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Tana libera tutti

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

ovvero: abbiamo liberato i Marò, adesso chi ha il coraggio di tirare fuori i marrò… per liberare l’Ambasciatore che porta la pena degli altri?

Il paradosso di questa storia, iniziata male, è che ci sono “nodi da sciogliere”, quelli del nostro tempo, quelli che la nostra storia non ha saputo ancora sciogliere, i nodi della moralità o meglio dell’immoralità. Perché? Perché non siamo in grado di moralizzare proprio nessuno in questa storia, perché non riusciamo ad arrossire davanti alla vergogna, perché nel decidere di non decidere, una volta che si prende una decisione (tardiva) lasceremo, con molte buone probabilità, decidere altri soggetti a decidere di decidere (…ancora non si capisce a comprendere chi: O.N.U.?, Comunità Europea anche se non abbiamo un esercito comune? N.A.T.O.? Un Tribunale, estraneo alla querelle e magari creato “ad hoc” proprio come ha fatto il governo indiano (…ma a casa propria)?
Ma quanto si è speso, sia in termini economici che umani, in questa storia?
Spendiamo di più, ma abbiamo meno. Comperiamo di più, ma godiamo meno. Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole. Abbiamo più comodità, ma meno tempo. Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori. Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso. Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere. Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni. Siamo persino andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino di casa. Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.
La vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti di libertà individuale che ci state togliendo…
A corda ruppa ruppa ci va ‘nto mezzu ccu non ci cuppa” (vecchio ma attualissimo proverbio siciliano che tradotto pressappoco recita così: Quando una storia è ingarbugliata, sono sempre gli innocenti a rimetterci.

P.s. Abbiamo deciso di non togliere il nastro giallo dal sito semplicemente perché c’è l’Ambasciatore Daniele Manicini prigioniero (…un altro prigioniero in tempo di pace) a cui va la nostra più incondizionata solidarietà e, finché uno che come noi ha Giurato “fedeltà” alla Repubblica Italiana è prigioniero, affermiamo che: …indietro non si lascia nessuno, per mare e per terram.
Intelligenti pauca.

197 commenti

  • Riccardo Chen lazzeri

    4 anni vissuti in India mi hanno insegnato che ci si può aspettare di tutto e di più. Per inciso non credo che i nostri ragazzi abbiano sparato a nessuno: sono solo capitati in mano all’armatore sbagliato, al comandante sbagliato, ad un governo regionale che cercava la maniera di mettere in difficoltà la Sonia Gandhi e il Partito del congresso, partito che adesso deve dimostrare di essere anti-italiano ecceterea…… Su tutto questo metteteci l’essere infidi classico degli indiani, la loro inaffidabilità, la voglia di dimostrare a tutti quanto sono grandi…… se si fossero trovati davanti un altro governo se ne sarebbero andati con la coda tra le gambe….

  • Sandro Macchia

    Riccardo, condivido, e aggiungo all’armatore e il comandante, il ministro della difesa, e il delegato dell’ambasciata italiana che era a bordo della lexie al momento dell’arresto.

  • Michele Santoro

    Sfugge a mio parere un particolare. L’India, con una azione sicuramente fuori dalle regole di reciprocità, ha di fatto bloccato l’Ambasciatore in India, e se la cosa sicuramente è grave non viola la convenzione “in termini strettamente tecnici”, perchè l’immunità, secondo quanto prevede l’art 29 della convenzione stessa, esclude l’arresto e la detenzione …
    Il governo indiano non lo ha arrestato e non lo tiene detenuto, non lo fa partire perchè “garante” personalmente (così riferiscono i media) del rientro dei due marò in India.
    Resta comunque un fatto grave e se avessimo un governo con i “maroni”, a quest’ora avrebbe agito di conseguenza bloccando l’ambasciatore indiano.
    In diplomazia si fa così … reciprocità !

