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I doveri degli uomini

di Marino Miccoli

In un’epoca come quella che stiamo vivendo laddove le persone che hanno o meglio detengono un qualsiasi potere politico o manageriale per far dare loro le giuste dimissioni a seguito dei reati commessi o degli scandali che li hanno coinvolti, persino i Magistrati (che pur dispongono di uno strumento formidabile: la forza della Legge) hanno non poche difficoltà per farli staccare dalla poltrona su cui sono abbarbicati, ecco che le dimissioni di Papa Benedetto XVI costituiscono un’ottima occasione di riflessione per noi tutti, innanzitutto per l’umiltà che questo vecchio e grande Uomo, vicario di Cristo sulla terra, ha dimostrato con i fatti di possedere. E, si badi bene, l’umiltà è una virtù importantissima ma assai rara negli esseri umani; oggi soprattutto tra le persone che detengono un qualsiasi potere oserei dire che essa è introvabile. Non a caso i Latini dicevano che Omnia vincit humilitas.
Il caso delle dimissioni del Sommo Pontefice ci dimostra che oltre che essere umile Egli è consapevole dei propri limiti; riconoscendoli e agendo di conseguenza il Papa ci ha impartito una lezione di vita; non solo ma ha dimostrato pure di non essere attratto e soggiogato fino all’ultimo dal potere; pertanto ritengo che le sue dimissioni sono un fatto dal quale noi tutti dobbiamo trarre un insegnamento.
Ma sui vecchi in particolare voglio ricordare un significativo brano che ho tratto da “I doveri degli uomini“, un capolavoro di Silvio Pellico che consiglio di leggere a tutti. Il grande scrittore e patriota Italiano scrisse:

“La vecchiaiaè’ veneranda ad ogni spirito bennato. Nell’antica Sparta era legge che i giovani s’alzassero alla veduta d’un vecchio; che tacessero quand’ei parlava; che gli cedessero il passo incontrandolo. Ciò che non fa legge presso noi, faccialo – e sarà meglio – la decenza.
In quell’ossequio vi e’ tanta bellezza morale, che pur coloro i quali obliano di praticarlo, sono costretti ad applaudirlo in altri.
Un vecchio Ateniese cercava posto ai giuochi olimpici, e zeppi erano i gradini dell’anfiteatro. Alcuni giovinastri suoi concittadini gli accennavano che s’accostasse, e quando, cedendo all’invito, pervenne a grande stento sino a loro, invece d’accoglienza trovò indegne risate. Respinto il povero canuto, da un luogo all’altro giunse alla parte ove sedeano gli Spartani. Fedeli questi al costume sacro nella loro patria, s’alzano modesti, e lo collocano fra loro. Quei medesimi Ateniesi che lo avevano si’ svergognatamente beffato, furono compresi di stima pei generosi emuli, ed il più vivo applauso si levò da tutti i lati. Grondavano le lagrime dagli occhi del vecchio, ed esclamava: «Conoscono gli Ateniesi ciò ch’è onesto, gli Spartani l’adempiono!».

Impariamo ad essere umili, dunque, facendo tesoro dell’esempio di Papa Ratzinger, e cerchiamo di essere più Spartani e meno Ateniesi con i vecchi, sempre e dovunque, poiché essi costituiscono una ricchezza per noi tutti.

16 commenti

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Marino carissimo,

    ci tenevo a sottolineare che mi hai profondamente colpito in questa tua analisi storica che ben si adatta ai tempi che, purtroppo, stiamo vivendo.
    Hai un animo nobile, sensibile, sincero e puro e questo basta per spronare a chi ti sta vicino e a chi ti vuole bene che: se il mondo assomiglia a te non siamo in pericolo.
    Un abbraccio grande come il nostro mare.
    Ezio

  • EZIO VINCIGUERRA

    … mi manca giusto di prendere i voti e poi ho fatto tutto 🙂
    Questa è una disamina storico culturale di Marino che ben si adatta al nostro pensiero

  • Marinaio Telegrafista

    in un certo senso sei più di un “testimone di vita” eppoi, visti i tempi, meglio corrispondente al cupolone che…
    Un abbraccio grande come il nostro mare…marinai per sempre!

  • Marino Miccoli

    Ezio,

    con me non ti devi scusare per nulla e sono molto gratificato dalla tua stima.

    Allo stesso modo sono contento che tu sia tornato nella splendida Terra di Sicilia, quella meravigliosa quanto unica isola abitata da persone straordinarie come te che riesci a trovare la forza di superare i momenti difficili della vita. Ricordati sempre che dopo la notte c’è il giorno e che dopo la burrasca arriva la calma.

    Lo sai che sto lavorando su un bello quanto significativo articolo che parla di una nave e di due amici veri; appena l’avrò completato te lo invierò.

    A presto.

    Marino

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Marino e ancora grazie.
    Non vedo/vediamo l’ora di leggere il tuo articolo.
    Un abbraccio

  • Silvana De Angelis

    E anche se il vento ci soffia contro,
    abbiamo sempre mangiato pane e tempesta,
    e passeremo anche questa.

    S. Benni

  • Lidia Bellavia

    Una barca senza remi alla deriva”! Vede la luce del faro, ma sarà sufficiente perchè possa tornare? L.B.

  • Salvo Fazio

    Grazie di cuore carissimo Marino, i tuoi scritti sono graditissimi perchè sono di una persona straordinaria,grazie ancora!

  • Luca Zeppieri

    Tutti i cambiamenti, anche i più desiderati, hanno la loro malinconia, perchè ciò che lasciamo dietro è una parte di noi. Dobbiamo morire in una vita prima di poter entrare in un’altra..

  • Roby Maniero

    E una vergogna dell’umanita intera poi ci lamentiamo siamo noi che faremo finire il mondo ……..

  • Daniela Giuffrida

    “l’ Italia è tutta bella!!!!! E se ci sforziamo a liberarci dalla nostra appartenenza possiamo affermare che tutte le nazioni e gli angoli del mondo sono meravigliosi!”

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