Il saluto alla Bandiera
di Enzo Arena
Quel gesto di portarsi la mano alla fronte per salutare militarmente la bandiera ogni volta che salivo o scendevo la passerella della Nave o Sommergibile dove ero imbarcato, poteva sembrare un gesto tanto abituale ed istintivo che veniva fatto meccanicamente. Invece no.
Quel gesto che ripetevo anche decine di volte in un solo giorno, era un gesto che sentivo dentro, era un gesto che mi dava il piacere di essere ossequioso nei confronti di un simbolo così grande che riusciva a darmi orgoglio.
Mi soffermavo spesso a guardare con piacere anche tutti i colleghi che, come me, compivano quel gesto con amore e rispetto.
Al suono del fischio che accompagnava “l’alza o l’ammaina bandiera” interrompevo qualsiasi cosa stessi facendo e, a capo scoperto, sull’attenti e con lo sguardo fisso sulla bandiera che lentamente saliva o scendeva lungo l’asta, seguivo con i brividi, così come facevano tutti i colleghi.
Solo dopo che la bandiera aveva concluso il suo percorso ed il fischio o la tromba lo avevano segnalato, riprendeva il normale scorrere della vita nel nostro mondo.
Grande il potere di quel simbolo! Per qualche minuto, tutti i giorni, alle 8 del mattino ed al tramonto, la bandiera fermava lo scorrere della vita.
E’ cosi anche adesso? Perché mi viene il dubbio che così non sia?
Il saluto alla Bandiera (Enzo Arena)
Ti salutavo cento volte al giorno
mentre salivo o scendevo passerella.
Guardavo in alto e tu sempre presente.
Io sull’attenti e tu sempre più bella.
Eri il buongiorno, il buon vento,
il “buon tutto” e… anche in mare,
al tramonto con fischio e con onori:
sere lontane e colme di preghiere.
Il tuo lento salire lungo l’asta,
il mio sentir la pelle accapponare.
Cara bandiera, ti prego, resta in alto!
Continua tanti cuori a far sperare!
Ti vedo meno, ti vedo bistrattata.
Ti vedo offesa, ferita e con stampella,
Ma tu sei lì, stai sempre a sventolare.
Cara bandiera, sei sempre la più bella!
55 commenti
Marino Miccoli
Ringrazio sentitamente l’ammiraglio Enzo Arena per la significativa poesia e per le sue pregevoli riflessioni sulla Bandiera. Essa, per gli ideali e per i valori racchiusi nei suoi colori, è e rimane sempre un simbolo sacro per gli ITALIANI VERI.
Grazie ancora di questa bella testimonianza.
Angelo APRILE
RINGRAZIO DI CUORE, L’AMICO ARENA, PER
LE BELLE PAROLE SCRITTE PER LA BANDIERA
ITALIANA, DIMOSTRANDO UN VERO E SINCERO ATTACCAMENTO AD ESSA E ALLA
NAZIONE. GRAZIE ENZO.
ANGELO APRILE
Oronzo Massa
condivido
Ciro LO CASTO
condivido anch’io
EZIO VINCIGUERRA
Non ci sono aggettivi che possono complimentarsi con quanto scritto da questo Signore dei Mari e d’altri tempi.
Enzo Arena
Grazie Ezio. Sempre tanto gentile!
Ombretta Gavioli
ora confesso è bellissima è la nostra bandiera e tu caro amico non potevi descrivere meglio il suo valore per noi ITALIANI grazie Enzo per farci provare emozioni così vere
Solo Maggio
I giovani d’oggi mi lasciano qualche dubbio sull’amor di Patria e l’amore verso la nostra Bandiera, per questo io farei studiare la Costituzione Italiana e la vecchia Educazione Civica già dalla 1^ elementare fino al 5° anno superiore e portarla come materia obbligatoria all’esame di stato.
Carmelo Pagano
bellissima enzo aggiungi anche l’ammaina bandiera in navigazione con preghiera del marinaio
Enzo Arena
Ciao Carmelo, la seconda strofa parla proprio di quello che tu dici.
Antonio Girardi
Eccezionale e ti devo confessare che un pò mi manca e anch’io ho gli stessi dubbi.
Ombretta Gavioli
no non credo se i dubbi si riferiscono hai giovani sono convinta che provano le stesse nostre emozioni e quando la guardano si sentono accapponare la pelle e qualcuno si commuove sono sicurissima .
