Attualità

L’illusione della Libertà

di Pancrazio “Ezio” Vinciguerra

…intesa come libera scelta!

Ci siamo illusi ed abbiamo emulato il peggio del peggio legittimando comportamenti e paradossi tali da non comprendere più e, ancora peggio, non “credere” più a niente e a nessuno se non a noi stessi, chiudendoci spesso in un individualismo che, in molti casi, sfocia nel peggiore dei vizi capitali, l’invidia che è l’anticamera dell’odio.
In questo periodo di lunga crisi in cui sono richiesti sacrifici sempre maggiori solo attraverso la riscossione di tasse, chieste  sempre alle stesse persone, l’attività di pensiero ha travolto gli argini del pudore (leggasi morale). Siamo un paese vecchio che non arrossisce più alla vergogna e per questo rischiamo di estinguerci.
Appellarsi a leggi, prescrizioni o condoni non è più sufficiente nel “paese dei regolamenti (…di conti)” e delle leggi infinite “ad hoc”.Queste leggi e questi regolamenti  producono solo contenzioso, confusione  e quindi  parole, parole, parole….
Nel paese delle parrocchie dove tutto deve essere “regolamento” (ma per ritorcersi successivamente proprio contro il popolo), il popolo non è più disposto a “legittimare” un potere (anche religioso) corrotto. Ci siamo impantanati nella burocrazia, che ormai è parole, parole parole…
Non basta più urlare “al voto, al voto” (Sicilia docet ) perché un maestro è seguito nella sua missione dai discepoli a patto che i migliori alunni, in una potenziale scala di meritocrazia, possano a sua volta subentrare al maestro senza scorciatoie di turno (nepotismi, bizantinismi, raccomandazioni, corruzione, ecc). Si deve arrivare all’apice soltanto con l’esempio dell’assunzione di responsabilità unita al sentimento di umanità ed empatia.
Siamo tuttologi, tutti un po’ dirigenti, grandi artisti, ambasciatori, ministri, ecc. così come, durante i campionati di calcio, siamo tutti un po’ allenatori, parole, parole parole…
E i fatti?
Manca la formazione, che passa attraverso “l’educazione”, ricevuta in diversi momenti della nostra vita e della nostra storia, con l’assimilazione spontanea  “dell’assunzione di responsabilità individuale”.
Un buon maestro, a capo di qualsivoglia organizzazione (anche malavitosa) sa analizzare le situazione, le critiche costruttive e le soluzioni alternative proposte dai suoi discenti trasformandole in realtà. Un buon maestro sa ascoltare, sa invitare coloro che hanno idee e suggerimenti, sa elaborare il proprio pensiero per evitare il declino e sa, soprattutto, quando è giunto il momento di ritirarsi per lasciare spazio a chi merita per il bene e la salvaguardia della comunità che rappresenta. Un buon maestro sa che la pericolosa tendenza al “conformismo”, sempre in agguato, illude il discente ad essere libero così come sa che il potere (da qualunque parte si eserciti) ha bisogno di una “legittimazione” e “condivisione” dei discenti.
I discenti intanto continuiamo ad emigrare, da una parte all’altra del mondo sempre più convinti che la Libertà intesa come libera scelta è un’illusione, ma siamo ostinati a crederci.

32 commenti

  • Capitano Musica

    Scritta da un amico Ezio Pancrazio Vinciguerra che ha l’anima davvero pura. Merita. Io mi vanto sempre e sono fiero di averlo conosciuto di persona.

  • Marino Miccoli

    Stimato maresciallo Pancrazio Vinciguerra,

    in un’epoca come quella che stiamo vivendo laddove le persone che hanno o meglio detengono un qualsiasi potere politico o manageriale per far dare loro le giuste dimissioni a seguito dei reati commessi o degli scandali che li hanno coinvolti, persino i Magistrati (che pur dispongono di uno strumento formidabile: la forza della Legge) hanno non poche difficolta’ per farli staccare dalla poltrona su cui sono abbarbicati, ecco che le dimissioni di Papa Benedetto XVI costituiscono un’ottima occasione di riflessione per noi tutti, innanzitutto per l’umilta’ che questo vecchio e grande Uomo, vicario di Cristo sulla terra, ha dimostrato con i fatti di possedere. E, si badi bene, l’umilta’ e’ una virtu’ importantissima ma assai rara negli esseri umani; oggi soprattutto tra le persone che detengono un qualsiasi potere oserei dire che essa e’ introvabile. Non a caso i Latini dicevano che Omnia vincit humilitas.

