La storia di un onda
Mi ricordo ancora quando il mare mi creò, mi rese grande e forte, certo prima non ero altro che una semplice increspatura. Un giorno, di molti anni fa, stavo come al solito rilassata e tranquilla, giocavo con dei delfini, quando una strana sensazione mi prese, l’aria si raffreddò di colpo, le mie sorelle iniziarono a gonfiarsi e ad urlare, poi tutto cambiò e mi ritrovai più alta più arrabbiata e man mano che crescevo la mia rabbia aumentava.
Il mare mi prese mi portò con lui, ora vagavo in cerca di una qualsiasi preda dove sfogare tutta la rabbia, e finalmente eccola, una piccola barca di pescatori, si su di loro sfogai la rabbia, mi avventai sulla piccola imbarcazione martoriandola con i miei colpi, uno, due, tre non ricordo per quante volte mi infransi su di loro, ricordo che le mie sorelle mi incitavo. Poi ad un tratto tutto finì, la barca si spezzò in due ed affondò.
Ora la mia rabbia si rivolse ai pescatori, li aggredii con forza inaudita fin quando stremati abbandonarono la lotta ed affogarono. Non sentendo più le mie sorelle urlare ed incitarmi, mi calmai, adesso rifletto su quello che ho fatto, scendo giù negli abissi in cerca dei corpi. Eccoli sono così, così fragili, li accarezzo per un’ultima volta e via, via da qui non voglio essere un onda cattiva, voglio ritornare ad essere una increspatura. Il grande mare mi chiama, mi gonfia, mi porta lontano ed ecco che la rabbia mi assale, divento enorme, un villaggio, no tutto ricomincia no non voglio ma è la mia natura allora mi abbandono al volere del grande mare.
14 commenti
carlo mignogna
e come disse il grande Leonardo
“Una volta che avrai navigato, camminerai con lo sguardo rivolto al mare perché è là che vorrai tornare”
Mikele Tocci
Ciao Carlo, un bel racconto da tenere sempre presente quando si è in mare. Grazie continua a deliziarci con i tuoi scritti. Grazie anche a te Ezio che ci concedi il tuo tempo e spazio. Anche se in pensione siamo sempre Marinai.
Marinaio Telegrafista
Ciao Carlo mi piace tantissimo semplicemente perché non siamo in tanti ad abbandonarci al volere del grande mare
Carlo Mignogna
parole sante fratello
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Carlo è un bel racconto, complimenti sinceri e un abbraccio grande come il nostro mare a te e ai tuoi cari.
Carlo Mignogna
non abbandonatevi al volere del grande mare…..
Marinaio di Lago
Un bel Racconto del marinaio Carlo Mignogna che oltre a saper aggiustare pistoni e motori ci delizia con questi lodevoli racconti sul nostro mare…
Agatino Scardaci
Grande Carlo non pensavo fossi anche un grande poeta. Sono fiero di aver lavorato con te Grande Capo
Carlo Mignogna
troppo buono Ezio, non abbandonatevi al volere del grande mare, restate delle increspature……
Agatino Scardaci
Proverò a mettere in atto questo tuo ennesimo insegnamento
Carlo Mignogna
grazie Tino, non sono un poeta ma mi delizio a scribacchiare
Agatino Scardaci
Lo fai molto bene……domani in mare proverò a ricordarmi le tue perle di saggezza
EZIO VINCIGUERRA
Carlo, penso anch’io di concordare con il concittadino Agatino Scardaci
Gianluca Orlando
Bella