è nato, non certamente in Istria, presumo, ricominciamo da Caino e Abele.

  • Iacono Francesco

    perchè le foibe sono una tragedia tutta italiana ed è giusto ricordarle ma se ci sono altre tragedie da ricordare noi siamo qui, giusto qualche giorno fa infatti abbiamo ricordato la treagedia dello sterminio degli ebrei. Poi sta anche agli altri paesi dove questi crimini sono stati perpetrati portarli alla luce e alla conoscenza pubblica

  • Enzo Bello

    L’avevo messo all’inizio della discussione. Questa sera alle 22,45 dopo Porta aperta su Rai 1 va in onda Magazzino 18 tratta la storia delle Foibe e dell’esodo degli Istriani se è troppo tardi per vederlo provate a registrarlo. così vi fate una opinione più precisa dei fatti accaduti in quel periodo.

  • Italo Tomassoli

    Gino, quanto è più significativo il sinonimo: obliare, buttare nell’oblio, rende di più l’idea.

  • Mezzone Antonio

    Vedrò la trasmissione ma sono certo già da ora che la verità non interessa a nessuno, si parlerà della nostra posizione di vittima non di quella che ci vede carnefici. Ricordo che le Fobie sono state usate per primi da noi Italiani per i stessi scopi….

  • Iacono Francesco

    Caro Antonio sei fuoristrada noi italiani non ci siamo macchiati di certi crimini e stai tranquillo che se avessimo usato le foibe allo stesso scopo dopo la guerra i comunisti italiani e quelli jugoslavi ci avrebbero bombardati di questa notizia assolutamente falsa… Io non capisco dove tu prenda queste informazioni, se tu fossi stato un ebreo avresti negato l’olocausto? Perchè allora da italiano vuoi negare ciò su cui la storia contemporanea non ha più alcun dubbio? I morti sono lì se andassimo nelle foibe in territortio croato e sloveno basterebbe scavare e troveremmo i corpi ma fin’ora ciò non è stato autorizzato da questi paesi, come mai secondo te?

  • Roberto Bellini

    Compagno Mezzone stai infangando la memoria di una tragedia che ci riguarda da vicino. L’ avete volutamente ignorata e nascosta per molti anni, e nonostante che adesso la verita’ si sappia, tentate ancora di minimizzare la faccenda e di confonderla cercando paragoni inesistenti.

  • Mezzone Antonio

    Non sono mai stato compagno e forse non lo sarò mai ma la verità va cercata anche nell’altra parte della barricata ,cioè il popolo Slavo …..

  • Iacono Francesco

    visto come si sono comportati tra di loro slavi nel 1993 uccidendosi come cani, violentando donne, con genocidi di massa, fosse comuni io non ho nulla da ascoltare da certa gente, sono come i lupi perdono il pelo ma non il vizio e 50 anni dopo il genocidio di italiani hanno fatto il bis tra di loro stavolta…

  • Oscar Rossi

    … per gli smemorati, per coloro che ipocritamente nascondono la polvere sotto il tappeto, per quelli che considerano il massacro ed infoibamneto degli Istraini ” un Danno Collaterale” causa evento bellico…..
    Modalità standard di esecuzione, messa a punto dai Titini comunisti, con grande risparmio di materiale bellico e minor inquinamento da piombo:

    Inventarono anche il ‘trenino’:
    legando tra di loro più persone: caduto il primo ‘esecuzionato’ gli altri seguivano a ruota…
    Per quasi 60 anni si è taciuto questo “Danno Collaterale” alla perdita dell’Istria/Dalmazia…..

  • Oscar Rossi

    AML: Pensa che ci sono degli idioti che ancora negano le Foibe, altri fanno finta di nulla (è passato tanto tempo!!) qualcuno – più ‘coraggioso’ – ammette che qualche fascista fu infoibato!… poi ci sono gli idioti che lo considerano ” Danno Collaterale” alla perdita territoriale (Istria Dalmazia)… E tu pensi che con dei coglioni simili l’Italia potrà uscire dalla m**** ??… io dico di no!

  • Angela Lanfranchi

    Un percorso di accettazione della propria Storia è necessario per arrivare a sentirsi un Popolo, dal Risorgimento alle Foibe, ne abbiamo da perdonarci reciprocamente, ma non pare esserci lo spirito.

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