Il regio sommergibile Reginaldo Giuliani, incorporato in Indonesia nella Kriegsmarine dopo l’armistizio, fu denominato U.IT.23. Fu affondato nello Stretto di Malacca il 14.2 1944 dal sommergibile inglese Tally Ho.
Il sommergibile, il più improbabile esempio di società perfetta nei valori di uguaglianza ed equità.
All’interno di quel corpo metallico stretto e lungo, claustrofobico, dove l’aria manca sia al più basso mozzo che al più alto tra gli ufficiali, dove tutti dal primo all’ultimo rischiano di fare la morte del topo chiusi, sigillati in quella bara di ferro, dove tutti mangiano (anche se con leggeri differenze) la stessa sbobba, lo stesso pane raffermo, le stesse gallette secche.
Si è tutti uguali all’interno di un sommergibile, non ci sono classi all’interno di un sommergibile, non c’è la prima, la seconda e la terza classe, ognuno lavora per l’altro, l’ufficiale deve garantire con le sue azioni la sopravvivenza dei suoi uomini e quegli uomini devono lavorare tutti per far si che quella garanzia sia possibile.
Non c’è spazio per i parassiti, non c’è spazio in generale su un sommergibile.
Mio padre è stato imbarcato su quel sommergibile ed è sopravvissuto al conflitto, lui non amava parlare della sua esperienza di sommergibilista…
Si chiamava Gino Merendi e mi farebbe piacere avere informazioni più approfondite sulla sua vita militare, grazie
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13 commenti
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Antonio Cimmino grazie per quest’altra pagina di storia. Per non dimenticare mai coloro che si immolarono. Una prece
Salvatore Bartolomeo
Onori
Paolo Baroni
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Franco Vetturini
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Marcello Mento
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Riccardo De Palma
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Romano Sauro
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Alessandro Garro
Il sommergibile, il più improbabile esempio di società perfetta nei valori di uguaglianza ed equità.
All’interno di quel corpo metallico stretto e lungo, claustrofobico, dove l’aria manca sia al più basso mozzo che al più alto tra gli ufficiali, dove tutti dal primo all’ultimo rischiano di fare la morte del topo chiusi, sigillati in quella bara di ferro, dove tutti mangiano (anche se con leggeri differenze) la stessa sbobba, lo stesso pane raffermo, le stesse gallette secche.
Si è tutti uguali all’interno di un sommergibile, non ci sono classi all’interno di un sommergibile, non c’è la prima, la seconda e la terza classe, ognuno lavora per l’altro, l’ufficiale deve garantire con le sue azioni la sopravvivenza dei suoi uomini e quegli uomini devono lavorare tutti per far si che quella garanzia sia possibile.
Non c’è spazio per i parassiti, non c’è spazio in generale su un sommergibile.
Onore a questi uomini
Fabrizio Spartaco Traversaro
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Roberto Mandro
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Francesco Condello
GLORIA.
Giorgio Bristot
Il mare nei nostri cuori nella nostra mente nel nostro sangue nel dna.
Roberto Merendi
Mio padre è stato imbarcato su quel sommergibile ed è sopravvissuto al conflitto, lui non amava parlare della sua esperienza di sommergibilista…
Si chiamava Gino Merendi e mi farebbe piacere avere informazioni più approfondite sulla sua vita militare, grazie