Giuseppe Esposito
…e quando, in franchiglia, sentivi suonare l’ammaina bandiera, seppure in abiti civili, ti veniva spontaneo girarti verso di essa.I giovani di adesso sono pari a quelli di una volta. Ci sono dei sentimenti che solo se hai indossato una divisa puoi provare. Ti segnano e ti seguono per tutta la vita. Non nascondo che sul mio balcone misi una una bandiera in occasione di qualche partita di calcio. Non l’ho più tolta.
Maria Carla Torturu
Dev’essere una bella emozione da provare 🙂
Solo Maggio
Ombretta speriamo che tu abbia ragione
Ombretta Gavioli
Maria carla .ma tu non la provi?
Giuseppe Esposito
sicuramente in loro dormicchia qualcosa che bisognerebbe risvegliare. Purtroppo ciò avviene solo in occasione di qualche incontro di calcio, se va bene tra l’altro.
Ombretta Gavioli
Solo certo che sono sicura
Solo Maggio
OK
Paola Tognacci
bellissime queste emozioni che ci racconti..la nostra bandiera unita all’inno nazionale,sono per me emozionanti,da brivido! grazie..!
Paola Tognacci
la condivido perchè sia “patrimonio” di tutti i miei amici
MARONE RAFFAELE
…è un esercizio continuo,per non dimenticare,la bandiera è il simbolo della nazione.I militari portano la mano alla fronte,un gesto antico,scoprire la visiera in segno di rispetto.I civili la portano al cuore la mano destra,segno di amore,non sempre a volte corrisposto da chi ha responsabilità più alte.
Maria Carla Torturu
Ombretta certo che no io non ho mai fatto saluti militari alla bandiera …
Ombretta Gavioli
Maria nemmeno io ma si parla della bandiera non del saluto militare buona giornata
Maria Carla Torturu
non direi …si parla di entrambe le cose
Ombretta Gavioli
Esatto di entrambe le cose non solo di saluto.militare
Sergio Rocchi
Carissimo Enzo io quella Bandiera l’ho inferita all’asta posta davanti al mio portone d’ingresso e ancora tutte le mattine e sere la onoro secondo lo stile nostro. Mi mancano solo i fischi del Nostromo però posso dirti che ancora mi emoziona.
Sergio Rocchi
Carissime e simpatiche Signore il saluto alla Bandiera lo possono fare tutti; i militari con il saluto militare tutti gli altri Cittadini possono farlo attraverso un semplice inchino rivolto ad essa.
Franco Schinardi
e bravo Enzo
Franzo Osvaldo
non ci sono commenti da fare, dico solo che con poche parole hai descritto quello che tutti noi si provava, bravo.
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Enzo Arena, continuo a ripetermi, ma perché hai tenuto nascosto questo tuo talento? Un abbraccio a te e alla tua compagna e speriamo di incontrarci prestissimo per un abbraccio
Salvatore Carnevale
molto bello… mi riporta indietro di 20 anni quando, in occasione di una sosta a Trieste con le consuete visite a bordo da parte della popolazione, alla domanda di un bimbo di circa sei/sette anni sul perchè eravamo tutti li fermi sull’attenti a capo scoperto per l’ammaina bandiera la sua mamma gli rispose fieramente: “salutano la mamma della patria che va a dormire”
Nino Bucci
Magnifico, Salvatore ! Mi commuove!
Vincenzo Bonfante
Oggi, purtroppo, questo senso di appartenenza sembra sia venuto, a molti, meno. Troppi non sanno o hanno dimenticato il senso del saluto alla bandiera, a me salutare la bandiera riempiva il cuore. Oggi guardandomi attorno mi sento smarrito per una società che non si riconosce più in certi valori. Dove andremo a finire?
Nino Bucci
E difficile ma continuiamo ad avere speranza!
EZIO VINCIGUERRA
penso di concordare con i nostri giudizi e soprattutto di “continuare ad avere la speranza” come dice Nino Bucci…:-)
Pasquale Ametrano
favolosa, in poche righe ha descritto qualcosa che le persone comuni non immaginano neanche. complimenti sinceri
EZIO VINCIGUERRA
Ciao Pasquale Ametrano è proprio così
Ciro Laccetto
Mi piace e condivido
Roberto Tento
Bei ricordi vero fra’ ?
