Il Conte Rosso
a cura di Mario DeLuca
…24 maggio 1940, la guerra per loro era appena cominciata.
Il Conte Rosso era una nave di 17.879 tonnellate di stazza lorda e di circa 22.000 tonnellate di dislocamento, la più grande nave del convoglio, e per questo fu lei a imbarcare circa 2.729 degli 8.500 uomini destinati alla Libia.
La scorta diretta era assicurata dal cacciatorpediniere Freccia, e dalle torpediniere Procione, Orsa e Pegaso.
Il convoglio lasciò Napoli alle 04.40 del 24 maggio 1940, e grazie alla elevata velocità di 17 nodi (si trattava infatti di un convoglio veloce), alle 15.15 le unità iniziarono l’attraversamento dello Stretto di Messina, mentre da Messina venivano fatte uscire le torpediniere Calliope, Perseo e Calatafimi per incrementare la vigilanza antisommergibile.
Alle 16.00 inoltre uscì, sempre da Messina, la scorta indiretta del convoglio, formata dagli incrociatori pesanti Bolzano e Trieste e dai cacciatorpediniere Ascari, Corazziere e Lanciere, mentre il cielo del convoglio era percorso da aerei da caccia e idrovolanti.
Alle 20.33 il sommergibile Upholder, della Royal Navy, lanciò i suoi siluri contro il convoglio. Subito il Freccia fu sull’unità nemica e, con il Corazziere e il Lanciere, diede inizio alla caccia che poté durare solo 19 minuti, durante i quali furono lanciate 37 cariche di profondità che danneggiarono seriamente il sommergibile nemico.
8 minuti dopo essere stato colpito da due dei siluri lanciati dall’Upholder il Conte Rosso, erano le 20.41, si inabissò. Ora iniziava il recupero dei naufraghi, espletato dal Corazziere, dal Lanciere, dal Pegaso e dal Procione, mentre le altre navi proseguivano con il convoglio, che giunse indenne a Tripoli il mattino seguente.
Fortuna volle che il bastimento affondasse a breve distanza dalla costa, cosa che rese più veloci i soccorsi.
Sui 2.729 uomini presenti a bordo se ne salvarono solamente 1.432.
Il comandante dell’Upholder fu decorato, per questo siluramento, con la Victoria Cross. Sparirà in mare il 14 aprile 1942, affondato dalla torpediniera Pegaso mentre cercava di attaccare un altro convoglio italiano nella zona di Tripoli.
Gli uomini del Conte Rosso furono in seguito mandati a combattere in tutti fronti, dall’Africa alla Russia dove patirono altre drammatiche prove.
La guerra, per loro, era appena cominciata.
13 commenti
Franco La Rosa
Ciao Ezio, credo ti faccia piacere questo articolo….
EZIO VINCIGUERRA
🙂 eccome. Un abbraccio e buona domenica Franco
Franco La Rosa
Grazie, ricambio a te e famiglia.
Di Lorenzo Giuseppe
grazie Ezio.
Carmela Picheca
Buongiorno popolo del mare ♥
Emanuele Camaroto
MI PIACE
Ciro Laccetto
Caro Ezio mio padre doveva imbarcare sul Conte Rosso (era 2^Capo Rt e stava su navi militarizzate) ma arrivò in ritardo e la nave era già partita…..
EZIO VINCIGUERRA
Minkia davvero? Ciao Ciro Laccetto…adesso sono incuriosito: raccontaci
Ciro Laccetto
Più di tanto non so Ezio , me lo ha raccontato mia madre e mio padre poi mori a 40 anni ed ed ero piccolo.
EZIO VINCIGUERRA
Chissà se Mario DeLuca saprà dirci qualcosa di più…
Di Benedetto Emanuele
Un carissimo Buon giorno una splendida Santa domenica amici/che ai frà marinai, frà di corso e di scuole C.E.M.M.alle vostre famiglie e a tutti/e del gruppo
BEN RITROVATI
Silvana De Angelis
Un viaggio ha senso solo senza ritorno se non in volo
senza fermate nè confini solo orizzonti neanche troppo lontani…(G.Grignani)
Claudio Colella
grazie Ezio…