a cura di Carlo Di Nitto (Presidente A.N.M.I. Gaeta)
Lo “sciorino di sacco e branda”, effettuato a bordo di una nave da battaglia non identificata nei primi anni del 1900, era una operazione realizzata periodicamente per consentire migliori condizioni di igiene e di vivibilità a bordo delle unità militari di un tempo.
23 commenti
Marco Ximenes
Grazie Carlo. Osservare questi uomini mi conduce a riflessioni profonde……..nel ricordo dei miei 40 anni trascorsi in Marina.
Fernando Antonio Toma
grazie Carlo una foto storica della Regia Marina e della nostra marineria !!
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Presidente, una foto che ti/ci fa onore e fa comprendere, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che una volta marinai…marinai per sempre.
Salvatore Tucci
Bellissima,fortunati quanti possono ricostruire il percorso dei loro padri e dei tanti marinai attraverso queste testimonianze
Maria Fantasia
Veramente una foto storica che desta soprattutto in voi figli cari e dolci ricordi . Grazie per questa immagine da noi condivisa
Roberto Tento
Grazie Carlo per le tue foto…..un caldo abbraccio a voi tutti marinai di Gaeta..
Pietro Rossi
Non proprio così……ma ho fatto sciorino di branda sull’Artigliere…..
Bruno Bardelli
fatto sul PO
Pietro Rossi
fatto sull’Artigliere 1959
Antonio Melis
Fatto tantissime volte, bellissimi ricordi di gioventù , e quanti scherzi fatti ,e ricevuti accendendo la corda haha Grazie tante , Auguro una serena e felice Pasqua a voi tutti in famiglia Carlo :=)
Fernando Antonio Toma
Grazie Carlo una pratica effettuata tante volte lo sciorino Branda !!!
Arcangelo Gizzi
che belle queste foto…. scene di vita!
Marinaio Telegrafista
Ciao Carlo Di Nitto, l’ultima volta che l’ho fatto è stato in navigazione nel 2000. E tu? E Voi?
Carlo Di Nitto
1971
Angelo Zanin
fantastica foto!!!!!
Antonio Corsi
mai fatto 🙂
Pietro Rossi
io nel 59 sull’Artigliere e nei primi anni 60 sull’Indomito…
Riccardo Chen Lazzeri
bisognerebbe farlo anche in parlamento……… ,-))
Nino Bucci
Nel 1963 esisteva ancora a bordo del “Montecuccoli Incrociator Raimondo” durante il periplo dell’Africa. Quando vidi l’amaca per l prima volta al mio arrivo a bordo mi prese male! Io venivo dal Garibaldi! Poi riconsiderai il fatto perchè nell’amaca si dormiva molto bene e non si sentiva il rullio della nave! Bei tempi ragazzi!
Di Lorenzo Giuseppe
atri tempi.
EZIO VINCIGUERRA
io l’ho fatto nel 1999 a bordo dell’alpino
Carlo Gaetani
Concordo con te EZio nella M.M.I. moderna (cioè la nostra) l’operazione era identica si esponevano al sole in giornate adatte materassi/coperte dato che si dormiva in brande fisse metalliche ribaltabili x alto…. quanto alla foto mi viene in mente un racconto di mio nonno( Regia nave da battaglia D.Alighieri) allora sulle navi il mantenimento dei viveri era un problema, frigoriferi a suo dire esistevano ma non perfetti come oggi , il problema si ovviava con blocchi di ghiaccio in celle coibentate , x il consumo giornaliero provvedevano spedendo a terra in arsenale le pirobarche (Dio quanto ho riso….) nei magazzini l’odierno Maricommi credo. il problema era la carne nelle navigazioni o operazioni estere non credevo a me stesso : venivano imbarcati con i bighi di carico buoi vivi sistemati a prua vicino le torri di grande calibro in appositi stallatici accuditi macellati all’occorrenza….. questa era la Regia Marina nei primi del’900 un Saluto Ezio
Carlo Gaetani
da usanza della marineria velica le amache (brande) venivano “rollate” arrotolate in appositi sacchi con il tuo num e riposte nei bastingaggi (appositi rastrelliere a murata) servivano inoltre arrestare i colpi che arrivavano a bordo e come Atolli dato che galleggiavano.