    Il caso delle dimissioni del Sommo Pontefice ci dimostra che oltre che essere umile Egli e’ consapevole dei propri limiti; riconoscendoli e agendo di conseguenza il Papa ci ha impartito una lezione di vita; non solo ma ha dimostrato pure di non essere attratto e soggiogato fino all’ultimo dal potere; pertanto ritengo che le sue dimissioni sono un fatto dal quale noi tutti dobbiamo trarre un insegnamento.

    Ma sui vecchi in particolare voglio ricordare un significativo brano che ho tratto da “I doveri degli uomini”, un capolavoro di Silvio Pellico che consiglio di leggere a tutti. Il grande scrittore e patriota Italiano scrisse:”La vecchiaia e’ veneranda ad ogni spirito bennato. Nell’antica Sparta era legge che i giovani s’alzassero alla veduta d’un vecchio; che tacessero quand’ei parlava; che gli cedessero il passo incontrandolo. Cio’ che non fa legge presso noi, faccialo – e sara’ meglio – la decenza.

    In quell’ossequio vi e’ tanta bellezza morale, che pur coloro i quali obliano di praticarlo, sono costretti ad applaudirlo in altri.

    Un vecchio Ateniese cercava posto ai giuochi olimpici, e zeppi erano i gradini dell’anfiteatro. Alcuni giovinastri suoi concittadini gli accennavano che s’accostasse, e quando, cedendo all’invito, pervenne a grande stento sino a loro, invece d’accoglienza trovo’ indegne risate. Respinto il povero canuto, da un luogo all’altro giunse alla parte ove sedeano gli Spartani. Fedeli questi al costume sacro nella loro patria, s’alzano modesti, e lo collocano fra loro. Quei medesimi Ateniesi che lo avevano si’ svergognatamente beffato, furono compresi di stima pei generosi emuli, ed il piu’ vivo applauso si levo’ da tutti i lati. Grondavano le lagrime dagli occhi del vecchio, ed esclamava: «Conoscono gli Ateniesi cio’ ch’e’ onesto, gli Spartani l’adempiono!».

    Impariamo ad essere umili, dunque, facendo tesoro dell’esempio di Papa Ratzinger, e cerchiamo di essere più Spartani e meno Ateniesi con i vecchi, sempre e dovunque, poiché essi costituiscono una ricchezza per noi tutti.

    Cordiali e marinareschi saluti giungono a te e a tutti i lettori de La voce del Marinaio da Marino Miccoli.

  • Capitano Musica

    Lasciando però sempre aperta la porta della Speranza. Secondo me l’aria stà cambiando…. staremo a vedere che ne sarà di questa società malata.

  • Sandro Macchia

    Guarda Ezio, sinceramente sono felice della se pur minima pulizia, Fini, Ingrioa, Di Pietro, ecc.. Si inizia con poco… Ma ci si arriva !! Tempo al tempo.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Sandro.
    Si ci vuole tempo anche se i numeri e i costi della politica (addetti e mestieranti) sono altissimi (in pratica sono cambiate solo le poltrone…). Un abbraccio

  • EZIO VINCIGUERRA

    Vediamo se riusciranno a fare un governo che riduca i costi della politica (Stato- Enti Locali – inutili carrozzoni e Enti e organizzazioni che praticamente fanno le stesse cose)… Sperem

  • Lucia Verde

    grazie a lei Ezio ..
    le posso dire solo ke a questo punto lei è molto + fortunato di me…..
    unica stonatura della mia vita… nella quale soffro ancora… è di essere sola………………….. le circostanze della vita se possiamo dire questo………………… ke il mio grande Amore è volato in cielo……. altra cosa nn cerco nulla di nulla… nn cerco altro….. si ha ragione lei Ezio anche tantissima Soledarietà… … scusi se l’ho annoiata… spero tanto ke la nostra amicizia continui in questa Navigazione Virtuale….. per tanto le Auguro a Lei..è alla sua Famiglia tantissime cose Belle……..
    Saluti da Lucia
    Mi saluti pure la sua Famiglia

  • EZIO VINCIGUERRA

    Buongiorno Lucia,
    grazie per avere accettato l’amicizia di questo “petulante” marinaio (ora in congedo) che ama la vita, la musica, scrivere e naturalmente il mare.
    Sono certo che questa navigazione virtuale ci farà approdare al porto della solidarietà per approfondire la nostra reciproca conoscenza in modo da consolidare la nostra amicizia.
    Un abbraccio Ezio

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