Ricordando il cacciatorpediniere Leone Pancaldo
di Marino Miccoli
Carissimo e stimato maresciallo Ezio Vinciguerra, per la Festa delle Forze armate (2 giugno) nonché in occasione del 70° anniversario del suo affondamento, t’invio un mio articolo riguardante il Cacciatorpediniere Leone Pancaldo che, per il corredo fotografico, lo ritengo uno dei più belli che finora ho scritto. Sperando sia apprezzato anche per i suoi contenuti, ricevi i miei più cordiali e marinareschi saluti.
Era appena uscito dalle scuole C.R.E.M. di Pola (Istria Italiana) con la qualifica di Cannoniere Puntatore quando mio padre Antonio Miccoli ricevette il primo ordine d’imbarco sul Regio Esploratore Leone Pancaldo. Questa bella unità riportava il nome di un valente navigatore nato a Savona nel 1490 il quale, seguendo il grande Magellano prima e Pietro Vivaldi poi, ebbe modo di dimostrare al mondo quale e quanto grande fosse la sua perizia di marinaio ligure, un vero e proprio “lupo di mare” tanto da essere nominato “pilota maggiore” già nell’anno 1521. Morì che aveva circa 45 anni, trucidato dagli indigeni quando, durante la crociera del 1537, scese a terra al Rio de la Plata. Occorre fare una breve premessa: tra il mese di novembre 1929 e il maggio 1931 furono consegnati alla Regia Marina dodici Regi Esploratori che erano stati varati con il nome di celebri navigatori Italiani; tra questi vi era appunto il Leone Pancaldo, tra i primi ad essere consegnato nel novembre 1929. Con altre unità gemelle ricevette la Bandiera di guerra in una grandiosa cerimonia che si tenne a Genova nel dicembre 1931. I Regi Esploratori della classe Navigatori erano eleganti e agili unità, veloci (38 nodi), versatili e bene armati. Per quanto riguarda le artiglierie disponevano di 3 impianti binati da 120/50 mm. e 2 pezzi da 40/39 mm.; stando al competente parere espresso da mio padre (che era maresciallo capo-cannoniere stereotelemetrista e a bordo vi prestò servizio per ben otto anni consecutivi) queste unità erano migliorabili per quanto concerneva l’aspetto dell’armamento antiaereo, giudicato un po’ antiquato e carente.
Per il resto i fatti hanno dimostrato che furono buone navi sulle quali prestavano servizio ottimi equipaggi professionalmente preparati e motivati. Per comprendere quale fu l’impegno profuso e i sacrifici affrontati da questi cacciatorpediniere durante la II guerra mondiale, basti pensare che al termine del conflitto giunse indenne una sola delle 12 unità che originariamente costituivano quella: il Nicoloso Da Recc. Infatti se la cosiddetta “Battaglia dei convogli” oggi è ritenuta un successo conseguito dalla Regia Marina nei primi tre anni della II guerra mondiale, occorre evidenziare come esso fu dovuto anche all’incessante attività sostenuta al prezzo di enormi sacrifici dalle unità della classe Navigatori e, soprattutto, al senso del dovere e all’abnegazione dei bravi Marinai che ne costituivano gli Equipaggi. Tra questi valorosi voglio ricordare anche Pietro Bruschini che, come mio padre, ma in tempi diversi, fu imbarcato sul Pancaldo. La rara fotografia che ne raffigura l’Equipaggio nel 1940 mi è stata gentilmente concessa dal di Lui figlio, signor Lanfranco. Le altre immagini che corredano l’articolo sono state estratte appositamente dall’album di ricordi di mio padre che, sul Pancaldo, fu imbarcato dal 1 luglio 1930 al 31 agosto 1933. Particolarmente degna di nota l’inedita è la bella fotografia del 1932 che ritrae un gruppo di Ufficiali con al centro il Capitano di fregata Diego Pardo (rammento che per le sue doti umane e di comandante mio padre lo stimava molto) il quale al comando del Pancaldo partecipò alla crociera oceanica di appoggio alla Prima Trasvolata Atlantica in formazione compiuta dagli idrovolanti di Italo Balbo nel 1930/31.
In quell’occasione il Pancaldo ebbe modo di distinguersi nell’attività di soccorso e di rimorchio dell’idrovolante del Capitano Donadelli (I-DONA) che fu costretto ad ammarare nel mezzo dell’oceano Atlantico a causa di un’avaria ai motori.
Questo mio ricordo, scritto nel 70º anniversario dell’affondamento del CT Leone Pancaldo, avvenuto esattamente il giorno 30 aprile 1943 a opera di cacciabombardieri Alleati, vuole rappresentare un modesto e riverente omaggio a tutti quegli Ufficiali, Sottufficiali e Marinai che sono rimasti fedeli fino all’ultimo al Giuramento prestato. Questi Uomini hanno reso grande la nostra Marina e hanno dato lustro alla nostra Bandiera.
Viva la Marina!
