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L’ora illegale

di Sandro Macchia

E’ scattata l’ora illegale.
Siamo i soliti italianini nel mondo, non rispettiamo le regole o le leggi di base interne, figuriamoci se rispettiamo delle regole internazionali.
Ero bambino quando sentivo la “deregolescion nazional governativa italiana”, ma è giusto, i Militari devono tornare in india, ne va dell’onorabilità della marina e delle forze armate.
Magari se la prossima licenza ce la firmerà  il capo del governo indiano anziché il capo di corpo dell’ufficio poltrone e sofà  potremmo uscire in divisa e con armi di reparto, ma con rispetto e competenza.
N.d.A. gli errori grammaticali sono voluti.

Convenzione tra gli Stati parti del Trattato dell’Atlantico del Nord relativa allo statuto delle loro forze (Statuto delle truppe della NATO) del 19 giugno 1951.

Art. VII
1. Fatte salve le disposizioni del presente articolo:
a) le autorità militari dello Stato d’invio hanno il diritto di esercitare nell’ambito dello Stato ricevente tutti i poteri di giurisdizione penale e disciplinare loro conferiti dalla legislazione dello Stato d’invio su tutte le persone assoggettate alle leggi militari di questo Stato;
b) le autorità dello Stato ricevente hanno il diritto di esercitare la loro giurisdizione sui membri di una forza armata o di un elemento civile e sulle persone a loro carico per quanto concerne i reati commessi sul territorio dello Stato ricevente, punibili dalla legislazione di detto Stato.
2. a) Le autorità militari dello Stato d’invio hanno il diritto di esercitare una giurisdizione esclusiva sulle persone assoggettate alle leggi militari di detto Stato per quanto concerne i reati, ivi compresi i reati che minacciano la sua sicurezza, punibili dalle leggi dello Stato d’invio ma non dalle leggi dello Stato ricevente;
b) le autorità militari dello Stato ricevente hanno il diritto di esercitare una giurisdizione esclusiva sui membri di una forza armata o di un elemento civile e sulle persone a loro carico per quanto concerne i reati, ivi compresi i reati che minacciano la sua sicurezza, punibili dalle leggi dello Stato ricevente ma non dalle leggi dello Stato d’invio;
c) ai fini del presente paragrafo e del paragrafo 3 del presente articolo, si considerano reati che minacciano la sicurezza di uno Stato:
(i) il tradimento,
(ii) il sabotaggio, lo spionaggio o la violazione della legislazione relativa ai segreti di Stato o della difesa nazionale.
3. In caso di giurisdizione concorrente, sono applicabili le seguenti regole:
a) le autorità militari dello Stato d’invio hanno il diritto di esercitare a titolo prioritario la loro giurisdizione sul membro di una forza armata o di un elemento civile per quanto riguarda:
(i) i reati che minacciano unicamente la sicurezza o i beni di questo Stato, o i reati che mettono a repentaglio unicamente la persona o i beni di un membro della forza armata o di un elemento civile di questo Stato, nonché di una persona a carico;
(ii) i reati risultanti da qualsiasi atto o negligenza compiuti nell’esecuzione del servizio;
b) nel caso di ogni altro reato, le autorità dello Stato ricevente esercitano a titolo prioritario la loro giurisdizione;
c) se lo Stato che ha il diritto di esercitare a titolo prioritario la sua giurisdizione decide di rinunciarvi, esso lo notificherà al più presto alle autorità __________ .

I militari obbediscono! Buon Massimiliano e Salvatore, buon viaggio ragazzi e buon rientro.

42 commenti

  • Andy Holyred

    Ti ho letto Ezio.
    verissimo tutto e immagino il tumulto del tuo animo. Non aggiungo altro perchè tra soldati ci si comprende al volo.
    Robe da matti.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Carissimo Andy Holyred, vorrei anch’io non aggiungere altro e mettere un punto e la parola fine a questa “incredibile pagliacciata”. Ma penso che sarò costretto (se me lo consentiranno ancora) a pubblicare ancora sull’argomento. L’alta corte non si pronuncia e sono certo che ci saranno ancora udienze di basso livello (non so quale altre termini usare). Insomma fra bassi livelli, bassi profili, abbiamo toccato i bassifondi.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Eliano Romano è quello che Sandro Macchia afferma nel suo corsivo ed è condivisibile per chi ha portato le stellette di qualunque bandiera. E’ la seconda parte del suo articolo che mi fa riflettere e sicuramente ripubblicare all’argomento.