  • Alfredo d'Ecclesia

    CASO AMBASCIATORE ITALIA – INDIA ….
    India , la convenzione di Vienna garantisce l’immunità
    all’ambasciatore Daniele Mancini
    La carta fu ratificata da Delhi nel 1965.
    Fermando il diplomatico si violano i trattati internazionali.

  • Bruno Caleffi

    Si Ezio, e sul Corriere, ho letto che sei i Fucilieri non rientrano in India, l’Ambasciatore rischia il carcere. Ti rendi conto? e’ dichiarazione di guerra. Ma poi chi sara’ il nuovo Ministro degli esteri? che bella patata bollente si trova. Vedremo, buona domenica caro amico, ciao fra’.

  • Roberto Tento

    Ma cosa aspettiamo trattiamo cosi anche il loro Ambasciatore e spedire in India tutti i carcerati Indiani rinchiusi nelle nostre carceri…iniziamo cosi…poi vediamo…tiriamo fuori gli attributi…occhi per occhio, dente per dente, se vogliamo riaquistare la credibilita’ nel mondo, tutto tace…ma cosa abbiamo paura che si riprendono le aziende comperate in Italia, ragione di piu’…

  • Marina Premurosa

    Sono d’accordo su quanto detto sopra della necessita’ di riservatezza su una questione non ancora completamente chiusa. Ed a questo proposito vorrei segnalare che ho visto ieri sera un lungo servizio sui nostri Maro’ trasmesso dalla televisione indiana in cui erano inserite le interviste fatte da un’inviata indiana in Italia nei paesi d’origine di Max e Salvo con grande risalto ed in cui si facevano affermazioni che forse e’ ancora prematuro fare. Vorrei quindi dire fate attenzione amici perche’ tutto quello che dite viene riportato in TV in India ed ingigantito secondo la loro ottica. Meglio un no comment a questo punto da parte dei famigliari. Tanti auguri di cuore a tutti per il futuro.

  • Comunità Militare

    SIG. PRESIDENTE MONTI … COSA RISPONDE ???
    La Russa svela : « Monti impedì a Terzi di far restare i marò
    in Italia già da Natale ».
    « Il ministro Terzi mi ha detto che avrebbe voluto prenderla
    anche prima la decisione di non far rientrare i nostri due marò
    in India, e che glielo ha impedito il Consiglio dei ministri,
    non certo per volontà del ministro dell’Agricoltura…».
    La significativa rivelazione è dell’ex ministro della Difesa
    Ignazio La Russa, a margine dell’assemblea nazionale
    di Fratelli d’Italia, a proposito della possibilità che Girone
    e La Torre sarebbero potuti rimanere in Italia già da Natale.

    http://www.secoloditalia.it/2013/03/la-russa-terzi-mi-disse-che-cerco-di-far-restare-i-maro-in-italia-ma-il-governo-monti-glielo-impedi/

  • Giorgio Prizzi

    E gli indiani le vacche le ritengono sacre. Se sono da mungere meglio che vengano protette.

  • Marina Maltagliati

    Ciao Giorgio, secondo te, cosa ci potevamo aspettare dall’Europa? siamo solo una vacca da mungere per loro, ma devono stare attenti a non ritrovarsi un toro al posto della vacca.

  • Marinaio Telegrafista

    non e’ possibile lavarsene le mani e mollare Mancini nella mota….. sono allibito …. ma i sordidi giochi alla distruzione italia vanno avanti spediti …… IO NON CI STO

  • Marinaio Nero

    Un abbraccio a tutti e sempre pronto nel bisogno. Ferrea mole ferreo cuore. ( ognuno ha il suo motto, ma gli ideali e i valori sono uguali ). Ciao

  • Marcella Marinaia

    certe cose le so anch’io….che ho lavorato nei piani ignobili…..e guarda un po il destino….anche mia figlia la stessa cosa..anche se in un’altra citta’….evidentemente ce l’abbiamo nel sangue……tipi i valori dell’Alfa e Gamma……

  • Peppino Cartosciello

    La storia si ripete. NON sono per niente fantasiosi questi adoratori di topi. Pensano solo di poter fare quello che vogliono. Ma la colpa è sempre nostra. NON abbiamo , o NON avremo un vero governo con le palle sotto.