41 commenti
Fiorella Mazzei
Buon 2 giugno a tutti voi ♥
Michele Bongiovanni
Felice domenica e buon 2 giugno…..
fan di marina militare
UN SALUTO A TUTTI I MARINAI D’ITALIA IN SERVIZIO E IN CONGEDO – UN SALUTO A TUTTI I NOSTRI MILITARI IN MISSIONE O IN NAVIGAZIONE E IN PARTICOLARE A MASSIMILIANO E SALVATORE CHE OGGI GIORNO DELLA FESTA DELLA REPUBBLICA SONO ANCORA TRATTENUTI DA OLTRE 15 MESI IN INDIA E’ NON SI INTRAVEDE UNA VIA D’USCITA – FORZA MASSIMILIANO FORZA SALVATORE NOI CONTINUIAMO A SOSTENERVI SIAMO SEMPRE CON VOI
COMUNITA' MILITARE
DEDICHIAMO LA FESTA DEL 2 GIUGNO
AI NOSTRI DUE FUCILIERI DEL SAN MARCO
A LORO E A TUTTI I MARINAI DI UNA VOLTA……
PERCHE’ QUESTI VALOROSI CI RAPPRESENTANO
VERI , LEALI FINO ALLA FINE !!!!
Marinaio Telegrafista
Eccoci qua anche oggi festeggiamo il 2 giugno…ma ricordiamo soprattutto tutti coloro che fanno del loro meglio fuori dalla patria!
Francesco Ortega
buon 2 GIUGNO a tutti/e gli allievi
ed ex allievi di Mariscuole e CREMM
ezio
Questo e’ il blog giusto per tutti coloro che vogliono capire qualcosa su questo argomento. Trovo quasi difficile discutere con te (cosa che io in realta’ vorrei… haha). Avete sicuramente dato nuova vita a un tema di cui si e’ parlato per anni. Grandi cose, semplicemente fantastico!
Angelo Cuzzone
grazie a presto
Giancarlo Locorotondo
Grazie tantissimo
Salvatore Spoto
Ringrazio Marino Miccoli e il direttore de “la voce del Marinaio” con dedica ai Marinai caduti in tutte le guerra.
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Marino, questa volta ti sei superato.
Avevo deciso di non pubblicare niente per il 2 giugno perchè non c’è niente da festeggiare ed invece…
mai dire mai.
Grazie e se dio vuole a settembre ci incontriamo da Manuel Mutarini.
Ezio
Marino Miccoli
EZIO,
HAI RAGIONE: MAI DIRE MAI (o emigrante di poppa!)
GRAZIE PER AVER PUBBLICATO L?ARTICOLO CHE E’ UN SINCERO OMAGGIO A TUTTI I MARINAI, LATORRE E GIRONE COMPRESI!
TI ABBRACCIO.
MARINO
P.S. Se puoi, nel testo dell’articolo, aggiungi una lettera O al DA RECC (accanto alla foto del gruppo ufficiali) che correttamente diverrà DA RECCO. Grazie.
Andy Holyred
“Stupendo blog. Stupenda pagina, ricca di amore, orgoglio per il mare e per l’essere Marinai d’ Italia.
Ezio sei un Grande.”
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Andy e grazie
Pietro Rossi
Bei tempi. Ieri o quasi.
Pino Abate
CiaoMarino, l’hai trovata scavando nei ricordi. Bene mi fa piacere.
Franco Schonardi
Quello che riguarda la marina è sempre un bellissimo ricordo. Spero di poter partecipare anch’io con qualche ricordo di vita vissuta. Complimenti sinceri
Maria Mery Esposito
Si Marino e’ sempre bello incontrare amici veri e ricordi indelebili di cui ciecamente fidarti. Verissimo.
Antonio Castiglione
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Luigi Serra
Articolo interessante e colgo l’occasione per complimentarmi per questo sito! veramente ben fatto e con tanti articoli utili!
Marcello Sciuto
Ottimo articolo, ne faro’ un punto di riferimento, chissa’ che quanto letto non possa aiutare anche me.
Maurizio Papale
Sono impressionato dalla qualita’ delle informazioni su questo sito. Ci sono un sacco di buone risorse qui. Sono sicuro che visitero’ di nuovo il vostro blog molto presto.
Franco Cacopardo
Sono stato molto contento di aver trovato questo sito. Voglio dire grazie per il vostro tempo per questa lettura meravigliosa! Io sicuramente mi sto godendo ogni post e ho gia’ salvato il sito tra i segnalibri per non perdermi nulla!
Marco Giusti
Articolo interessante e colgo l’occasione per complimentarmi per questo sito! veramente ben fatto e con tanti articoli utili!
Franco Pacifico
Ciao! Vorrei solo dire un grazie enorme per le informazioni che avete condiviso in questo blog! Di sicuro’ diverro’ un vostro fa accanito!
Tino Saglimbene
Avete un gran bel blog! … ho un blog che tratta di argomenti simili, vi ho inviato una mail per scambiarci i dati. Grazie ancora!
Michele Cosenza
e’ difficile trovare persone competenti su questo argomento, ma sembra che voi sappiate di cosa state parlando! Grazie
Marina Salentina
Ho dovuto aggiornare la pagina tre volte per riuscire a leggere l’articolo. Però è valso la pena aspettare, ho trovato le informazioni che cercavo.