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Sandro, provo a pubblicarti…ma prima con un articolo più soft e ironico. Poi col tuo consenso inserisco questi tuoi quesiti, molto condivisibili, in un altro articolo. Che ne pensi?

  • Sandro Macchia

    ciao … hai carta bianca. io la diplomazia non mi entrava in valigia quindi sono in giro senza !!!

  • EZIO VINCIGUERRA

    🙂 hahhahha sei perso … la diplomazia non mi entrava in valigia questa è da incorniciare.

  • Caterina Mazzaferro

    Sono molto arrabbiata, xchè non vorrei che questa concessione, fosse lo zuccherino, x tenerci buoni, spero di no. Ciao Ezio.

  • Caterina Mazzaferro

    😉 Caterina Mazzaferro carissima, mi sa che siamo in tanti a pensarla come te.
    Quello che Sandro Macchia afferma nel suo corsivo è condivisibile per chi ha portato le stellette di qualunque bandiera. E’ la seconda parte del suo articolo che mi fa riflettere e mi inquieta…

  • Giovanni Scielzi

    Certo: l’Italia ed i suoi Militari hanno dato la parola d’onore……..CON LA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA.!!!!!!! Non si può sentire.

  • Gianni Anelli

    Sarò antico, ma la dignità dimostrata qui in patria con il loro comportamento lontano da politici e persone in cerca di notorietà, dimostrano a tutto il mondo di che pasta siano fatte le nostre forze militari, delle quali i due marò sono un esempio, il ritorno in India fa male, ma a parola data. ancora una volta alza la stima loro e dell’Italia stesa. E’ vero con la stima non si mangia, non si vive, forse si muore.. ma ricordo quell’ostaggio italiano che guardando bene in faccia i suoi assassini disse. Vi faccio vedere come muore un italiano! Si è morto, retorica? per me è dimostrazione di vita, esempio di coraggio. Forse questo mio discorso suonerà antico, ma se fossimo tutti un poco più antichi, l’italia tutta andrebbe meglio. Non parlo di fascismo ne di politica, parlo di valori morali, che le nostre forze militare stanno dimostrando di avere in abbondanza. I governi restano incapaci, ci mettono nel ridicolo davanti al mondo con questa faccenda, ma i due marò mantengono la bandiera ben in alto. Scusate il lungo parlare…

  • EZIO VINCIGUERRA

    Carissimi,
    quello che Sandro Macchia afferma nel suo corsivo è condivisibile per chi ha portato le stellette di qualunque bandiera. E’ la seconda parte del suo articolo che mi fa riflettere e mi inquieta…
    Mi sarebbe piaciuto scrivere un corsivo con la parola . Punto la storia finisce qui. In verità penso “L’alta corte non si pronuncia e sono certo che ci saranno ancora udienze di basso livello (non so quale altre termini usare). Insomma fra bassi livelli, bassi profili, abbiamo toccato i bassifondi.

  • Franco Schinardi

    Caro Gianni, sono rimasto affascinato da quanto hai scritto, parole che condivido in pieno e che sottoscrivo sotto la tua firma, sei fantastico, questa deve essere l’italia e non fare retorica e poi rubare agli altri. Complimenti le tue sono parole che rimarranno scritte nel mio cuore

  • Bruno Caleffi

    Ciao Andy, ciao Ezio, si’ l’Alta Corte non si e’ pronunciata. Il “caso 135” cosi’ e’ registrato il “caso” non e’ ancora rubricato. Non aggiungo altro.

  • sandro

    Carissimo Enea Remo, dovremmo iniziare a fare i nomi e cognomi, visto che LA RUSSA da Ministro li ha messi in questo disastro nazionale, professionale e ++ il trattato lo ha firmato lui.

    Ovvio che in campagna elettorale La Russa li vuole candidare, la BONIVER, si offre come merce di scambio, non vi dico cosa voleva fare il Presidente !

