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19.11.1995, Vincenzo Di Nitto mio padre

di Carlo Di Nitto (Presidente Gruppo A.N.M.I. Gaeta) (*)

Carlo Di Nitto per www.lavocedelmarinaio.comMio padre Vincenzo Di Nitto, capitano superiore di lungo corso, nacque da Andrea e da Ersilia Di Senno l’8 gennaio 1921 a Gaeta nel rione “Piaja”, abitato prevalentemente da pescatori e marinai.
I genitori avrebbero desiderato vederlo medico o avvocato e, per questo, aveva iniziato gli studi classici presso il Liceo Ginnasio di Formia dove si recava ogni giorno in bicicletta. A causa però di un curioso (e per noi divertente, quando lo raccontava) incidente, dopo essere precipitato con la bicicletta nella buca piena di olio bruciato e grasso di un’officina, non intendeva più studiare. I nonni allora lo convinsero ad iscriversi all’Istituto Nautico di Gaeta. Gli studi marinari si rivelarono la sua passione e nel 1941 si diplomò nella sezione Capitani.
Purtroppo era scoppiata la guerra ed i giovani erano chiamati alle armi. Fu ammesso a frequentare la Regia Accademia Navale presso il Centro di Brioni, in qualità di allievo ufficiale di Stato Maggiore di complemento nel 38° Corso per diplomati.
Dopo essere stato imbarcato per cinque mesi sulla Regia Nave “Cristoforo Colombo”, nominato Aspirante Guardiamarina, passò a frequentare il 25° Corso per Osservatori Aerei nella Scuola di Orbetello. Non ebbe però modo di effettuare azioni di guerra come Osservatore. Venne infatti subito trasferito sulla Regia Torpediniera “Ardimentoso”, al comando del CF  Domenico Ravera. Di questo comandante mio padre conserverà negli anni a venire uno splendido ricordo come uomo, come ufficiale e come Marinaio.
Sull’ ”Ardimentoso”, il Guardiamarina Vincenzo Di Nitto fu decorato di Croce di Guerra al Valor Militare“sul campo”con la seguente motivazione:

“” Imbarcato su torpediniera partecipava a numerose, ardite missioni notturne presso costa nemica dando prova di coraggio, abnegazione ed elevato sentimento del dovere “” (Coste Greco Albanese Iugoslave, 21.1.44 – 21.6.44).

Vincenzo Di Nitto il giorno dellìinaugurazione AGIP Ravenna (1975) - foto Carlo Di Nitto p.g.c. a www.lavocedelmarinaio.comAl termine delle ostilità passò, come ufficiale in seconda,  sui dragamine 314 e  313 (gli ex trawlers meccanici britannici “Ensay” e “Foula”) partecipando a tutte le operazioni di sminamento effettuate per la bonifica del tratto di mare fra l’Elba e La Spezia.
Nel 1948 lasciò la Marina Militare e cominciò a navigare nella Mercantile, come ufficiale nella rinata flotta AGIP. Girò tutti i mari del mondo e quanto mi appassionavano i racconti delle sue avventure: la traversata dell’Atlantico durante un fortunale sul “Canopo” con la prua rifatta in cemento dopo una collisione, oppure il superamento, sempre durante un fortunale, del “corridoio” tra Maiorca e Minorca con lo “Zanibon” carico di benzina, di notte, senza radar e senza l’aiuto di punti e luci di riferimento!
Erano tempi in cui gli imbarchi erano lunghissimi; ricordo con profonda nostalgia quando papà tornava a casa in licenza e la curiosità per i regali che mi portava dai paesi che toccava: non vedevo l’ora che aprisse la sua magica valigia. Quanta invidia, tra i miei coetanei, quando videro la piccola radio a transistor che mi aveva comprato a Singapore.
Nel 1957 ebbe il primo comando, sulla petroliera “Ugo Fiorelli”. Quello stesso anno, al comando del “Pianeta”, partì per l’Indonesia dove rimase ininterrottamente per oltre dodici mesi ad effettuare navigazione “a vista” sul fiume Siak River a Sumatra. Erano i tempi della rivolta contro il presidente Sukarno. Noleggiato dall’AGIP alla società americana Caltex, il “Pianeta” trasportava greggio dalle zone interne di Sumatra fino ai serbatoi sulla costa. Effettuarono ben 422 viaggi attraversando ogni volta le zone sotto il controllo dei guerriglieri. E quando la rivolta fu sul punto di precipitare, gli riuscì di salvare 12 bambini e 18 donne statunitensi, che rischiavano di essere massacrati dai ribelli.
Negli anni successivi assunse il comando di navi sempre più grandi conservando inalterata, a detta di chi lo ha conosciuto navigando con lui, una carica di umanità inconfondibile unitamente ad alte capacità professionali.
Nel 1972 venne decorato di Medaglia d’oro di Lunga Navigazione; nel 1976 decise di ritirarsi in pensione e qualche anno dopo incominciò a fare il nonno.
Mentre giocava con le nipotine, diceva di non avere rimpianti ad aver lasciato il mare. Ma nei suoi occhi blu come i mari solcati in tanti anni di navigazione  si coglieva un pizzico di nostalgia, forse per la gioventù ormai trascorsa o per l’avventura che aveva accompagnato ogni attimo della sua esistenza. E sorrideva con aria serena, quando parlava del suo passato di marinaio.
Il 19 novembre 1995 un infarto gli fermò il cuore per sempre, durante la notte. Andò via così come era vissuto: silenziosamente e con dignità. La sua perdita ci lasciò storditi ed attoniti, con un grande vuoto nell’anima che non riusciremo mai a colmare.
E da allora mi piace pensare che sia partito, ancora una volta, per uno dei suoi lunghi viaggi.
Oggi pagherei chissà quanto per riparlargli almeno per un minuto. Quante cose avrei da dirgli, e quante cose ancora da chiedergli! Qualunque cosa io faccia, n
on potrò ringraziarlo mai abbastanza per tutto ciò che ci ha dato in valori ed insegnamenti.
Ma sono convinto che un giorno lo rincontrerò ed allora sarò fiero di imbarcarmi con lui, agli ordini del Grande ed Eterno Comandante, per navigare insieme nei mari sconfinati e tranquilli dell’Eternità.
Giovanni Di Nitto (foto p.g.c. Carlo Di Nitto) - www.lavocedelmarinaio.com