Bruno Caleffi
Grazie fra’
Marinaio Telegrafista
Ciao fra’ Bruno Caleffi..con quella bandiera sono solo stupendi ricordi..
Marinaio di Lago
Ciao Enzo, grazie è una bella visione
Marisa Bruno
Beh, che dire…sono costretta a dissentire con alcune delle vostre opinioni…Complimenti ad Enzo Arena che ha messo su carta quello che ogni marinaio sente salutando la Bandiera. L’emozione di salutare la nostra Bandiera è un sentimento forte che, anche se rimane in sordina nelle mille volte che si può salire e scendere dalla propria nave durante la giornata lavorativa, si fa sentire ben chiaro quando sei in mare e all’estero, o semplicemente fuori dalla tua città…e allora, in navigazione, non vai a riposare in branda tra i tuoi turni di guardia preferendo recitare la preghiera del marinaio sul ponte al calar del sole, quando vai a bordo alla mattina, preferisci fermarti alle 8.00 per salutare il giorno che viene dando onore alla tua Bandiera, in porto all’estero ti godi il sorgere del sole salutando la tua Patria simbolo di quella Bandiera che ti fa sentire “utile” e fiero. No. Dissentisco in pieno. Ancora oggi si prova un’emozione profonda salutando la Bandiera. Non dimentichiamo che la leva non esiste più da un pezzo e oggi si sceglie di salutare questa Bandiera, e quel gesto che diventa routine, manifesta tutto il suo senso, tutto il suo perchè quando viene accompagnato da sacrifici, dallo stare lontano da casa e dalle persone care, o semplicemente quando sei di servizio, o magari hai appena finito di controllare insieme con gli altri un piccolo incendio.
Carlo Luigi Crea
Caro Ezio io ero sempre di picchetto sia all’alza che abbassa Bandiera sul Garibaldi,era sempre una grande Emozione e non ti nascondo che dalle volte qualche lacrimuccia ci scappava
Enzo Arena
Grazie Marisa per il tuo sfogo. Grazie per come hai chiarito il tuo pensiero e per l’amore che anche tu hai palesato per il nostro comune simbolo. Credo comunque che nessuno degli amici che ha commentato abbia mai messo in dubbio l’amore per la bandiera. Quello che preoccupa è proprio la paura che questo amore in qualcuno possa venir meno ed allora prevale il sentimento che ti tiene in allerta quando temi di perdere qualcosa che ami. All’amore non si comanda e l’amore per la bandiera è dentro tutti noi. Anch’io nel mio scritto mi pongo la domanda se adesso la nostra bandiera è ancora nei nostri cuori come lo era una volta, ma come puoi notare il mio è più che altro un auspicio che lo sia sempre. Concludo infatti con “cara bandiera sei sempre la più bella”.
Franco Schinardi
Attenzione !! L’amore del quale parla Enzo è quello che noi sentiamo dentro di noi sin dal primo momento in cui abbiamo fatto giuramento di lealtà e di dedizione alla Patria. Questo amore noi (NOI) lo sentiamo ancora perché questo sentimento ai nostri tempi era molto sentito in chi serviva in armi la Patria e in chi amava la Patria. Oggi, purtroppo (e questo purtroppo mi pesa assai), molti delle nuove leve non lo sentono più vuoi perché ci troviamo in un’altra epoca dove questi sentimenti non sono stati più coltivati e vuoi perché mancano gli esempi da parte di chi ci governa. Enzo, ti ripeto … e bravo Enzo.
andrea santarossa
Grazie Ammiraglio per queste parole d’amore e d’orgoglio bellissime che condivido e che ho condiviso da soldato.
Franco Polimeno
Condivido quanto e come espresso dall’amm. Arena per il sentimento che si provava per il saluto alla bandiera, anche se veniva fatto molto spesso durante la giornata. Personalmente sono trascorsi poco più di 18 anni che non ho più ripetuto quel gesto, ma credo fermamente che, se dovesse esserci un’occasione, rifarei lo stesso gesto con maggior sentimento nei confronti della bandiera e della patria.