  • Pierre Nicoletti

    per Ezio. tu dici bene tutto, ma il quid alla base è che i due marò non dovevano scendere dalla Enrica Leixe: pertanto è stato commesso un grave errore a chiedere loro di scendere, loro hanno ubbidito a chi allora in quello spazio/tempo comandava, il console Cutino e l’ammiraglio Favre ed eventuali loro superiori dai quali è partito appunto quell’ordine !
    Chi sbaglia ha da pagare, in questi casi complessi non sono ammessi incompetenza sul diritto internazionale e scarso attaccamento all’onore nazionale.

  • Andy Holyred

    Vi abbraccio Ezio e Bruno. Spaccherei il mondo e per amor dei nostri marinai dobbiamo tacere.

  • Andy Holyred

    Ciao Pierre, penso che sia Sandro che tu li avete nominati. Se i marò rientrano in Patria dovranno necessariamente affrontare un processo con la / le nostre magistrature. Penso che quella sia la sede giusta per approfondire.
    Un abbraccio

  • Cosimo Moliterno

    COMPLIMENTI GIANNI A FATTO UNA SINTESI DI COME SI COMPORTONO I NOSTRI VALOROSI MARO .PASSANDO DA QUATROCCHI.

  • Armando De Biase

    Il mio personale parere e questo: fino a qualche giorno fa la maggior parte di noi erano contrari a far processare i nostri marò in INDIA, perchè stando alle carte nautiche e grazie ai satelliti che hanno ripreso la posizione della della nave in cui stavano i nostri militari, era senza ombra di dubbio in acque Internazionali. Ciò vuol dire che navigando in acque internazionali la nave è territorio Italiano “Ricordatevi l’ACHILLE LAURO”.Quindi possiamo fare tutte le ammissioni di questo mondo, con annessi e connessi, solo una cosa è certa che i nostri militari dovranno essere giudicati in Italia, quindi tutto quello che sta facendo l’ INDIA secondo me.. e illegale e aggiungo che se oggi i nostri militari si trovano in questa situazione la colpa e di chi ha “ORDINATO” emettendo un foglio di viaggio per quel tipo di Missione, e dello Stato Maggiore Marina che ha sanzionato tale missione. La colpa e ancora di più dell nostro governo che non è stato capace di gestire questa situazione. il Governo INDIANO, non ha nessun trattato con l’Occidente , questo vuol dire che i nostri militari hanno un punto interrogativo per la loro sorte.

  • Gianni Anelli

    ondivido Armando al 100%. Sciocco (o altro) anche il comandante che è entrato in porto. Debole e inefficace la nostra diplomazia. Assente ogni valutazione legale del fatto e della situazione… ma quello che dico, adesso i nostri MARO’ a causa di tutta questa assenza imbecillità e incapacità che li circonda, rientrando in India tengono alta quella bandiera, che i nostri politici, i nostri diplomatici, il nostro stato maggiore hanno fatto scendere troppo e anche calpestare. Da vecchio marinaio mi inchino davanti a due due marò che nonostante le influenze sbagliate durante il loro soggiorno italiano, hanno provato ancora una volta di più la dignità di chi serve la bandiera, questo li onora e mi permette di camminare a testa alta qui in Canada dove mi trovo, dove troppe volte ho camminato a testa bassa per la mancanza di dignità di chi governa in Italia. Questa volta mi fermo, promesso, non dico più nulla, ma volevo che il mio messaggio fosse chiaro, è solo un elogio a due ragazzi che stanno affrontando un futuro molto incerto senza abbassare gli occhi davanti a nessuno!

  • Giovanni Montino

    condivido con COSIMO,ed e’ vero passando da QUATTROCCHI,qui’ si vedono gli ITALIANI di che stampo sono fatti. come dicevo in precedenza ha ragione il sig.EZIO dicendo poltrone e sofa’, mi ricorda un libro famoso (NAVI e POLTRONE) mi sa’ che e’ diventato attuale.