  • EZIO VINCIGUERRA

    ho sentito proprio adesso la portavoce al Tg: come volevasi dimostrare. Decidono di non decidere …e io l’ho detto in tempi non sospetti.

  • Matteo Della Peruta

    Chi mi rappresenta come italiano ha dato una parola e poi l’ha rimangiata. Niente e meno criticabile della slealtà.

  • Ciro Laccetto

    Li abbiamo ripagati della loro slealtà quando con l’inganno hanno chiesto alla Lexie di entrare nel porto indiano per avere notizie di un eventuale attacco da parte di pirati.

  • FILIPPO BASSANELLI

    CIRO NOI LO ABBIAMO SEMPRE ASSERITA QUELLA GRANDE LEGGEREZZA CHE FU FATTA A QUEI TEMPI.

  • Andy Holyred

    ecco che ricominciamo a martellarci le p…e da noi, invece di essere uniti e far fronte comune contro le mediocrità di altri. Sembra che proviamo un sottile piacere a farci prendere per i fondelli e farci maltrattare. E basta porca miseria…..

  • Matteo Della Peruta

    I media non solo dicono che l’ambasciatore ha dato la sua personale “garanzia” del rientro dei marinai, ma dicono anche che il mancato rientro comporta per l’ambasciatore l’accusa di “aver mentito alla corte”…. dunque un reato.

  • Franco Schinardi

    Ciro, tieni presente che adesso loro stanno facendo gli indiani e ci faranno vedere i sorci verdi

  • Enea Remo

    l’hò gia scritto un’altra volta :- mà si potrebbe sapere dal nostro governo ,come stanno (veramente) le cose ???

  • Matteo Della Peruta

    Brutta storia in ogni caso e l’italia non ne uscirà a testa alta. Mi dispiace per i due ragazzi e per le lroo famiglie, ma mi dispisca anche per le famiglie delle vittime.

  • Andy Holyred

    ed esegue le disposizioni dello Stato italiano. Non esiste e non è mai esistito un atteggiamento simile , in alcuna parte del mondo, verso un incaricato d’affari che rappresenta , ,oltretutto, una gr4ande nazione Europea. Ripeto alla nausea: neanche Hitler o Stalin hanno mai compiuto atti di simile intolleranza. Inoltre, se lasciavamo in India i ns Soldati, forse li avrebbero condannati e anche impiccati. Il nostro governo ha il torto di aver agito con grande ritardo e con enorme lentezza al fattaccio e avrebbe dovuto muoversi meglio con incisività e dignità. Ora che facciamo? ci facciamo imprigionare l’ambasciatore e diamo a cuccia per la Ashton non ci caga ?(perdonate ma non me posso più).

  • Michele Santoro

    @ Laccetto ! No. L’immunità può essere tolta (art 31 Della Convenzione) Lui ha firmato come garante dei militari personalmente e non come rappresentante dello stato italiano.
    La situazione è complicata ma gli indiani non sono fessi e soprattutto fidano del fatto di trovarsi davanti a dilettanti tecnici allo sbaraglio … !

  • EZIO VINCIGUERRA

    Il paradosso di questa storia, iniziata male, è che ci sono “nodi da sciogliere”, quelli del nostro tempo, quelli che la nostra storia non ha saputo ancora sciogliere, i nodi della moralità o meglio dell’immoralità. Perché? Perché non siamo in grado di moralizzare proprio nessuno in questa storia, perché non riusciamo ad arrossire davanti alla vergogna, perché nel decidere di non decidere, una volta che si prende una decisione (tardiva) lasceremo, con molte buone probabilità, decidere altri soggetti a decidere di decidere.
    “A corda ruppa ruppa ci va ‘nto mezzu ccu non ci cuppa” (vecchio ma attualissimo proverbio siciliano che tradotto pressappoco recita così: Quando una storia è ingarbugliata, sono sempre gli innocenti a rimetterci.

