24 commenti

  • Michele Di Liberto

    questi sono i risultati di tanti militari che sono soggetti a questa malattia che hanno preso nei paesi contaminati

  • Ignazio Strano

    Dire vergognoso e’ troppo poco -l’importante che i signori Ministri si aumentano lo stipendio !!!,lasciando in balia di se stesso un servitore dello stato ,costretto ad umiliaRSI DOPO AVER SERVITO LO STATO!!!!

  • Antonio De Muro

    FERMO RESTANDO CHE LA SALUTE NON HA PREZZO, HO TROVATO QUESTO SUL SITO DELLA CAMERA:
    Interrogazione n. 5-01966 Villecco Calipari: Sui benefici riconosciuti dall’Amministrazione della Difesa al Maresciallo Marco Diana.
    TESTO DELLA RISPOSTA
    Devo precisare, in primo luogo, che ai sensi dell’articolo 10 del decreto del Presidente della Repubblica n. 461/01 il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio (ivi incluse le ipotesi, di patologie legate all’esposizione in ambienti operativi all’uranio impoverito) è demandato al «Comitato di verifica per le cause di servizio» – il cui parere assume carattere vincolante – istituito ed operante alle dipendenze del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
    Nel caso specifico, detto Comitato, con parere del 7 maggio 2002, non ha condiviso il giudizio espresso dalla Commissione Medico Ospedaliera di Cagliari che aveva riconosciuto l’infermità, di cui è affetto il M.llo Diana, dipendente da causa di servizio.
    Pertanto, sulla base del giudizio espresso dal Comitato, la Direzione Generale competente ha definito le domande di pensione privilegiata e di equo indennizzo con due distinti decreti negativi.
    Avverso il decreto di diniego della pensione privilegiata, l’interessato ha presentato il ricorso in via giurisdizionale alla Corte dei Conti che si è espressa favorevolmente nei confronti dell’istante, riconoscendogli il diritto al trattamento pensionistico privilegiato di 1a categoria, a decorrere dalla data del congedo.
    A seguito di ciò, sono stati concessi al M.llo Diana:
    la Pensione Privilegiata con decreto del 4 marzo 2004;
    l’Equo Indennizzo con decreto del 16 marzo 2004, per un importo pari a euro 7.977,71.
    Inoltre, con atto di transazione n. 148 del 24 maggio 2008, al fine di comporre bonariamente la vertenza insorta tra le parti, la Difesa ha corrisposto la somma di 923.000 euro per risarcimento danni al Sottufficiale che, con la sottoscrizione di tale atto, si è considerato «completamente e definitivamente tacitato di ogni e qualsiasi diritto e pretesa … di non avere altro a pretendere dall’Amm.ne Militare… e di rinunciare a qualsiasi azione giudiziaria conseguente ai fatti oggetto del presente atto di transazione».
    Il M.llo Diana ha, inoltre, invocato la concessione dei benefici previsti dalla legge n. 266 del 23 dicembre 2005; a seguito di tale istanza, la Direzione Generale competente ha richiesto (allegando anche la citata sentenza della Corte dei Conti) il previsto parere al richiamato Comitato di Verifica per le Cause di Servizio, sulla riconducibilità dell’infermità alle particolari condizioni ambientali od operative della missione, elemento determinante per poter riconoscere le nuove provvidenze richieste dall’interessato.
    Il Comitato con parere n. 141 del 6 marzo 2007 non ha ravvisato nel servizio svolto dal Sottufficiale, «anche valorizzando le considerazioni del giudice pensionistico», l’esistenza delle particolari condizioni operative rispetto alle ordinarie connesse allo svolgimento dei compiti d’istituto; tale parere negativo è stato confermato anche in sede di riesame.
    Il M.llo Diana, avverso tale decreto negativo, ha presentato un ricorso straordinario al Capo dello Stato, attualmente non ancora definito.
    Quanto alle notizie circa il presunto decesso del Sottufficiale, vorrei chiarire che, in effetti, il nominativo è stato inserito, come deceduto, nell’elenco inviato alla Commissione Parlamentare d’Inchiesta sui casi di morte e gravi malattie in data 12 luglio 2007, imputabile ad un mero errore di trascrizione.
    La Direzione Generale della Sanità Militare ha provveduto a telefonare all’interessato esplicando il rammarico per l’accaduto e lo stesso ha espresso soddisfazione per tale interessamento.
    Circa l’impegno che avrebbe assunto la Difesa in merito al rimborso di tutte le spese sanitarie sostenute dal militare, la competente Direzione Generale della Sanità Militare ha sempre provveduto, con la massima sollecitudine, a liquidare al M.llo Diana le somme richieste (4 sussidi: euro 1.500 nel 2002, euro 6.350 nel 2004, euro 11.790,54 nel 2008 e euro 15.013 nel 2009).

  • Loris Gastaldo

    e quindi, ammesso che sia vera la richiesta del Diana, di soldi ne ha avuto in abbondanza……anche se non potrà mai recuperare la salute, ma non è certo stato abbandonato. E se il comitato si è espresso come ha fatto è perchè l’uranio impoverito non centra nulla…..domandatevi perchè dove hanno bombardato la gente che ci viveva, e continua a viverci, non ha mai avuto i problemi che si attribuiscono all’esposizione all’uranio depleto….i nostri militari ci sono stati qualche mese, quelli sono anni che stanno lì, senza alcun problema….l’esposizione all’uranio può portare solo problemi ai polmoni, alla pari delle polveri sottili che respiriamo tutti i giorni vivendo nelle nostre città…..