  • Riccardo Chen Lazzeri

    Abbandonare la missione anti pirateria al largo della Somalia sarebbe un segnale forte che l’India ha passato il segno rivolto anche ai poco attivi alleati europei. Ritirarci dal Libano dovrebbe far suonare il campanello d’allarme all’Onu, che non si è sbracciato per i marò. Minacciare di andarcene ancora prima dall’Afghanistan potrebbe servire a muovere gli americani. Agli indiani non occorre neppure ricordare la spina nel fianco dei talebani.

  • marina militare gruppo fb

    CHI HA LA COSCIENZA PULITA CAMMINERA’ SEMPRE A TESTA ALTA, PROPRIO COME MASSIMILIANO LA TORRE E SALVATORE GIRONE CHE DURANTE LA LORO DETENZIONE IN INDIA HANNO SEMPRE TENUTO UN COMPORTAMENTO ESEMPLARE CHE ONORA L’ITALIA E IL POPOLO ITALIANO.

  • Gianni Anelli

    Grazie Ezio per questo link, triste però nel leggere i vari commenti a questo interessante articolo che cerca di mettere del chiaro in tanta oscurità. Tra l’altro penso ci fosse anche una nave greca coinvolta, che a proposito di “poca luce dei fatti” è scomparsa nel buio!

  • EZIO VINCIGUERRA

    Ciao Gianni Anelli con molte probabilità ne pubblicherò un altro che poi sarà ripreso dai quotidiani più accreditati di questo piccolo blogger… con altri quesiti!

  • sandro

    Sig. Armando, mi perdoni,

    Non vi è nessuna attinenza con L’ACHILLE LAURO, qui vi sono state responsabilità dirette del ministero della Difesa sin dalla stesura del Protocollo d’intesa Patto Atlanta, questo porta la firma del Ministro La Russa, dove oltre alle mancanze di punti essenziali, ovvero, il comando della nave è e resta in mano al comandante, questi un Civile comune, i militari a bordo sono, o erano… inquadrati come CROCERISTI, e quindi non inseriti nell’organico dell’equipaggio ! Essere ARMATI, in missione internazionale con il biglietto Alpitour, si incorre in altre e più gravose violazioni di protocolli internazionali, ossia, proto di armi internazionale da guerra abusivo !
    L’india non essendo in nessun trattato internazionale, ma regolamentando in modo indipendente le leggi interne e nautiche, HA esteso le sue acque nazionali in 200 mn. Quindi ogni azione o atto commesso viene attribuito alla giurisdizione e legislazione INDIANA. Tornando al protocollo ATLANTA, è/era descritto chiaramente che i TEAM MILITARI a bordo, sono inquadrati come passeggeri.
    Questo anche in azioni di guerra contro il terrorismo, o atti di pirateria, sinteticamente: FASE CODICE ROSSO, ossia, ingaggio a fuoco con “presunti” sospetti di atti di pirateria, e/o ingaggio a fuoco per la difesa del mercantile, quindi intervento militare armato, il comando e le scelte strategiche erano/sono in mano all’armatore e il comandante, senza offesa dei civili. Il caso Achille Lauro, è non attinente al caso Enrica Lexie, li vi sono stati eventi terroristici a bordo, con un omicidio di un passeggero Americano “portatore di handicap” …. Qui L’Italia, fece una solenne pessima figura, i terroristi, vennero prelevati da un Aereo della presidenza del consiglio, e portati in Libia. Per ordine del sig Bettino Craxi. Questi, erano dei terroristi Palestinesi dell’ OLP. Direi che siamo di antiche tradizioni per figure poco diverse da un RAL marrone.

  • Sandro Macchia

    Pierre Nicoletti
    Dopo l’inganno la Leixie si è volontariamente recata in porto, e quindi si è resa disponibile alla perquisizione a bordo, solo dopo una serie di “interrogatori” al comandante equipaggio e team di sicurezza del San Marco sono saliti a bordo circa 20 poliziotti armati, e vi sono stati momenti di forte tensione quando la polizia voleva arrestare i militari, si è quasi arrivati al conflitto a fuoco, solo l’intervento del console italiano ha evitato il peggio, e i ragazzi sono stati costretti a consegnarsi alla polizia indiana. Quindi poco si poteva fare in quel momento di quasi scontro armato tra militari…

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