  • Giulio Cesare Poce

    Ho idea che in tutta questa storia, Patria Onore, valori c’entrino ben poco, anzi nulla. Visto che prove inconfutabili di colpevolezza o responsabilità alcuna dei nostri Marinai non sono mai state esibite, anzi corpi, oggetti ed ogni pensabile prova anche indiziaria è stata fatta sparire.
    Quindi tutto lascia pensare alla trattativa di due mercanti che fanno a braccio di ferro o peggio, trattano con due vite umane, interessi meramente commerciali, usando Girone e La Torre come giustificazione per far migrare capitali a base di asta.

    http://www.corriere.it/esteri/13_marzo_13/india-finmeccanica-corruzione-elicotteri_5f9924d0-8bb6-11e2-8351-f1dc254821b1.shtml

    Il link porta ad un articolo del Corriere della sera.
    Sono costernato fortemente per i due colleghi ai quali è stato bruciato un anno della loro vita.
    E’ tristemente chiaro che ove presente è la vil pecunia non vé ragione o Onore.

  • Franco Schinardi

    Ciao Bruno, amico mio, adesso vedrai quanto ci prenderanno per i fondelli, loro sono capaci solo a fare gli indiani

  • Roberto Tento

    Come hanno fatto da un anno sino adesso, finita l’odissea con i fucilieri incomceremo ad affilare ancora le armi per il nostro amatissimo Ambasciatore….ma siamo abituati a combattere noi marinai….

  • Michele Bongiovanni

    Sono degli incapaci burocrati….questa era un’occasione per mostrare al mondo unità di intenti e convergenze comuni….non possono pensare solo al debito e creare disoccupazione con la loro austerità….se questa è l’Europa….ma per favore!!!

  • Sandro Macchia

    Ezio, concordo pienamente, …. la decisione è arrivata con diplomatico ritardo, e visto che un delegato dell’ambasciata era a bordo della Lexie … li andava presa la decisione di non consegnare il personale militare. Questa di scelta è un palliativo per mettere un francobollo sulla enorme falla diplomatica da loro stessi causata. Personalmente non mi dispero sulla sorte dell’ambasciatore, che comunque vada può esser solo espulso come persona non gradita, e male che và lo ricollocano in altra sede.

  • Sandro Macchia

    Il comportamento dell’ambasciatore ha oltraggiato la Suprema Corte, ma tale comportamento è imputabile all’Italia, poiché Mancini gode dell’immunità organica. E cioè, quell’immunità che copre gli atti compiuti dall’agente diplomatico nell’esercizio delle sue funzioni; sono quindi atti non dell’agente diplomatico, ma imputabili allo Stato accreditante, quindi all’Italia. Sarebbe impensabile che uno Stato, a livello internazionale, abbia responsabilità penali. L’unica azione che l’India potrebbe compiere, secondo l’art. 9 della Convenzione di Vienna, è quella di dichiarare l’ambasciatore italiano persona non grata, con la conseguenza che l’Italia dovrebbe richiamarlo oppure porre fine alla sua missione. Questa fattispecie, però, è prevista solo se l’ambasciatore si rende responsabile di reati in base alla legge locale e quindi solo se sono commessi come persona privata. In questo caso Mancini ha agito da organo dello Stato, quindi non può configurarsi reato ciò che ha commesso, poiché come anticipato prima lo Stato non ha responsabilità penali.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Sandro carissimo come ho scritto (leggi e vedi fino in fondo) …qualcuno si è anche affrettato a togliere il nastro giallo:

  • Roberto Tento

    Errori su errori e si continua ancora….ma chi dovrebbe pagare le maleffatte e’ tranquillo nella madre Patria…e’ sempre cosi’, chi paga per loro sono chi sta facendo il proprio dovere, questo da quando il mondo e’ mondo….ecco bisognebbe dare piu’ voceeeee a noi marinai e alle forze armate visto che non siamo tutelati da nessuno….forse qualcuno….