  • Mara Carla Torturu

    Loris non è così; in Sardegna nella zona in questione si sono ammalate e sono morte molte persone, civili, tra cui bambini nati con malformazioni devastanti ….Non è l’ uranio in se che uccide ma i percolati che invadono il terreno …Per i militari inoltre ci sono altri studi che denunciano e mettono in evidenza le vaccinazioni non controllate, eccessive ed indiscriminate che causano leucemie …Tornando al signor Diana peccato che non ci possa rispondere per cui non sappiamo se ha effettivamente ricevuto gli indennizzi sopracitati

  • Monia Barbon

    Non condivido alcuni commenti ma ognuno è libero di scrivere il suo parere…. certo è che bisogna saperle bene le cose prima di dare il proprio pensiero. …

  • Loris Gastaldo

    MariaCarla, sono d’accordo sui vaccini, è stata quella la causa dei problemi, da qui il riconoscimento e l’indennizzo….ma il percolato da dove deriva? dai residui di esplosioni? questi residui sono paragonabili alle polveri sottili, niente di più, non produce “percolato” che è proprio delle discariche, magari clandestine e di rifiuti tossici…e vorrei precisare che proiettili con particolari “dotazioni” non vengono impiegati nei poligoni, le particolari dotazioni servono in caso reale, ma in esercitazione non si usano, perchè non ha motivo l’uso, in esercitazione ci si addestra a sparare, a mirare, a usare i mezzi, ma armi particolari, ammesso che siano in uso, non servono e si usano proiettili inerti, pezzi di ferro che devono solo raggiungere il bersaglio, altri effetti non servono. oltre a tutto costano cento volte di più e quindi è impensabile ed irreale parlare di armi “speciali” nei poligoni, e i residui sono solo degli esplosivi, che, ripeto, sono come le polveri sottili……il poligono di cui parli, può essere solo Capo Teulada, è zona dove fanno esercitazioni truppe a terra e dove si spara con armi convenzionali, se ci sono stati casi particolari, è stata fatta qualche accurata indagine su falde e terre? non credo, e se è stata fatta, i risultati non danno la colpa alle armi, se no a quest’ora avrebbero già crocifisso ministri e vertici della difesa……non dimentichiamo che la Sardegna è una terra che ha particolari geologici diversi dal resto del continente e, forse, sono stati fatti degli sfruttamenti di materiali o acque contenenti materiali che sono in natura…..basta fare un pozzo più profondo e fare le analisi solo tradizionali su batteri e residuo standard per dirla potabile, ma poi? se ci sono minerali non cercati?…..

  • Loris Gastaldo

    è cosa nota…ma, credimi, stiamo parlando di pezzi di ferro che producono solo ossido non inquinante….è una questione politica di attacco alle forze armate…e le commissioni parlamentari non hanno mai trovato nulla di concreto, lanciano avvisi, chiedono bonifiche, ventilano ipotesi mai verificate solo perchè l’opinione pubblica viene sensibilizzata e strumentalizzata da qualcuno… Salto di Quirra è un poligono in mare, dove si lanciano missili inerti(lo so perchè ci ho lanciato anche io…), perchè non ha scopo lanciare armi cariche, sai a che serve l’uranio impoverito? a forare le corazze dei carri armati, perchè con l’esplosione brucia ad altissima temperatura, oltre 1200 gradi, che fonde le corazze e distrugge il mezzo….che scopo avrebbe spararli conto il nulla? o contro l’acqua? E il clou è sempre l’u.i. come causa di tutto….sai dove veniva usato fino agli anni ’60-70? come zavorra nelle lavatrici di casa, nelle ali degli aerei, e, addirittura, come schermo protettivo nei centri radiologici…..

  • EZIO VINCIGUERRA

    🙁 …e nel paese del gatto e della volpe non c’è mai un colpevole che paghi

  • Antonio Rinaldi

    lo so caro raffaele poveri quelli che come noi anno servito la patria senza chiedere niente in cambio e onorato il servizio e non ci siamo fatti riformare come quei nostri colleghi che anno tenuto duro e adesso si godono tutti i diritti.

  • Antonio Rinaldi

    caro ezio ormai abbiamo questa commissione di verifica che non so come fanno a dire se uno ha un problema oppure no perche anche se le commissioni del cmo ti danno qualcosa loro che sono delegati dalla comm. delle cause di servizio annullano tutto poi ringraziando i nostri colleghi e superiori che sono negli uffici competenti non fanno il loro dovere e non si impegnano nemmeno a preoccuparsi a trovare documentazione inerente alle persone perche le circolari e le leggi in nostro favore ci sono ma come ti dicevo quando chi deve giudicare si trova a volte senza documenti.

  • Roberto Tento

    Ciao Ezio Pancrazio Vinciguerra…mi sembra di essere su di un altro pianeta…e’ menar il can per l’aia….vivo in mezzo ad un gregge di pecore che subiscono senza protestare…

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno carissimi…
    Oggi l’italico suolo (ma sarebbe meglio ampliare il concetto all’Europa e al mondo cosiddetto globalizzato) è una “dettatura legalizzata” nel senso che ci dettano quello che dobbiamo fare (politica – religione – economia). Ci obbligano a pensare con la testa degli altri e, ancor peggio, a secondo della latitudine o longitudine del globo terrestre, a ciascuno di noi è assegnato un valore economico anche in termine di vite umane, animali e vegetali.
    Quando si è fortunati, ma sarebbe più appropriato in questo caso dire “indennizzati”, siamo dettati da “incomprensibili norme e assicurazioni” e mai da “verità e rassicurazioni“.

  • Pietro Serarcangeli

    Grazie Ezio. Sei un GRANDE, non c’è che dire ed averti come Amico è un privilegio. Ti auguro ogni bene, un abbraccio, Pietro

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