(*) Contatti
http://www.anmigaeta.com
carandin@iol.it
carlo.dinitto@libero.it

Per saperne di più su cosa sia l’amore per il mare e la Marina Militare o Mercantile digita, sul motore di ricerca del blog, Carlo Di Nitto.

28 commenti

  • Silvana De Angelis

    La vera livella non è quella che tutti sanno e di cui ha scritto anche il principe-attore Totò, ma l’estate che ti livella facendoti vivere. Ti livella perché dà a te, come a tutti gli altri sulla spiaggia, lo stesso sole, la stessa brezza, la stessa onda fresca……………
    AMANTI DEL MARE!!!!!!

  • SIMBA IL MARINAIO

    Nessun vento è favorevole per chi non sa dove andare, ma per noi che lo sappiamo, anche la brezza sarà preziosa.

    Rainer Marie Rilke

  • Marinaio Leccese

    Quante cose illumina il buio:
    i pensieri, le emozioni,
    i desideri, le stelle… ..e poi arriva l’alba. E il sole illumina il nuovo giorno!!!! BUONGIORNO NAVIGANTI !!!!

  • Marinaio Telegrafista

    Carlo sono convinto che quello che hai scritto è una semplice ma allo stesso tempo GRANDE lectio magistralis per tutti – primo dei quali chi ti risponde – ciao BZ

  • Laura Benedini

    Bellissima ed è’ così’ il vero amore, non si spegne fino a che la persona che ami e’ viva nei ricordi.

  • Monica Orlando

    I suoi insegnamenti ancora mi accompagnano come l’Amore che ha donato a me e i miei fratelli!!!!

  • EZIO VINCIGUERRA

    Carlo carissimo,
    dirti che sei un bravo figlio è scontato.
    Dirti che sei immenso e trasparente come il nostro mare, quello che abbiamo dentro e che nessuno potrà mai inquinarci, è la pura verità perché i ricordi, nella buona e nella cattiva sorte, producono emozioni.
    La tua emozione è la mia emozione.

  • Margherita Maria Di Nitto

    Ancora lo vedo quando mi aspettava fuori la porta e io che correvo tutte le scale per abbracciarlo e sentirgli dire “Amore di nonno suo!”

  • Giuseppe Soccorso

    Un COMANDANTE, uno dei NOBILI figli della marineria Gaetana. Pur conoscendolo personalmente non ho avuto il piacere di navigare con lui ma nei salotti di bordo se ne parlava bene.

  • Anna Di Cerbo

    Uomini che, con la loro dedizione al lavoro ed alla missione per il benessere della Patria, ci hanno consegnato un’Italia in viva e costante ricrescita e che ora vediamo sprofondata, purtroppo, in un lerciume vergognoso per una classe politica in buona parte corrotta ed inetta! Onore e Merito ai nostri Padri “antichi”!!!!!

  • Roberto Tento

    Noi siamo sempre pronti a sacrificarci, a lottare, non solo per la divisa che indossiamo ma anche x la passione che portiamo dentro noi.

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