  • LUIGI CANI

    IO RAMMENTEREI AI NOSTRI POLITICI,CHE SE FANNO DELLE VIGLIACCHERIE AL NOSTRO AMBASCIATORE, QUI C’E’ ANCHE IL LORO.POI ABBIAMO ANCHE PARECCHIA SPAZZATURA INDIANA,CHE CON LA SCUSA SI POTREBBE RISPEDIRE AL MITTENTE.

  • Sandro Macchia

    Ezio, si ho letto, il post è un estratto redatto da un giurista internazionale, Andy è comunque ciò che sostengo anche io. Non è la chiusura del caso, mi risulta solo una migrazione di responsabilità …. tra politica e diplomatici.

  • Michele Santoro

    Rimango del mio parere confortato dalla Convenzione. Comunque,al di là di tutto è vergognoso che un ambasciatore firmi un documento di garanzia che poi non viene rispettato.
    Oltraggio all’Alta Corte ? Non so, so solo che piùandiamo avanti di questo passo con questi incapaci politici tecnici e di mestiere, più l’Italia va a fondo … !
    AD majora amici

  • Andy Holyred

    E’ vero, purtroppo, che siamo in mano a un mucchio di incapaci e quelli che sono arrivati ancor peggio.

  • Mario Billardello

    ….. non ho mai voluto commentare, e nemmeno adesso lo farò, questa notizia perchè ho ……… uno strano presentimento che spero rimanga solo tale.

  • Matteo Della Peruta

    Mi si chiede da che parte stò? . Questa guerra non la condivido. L’india è una grande nazione è merita rispetto e, per quel che mi riguarda, questa è una questione di diritto internazionale . Pronto a offrirmi volontario per difendere le frontiere nel caso che l’India decidesse di attaccare. Intanto vorrei mandare a fnc chi ha mancato alla parola data.

  • Andy Holyred

    Matteo, solite parole, sentite migliaia di volte. Qui nessuno vuol fare la guerra e non siamo all’8 settembre. Forse non è neanche del tutto esatto parlare di parola data o non data. Di mancate parole gli indiani ci hanno riempito i c….i.
    Un diplomatico non può venir ristretto e trattato in questo modo. Dobbiamo solo far di tutto per venirne fuori, ma senza gettarci troppo fango addosso. Tutto quà.
    Difensori degli oppressi lasciamolo fare alla Boldrini e suoi degni compagni.

  • Franco Schinardi

    Matteo scusami, le tue belle parole sull’india restano solo utopie, il mio pensiero sicuro e sincero sugli indiani è che sono e rimangono dei trogloditi che non si sono ancora ripresi dal dominio inglese e che cercano di vendicarsi su di noi. Poi che abbiamo in comune noi e loro. Preciso che, come da noi, anche fra di loro ci sono persone per bene. Quello che non riesco a capire è perché cerchi di difenderli, forse te non hai capito che ci hanno preso per i fondelli per più di un anno.

  • Riccardo Chen lazzeri

    I nostri ragazzi sono stati attirati con l’inganno in acque territoriali indiane….. basterebbe solo questo per inquadrare la situazione e la mentalità…… non sforzatevi di difendere lIndia, nella migliore delle ipotesi state cercando di salvare giusto la vs idea, od illusione, nel merito…….. è la stessa gente che durante il Grande Ammutinamento firmò i lasciapassare per una intera guarnigione inglese, con famiglie al seguito, e poi chiamo’ i macellai per sgozzarli tutti…….meditate gente, meditate..