Marisa Bruno
Mi scusi se intervengo nuovamente, mi creda, solitamente non lo faccio…ma Comandante, devo dissentire. Anche noi della “nuova” leva ci siamo commossi quando abbiamo firmato e sottoscritto col nostro nome il Giuramento alla Patria, a me tremavano le mani e le gambe quando con voce ferma l’ho pronunciato. Non ho mai capito in che anno è finita la “vecchia” guardia ed è iniziata la “nuova” leva, ho sentito mille pareri discordanti. Anche noi abbiamo il nostro piccolo, ma grande bagaglio di esperienze, da raccontare e non. Ho prestato servizio su di una nave a caldaia, ho vissuto il blocco caldaia durante una navigazione,respirato l’amianto, ho visto un ragazzino ammalarsi per averne respirato talmente poco! Ho imparato che si può rischiare di addormentarsi anche in piedi e camminando durante un Tirnav, un paio, beh…un po’ di più di un paio di incendi, quando 2 voci dentro di te si sovrappongono, una che recita il rosario, l’altra che ripassa tutte le manovre che devi fare per il bene tuo, degli altri e della nave stessa. Beh, mi consenta di dire che certi amori li senti a prima vista, o alle volte te li insegnano e per coltivare un sentimento è necessario che qualcuno, più “anziano” lo semini. Per il resto, si sa, le mele marce sono ovunque, ci sono state ci sono e sempre ci saranno, ma non mi sembra corretto parlare di “nuove” leve…anche perchè, credo, che anche le “vecchie” leve siano state considerate “nuove” leve dai più anziani che magari hanno vissuto la Grande Guerra. I tempi sono diversi, ma mi piace pensare che le nostre F.F.A.A. siano formate da uomini e donne con un profondo sentimento di Patria, consapevoli di cosa vuol dire “salutare la Bandiera”. Devo credere che il qualunquismo non sia un sentimento delle nostre nuove leve, anche perchè decidere di essere a servizio della Patria non fa diventare ricchi e alla lunga resta la passione in quello che sei e che fai.
Enzo Arena
E’ bello ed anche curioso vedere come Franco e Marisa, pur sembrando all’apparenza in disaccordo, parlino in effetti la stessa lingua. Grazie a tutti e due.
Maria Carla Torturu
ho letto tutto con interesse 🙂
Franco Schinardi
Cara Marisa, mi dispiace aver suscitato in te una certa rabbia che ti porta a respingere il mio pensiero. Non vorrei te avessi frainteso le mie parole. Io faccio parte della vecchia guardia come Enzo, noi abbiamo vissuto i momenti più formanti della M.M. CONTRIBUENDO IN PIENO ALLA NASCITA DELLA NUOVA MARINA. Naturalmente, anche in questa epoca ci sono le eccezioni cara Marisa e te ne sei l’esempio. Devi sapere che io sono andato in pensione a 55 anni perché non vedevo più attorno a me i valori profondi di amore e di dedizione alla Patria; sono andato via mentre ricoprivo un incarico di prestigio quale responsabile tecnico di Marisicilia con dei C.ti delle Unità di grande prestigio quali Gueglio, Di Capua, Credendino, Antonio Natale, De Carolis, ecc.. Se ti può far piacere vorrei che te sapessi che io ho ricoperto sempre incarichi di grande responsabilità da imbarcato e posti di prestigio a terra tra cui Navalcostarmi e Segredifesa. Di contro mi fa piacere di avere dall’altro lato una collega così piena di orgoglio e di amore verso la Patria, me ne compiaccio perché questo ti fa onore. Poi, per ultimo desidererei che ci dessimo del tu, se a te sta bene.
MARTINO PASCULLO
saluto con grande piacere l’Ammiraglio Arena. è stato il mio comandante sul smg. tazzoli nel 65, prima che io andassi alla scuola incursori al Varignano. grande Comandante, ad augusta, tutte le mattine le portavo le cartine meteo che ai tempi era decifrata dai messag. degli rt e venivano disegnate e colorate a mano con le sfumature dei vari fronti, fatte con i colori delle matite grattate e poi sfregate con le dita. bei tempi grande Comandante. benché io sottocapo, consegnavo la cartina e lui puntualmente offriva il caffè fatto con la moca nella baracca ufficio sulla banchina smg. augusta.
Giovanni
Volevo sapere se era possibile usare parte della poesia dell’Ammiraglio Enzo Arena come didascalia ad alcune foto fatte nel XX Raduno Marinai d’Italia tenutosi a Salerno il 29/09/2019 che vorrei publicare sul mio profilo fb. Grazie