Nicola Bergantino
… per ringraziare pubblicamente gli articolisti del blog… grazie ragazzi!
Silvana De Angelis
►◄((((°►Anche se percorri la terra tutta intera,
non imparerai mai tante cose quante ne imparerai dal mare.
Non troverai mai pace se non sul mare,
Mara Carla Torturu
Preghiera ……Sandro se n’ è andato troppo troppo presto
Ciro Laccetto
Era un grande !
Luigi Romani
bella e dolce
Serenella Iacona
Gentile Signore
desidero sapere l’indirizzo di posta elettronica del Sig.Marino Miccoli per farlo contattare dalla figlia di un capocannoniere, Bramante Nazareno, imbarcato sull’incrociatore Fiume la notte della Battaglia di Capo Matapan. Di questo marinaio la famiglia non ha saputo mai nulla e la figlia ormai ottantenne vive ancora nella speranza di sapere notizie del padre.
Certa di un suo cortese riscontro, le porgo distinti saluti.
Serenella Iacona
Iacona Serenella
serenaiacona@alice.it
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Marino ..c’è posta per te.
Ti invio, di seguito il contenuto della mail, con preghiera nella eventuale tua risposta di mettermi per conoscenza.
Un abbraccio…marinai per sempre.
P.s. mi sembra di essere in un confessionale.
Un abbraccio
Marino Miccoli
Buongiorno signora Serena Icona,
sono Marino Miccoli, ho 46 anni e sono figlio di Antonio, uno dei pochi sopravvissuti al tragico affondamento del Regio Incrociatore FIUME la notte del 28 marzo 1941. In quei drammatici momenti mio padre si trovava di servizio in coffa, ovvero la parte più alta della nave, perché avendo la qualifica di Capocannoniere stereo-telemetrista egli era assieme alle vedette.
Poiché il signor Bramante Nazzareno era anch’egli un capocannoniere, imbarcato proprio sulla stessa nave su cui era mio padre, credo che i due si conoscessero; mio padre, che su quella nave era imbarcato sin dal 1938, si ricordava di tutti i suoi amici scomparsi in quella tragedia.
Ho consultato l’elenco delle vittime dell’incrociatore Fiume all’indirizzo che le potrà trovare su questo meritevole quanto unico sito: http://regiamarina.net/matapan.asp?nid=120&lid=2 laddove basta inserire il nome della persona ricercata e si ha l’esito sulla sorte di questa. Effettuando la ricerca sul compianto signor Bramante Nazzareno (basta selezionare la nave Fiume, digitare il cognome Bramante nell’apposita casella e infine cliccare sulla casella “ricerca” ) potrà avere la triste conferma che purtroppo egli è deceduto nell’affondamento della nave.
In allegato le invio inoltre una fotografia di un gruppo di capocannonieri (tra i quali il primo a sinistra è mio padre) che è stata scattata a Pola alla fine degli anni ‘30. Chissà che tra questi non ci sia anche il compianto signor Nazzareno.
Pregandola di estendere i miei saluti alla di lui figlia, gentile signora Serena la ringrazio per la sensibilità che ha dimostrato in questo caso.
Rosanna Sartoretti
mio padre Giovanni Sartoretti, capo cannoniere di secondo grado, era sulla nave Pancaldo quando è stata bombardata e ancora oggi si trova sotto il mare a Capo Bonn.
Chissà se avete delle immagini o informazioni su come avvenne l’affondamento e sapere se fu trovato il corpo del mio PAPA.
Grazie e fiduciosa di una risposta, ringrazio.
Rosanna Sartoretti
rosanna.sartoretti@gmail.com
tel.3358084555 0142944521
Sergio Ceraselli
Onori alla Marina militare.
In memoria di mio padre Marcello arruolatosi volontario nel Giugno 41 all’eta’ di 18 anni. Corso di Cannoniere Stereo-telemetrista Scuole CREM di Pola, imbarcato sino a Sett.’43. Successivamente reintegrato quale sottufficiale in SPE, congedadosi per passaggio all’impiego civile Agosto ”61.
Come lui tanti e tanti ”Ragazzi” hanno difeso l’onore dell’Italia, molti di loro non sono piu’ tornati alle loro case, onore ai caduti.
Federica Donadelli
Il capitano Renato Donadelli dell’I-DONA era mio nonno.
Ho ancora la medaglia commemorativa del Leone Pancaldo.
Grazie per questo articolo.
Rosanna Sartoretti
il giorno 27.6.2013 ho inviato un messaggio per avere notizie riguardanti l’affondamento della nave Pancaldo dove si trovava imbarcato mio Padre Giovanni Sartoretti.
Purtroppo nessuno mi ha dato notizie e non perdo le speranze.
Grazie e Buone Feste.
Rosanna Sartoretti – 20.12.2015
Ermanno
Mio nonno, Macchinista Capo Antonio Rucireta, era imbarcato sul Pancaldo quando affondò.