  • Matteo Della Peruta

    Sembra che “l’incidente” sia avvenuto in acque territoriali indiane. I trattati internazionali non regolano questa materia in modo preciso. I nostri ragazzi se sono vittime, lo sono di quel furfante di armatore che ha dato il consenso, contro gli ordini della M.M: italiana, di cambiare rotta e dirigersi verso il porto indiano. I trogloditi hanno trattato sempre bene i nostri ragazzi e il caso è stato avocato dalla corte suprema di Delhi per competenza. Anche se desidero una soluzione che riconosca la competenza italiana nel giudizio, bisogna tener conto dei fatti oggettivi. Ormai i due ragazzi restano in Italia e, nonostante la mancata parola, preferisco un incidente diplomatico al precedente contenzioso. L’ambasciatore gode di tutele maggiori anche a livello di diritto internazionale. Tanto basta. Tuttavia non disprezzo la civiltà indiana e neanche le sue leggi, è mia abitudine rispettare chiunque, soprattutto i popoli, le razze e le religioni. Se siete curiosi vi posto un sito sulla vicenda abbastanza esauriente: http://www.wumingfoundation.com/giap/?p=10639

  • Franco Schinardi

    Caro Matteo, ti rispondo con la risposta data al Giornalista Giuseppe Lenzi : Forse Giuseppe Lenzi si è scordato che i trogloditi degli indiani hanno trattenuto per 13 mesi i nostri ragazzi senza procedere al loro giudizio che noi sappiamo (vds relazione e perizia dell’ingegnere Luigi Di Stefano e di Angelo Zimmile) essere completamente estranei a tutta la storia, e forse ci siamo scordati dell’ammissione di colpa da parte dei militari dello Sri-Lanka. Lei, caro Giuseppe Lenzi, è chiaramente dalla parte dei trogloditi, non può negarlo e si VERGOGNI perché si trova in mezzo al gruppo degli italiani che continuano a remare contro. Per quanto attiene il rispetto fra le genti be, non c’è popolo più rispettoso del nostro che riceve schiaffi e porge sempre l’altra guancia. Non posso rispettare un popolo che non merita la mia considerazione per i suoi comportamenti fuori da ogni logica

  • Riccardo Chen lazzeri

    Che l’incidente, qualunque esso sia è avvenuto in acque internazionali è assolutamente innegabile in buona fede.

  • Mario Billardello

    Matteo, scusami ma se “l’incidente” fosse avvenuto in acque territoriali indiane come dici te allora non capisco cosa noi stiamo difendendo. Se è come dici te allora mettetemi il primo della lista a portare in India i due marò a calci nel sedere. Credo e se dico credo vuol dire che sono sufficientemente informato, “l’incidente” è avvenuto in acque internazionali dove esistono tomi di trattati su chi deve essere il Paese giudicante. Io non sto assolutamente difendendo i ragazzi da colpe che dovranno essere accertate, io mi sento indignato da come una Nazione come l’India si permetta di calpestare le regole internazionali e la conferma delle mie ultime parole sono nella lentezza di come la giustizia e la politica indiana hanno trattato il caso a spregio di qualsiasi buona attività diplomatica.

  • Matteo Della Peruta

    La convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare dichiara che nella fascia da 12 a 24 miglia nautiche dalla costa, lo stato interessato può continuare a far valere le sue leggi. Ora sulla posizione della petroliera vi sono due tesi, una italiana che la indica a 33 miglia, l’altra indiana a circa 21. In ogni caso appare strano che pur trovandoci di fronte ad un incidente che coinvolge una nave italiana, non si riesca a trovare nessuna testimonianza sulla posizione e sui fatti ne dal comandante della petroliera e neanche dagli altri membri dell’equipaggio. Almeno io non sono riuscito a trovare una loro dichiarazione o testimonianza. Eppure su Schettino sappiamo tutto. In ogni caso la storia dei due “marò” si è conclusa, e si è aperta quella diplomatica.
    Aggiungo che la tesi indiana sulla posizione della nave al momento dell’incidente richiama come prova probatoria la scatola nera e i tracciati GPS. Chiedetevi comunque come mai sul comandante e sull’equipaggio vi sia un assurdo e incomprensibile “silenzio”.

  • Mario Billardello

    Matteo, condivido appieno quello che dici. Infatti, TRATTASI DI TESI E NON DI FATTI.

