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La porta aperta della Sala Radio

di Bruno V. Bardelli

Bruno Bardelli per www.lavocedelmarinio.comMarinai una volta …marinai per sempre”.
Quanta verità in queste poche parole. Quando mi sono congedato ad Augusta, non volevo tornare a casa. La mia casa era diventata Nave Po ….
A Milano mi aspettava una situazione sentimentale un po’ incasinata, un rapporto lasciato e ripreso più volte e destinato comunque a finire. Volevo ritornare a bordo perché solo lì, in mezzo ai miei amici, mi sentivo protetto. Volevo raffermarmi  ma nessuno mi poteva garantire la permanenza a bordo di Nave Po e comunque avrei perso il lavoro che avevo a Milano.
In controplancia - www.lavocedelmarinaio.comDopo aver valutato i pro e i contro, scelsi “l’esilio del ritorno”. Quando il giorno del congedo sbarcai per l’ultima volta, e mi voltai per salutarla, Lei era là …Lei non mi stava tradendo …mi stava aspettando …Avrei potuto ritornare…
Tre giorni di viaggio, non volevo arrivare, ma giunsi alla Stazione Centrale di Milano e ad attendermi c’erano solo i miei genitori. Capii che l’altra se ne era andata per sempre dalla mia vita.
Quando ero a bordo, nei giorni di tristezza e di malinconia, era sufficiente lasciare aperta la porta della Sala Radio perché tutte le preoccupazioni se ne andassero e lasciassero il posto al gioviale casino di bordo.  Nave Po era la famiglia che ti accoglieva sempre con una grandissima umanità, quell’umanità che solo i Marinai e in Marina puoi trovare.
A Milano non avevo più la porta della Sala Radio da lasciare aperta ma un futuro tutto da spalancare…

nebbia sui navigli

29 commenti

  • Piero Ferraro

    Io non sono stato un gran militare ero di macchina non mi interessava saper salutare,marciare e tutto il resto, mi piaceva solo sentire il calore della caldaia, del vapore, lo sbuffare delle pompe a cavallino l’odore del locale macchine in generale.Tutte queste sensazioni le ho avute su tutte le navi con cui ho navigato, la prima in assoluto è stata NAVE PO.

  • EZIO VINCIGUERRA

    …accidenti Bruno mi hai fatto commuovere…con molte buone probabilità a settembre .ottobre p.v. organizzeranno una giornata marinaia in provincia di Piacenza. Mi piacerebbe che tu stesso fossi presente e raccontassi questa storia che a brevissimo e col tuo permesso vorrei far conoscere anche su facebook blog. Un abbraccio Marinaio dei navigli…

  • Bruno V. Bardelli

    Ezio Pancrazio Vinciguerra tu puoi fare tutto quello che vuoi. Quello che ho scritto è solo la pura e semplice realtà. E’ un sentimento che ho provato ……molto bello e un ricordo dolcissimo per un vecchio pezzo di lamiera….ma lì ho lasciato il cuore. Ciao Fratello di Mare da un bagnino dei navigli.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Bruno,
    …quella porta in verità è rimasta sempre aperta e in fondo a quella piccola stanza appare un cuore grande, sincero e trasparente, proprio come quel mare dei ricordi che nessuno mai potrà cancellarci.

  • Matteo Bellamacina

    La vita non ha un significato suo, sei tu che devi attribuirglielo…complimenti

  • Marinaio di Lago

    Gli occhi dell’uomo si sono abituati alla luce fioca delle candele e non vedono la luce del sole…complimenti per quella porta della sala radio lasciata aperta

  • Marinaio Telegrafista

    Non lasciarti mai scivolare addosso un mare di emozioni, potresti averne sete…BZ

  • Antonella Poeta

    Nessuno può insegnarti la vita a viverla, perchè l’unico modo è farlo! Proprio come hai fatto tu Bruno. Un abbraccio

  • Silvana de Angelis

    Il piu’ bello dei mari e’ quello che non navigammo. Il piu’ bello dei nostri figli non e’ ancora cresciuto…non so chi l’ha scritto ma mi piace e te la dedico

  • Roberta Petraglia

    …. il mare è il tuo specchio; tu contempli
    nell’infinito svolgersi dell’onda
    l’anima tua, e un abisso è il tuo spirito
    non meno amaro…

  • Comunità Militare

    caro Ezio, ho letto il racconto e le vostre mail e non ti nascondo che mi sono commosso, e sono ancor di più commosso perché oggi è il mio onomastico.
    ciao a presto

  • Enzo Arena

    Caro Bruno, a distanza di anni sei rientrato nella sala radio attraverso “La voce del marinaio”. Sei sempre uno di noi. Ciao.

  • Di Lorenzo Giuseppe

    molto commovente, e molta sincerità in quello che ha scritto, mi sono commosso.

  • Salvatore De Luca

    È la pura e santa verità. La vita di bordo e tutta un’altra vita anche se a volte c’è qualcuno che non ti va a genio. E una grande famiglia

  • Antonella Poeta

    Ci sono sogni che non hanno tempo, come certi amori che nemmeno la notte spegne.

  • Comunità Militare

    “Quando spunta la luna
    tacciono le campane
    e i sentieri sembrano
    impenetrabili.
    Quando spunta la luna
    il mare copre la terra
    e il cuore diventa
    isola nell’infinito.”
    – Federico García Lorca, La Luna –

  • Silvana De Angelis

    “… E io ti ho amato, Oceano,
    e la gioia dei miei svaghi giovanili,
    era di farmi trasportare dalle onde
    come la tua schiuma;
    fin da ragazzo mi sbizzarrivo con i tuoi flutti,
    una vera delizia per me.
    E se il mare freddo faceva paura agli altri,
    a me dava gioia,
    Perché ero come un figlio suo,
    E mi fidavo delle sue onde, lontane e vicine,
    E giuravo sul suo nome, come ora… ”
    – Lord Byron (George Gordon Noel Byron) –

  • osvaldo

    vedo che non sono il solo ad aver faticato per staccarmi dalla mia nave ( la mia casa ) per due anni, mi sono emmozionato a leggere il tuo racconto e penso che tutti quelli che sono stati a bordo condividano le tue nostalgie, grazie bruno.

  • Silvana De Angelis

    Ci sono persone che sono fredde come il mare. Devi entrare lentamente e le prime onde con cui verrai a contatto ti faranno rabbrividire, sobbalzando ti fermerai e vorresti tornare indietro. Ma poi ci riprovi e continui ad entrare, cercando di immergerti nonostante il corpo tremi. Piano piano ti renderai conto che è solo questione di tempo e restando dentro ti riscalderai, ti sentirai a tuo agio e non vorresti mai uscire da quelle acque che da fredde sono diventate calde. Con alcune persone è così. Bisogna solo trovare il coraggio di entrare e restare il più possibile.
    Web.

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