  • Bruno Caleffi

    Vero Matteo, anzi la scatola nera annullata. Ci sono comunque i dati satellitari, in mano al inistro Difesa. (non so se sapra’ usarli Ma avete sentito oggi le dichiarazioni di Sonia Ghandhi ? Veneta di origini, dice inaccettabile la decisione Italiana. a noi dovremmo accettare la tua??? vendutaaaaaa.

  • Roberto Tento

    Condivido il tuo punto di vista caro fra’…..chi deve pagare gli errori fatti in India sono certi ministri allora immanicati in vendite di armi…hai detto una cosa giusta fra’ Bruno di Indira Gandhi…che io non voglio prolungarmi…sono cose sapute…

  • Mario Billardello

    Matteo, del silenzio sul comandante e sull’equipaggio non sono meravigliato perchè stiamo confrontando lo Stato con “mercanti”, ognuno un ruolo, ognuno interessi diversi. Inoltre, sei convinto di sapere tutto su Schettino? Bene, allora ti pongo una domanda a cui darai tu una risposta. Ti sembra normale che 4000 naufraghi siano approdati su un fazzoletto d’isola,in una notte sono spariti ed il ministero degli interni e degli esteri siano andati in giro per il mondo a cercare i sopravvissuti???…in altri tempi, o meglio con un altro governo, giornalisti e parti politiche avrebbero chiesto la testa dei ministri dentro una busta riciclata. Su schettino, come per la storia ne scopriremo di belle col passar del tempo.

  • Matteo Della Peruta

    Anche la posizione italiana sui fatti è una TESI, ma vedo che ancora non avete riflettuto sul fatto che nulla si sa del comandante della petroliera. Ora, anche per l’educazione militare che ognuno di noi vanta, sappiamo che il comandante è responsabile dei fatti. Allora perchè non abbiamo nessuna dichiarazione? Come mai i marò sparano senza il permesso del Comandante, che dovrebbe essere l’autorità dalla quale dipendevano per l’impiego? Perchè questi disubbidisce agli ordini della MMI e fa rotta per il porto indiano? Perchè non interviene a chiarire la posizione della Nave e si deve ricorrere a tesi contrapposte.
    Scusa Mario, ma non ho compreso qual’è la domanda su Schettino. Quello che è successo dopo il naufragio non credo che gli si possa addebitare.
    Mario giustifichi il comandante della Nave e il suo silenzio affermando che essendo marina mercantile, tutela gli interessi dell’armatore. Dimentichi che un fascicolo giudiziario è stato aperto anche dalla Procura competente italiana e che armatori, comandante ed equipaggio sono assoggettati alle nostre leggi?

  • Andy Holyred

    Pensate, inoltre, che non ha sbagliato solamente il comandante, causa l’armatore, Ma anche qualcuno dei nostri SS.MM, probabilmente del COI, ha toppato in pieno…e diciamocelo…..Su LaRussa stendo un velo pietoso, oramai ne abbiamo dette di tutte.Vorrei anche aggiungere che i nostri marò, all’ultimo momento, avrebbero anche dovuto ricevere l’ordine di non scendere dalla nave e di opporsi con la forza fino alla morte. La nave era territorio italiano, altro che chiacchiere.

  • Mario Billardello

    Infatti Schettino non ha nessuna colpa, è la cornice del post incidente che è stata oscurata. Per quanto riguarda il comandante hai ragione ad evidenziare tutti i tuoi quesiti, ma la risposta è, e te lo dico da persona informata sull’argomento, sta nella vacanza normativa fatta nel decreto per l’antipirateria.Aggiungo che anche l’ultimo decreto, uscito a dicembre scorso, è stato scritto con i piedi e non da chiare indicazioni ai tuoi interrogativi (in sintesi non si sa chi comanda; il comandante o il capo del team imbarcato). Se, dopo questo mio commento, vogliamo dire che abbiamo come governanti degli incapaci sono d’accordo con te, ma questo esula dalla questione sinora discussa.
    Andy, condivido il tuo pensiero su La Russa, ma il ministro all’epoca dei fatti era un certo Di Paola.

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